Salvo Cannizzo: quando lo Stato ti abbandona

Mi rivolgerò al presidente della Regione Rosario Crocetta e al sindaco di Catania per un intervento in favore dei familiari del sergente Cannizzo, per porre un rimedio immediato rispetto ad una obiettiva mancanza dello Stato, che non è riuscito a trovare uno strumento per dare un sostegno economico alla famiglia di Salvo Cannizzo, un figlio del Mezzogiorno che ha servito il Paese, si è ammalato, ha perduto la vita e oggi non c’è più
L’ho affermato stamattina, intervenendo alla Camera durante la seduta dedicata alle interpellanze dei deputati. E proprio l’atto parlamentare che ho presentato il 3 ottobre scorso dopo la morte del militare Salvo Cannizzo, ammalatosi di tumore al cervello dopo aver prestato servizio in Kosovo a contatto con uranio impoverito, è stato oggetto di una risposta da parte del sottosegretario alla Difesa Filippo Milone. Una risposta che considero del tutto insoddisfacente per un approccio eccessivamente burocratico in una vicenda in cui mi sarei atteso parole di verità e speranza per la famiglia di Cannizzo, per dei figli che hanno perso il padre.
Il sottosegretario Milone ha infatti affermato che “la Direzione generale della previdenza militare, Previmil, ha respinto l’istanza di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio e di concessione dell’equo indennizzo” avanzata dal militare catanese.
Lo stesso sottosegretario però ha confermato che in base agli attuali studi scientifici non si possa confermare ma nemmeno escludere un nesso tra l’esposizione all’uranio impoverito e lo sviluppo della malattia. Nella interpellanza avevo chiesto al ministero della Difesa di assicurare un sostegno economico ai familiari del militare, congedato nel 2011 con una pensione di appena 769 euro al mese e deceduto il 17 settembre scorso dopo clamorose proteste come lo sciopero della chemioterapia, per chiedere un aiuto allo Stato con il riconoscimento della causa di servizio.
Capisco che c’è un iter burocratico da seguire, ma che Stato è quello che non considera le difficoltà dei cittadini tentando di porvi rimedio?

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