Il ministro Orlando ieri a Catania: in tantissimi per sostenere le ragioni del sì

15181668_10202165872305979_2769464532949022535_nCentinaia di persone, un vero bagno di folla ieri sera a Catania per sostenere le ragioni del sì al referendum costituzionale del 4 dicembre e partecipare al dibattito con il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Un confronto tra me ed il ministro Orlando, con il giornalista Mario Barresi a fare da moderatore, in cui abbiamo approfondito i temi della riforma della Costituzione e spiegato i tanti motivi per votare sì.

“Quella del superamento del bicameralismo paritario è una battaglia storica della sinistra italiana e siamo ad un passo dal realizzarla: se vince il no al referendum del 4 dicembre invece non ci sarà alcuna riforma costituzionale, ci saranno solo Grillo e Salvini”. Ha detto Orlando durante il confronto all’hotel Nettuno, intitolato appunto “Le ragioni del sì” ed organizzato dal Comitato etneo CataniaSì, al quale hanno preso parte esponenti del mondo delle istituzioni, della politica e semplici cittadini.

Tante le ragioni per dire sì, ragioni tecniche ma anche politiche, storiche e generazionali. Io sono convinto che dopo oltre trent’anni di discussione, con questa riforma possiamo finalmente guardare avanti verso una prospettiva nuova. Ma è importante dire sì anche per rendere più veloce il sistema di approvazione delle leggi e questo sarà un obiettivo fondamentale. Un esempio su tutti: sono stato impegnato in prima persona nel disegno di legge sull’identità biologica, provvedimento chiesto a gran voce da moltissimi figli adottati, ma che purtroppo non è ancora stato approvato a causa della famosa interminabile ‘navetta’ delle leggi che rimbalzano tra Camera e Senato.

E per il ministro Orlando “è anche necessario costruire una democrazia più avanzata e funzionale, perché questa è una coimg_5776ndizione necessaria per dare risposte ai cittadini e per garantire loro più spazi di democrazia, spazi che con la riforma aumentano”.
Tanti, dunque, i motivi per dire sì alla riforma della Costituzione che sono stati elencati ieri sera, anche da numerose personalità che hanno preso la parola a sostegno della riforma. Dal direttore dei Laboratori Nazionali del Sud Giacomo Cuttone al sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo, e ancora Tania Spitaleri, responsabile del comitato “Le donne di CataniaSì”, le imprenditrici Josephine Pace e Rossella Pezzino, la docente universitaria Pinella Di Gregorio, l’avvocato Antonio Petronaci, Cettina Bonaffini (Ecodem), il consigliere comunale Niccolò Notarbartolo, l’avvocato Laura Sicari, Daniele Sorelli e Tuccio Alessandro del PD etneo, le esponenti delle giunte di Sant’Agata Li Battiati e San Giovanni La Punta Anna Argento e Giovanna Scalia, e molti altri tra professionisti, pensionati, studenti. A portare un saluto alla nostra iniziativa anche il sindaco di Catania Enzo Bianco ed il sindaco di Sant’Agata Li Battiati Carmelo Galati, che ha rivolto un accorato appello per il sì: “Con la riforma – ha detto – finalmente i sindaci-senatori potranno entrare nelle ‘stanze dei bottoni’ e decidere il futuro delle proprie comunità lì dove vengono prese le decisioni a livello centrale”.

Tantissime le autorimg_5727ità presenti all’incontro: deputati regionali, consiglieri comunali, l’ad di Sac Nico Torrisi, Paolo Cantaro (direttore generale del Policlinico), Angelo Pellicanò (direttore generale Cannizzaro), rappresentanti del mondo medico, sindacale e delle categorie produttive, sindaci e amministratori, il presidente dell’Ordine provinciali degli avvocati Maurizio Magnano di San Lio, dell’Ordine dei commercialisti Giorgio Sangiorgio e del Consiglio notarile.

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