La Sicilia si sbriciola e loro pensano al Ponte

La Sicilia frana, a Giampilieri come a San Fratello.

Ieri, assieme ai colleghi parlamentari del Partito Democratico, abbiamo presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare per sollecitare interventi urgenti per superare l’emergenza, serie politiche di gestione del territorio e risorse straordinarie per i comuni, in particolare San Fratello in provincia di Messina, colpiti da frane che stanno mettendo in ginocchio intere popolazioni.

Gente costretta a mettere le proprie vite in un borsone, ad abbandonare le proprie case, mentre a pochi chilometri si progettano opere faraoniche come il Ponte sullo Stretto.

Qui di seguito riporto il testo dell’interrogazione.

In alto a destra, invece, il video con la risposta in Aula del Governo e la replica del PD.

Interrogazione al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Per sapere:

Premesso che
nella notte fra sabato 13 e domenica 14 febbraio 2010 una vasta frana ha iniziato a muoversi, minacciando il comune di San Fratello (Messina), piccolo centro dei Nebrodi;
le scene apocalittiche che arrivano dalla Sicilia non sembrano nuove: crolli, sgomberi, sfollati, come a Giampilieri;
si propone nuovamente l’esigenza di interventi urgenti e risorse straordinarie per il comune di San Fratello (Messina);
anche questa volta i drammatici effetti prodotti dai fenomeni atmosferici sono stati acuiti e amplificati da una gestione dissennata dei suoli e dei bacini idrografici e dall’assenza di una rigorosa politica di pianificazione, manutenzione e prevenzione territoriale;
a Giampilieri sono cominciate a circolare frasi come «quello che è avvenuto era prevedibile», frasi che risuonano come la peggiore condanna nei confronti di una politica che non ha saputo gestire il territorio o che lo ha utilizzato senza tener conto della sua fragilità;
gran parte delle risorse che sarebbero indispensabili per una seria e, anche questa, urgente politica del territorio vengono dirottate verso altre opere faraoniche, non sempre così indispensabili e prioritarie come si vorrebbe far credere, che vengono progettate a pochi chilometri da Giampilieri e da San Fratello;
all’indomani della tragedia di Giampilieri, il Ministro interrogato affermò alla Camera dei deputati che le risorse stanziate per la difesa del suolo «sono assolutamente insufficienti e vengono polverizzate; ai comuni arrivano pochi spiccioli che non servono a realizzare gli interventi necessari e, purtroppo, spesso accade che vengono distratti e vengono spesi per altre finalità. Quindi quello che serve è capire che abbiamo davanti un’emergenza, che dobbiamo cominciare a fare seria prevenzione e, poiché sono circa 6.600 su un totale di 8.000 i comuni italiani che hanno un problema di dissesto idrogeologico, dobbiamo chiaramente predisporre un piano che stabilisca quali siano le priorità e cercare di intervenire con delle somme diverse rispetto a quelle che oggi compaiono nei bilanci, cercando anche di rendere l’intervento più di qualità attraverso controlli»:

quali interventi urgenti il Governo intenda adottare per le popolazioni che sono state colpite dagli eventi calamitosi, dando seguito agli impegni del Ministro interrogato attraverso lo stanziamento di risorse sufficienti a prevenire il rischio idrogeologico. (3-00917)
(16 febbraio 2010)
CAUSI, MARAN, LENZI, BERRETTA, BURTONE, CAPODICASA, CARDINALE, D’ANTONI, GENOVESE, LEVI, PIERDOMENICO MARTINO, ANTONINO RUSSO, SAMPERI, SIRAGUSA, GIACHETTI e QUARTIANI.

7 comments to La Sicilia si sbriciola e loro pensano al Ponte

  • Cinzia Massimi

    Il solito discorso, credo che non abbiano molto interesse a far capire nulla alla gente.

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  • Valerio Orti

    Una specie di stati generali sul ponte. Sì, potrebbe essere una buona idea, almeno per far capire qualcosa alla gente.

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  • Angelo

    Ho sentito fior di geologi giurare che le condizioni sono impossibili per un ponte sullo Stretto di Messina. Occorrerebbe un bel convegno pubblico bipartizan per fare chiarezza.

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  • Gilberto Rossi

    Quello dell’impossibilità tecnica di realizzare il Ponte è un argomento di grande interesse che nessuno approfondisce. Lo scontro oggi sembra una questione ideologica, ma sarebbe interessante sapere qualcosa di specifico sulle difficoltà pratiche dell’opera.

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  • The Reflex

    Quali interventi urgenti? Ovvio, il PONTE… Disgraziati… La gente muore sotto fango, macerie et similia e loro, invece di mettere in sicurezza il Sud, buttano soldi con un mostro che non sarà mai possibile realizzare.

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  • Arturo

    Certo che far partire i lavori del ponte in un momento del genere è davvero, quantomeno, inopportuno. Ma non hanno consiglieri di comunicazione seri? Non dico Axelrod, il guru di Obama, ma qualcuno che semplicemente ragioni.

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  • Graziana

    Ovvio che vogliono una Sicilia sbriciolata, poi magari ci saranno gli appalti per rimettere insieme i cocci.

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