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Care amiche e cari amici,

qualche giorno fa vi avevo invitato a una “importante iniziativa politica” che mi vedeva impegnato in prima persona: la gita ad Aidone e a Piazza Armerina. Voglio ringraziare chi ha voluto essere dei nostri e far sapere a tutti voi che l’impegno, nonostante la calura di luglio, è stato felicemente mantenuto. Voglio considerare questa “prova” solo un’esercitazione di ben più impegnativi e “caldi” appuntamenti che ci attendono. Solo una riflessione a latere: sia ad Aidone che a Piazza Armerina abbiamo ammirato un numero impressionante di autentiche meraviglie, ognuna delle quali giustificherebbe un viaggio. Sarebbe del tutto logico attendersi una vera e propria invasione da parte dei turisti. E invece c’eravamo quasi solo noi a fare i turisti e a notare anche la mancanza di cura dei luoghi e l’assenza di una autentica accoglienza che renda unica l’esperienza per il visitatore. Insomma, abbiamo ancora molto da lavorare per la Sicilia…

E a proposito di lavorare, scusate se per una volta vi parlo della mia attività in maniera un po’ diversa dal solito. Mi hanno fatto notare un articolo apparso su un freepress catanese che, seppur marginalmente, parla anche di me riportando i dati sulla produttività dei parlamentari elaborati nel rapporto di Openpolis. Visto che si fa un gran parlare, giustamente, dei costi eccessivi della politica (anzi, sapevate dell’ordine del giorno del Pd per ridurli?) e dell’impegno dei politici italiani, credo che una precisazione sul mio operato sia doverosa. Anche perché sono risultato presente in Aula nel 90% dei casi (cioè sempre, tranne che per qualche malanno di stagione), ho sottoscritto e contribuito ad elaborare decine di proposte di legge, soprattutto in tema di lavoro, e interrogato il governo innumerevoli volte.

Come alcuni di voi avranno letto negli ultimi giorni, il Pd sta lavorando sodo a Catania per archiviare gli ultimi dieci anni di centrodestra che hanno ridotto la città al lumicino. Vogliamo aprire una pagina nuova e io mi sono messo a disposizione, del nostro partito e della nostra città, con le mie idee e sicuro che in tanti sapranno e vorranno contribuire ad aprirla questa pagina nuova per Catania. Ecco cosa ho detto nell’intervista pubblicata dalla Sicilia domenica scorsa e nella chiacchierata a Telejonica di alcuni giorni fa.

Come avrete modo di leggere o ascoltare nelle interviste, sono convinto che uno dei motori da riaccendere per far ripartire la nostra città sia quello dell’Università, che anche a causa del governo deve fare giornalmente i conti con i tagli. Ma ultimamente mi sono occupato anche della Scuola Superiore di Catania, al centro di contraddizioni e scelte discutibili che la modificano profondamente.

Infine, come ricorderete il 17 e 18 giugno si è svolta a Genova la Conferenza nazionale sul lavoro. Un’iniziativa dimostratasi molto utile, tanto che diventerà un appuntamento annuale, alla quale ho partecipato assieme ad un bel gruppo di delegati catanesi. Ecco il progetto approvato dalla Conferenza nazionale e la relazione di Stefano Fassina “Persone, lavoro, democrazia”.

Come sempre, grazie per il vostro interesse e a presto.

Giuseppe Berretta