Per una nuova mobilità a Catania

“Un progetto che è partito da una parola chiave, la condivisione con i cittadini per dare risposte concrete ad una città che ha bisogno di essere più accessibile e più vivibile. Obiettivi che possono essere ottenuti tramite alcune mosse, alcune anche di semplice e immediata applicazione, su cui chiediamo un confronto immediato all’amministrazione comunale”.

Questa mattina nel Circolo di Librino dei Democratici ho spiegato, prima di darne i risultati, da cosa è nato il progetto Circoliamo, che ho proposto e  avviato, su Facebook e con iniziative “su strada”, il 7 settembre scorso e realizzato coinvolgendo tutto il partito e i semplici cittadini. Un’iniziativa durata un mese grazie alla quale sono state analizzate le esigenze di mobilità sentite da tutti i catanesi (residenti del centro e delle periferie, commercianti, studenti, ragazzi e anziani). Questa mattina è stato presentato il resoconto di “Circoliamo” (centinaia le segnalazioni e i suggerimenti raccolti) e le proposte per realizzare a Catania un nuovo sistema di mobilità. Alla conferenza stampa erano presenti anche i segretari provinciale e cittadino del Partito Democratico, Luca Spataro e Saro Condorelli, Otello Marilli dell’esecutivo cittadino, Sonia Messina del Circolo di Librino e Davide Ruffino, segretario circolo del Centro storico.

“Il nostro approccio vuole essere profondamente diverso rispetto a quello adottato da questa amministrazione comunale ed è fatto di partecipazione, verifica sul campo e proposte concrete da attuare in tempi brevi” hanno spiegato Condorelli e Spataro. Un percorso che ha portato alla definizione di dieci priorità, dieci azioni da compiere in tempi brevi, alcune anche immediate.

“La priorità oggi è rendere Catania accessibile, per farla diventare finalmente vivibile dai cittadini, da chi ci lavora, dai turisti. Parlare di questo vuol dire innanzitutto mettere mano al nodo Amt, partire cioè dalla necessità di rendere appetibile il trasporto pubblico e mettere i cittadini nelle condizioni di scegliere di poter lasciare a casa la propria auto. Questo può essere fatto sia con interventi fondamentali per ridurre tempi di attesa e percorrenza che restano un’incognita: le corsie preferenziali, l’incremento delle linee, il Brt fatto però non nei tempi biblici previsti dall’attuale amministrazione, oltre che la rapida soluzione del concorso per gli autisti, su cui non vorremmo che qualcuno pensi di poter fare una nuova campagna elettorale. Ma rendere competitiva l’Amt vuol dire anche rivisitare il piano delle tariffe per incentivare l’acquisto degli abbonamenti che sono in drastico calo, installare l’aria condizionata, pensiline e aree d’attesa dignitose, telecamere per garantire la sicurezza. Interventi che potrebbero essere fatti immediatamente”. Dieci in tutto le proposte presentate dal parlamentare dei Democratici, che prevedono anche l’istituzione di una società unica che gestisca gli stalli e i parcheggi scambiatori, “costati alla città decine di milioni di euro ma lasciati a marcire”. Un piano, quello del Pd, che passa anche da soluzioni innovative: il Cityporto per regolamentare gli orari di distribuzione urbana delle merci e non ingolfare così il centro, una mobilità a misura di cittadino con più isole pedonali, “zone 30” in cui la velocità è ridotta diminuendo il rischio incidenti e migliorando la convivenza tra auto, moto, bici e pedoni, parcheggi dedicati ai residenti. Tra le proposte, anche l’istituzione di “vie verdi”, viali alberati con ampi marciapiedi in cui vietare la sosta e la fermata, istituire una Cabina di regia metropolitana per rendere più efficienti Fce, Metro, Amt e parcheggi scambiatori. Sul tema della mobilità ciclistica, poi, abbiamo messo in luce due eclatanti casi di disamministrazione: “Le piste ciclabili realizzate dal Comune ci sono costate 4 milioni e mezzo di euro per appena un paio di chilometri, ma attualmente delle due piste ne esiste solo una che fra l’altro è realizzata in parte su terreni non comunali ma privati. Il sindaco Stancanelli inoltre aveva annunciato un progetto di Bike Sharing con stazioni di scambio delle bici in diverse scuole. Che fine ha fatto? E perché il Comune ha chiamato e pagato un esperto di comunicazione per un progetto mai partito?”.

