Carceri, ok all’Italia dal Consiglio d’Europa

carceri Ue promuove ItaliaIl comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha ‘promosso’ l’Italia per i “significativi risultati” ottenuti sul fronte del sovraffollamento delle nostre carceri. Come sapete, da sottosegretario alla Giustizia nel precedente Governo mi sono speso molto e ho dato il mio contributo per mettere in atto alcune misure importanti volte a migliorare le condizioni dei nostri detenuti. Il responso del Consiglio d’Europa è un’ottima notizia per l’Italia, che premia l’impegno costante avviato con il Governo Letta e proseguito in maniera eccellente dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, un impegno interamente rivolto alla riduzione del sovraffollamento nelle carceri italiane e al miglioramento delle condizioni dei detenuti.

Nella decisione del comitato dei ministri sulla esecuzione della sentenza Torreggiani, con cui la Corte europea dei diritti umani aveva condannato l’Italia per le condizioni in cui erano costretti sette detenuti a causa del sovraffollamento carcerario, si legge che il comitato riprenderà in esame la questione “al più tardi nella sua riunione del giugno 2015” quando farà un esame approfondito sui progressi fatti.
In questo ultimo anno la questione carceraria e l’esigenza di garantire ai detenuti migliori condizioni di vita sono state considerate delle priorità, con interventi strutturali importanti per ridurre l’indice di sovraffollamento. Il ministero della Giustizia è intervenuto positivamente sui flussi penitenziari in entrata, evitando il ricorso al carcere nei confronti degli autori di reati di modesta pericolosità, ampliando e potenziando il trattamento rieducativo sul versante dell’accesso al lavoro e facilitando il ricorso alle misure alternative.
Oggi questi sforzi sono stati premiati e il responso del comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa è un ottimo segnale, un passo avanti verso condizioni detentive migliori che rendono il nostro un Paese certamente più civile. Rivolgo un apprezzamento particolare al lavoro che in questi mesi ha svolto il Ministro Andrea Orlando che attraverso una serie di misure, anche di carattere amministrativo, è riuscito a presentarsi in Europa con le carte in regola. C’è ancora molto da fare, tuttavia il responso odierno incoraggia il Paese ad andare avanti sulla via intrapresa.

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