Catania: le nostre eccellenze e i modelli da cui ripartire

Positiva la visita della sottosegretaria all’Ambiente Silvia Velo. Ecco il racconto delle due giornate.

velo_thDue giornate di incontri, visite sul territorio e iniziative con i cittadini. Due giornate tutte catanesi per la sottosegretaria all’Ambiente, durante le quali abbiamo voluto valorizzare le cose positive che noi siciliani sappiamo esprimere, le cose da cui ripartire. Ieri e oggi abbiamo accolto a Catania Silvia Velo che, da sottosegretaria al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha dimostrato molta attenzione e vicinanza alle esigenze del nostro territorio. Una visita istituzionale durante la quale abbiamo voluto mettere in luce alcune delle nostre eccellenze e alcuni fatti positivi: eccellenze come i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN e la sezione etnea dell’INGV, opportunità enormi come il nostro vulcano, l’Etna, che di recente è stato nominato patrimonio dell’Umanità UNESCO, un Porto che funziona e che collabora con i nostri istituti di ricerca con l’obiettivo di migliorare la qualità del nostro mare, un’Università che “sforna” eccellenze. E fatti positivi, come lo è la bonifica dall’amianto per la città di Biancavilla. Un’operazione di risanamento ambientale, per liberare la cittadina etnea dalla fluoro-edenite, partita da lontano e diventata realtà con lo stanziamento di ben 12 milioni di euro del Fondo nazionale amianto per la città di Biancavilla, ottenuti grazie alla caparbietà dei cittadini, dei movimenti e delle associazioni, all’amministrazione comunale e ad un PD che si è dimostrato sensibile alle tematiche ambientali e di tutela della salute degli abitanti, ma anche grazie ad un Governo nazionale attento alle istanze dei cittadini.

Ecco il racconto di queste due giornate.

I Laboratori Nazionali del Sud

Giovedì 16 assieme alla sottosegretaria al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Silvia Velo, abbiamo visitato i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN (Istituto nazionale fisica nucleare). Assieme al prof. Silvio Greco, consigliere scientifico del Ministero, abbiamo incontrato il direttore dei LNS, Giacomo Cuttone, il direttore della sezione catanese dell’INFN Antonio Insolia, il commissario dell’Autorità portuale Cosimo Indaco, il Rettore Giacomo Pignataro, il presidente della Scuola superiore di Catania Francesco Priolo e i ricercatori di INFN e dell’INGV (Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia).

“Il Ministero dell’Ambiente sta lavorando all’attuazione della direttiva europea sulla Marine Strategy e questo ci consentirà nei prossimi mesi di implementare la ricerca sul mare profondo – ha detto Silvia Velo – L’INFN di Catania è un’eccellenza della ricerca italiana e soprattutto per il Mediterraneo, un mare paradossalmente meno conosciuto rispetto ad altri molto più lontani come il Mare del Nord”. E proprio i Laboratori Nazionali del Sud sono impegnati in un progetto ambizioso, Km3Net, che ha portato a cablare due aree a largo di Catania e Portopalo per lo studio dei neutrini: “Strutture – ci ha detto Cuttone – che permettono di avere dati reali e immediati di tipo geofisico, vulcanologico e acustico: dati e informazioni per la tutela del mare e dell’ambiente che mettiamo a disposizione del Ministero”.

Una vera e propria eccellenza, dunque, che sta dando ottimi frutti nelle attività di ricerca sul mare profondo, con progetti che sono partiti dalla nostra città e che coinvolgono circa 40 ricercatori etnei. Questa occasione di incontro con la sottosegretaria sicuramente sarà da stimolo per implementare i piani già avviati dal Ministero con cui sono stati stanziati 9 milioni di euro nel 2014 (altrettanti i fondi per i prossimi due anni). Per la prima volta in assoluto si avvia infatti un’azione di monitoraggio del mare oltre il primo miglio di fascia costiera.

