In attesa di gradito cenno di riscontro

Sento il dovere di informare tutti e non solo i diretti interessati dell’esito di una mia interpellanza sul rispetto dei diritti dei portatori di handicap in un concorso a dirigente scolastico. Lo faccio perché mi sembra ancora incredibile, nonostante frequenti l’Aula ormai da un po’, la mancanza di rispetto non tanto verso un parlamentare quanto – ed è molto ma molto più importante – verso i cittadini. Bisogna riconoscere che il maestro-sottosegretario Rossi Doria del governo Monti ha, per quanto tardivamente, sentito il dovere di rispondere, a differenza della ben diversa ministra Gelmini del fu governo Berlusconi. E non è poco. Rimane, però, la questione decisiva: che rapporto hanno le Istituzioni con i propri cittadini? La destra ha provato a cambiare i cittadini affinché cantassero inni alla maestà. Per noi, invece, non è arrivato il momento di cambiare le Istituzioni, a partire dal concreto e quotidiano operato della Pubblica Amministrazione affinché sia “serva” dei cittadini e non già, come spesso accade, “sovrana” irresponsabile?

Riporto il comunicato stampa di oggi in cui si parla dell’interrogazione e della “pronta risposta” ricevuta.

SCUOLA, CONCORSO PER PRESIDI. APPRODA ALLA CAMERA L’INTERPELLANZA SUL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DEI PORTATORI DI HANDICAP.
Berretta (Pd): “Rispettati i diritti dei disabili, ma il ministero non può rispondere dopo sette mesi ad un’interpellanza e alle richieste dei cittadini. Troppo tempo e fatica persino per avere informazioni dall’Ufficio scolastico regionale siciliano”.

E’ approdata ieri alla Camera, dopo ben sette mesi dalla sua presentazione, l’interpellanza del parlamentare catanese Giuseppe Berretta con cui l’esponente del Partito Democratico denunciava il rischio che il concorso per la selezione di oltre duemila dirigenti scolastici in tutta Italia (237 nella sola Sicilia) potesse “svantaggiare in maniera palese le persone con disabilità”. L’interpellanza, presentata ad agosto 2011 e rivolta all’allora ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, si riferiva al concorso per presidi bandito il 15 luglio 2011. Nel frattempo il concorso è stato già espletato: la prova preselettiva si è svolta il 12 ottobre e le prove scritte il 14 e 15 dicembre 2011. C’è stato bisogno di un profondo cambio di governo solo per avere una risposta. “Soltanto ieri però il ministero, con il sottosegretario Marco Rossi Doria, ha risposto alla richiesta di chiarimenti in merito al riconoscimento dei giusti diritti per gli aspiranti presidi con disabilità – sottolinea Berretta – Nel bando infatti non veniva espressamente riconosciuto il diritto dei portatori di handicap ad utilizzare tempi aggiuntivi eventualmente necessari durante la prova d’esame, oltre che il diritto alla scelta prioritaria della sede presso cui svolgere l’incarico. Diritti, questi, riconosciuti da una legge importantissima come lo è la legge-quadro 104 del 1992”.
Durante la discussione di ieri nell’Aula di Montecitorio, il sottosegretario Doria ha sottolineato come entrambe le richieste avanzate da Berretta siano state pienamente rispettate. “I candidati portatori di handicap hanno potuto usufruire dei tempi aggiuntivi in quanto il meccanismo informatico per la compilazione online della domanda di partecipazione ha previsto fin dall’inizio la possibilità per l’interessato di richiedere, oltre agli ausili necessari in relazione al proprio handicap, anche i tempi aggiuntivi” ha spiegato Doria, chiarendo inoltre che il diritto alla scelta prioritaria della sede presso cui svolgere l’incarico “può essere fatto valere anche in un momento successivo allo svolgimento delle prove”.
“Siamo soddisfatti che entrambe le richieste degli aspiranti presidi portatori di handicap siano state accolte, ma come ritenersi soddisfatti di una risposta che arriva sette mesi dopo la presentazione di un’interpellanza e dopo che il concorso è già stato espletato? – è stata la replica di Berretta a Doria – C’erano legittime preoccupazioni da parte dei disabili e queste preoccupazioni non sono state debitamente prese in considerazione dalle istituzioni. Noi ce ne siamo fatti carico e avremmo desiderato avere delle risposte in tempi tali che le Istituzioni potessero rassicurare i diretti interessati prima che le prove stesse si svolgessero”. “Di più, dal momento in cui ho presentato l’interpellanza, capendo che il tempo era molto breve, ho tentato decine e decine di volte di mettermi in contatto diretto con l’ufficio scolastico regionale della Sicilia, tramite un numero telefonico pubblicato sul sito web a cui però non risponde mai nessuno e, altrettanto grave, ho scoperto che nello stesso Ufficio scolastico regionale non c’è un ufficio per le relazioni con il pubblico”. “Queste sono complicazioni che ho vissuto sulla mia pelle, immagino le difficoltà vissute da un disabile che vorrebbe acquisire informazioni per partecipare ad un concorso – conclude Berretta – Credo sia necessaria una maggiore attenzione e più rispetto nei confronti dei cittadini e dei portatori di handicap”.

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