MENO TASSE PER IL CUMENDA

Va bene che in campagna elettorale tutto ormai sembra concesso, anche promettere l’impossibile, ma vista l’ennesima sortita pubblica del ministro Tremonti mi sembra doveroso rinfrescare la memoria al governo Berlusconi e al più leghista dei suoi esponenti, che vorrebbe inserire un regime fiscale agevolato per la sola città di Milano.

Occorre ricordare al ministro Tremonti che in questo momento di crisi chi ha più bisogno di iniziative per lo sviluppo è il Mezzogiorno e non certo città come Milano. Forse il ministro ha dimenticato che proprio le regioni del Sud avrebbero già dovuto godere dei benefici fiscali previsti dalle 22 Zone Franche Urbane istituite nel 2009 e cancellate da questo governo. Ci sembra offensivo e inquietante che adesso si parli di introdurre per una sola città del Nord degli strumenti per attrarre investimenti finanziari quando quartieri come Librino (a Catania) e città come Gela ed Erice avrebbero goduto di aiuti fondamentali che avrebbero fatto nascere nuove aziende e imprese artigianali. Vero lavoro e vere attività produttive, insomma, in territori devastati dalla crisi ma dalle enormi potenzialità. Dal 2009 si parla dell’istituzione delle Zfu al Sud, introdotte dal governo Prodi, e se già fossero entrate in vigore ne avrebbero beneficiato tutte le regioni del Mezzogiorno. Con l’ennesimo colpo di spugna, dopo le tante promesse, il centrodestra al governo ha cancellato questi aiuti, ha svuotato di ogni significato le Zfu, le ha trasformate in fantomatiche quanto inutili zone a burocrazia zero. Dove sono finite le promesse di ripresa economica del Paese basata proprio dal rilancio del Mezzogiorno? Cadute nel dimenticatoio di un governo telecomandato dalla Lega e in cui i ministri siciliani stanno solo a guardare, obbedendo al capo. Forse è meno inquietante pensare che Tremonti stia imparando da Berlusconi l’arte di lanciare slogan diversi a seconda della platea che ha di fronte. Ma purtroppo la verità, ormai chiara a tutti, è che questo governo non vuole offrire alcun aiuto al Mezzogiorno, ma lo mortifica quotidianamente. I parlamentari della maggioranza e i ministri siciliani farebbero bene ad accorgersene, seppur con colpevole ritardo.

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