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Care amiche e cari amici,

vi scrivo per aggiornarvi come ogni mese su alcune novità che mi hanno visto impegnato in prima persona. E vi dico subito che le notizie che ho da darvi oggi sono davvero clamorose, a partire da un risultato che non ho esitato a definire straordinario – mi perdonerete se per una volta vengo meno al mio essere sempre così poco disposto ad autoincensarmi – perché finalmente rende giustizia a centinaia di siciliani. Mi riferisco alla vicenda dei rimborsi per il sisma del ’90, su cui pochissimi giorni fa è stata messa la parola fine, quando il ministero delle Finanze ha risposto ad un’interrogazione che avevo presentato assieme al collega Marco Causi. Un intervento, il nostro, che ha finalmente sbloccato una vicenda annosa: l’Agenzia delle Entrate infatti dovrà restituire i soldi ai contribuenti privati che avevano pagato tributi non dovuti e chiuderà con loro i contenziosi. Un dietrofront dell’Agenzia delle Entrate che ridà fiducia ai cittadini.

Sono doppiamente contento quando il mio impegno concreto in Parlamento riesce a portare buoni frutti per la nostra Sicilia e per i siciliani. E’ accaduto per il sisma del ’90 ma un buon risultato abbiamo ottenuto anche sulla vicenda dei call center, di cui vi ho parlato anche di recente. L’assurda pratica delle delocalizzazioni delle compagnie di call center verso Paesi senza tutele lavorative e senza garanzie sul corretto trattamento dei dati personali sensibili dei cittadini italiani, finalmente dopo una mia interrogazione – ripresa poi da altri deputati del Pd – è diventata una norma del Decreto sviluppo (già approvato alla Camera ed adesso al vaglio del Senato), con misure per la tutela dei dati personali, contro la delocalizzazione e a sostegno dell'occupazione nei call center con più di 20 dipendenti. Una norma che avevo sollecitato con diversi interventi parlamentari alla Camera, una vicenda su cui avevamo discusso di recente anche a Catania, capitale dei call center, in occasione di un interessante convegno della Slc-Cgil sul fenomeno di delocalizzazioni e tradimenti.

Di recente, inoltre, sono tornato ad occuparmi di mobilità a Catania (ricordate la bella esperienza di “Circoliamo”?) e assieme al Pd etneo, alla deputata regionale Concetta Raia e ai consiglieri comunali abbiamo trovato molti punti di contatto con le proposte avanzate dalla Cgil. L’obiettivo: andare oltre i soliti annunci cui ci ha abituato il sindaco Stancanelli e provare a cambiare qualcosa in una città immobilizzata. E, a proposito di annunci, leggete l’ennesima bufala del Comune scoperta dai Giovani Democratici.

Vi lascio con alcuni video che ci riportano al futuro, il futuro della nostra Catania e le mie idee su quello che dovrà e potrà essere questo futuro. Vi suggerisco quindi un estratto dell’intervista che ho rilasciato a Telejonica e un breve servizio tv su un’interessante iniziativa politica cui ho partecipato pochi giorni fa per la presentazione dei Moderati a Catania, un movimento civico di imprenditori, lavoratori e liberi professionisti che vogliono metterci la faccia per cambiare questa città. Una sfida ambiziosa come quella di cui abbiamo parlato i primi di luglio durante l’iniziativa “Una nuova primavera” organizzata dal Partito Socialista: la sfida di socialisti, democratici e progressisti da portare avanti assieme.

Non mi resta che augurarvi di trascorrere le migliori vacanze: riposatevi, se potete, e ricarichiamo le pile per il prossimo autunno... e per il prossimo anno!

A presto,

Giuseppe Berretta.


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