Catania: muoversi in una città immobilizzata

Risolvere il problema del traffico – in Sicilia poi dove, anche volendo ignorare i luoghi comuni, la questione è davvero seria – non è certo una cosa facile. Ma non lo è  a maggior ragione se le amministrazioni locali, e mi riferisco in particolare al Comune, non riesce ad andare oltre le politiche degli annunci. Slogan, comunicati stampa e belle parole purtroppo anche in questi ultimi quattro anni non hanno prodotto granché di concreto. Noi assieme al Pd e ai giovani democratici, in tempi non sospetti, con l’iniziativa Circoliamo e successivamente con una serie di proposte abbiamo avanzato alcune idee facili da attuare e che avrebbero quantomeno cominciato a risolvere alcuni problemi, a partire dagli incentivi concreti per l’utilizzo dei mezzi pubblici. Della serie, perché non si prova a dimezzare il costo degli abbonamenti Amt per i giovani e gli universitari? Non è un modo per educare i giovani a lasciare a casa l’auto?
Di questo e di molto altro abbiamo parlato stamattina con i responsabili provinciali della Cgil di Catania Angelo Villari e Giacomo Rota, e l’On. Concetta Raia assieme ai segretari del Pd, Luca Spataro e Saro Condorelli, e ai consiglieri comunali Saro D’Agata, Giovanni D’Avola e Francesca Raciti. Un incontro per presentare un documento condiviso con il sindacato sulle tante questioni che riguardano la mobilità.

Catania, lo vediamo ogni giorno, è una città sempre più invivibile e inaccessibile. Per questo abbiamo accolto l’invito della Cgil perché le ricette proposte dal sindacato per migliorare i trasporti coincidono in larga parte con le proposte da noi elaborate con l’iniziativa Circoliamo. E’ quello che ho ribadito stamattina durante l’incontro svoltosi nella sede del sindacato. Un’occasione in cui, inevitabilmente, ho affrontato anche la vicenda dei criteri di scelta della classe dirigente nei più importanti enti di trasporto catanesi. Io sono convinto che nella scelta dei dirigenti non possano prevalere le logiche politiche ma quelle manageriali. Credo non sia il momento adatto per ulteriori scontri. Sull’Autorità portuale, in particolare, si opti per un commissariamento e si scelga non sulla base delle indicazioni dei partiti che non devono occupare posti così delicati.

Il Pd per primo è contrario a questa logica, anzi siamo convinti  che i partiti debbano fare un passo indietro. Si scelga la classe dirigente sulla base dei curriculum, delle esperienze, della bravura e delle capacità manageriali e si abbandoni la logica delle spartizioni e dell’invadenza della politica.

2 comments to Catania: muoversi in una città immobilizzata

  • Giuseppe Berretta

    Cara Anna,
    vorrei innanzitutto ringraziarla per il suo intervento, dandomi così la possibilità di rassicurarla: non c’è – e me ne compiaccio – nessuna incrinatura nel rapporto con l’On Concetta Raia, anzi al contrario c’è un rapporto di stima e collaborazione reciproca.
    Nel resoconto dell’incontro non c’è stata nessuna omissione volontaria, ma solo un incidente dovuto a un “copia – incolla” troppo frettoloso.
    Grazie alla sua segnalazione, infatti, ci siamo accorti che erano saltati anche i nomi degli altri intervenuti e abbiamo provveduto.
    La saluto cordialmente,
    Giuseppe Berretta

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  • Anna

    Caro On. Berretta leggendo la nota da Lei scritta sul suo blog, noto che ha citato solo alcune persone presenti alla conferenza stampa di stamane, mi risulta per certo che anche l’On. Raia era presente, Per caso il vostro rapporto si è incrinato? E se è così come pensa di fare il sindaco della nostra città senza l’alleanza di una percentuale significativa all’interno del PD!

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