Mobilità, a volte basta poco per cambiare le cose

dusmet-dUn progetto di pedonalizzazione di un tratto della via Dusmet in prossimità di porta Uzeda. La proposta è dell’architetta Pace ed è stata illustrata qui da Meridionews. Un’idea innovativa a costo contenuto che renderebbe vivibile uno degli scorci più belli di Catania. Per cambiare il volto alla città e per rendere fruibili le sue bellezze ai cittadini e ai turisti a volte basta veramente poco e questo caso ne è l’esempio lampante.

Mi associo alla proposta e rilancio questo appello all’amministrazione comunale. Con la chiusura di via Dusmet, infatti, la villa Pacini potrebbe essere finalmente liberata dalla recinzione che ne limita la fruizione e diventerebbe un parco aperto a due passi dalla piazza più importante della città. La strategia di micro pedonalizzazione, come dimostra quella già attuata in un tratto di via Vittorio Emanuele, dà risultati in tempi rapidi senza investimenti milionari e progetti mirabolanti, che rischierebbero di stravolgere parti storiche della nostra città. Da tempo, anche con la precedente amministrazione comunale, chiediamo che si affronti in maniera più coraggiosa e rigorosa la questione della mobilità a Catania: facendo rispettare le aree pedonali istituite da anni ma sistematicamente violate, a partire da quella di via Etnea, chiedendo l’istituzione di nuove zone chiuse alle auto, come poi effettivamente realizzato nel tratto di via Crociferi tra via di Sangiuliano e Villa Cerami, e che si realizzino anche brevi percorsi di piste ciclabili. Ora mi auguro che il progetto dell’architetta Pace sia preso in seria considerazione e che si possa procedere in tempi rapidi anche alla pedonalizzazione vera di via Etnea, pedonale solo sulla carta e invasa da auto nella realtà. Realizzare una pista ciclabile lungo via Etnea e prolungarne la chiusura al traffico fino all’incrocio con viale XX settembre è un progetto realizzabile con pochi investimenti e sarebbe un segnale di attenzione verso i commercianti del centro e verso i ciclisti e i pedoni che a Catania, anche se bistrattati da una città a misura solo di automobile, sono sempre più numerosi.

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