SCUOLE SUPERIORI A LIBRINO: UNA PRIORITÀ

librino001Realizzare le scuole superiori nel quartiere di Librino è una priorità, un dovere su cui non si può arretrare di un passo: lo chiediamo da anni, lo chiede non solo Librino ma tutta la città per colmare, finalmente, una grave mancanza che penalizza i giovani del quartiere. Bene ha fatto l’assessore comunale Valentina Scialfa a proseguire con determinazione su questa strada, nonostante le polemiche degli ultimi giorni. A lei non può che andare il mio apprezzamento. Pure io mi farò portavoce di questa esigenza interessando anche le istituzioni nazionali, a partire dal Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, perché si proceda il più rapidamente possibile alla realizzazione di uno strumento necessario per sconfiggere il senso di abbandono dei cittadini delle periferie come Librino: la scuola, vero e fondamentale presidio dello Stato sul territorio.

Un quartiere di quasi 90 mila abitanti, una circoscrizione giovane in cui oltre la metà della popolazione ha meno di 33 anni e un abitante su dieci è in età di scuola superiore di secondo grado non può ancora rimanere senza istituti superiori e sembrano davvero assurde le motivazioni di quei pochi che si oppongono alla loro istituzione. Non si possono ignorare oltre i dati, sempre più allarmanti, sulla dispersione scolastica che, come ha segnalato il presidente di Corte d’Appello di Catania Alfio Scuto pochi giorni fa nella sua relazione all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, nella nostra città si attesta al 35 per cento, contro una media nazionale del 17 per cento. Per rendere vivo il quartiere di Librino ci vuole anche anzi soprattutto la scuola, vero fondamento della società, per riprendere le parole del Presidente della Repubblica Mattarella pronunciate oggi. Siamo contenti che l’Amministrazione comunale abbia finalmente avviato un percorso per rendere concreta quella che consideriamo una priorità per Catania. Allo stesso modo, ci auguriamo che prioritarie diventino altre questioni irrisolte: la realizzazione di spazi di aggregazione per i giovani, la riqualificazione del territorio a partire dai tanti luoghi abbandonati di Librino, la garanzia di migliori collegamenti dei mezzi pubblici con il centro della città, il potenziamento dei presidi di legalità nel quartiere. Di tutto questo c’è bisogno a Librino, per cambiare Librino, e ci auguriamo che la Giunta comunale intraprenda quella vera rivoluzione catanese che passa dalle periferie cittadine.

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