Catania: affitti esorbitanti per le sedi della Polizia

cartelli-affittasiSi sostengono costi elevatissimi per affittare i tanti immobili che ospitano gli uffici di Polizia a Catania, a fronte di sedi spesso inadeguate alle esigenze di lavoro dei poliziotti e alle richieste di sicurezza dei cittadini: uno spreco evidente di soldi pubblici che, con un serio intervento di razionalizzazione, potrebbero essere meglio utilizzati per il pattugliamento del territorio.

Su queste premesse, dopo aver raccolto le reiterate denunce dei sindacati catanesi di Polizia, in particolare di Coisp e Siap, ho predisposto una interrogazione urgente al Ministero dell’Interno per chiedere “di verificare i costi degli affitti e lo stato degli immobili catanesi in cui sono dislocati i numerosi Uffici di Polizia a Catania”.

Dalle denunce dei sindacati Coisp e Siap si evince chiaramente come molti di questi canoni abbiano un costo troppo elevato, soprattutto in relazione allo stato degli immobili, in cui non verrebbero garantite nemmeno le ordinarie attività di manutenzione da parte dei proprietari. La polverizzazione degli Uffici in tantissime sedi produce un ingente esborso economico per lo Stato ma anche ricadute negative sul piano della sicurezza per i cittadini. A fronte di 25 mila metri quadrati sufficienti per le forze di Polizia, il totale degli immobili presi in affitto copre circa 80 mila metri quadri, con costi annuali di affitto a carico dello Stato che si aggirerebbero sui tre, quattro milioni di euro.
Sono cifre esorbitanti che gravano sulla collettività per mantenere in affitto ben 24 sedi; alcune di queste poi verserebbero in pessime condizioni, come l’Ufficio della Motorizzazione di San Giuseppe La Rena o il Reparto Mobile di corso Italia. Anche per questo, stupisce la risposta del Prefetto Federico alle forze sindacali, che da tempo denunciano queste incongruenze. Uno spreco di risorse che fa il paio con lo spreco di uomini impegnati nella vigilanza dei troppi immobili presi in affitto: basti pensare che, secondo alcune stime, se si accorpassero tutti gli Uffici di Polizia in un’unica Questura avremmo ben 150 poliziotti a disposizione per attività di vigilanza e sicurezza sul territorio catanese: avremmo cioè una decina di volanti in più per il pattugliamento delle strade e delle piazze etnee.

Il deputato catanese sollecita dunque il Ministero dell’Interno affinché avvii “un intervento di razionalizzazione delle strutture, sia al fine di ridurre i costi di affitto delle sedi che ospitano i vari Uffici di Polizia ma anche per evitare i disagi vissuti quotidianamente dai poliziotti e per garantire maggiore sicurezza ai cittadini”.

Nella sua interrogazione, inoltre, il deputato catanese chiede nuovamente al Ministero dell’Interno quali siano i motivi reali che bloccano, ormai da anni, il progetto per la costruzione della Cittadella della Polizia che dovrebbe sorgere a Librino: “Un progetto finanziato con ingenti fondi nazionali, ben 30 milioni di euro solo per il primo lotto, ma che resta fermo al palo – sottolinea Berretta – Librino e l’intera città rischiano di perdere preziose risorse destinate a realizzare finalmente la Cittadella della Polizia, una nuova sede della Questura che possa accorpare tutti gli uffici, così da ottimizzare risorse economiche, umane e dei mezzi. E quel che è più grave è che non c’è alcuna chiarezza sui motivi di questo stallo – conclude – Per questo, mi farò carico personalmente di chiedere chiarimenti sia al Ministero dell’Interno che all’amministrazione comunale”.

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