“Al di là delle disfunzioni, di ciò che non è stato fatto e di ciò che è stato fatto male, noi vogliamo andare oltre e proporre modelli nuovi, diversi. Su questo siamo pronti ad un confronto e ad una sfida per migliorare davvero Catania”.

Catania, 8 ottobre 2011

I video dei nostri giri in città:

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Le nostre proposte:

“CIRCOLIAMO” – LE PROPOSTE

ACCESSIBILITA’      CONDIVISIONE      VIVIBILITA’

1. PARTECIPAZIONE

Utilizzare un metodo di condivisione delle scelte con la cittadinanza.

L’attuale sistema di mobilità non è più sostenibile, i catanesi ne sono consapevoli e vanno coinvolti nelle scelte per il cambiamento.

Ciò che è mancato in particolare nell’applicazione del nuovo piano del traffico è stato il coinvolgimento e l’informazione ai cittadini.

2. IL NODO AMT: RENDIAMO APPETIBILE IL MEZZO PUBBLICO

Rendere appetibile il mezzo pubblico è la vera questione. Oggi il catanese non ha scelta, è costretto a dover utilizzare la propria auto per muoversi perché il sistema Amt non funziona: tempi di attesa e percorrenza inconciliabili con le esigenze di vita disincentivano i cittadini a rivolgersi al trasporto pubblico. Questo ha un costo pesantissimo. Non solo in termini di vivibilità della città, ma anche per i costi che questo comporta: ogni famiglia deve avere più automobili (Catania registra il record in Italia di 70 auto ogni cento abitanti, la media europea è di 50), pagando costi ormai inaccessibili per molti.

Cosa fare?

AUMENTARE LA VELOCITA’ DEI MEZZI

Corsie preferenziali

Incremento delle linee

Rapida soluzione del concorso per autisti

BRT: realizzarlo in tempi brevi si può

MIGLIORARE IL SERVIZIO E RENDERLO COMPETITIVO

Rivisitare il piano delle tariffe con sconti sugli abbonamenti (in drastico calo)

Installare sistemi di condizionamento sui mezzi

Diffusione musicale e video sugli autobus

Ampliare il parco mezzi e rottamare i bus più vecchi e inquinanti

Installare telecamere a circuito chiuso dentro i bus e nelle fermate per garantire la sicurezza degli utenti, in particolare di donne e anziani

Installare pensiline e aree d’attesa dignitose

3. SOSTA E PARCHEGGI

Istituire una società unica per la gestione della mobilità, che si occupi della sosta e della gestione dei parcheggi.

Apertura dei parcheggi scambiatori, realizzati come aree di protezione civile (che sono costati alla comunità già circa 50 milioni di euro)

 

4. TRASPORTO MERCI: IL CITYPORTO

Avviare una immediata regolamentazione degli orari della distribuzione urbana delle merci per realizzare anche a Catania positivi modelli di Cityporto: gli operatori, soprattutto i corrieri, consegnano le merci ad una piattaforma logistica a ridosso della città. Si contribuisce così a liberare la città riducendo il numero di mezzi che circolano nello stesso momento per trasportare le merci.

5. MOBILITA’ URBANA A MISURA DI CITTADINO

– ISOLE PEDONALI

Si riconsegnano aree della città ad un uso più ampio per i cittadini, riducendo l’inquinamento, aumentando l’attrattività del trasporto pubblico, proteggendo il patrimonio artistico anche a fini turistici.

– “ZONE 30”

Per una migliore convivenza tra auto, moto, bici e pedoni istituire zone a velocità ridotta. Si riduce così la percentuale di incidenti e la loro gravità, che vede Catania primeggiare in Italia.

– SISTEMI RAZIONALI DI SOSTA

Agevolare i residenti con parcheggi “dedicati”, incentivando l’uso del mezzo pubblico e di veicoli a minore impatto ambientale.

6. VIE VERDI

Realizzare strade alberate, con marciapiedi più ampi e con aree a verde lungo i marciapiedi e in cui sono vietate la sosta e la fermata prevedendo contestualmente alternative per la sosta (parcheggi interrati).

7. TUTELARE E RISPETTARE GLI UTENTI “DEBOLI”

Assicurare particolare attenzione agli utenti vulnerabili della strada, soprattutto anziani, disabili e bambini. Zero barriere architettoniche, più sicurezza per i pedoni.

