Il DL Buona Scuola contiene tutto ciò che la scuola aspetta da troppi anni ma, come spesso accade, purtroppo in rete circolano notizie non veritiere. Per cui ecco qui, sinteticamente, i punti salienti della riforma.
– Un piano straordinario di assunzioni di 107.000 insegnanti e lo svuotamento delle graduatorie a esaurimento
– Un concorso nel 2016 per 60.000 posti (20.000 in più rispetto a quanto previsto nel documento di proposta di settembre), che verrà bandito regolarmente ogni 3 anni
– Nelle scuole il prossimo anno lavoreranno 50.000 insegnanti in più rispetto all’attuale organico (circa 5 insegnanti in più per istituto) e soprattutto le scuole finalmente avranno un organico funzionale stabile
– Gli insegnanti delle graduatorie di istituto lavoreranno nelle classi di concorso esaurite in Gae con contratto annuale e comunque per supplenze che superano i 10 giorni
– Restano gli scatti di anzianità e vengono investiti 200 milioni in più per premiare il merito con un meccanismo analogo alla retribuzione delle attività aggiuntive
– La programmazione del POF e del conseguente fabbisogno di personale scolastico è triennale
– Vengono investiti 40 milioni di euro per la formazione in servizio degli insegnanti e in più ogni insegnante riceverà una card che contiene 500 euro all’anno per consumi culturali (libri, mostre, teatri, cinema, tecnologie)
– Ci sono 90 milioni di euro di investimento per dotare le scuole di banda larga e wi-fi, laboratori territoriali, formazione sull’utilizzo delle nuove tecnologie per gli insegnanti
– Gli albi territoriali servono a valorizzare le esperienze professionali degli insegnanti assunti con il piano straordinario, dando la possibilità di far incontrare esperienze con i bisogni delle scuole: entrano nell’albo territoriale gli insegnanti già di ruolo che chiedono il trasferimento
– Non c’è alcuno sceriffo nelle scuole ma è responsabilità del dirigente scolastico l’andamento della scuola e quindi viene valutato sui piani di miglioramento triennali che vengono decisi insieme al collegio docenti e al consiglio di istituto
– Non ci sono tagli, ma investimenti di 4 miliardi all’anno per la scuola
Le commissioni parlamentari stanno continuando ad ascoltare 80 associazioni rappresentative del mondo della scuola per continuare a migliorare il testo. Se vuoi dare il tuo contributo di proposte scrivi a questa email: scuola@partitodemocratico.it
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