E ORA PARLIAMO DI FUTURO

Stamattina nella sede della nostra associazione Io Cambio Catania ho finalmente avuto l’occasione di potervi ringraziare di persona per i numerosissimi messaggi di congratulazioni, stima, affetto e apprezzamento che mi avete inviato via facebook, email, sms e twitter dopo la mia nomina a sottosegretario alla Giustizia. Ricevere i vostri attestati di fiducia è stato per me emozionante quanto ricevere questo importante incarico di Governo. Un incarico che sto affrontando con il massimo impegno sfruttando al meglio le mie competenze professionali.

Un incarico che mi vedrà attento soprattutto ai problemi della Sicilia e di Catania. Se in tutta Italia i problemi della giustizia sono enormi, a Catania sono macroscopici. E non riguardano soltanto le innumerevoli difficoltà che si ripercuotono sulla vita di tutti i cittadini, dagli arretrati dei processi civili alla lunghezza estenuante dei processi relativi alle separazioni, ai fallimenti o alle cause penali, ma riguardano soprattutto il
sovraffollamento delle carceri, l’inadeguatezza degli edifici e degli organici. Per questo uno dei miei primi impegni da sottosegretario alla Giustizia sarà organizzare un incontro con i vertici del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, con gli operatori della giustizia e con chi gestisce le carceri etnee. Con alcune grandi priorità: la spinosa vicenda della sede del Tribunale del Lavoro, su cui coinvolgerò il Ministro Cancellieri, e quella della Cittadella giudiziaria che Catania merita finalmente di avere, per dare un’unica sede a tutti gli uffici giudiziari.

L’incontro di oggi, oltre che un’occasione per rivedere molti di voi, ci ha permesso di presentare alla città alcuni dei candidati del Pd al consiglio comunale e nelle Municipalità.
Amici con idee chiare e forti di un impegno costruito in questi anni lavorando per il partito, impegnandosi nel mondo dell’associazionismo e mettendosi a disposizione delle persone nei quartieri e nelle periferie. Con me, oltre al responsabile di Io Cambio Catania Daniele Sorelli, c’erano Niccolò Notarbartolo, Sara Fagone, Giovanni Fodale, Mario Di Fazio e Antonino Vincenti e molti candidati ai Consigli di quartiere.
Il Pd anche grazie a loro ha costruito una lista molto forte per le prossime elezioni. Io ho fino ad oggi contestato il percorso seguito dal Pd etneo che con una forzatura ha evitato che si facessero le primarie, ma ora l’unica esigenza è fare un lavoro di squadra: non sono come quei calciatori che gettano la maglia se non giocano. Ora però chiedo pubblicamente al candidato sindaco Enzo Bianco che in queste ultime settimane di campagna elettorale si parli soprattutto della Catania del futuro, non di quella del passato.
E di futuro hanno parlato i candidati presenti oggi: dall’esigenza ribadita da Niccolò Notarbartolo di rendere più trasparenti i conti comunali e di reperire risorse con idee nuove per garantire i diritti dei cittadini, alla necessità di dare più spazio alle società sportive avanzata dal giovane Mario Di Fazio, dal bisogno di rimettere al centro i quartieri catanesi come Librino di cui ha parlato Sara Fagone, fino alla proposta – lanciata da Govanni Fodale – di affittare gratis ad associazioni ma anche ad artigiani e operatori commerciali le botteghe sfitte del Comune di Catania per rilanciare lavoro e economia.

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