8. MOBILITA’ CICLISTICA

Realizzare una vera pista ciclabile in tempi brevi e con risorse economiche congrue. Attualmente esiste una sola pista ciclabile, un’altra deve ancora essere realizzata: per un breve tragitto (piazza Stesicoro-piazza Europa) si sono spesi 4,4 milioni di euro.

Incentivare e promuovere il bike sharing.

9. CABINA DI REGIA

Attivare una Cabina di regia a livello provinciale e in particolar modo metropolitano, con istituzioni e società di trasporto per collegare tra di loro e rendere più efficienti: Fce, Metropolitana, Amt, parcheggi scambiatori.

10.  VALUTAZIONE D’IMPATTO

Coordinare e integrare la pianificazione dei trasporti e quella urbanistica. Questo vuol dire effettuare una valutazione dell’impatto sulla mobilità nel caso di nuovi insediamenti urbani, commerciali, industriali, poli logistici e così via.

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Il Progetto:

IL PROGETTO “CIRCOLIAMO”

7 SETTEMBRE 2011 – 8 OTTOBRE 2011

 

OBIETTIVI

Dare voce ai catanesi che sfruttano le potenzialità di Facebook

Garantire partecipazione ai cittadini nelle scelte da intraprendere per migliorare la città

Monitorare con iniziative “reali”, su strada, l’impatto del nuovo piano del traffico

Elaborare una proposta innovativa che garantisca piena accessibilità a tutti

 

CHI HA CONTRIBUITO

Giuseppe Berretta

Partito Democratico provinciale e comunale

Giovani Democratici Catania

Circoli PD: Centro storico, Borgo-Sanzio, Librino, Barriera, S.G. Galermo, Nesima-Monte Po, Circolo Università

Iscritti PD, simpatizzanti

Singoli cittadini

 

LE ATTIVITA’ DI “CIRCOLIAMO”

Uscita in autobus: 7 settembre

Monitoraggi in auto e moto: 12 settembre

Moto e scooter: 30 settembre

Uscita in bici: 1 ottobre

Camminate a piedi: 22 settembre, 3 ottobre

Approfondimenti con tecnici, ingegneri, urbanisti

Studio e analisi del PGTU, delle Linee guida del PUT (realizzati dal Comune) e del documento realizzato da ACI e Legambiente sulla mobilità

Gestione pagina Facebook “Circoliamo”

 

I NUMERI DI “CIRCOLIAMO”

600 contatti sulla pagina Facebook

42 commenti/suggerimenti sulla bacheca Fb “Circoliamo”

182 mail di segnalazione ricevute

77 sms di segnalazione ricevuti

146 telefonate

90 cittadini coinvolti

 

GLI INTERVENTI SULLA PAGINA “CIRCOLIAMO”:

Molte lamentele, diversi suggerimenti, un solo denominatore comune: l’intera operazione attuata dal Comune è sembrata improvvisata.

Quasi tutti concordano su un punto: la chiusura è stata fatta in maniera troppo affrettata, con successivi aggiustamenti “in progress” che hanno contribuito ad aumentare la confusione e lo spaesamento dei cittadini, senza che si pensasse almeno a dare una adeguata informazione. Valga per tutti la serie di successivi aggiustamenti della circolazione su via Dusmet, dove ogni giorno si sono verificati cambiamenti nel numero di corsie e nei sensi di marcia, poco o per nulla pubblicizzati e addirittura senza che venisse installata o modificata la segnaletica.

2 comments to Per una nuova mobilità a Catania

  • Maria Carmen Agnello

    Se raffrontiamo la mobilità di Catania con quella di altre città, la situazione è ancora più grave.
    L’elemento di maggiore rilievo sono i tempi di attesa e la mancanza di tabelle di marcia. A Catania, una persona non può fare in alcun modo affidamento di arrivare ad un determinato orario in un luogo, invece in altre città, ciò è possibile.
    Cordiali saluti, Maria Carmen Agnello.

    Rispondi  •  Cita
  • […] piano di circolazione del centro storico e per vedere con i nostri occhi come circoliamo a Catania.“Circoliamo” è un evento che ha vissuto su Facebook con un bel seguito e soprattutto è stato un giro con […]

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