Biancavilla, 12 milioni per la bonifica di Monte Calvario

Il tema, come si sa, è quello terribile dell’amianto. A Biancavilla purtroppo ci si convive da tempo, da quando è stata appurata la presenza di fluoro-edenite nel terreno e in particolare nella vasta area di Monte Calvario: un’area di 330 ettari contaminata da un materiale naturale simile all’amianto e molto nocivo per la salute.

Ne abbiamo discusso ieri pomeriggio a Biancavilla. E in questa occasione abbiamo usato parole di verità unite a parole di speranza: la speranza è quella, concreta, dei fondi nazionali sull’amianto destinati per la bonifica di Monte Calvario e la messa in sicurezza di altre zone della cità di Biancavilla, oltre ad interventi sulle facciate degli edifici, a suo tempo realizzate con i materiali di cava. Parole di speranza, perché Biancavilla ha ottenuto ben 12 milioni di euro – stanziati nell’ultima legge di Stabilità – dei 65 milioni di euro distribuiti in tutta Italia. Al pari di Bagnoli o Casale Monferrato, quindi, la cittadina in provincia di Catania potrà finalmente rinascere e concludere positivamente la fase della bonifica.

La sottosegretaria Velo ha incontrato nella sala consiliare del Comune di Biancavilla il sindaco Pippo Glorioso, ha ascoltato i cittadini, ha incontrato il baby sindaco e il baby consiglio comunale e ha avuto la possibilità di discutere con i tecnici comunali che stanno redigendo il progetto per la bonfica finanziato con i fondi nazionali. “L’area di Monte Calvario è stata già messa in sicurezza e in queste settimane stiamo definendo al Ministero i dettagli progettuali con l’amministrazione comunale, che sta lavorando in maniera molto professionale – ha detto Velo – Procederemo rapidamente sul fronte della bonifica, ma anche sulla sistemazione e riqualificazione urbana degli edifici realizzati con materiale di cava, su cui il Comune ha presentato le linee guida”. La sottosegretaria ha parlato chiaramente di Biancavilla come esempio nazionale di messa in atto di buone pratiche per la bonifica di un territorio vasto e soprattutto molto vicino alla città. Dopo una visita al Monte Calvario, nel pomeriggio abbiamo partecipato all’iniziativa dal titolo “Questione amianto: salute, ambiente, lavoro”, organizzata dall’associazione medica Equomed e dagli Ecodem Pd. Assieme a me e a Velo, al sindaco Glorioso, al presidente di Equomed Gaetano Palumbo, al segretario provinciale degli Ecodem Ennio Costanzo, hanno fornito validi contributi il medico del lavoro Ernesto Ramistella, l’avvocato Filippo Paterniti, il segretario di Snop Sicilia (Società nazionale operatori della prevenzione) Paolo Ravalli, il consigliere comunale Pd e commissario dell’Osservatorio nazionale Amianto, Vincenzo Cantarella, l’assessore comunale Grazia Ventura.

Il tema amianto è certamente complesso e ampio ma grazie all’associazionismo, la pressione della cittadinanza, l’unione delle forze politiche e l’attenzione del Governo, si è avviata una cooperazione proficua con cui si è ottenuta la messa in sicurezza del Comune di Biancavilla e l’avvio delle attività di bonifica, su cui il Comune ha garantito che entro giugno verrà completato il progetto esecutivo. Adesso è importante serrare le fila e avere un’interlocuzione costante con il Governo nazionale per uscire presto dalla situazione di crisi.

Etna patrimonio dell’Unesco

Venerdì 17 abbiamo infine partecipato ad una bella cerimonia organizzata dal Parco dell’Etna, per celebrare il “Mount Etna” patrimonio mondiale dell’Umanità dichiarato dall’Unesco. Una cerimonia alla presenza di sindaci e tanti ragazzi, durante la quale Silvia Velo ha scoperto la stele celebrativa, realizzata dal maestro ceramista Barbaro Messina, dell’iscrizione del nostro vulcano nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità, assieme alla Presidente dell’ente Parco, Marisa Mazzaglia. Un’altra eccellenza della nostra terra, che ha in sé enormi potenzialità ancora tutte da sfruttare.

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