Falcone e quell’ordine di servizio usato come carta da riciclo

A Rimini in mostra l'auto di Falcone contro l'indifferenza. E’ una vicenda finita su tutte le prime pagine dei quotidiani. Una vicenda su cui è necessario fare chiarezza. Per questo io assieme ai colleghi parlamentari del Partito Democratico Franco Laratta, Paola Binetti, Vittoria d’Incecco, Antonio Boccuzzi e altri ancora abbiamo presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Già perché questa storia, quella di un agente del reparto Scorte della Polizia di Palermo che si accorge di aver utilizzato come carta da riciclo il famoso ordine di servizio del 23 maggio 1992, crea sconcerto per tante, troppe ragioni.

Nell’interrogazione chiediamo al ministro dell’Interno se è a conoscenza dei fatti, accaduti a fine novembre. Il reparto Scorte di Palermo non ha più la carte per stampare gli ordini di servizio e, per questo, gli agenti sono costretti a riciclare vecchi fogli. Così è capitato che, tra quei mucchi di carta riutilizzata, vi fosse anche l’originale di quell’ordine di servizio. In cui si leggeva: “Foglio numero 6, servizio del 23 maggio ‘92, numero 342, scorta Dottor Falcone: Giuseppe Scaletta, Giovanni Vassallo, Carlo Cannova, Gaspare Cervello, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo della Quarto Savona 15; Lucio Torcivia, Luciano Tirindelli, Lopresti Anselmo, Vito Schifani, Angelo Corbo, Paolo Capuzza della 15 bis”.

Tre di quegli agenti persero la vita nel giorno della strage di Capaci, assieme al giudice Falcone.

Nell’interrogazione viene citato il sindacato delle forze di polizia Coisp perché a dare la sconfortante notizia è stato proprio il segretario generale del sindacato indipendente di Polizia, Franco Maccari. “Ormai non si riescono a trovare parole adatte per esprimere quel profondo senso di abbandono e di isolamento che attraversano le fila della Polizia di Stato e soprattutto non si riesce a far comprendere all’opinione pubblica quanto sia lontano il vivere quotidiano dei poliziotti dalle false immagini propinate da stupide fiction e dai reali atteggiamenti della politica” ha detto Maccari, proprio nel giorno in cui avvenivano due arresti eccellenti, quello di Nicchi a Palermo e di Fidanzati a Milano.

Arresti eclatanti che dimostrano la bravura dei nostri poliziotti. Ora però chiediamo al Governo come intenda agire “affinché le Forze di Polizia vengano messe in condizione di svolgere il loro dovere nelle condizioni minime necessarie, stante anche la delicatezza delle funzioni svolte per la garantire la sicurezza dei cittadini”.

Foto: Ansa.it

9 comments to Falcone e quell’ordine di servizio usato come carta da riciclo

  • Vittorio Buzzanca

    Ma che caos che si è creato per il gesto di un pazzo! I titoli di “Libero” e del “Giornale” quasi quasi accusano noi del Pd. Mah. Tutto viene strumentalizzato, figuratevi una cosa del genere.

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  • Michele Rainò

    Qui di pazza c’è la situazione dell’Italia tutta intera intera…

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  • Alfio Marra

    Comunque, alla fine si è saputo che era un pazzo l’agressore. Francamente non è stato un bello spettacolo vedere Berlusconi così insanguinato, per nulla.

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  • Giovanni Bandini

    Viene da piangere anche a vedere il folle (è proprio il caso di dire) episodio di Milano. Berlusconi sarà impresentabile come politico, ma quel che è accaduto è assolutamente fuori dalla grazia di Dio. Mai, dico mai, si deve cedere alla violenza.

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  • Ottavio

    Viene da piangere…

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  • Mario RG

    Questa storia qui è davvero l’emblema dello sfascio dell’Italia. Non è incredibile, è credibilissima, lo vediamo tutti i giorni come siamo ridotti.

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  • Aldo Ventura

    Non credo siano morti invano, l’Italia sarebbe di sicuro peggiore senza il loro esempio. Certo, senza talune “discese in campo” sarebbe anche potuta essere di molto migliore.

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  • Salvatore Ursino

    Ormai siamo alla fantascienza. Nemmeno Verne avrebbe potuto immaginare l’Italia del 2009. Come siamo ridotti. Poveri i nostri martiri, morti così invano.

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  • Antonio Lo Faro

    Viene una tristezza infinita a leggere una cosa del genere. Ma come possono lavorare i ragazzi della nostra polizia in simili condizioni?

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