Speciale Legittimo Impedimento

Da oggi, se sarà confermato dal Senato il voto della Camera, e lo sarà sicuramente,  dovremo affrontare una nuova spesa, sostituire tutte le scritte che stanno in ogni tribunale della Repubblica: la Legge, infatti, non è più uguale per tutti. Una bella spesa per Tremonti e Alfano che non trovano mai i soldi per le fotocopie, per i cancellieri, per le sedi. Ma è una spesa che farebbero volentieri, anche se non ce ne sarà bisogno.

La Legge continuerà infatti a essere uguale per tutti, anche nei toni minacciosi nei quali spesso inutilmente si presenta, come quando avverte nella cartolina d’invito a presentarsi una persona semplicemente informata dei fatti che se mai non dovesse farlo arriverebbero i carabinieri. Per tutti, tranne uno. Formalmente per tutti i ministri. Ma sappiamo tutti che il problema riguarda l’unico.
Dovendo andare a Montecitorio si passa spesso davanti Palazzo Chigi dove oggi c’erano gli operari sardi dell’Alcoa che hanno passato lì la notte per chiedere al governo di difendere il loro lavoro e, da quelle parti – la Sardegna – non ce n’è molto altro. Contemporaneamente scioperava tutto il gruppo Fiat per difendere il lavoro a Termini Imerese e anche lì le alternative non abbondano. E nello stesso momento quanti erano gli operai e i lavoratori sui tetti di capannoni o sulle gru per far vedere la loro sofferenza? Importava qualcosa alla maggioranza, fatti i pochi metri che separano Largo Chigi da Piazza Montecitorio?

Il Parlamento dovrebbe essere, fosse solo per la Costituzione, il luogo nel quale, attraverso i propri rappresentanti, il popolo esercita il potere supremo, ossia fare le leggi alle quali tutti indistintamente sono soggetti. E infatti la Legge è uguale per tutti. Dovrebbe essere il luogo nel quale si affrontano i grandi problemi del Paese. E la moria di posti di lavoro, assieme a quella di tante piccole imprese, non è forse un grande problema? Per la maggioranza, evidentemente, no. Il problema è sempre uno solo, lo stesso da troppi anni: impedire in ogni modo che la Legge sia uguale anche per il macho della Provvidenza. E non si fermeranno qui: a seguire processo breve, alla faccia delle vittime degli scandali finanziari ma anche dei morti della Thyssenn e di tanti altri morti; legge contro i pentiti, non si sa mai. Tutti noi vorremo una giustizia più rispettosa dei cittadini, dei loro diritti, soprattutto se questi cittadini sono poveri e indifesi. Tutti noi vorremmo giustizia, insomma. Oggi non è stato un bel giorno.
C’è da aggiungere, però, che il governo, con qualche imbarazzo, ha almeno dovuto accogliere alcuni nostri Ordini del Giorno per cui la partecipazione del premier, ad esempio, alla Festa del Santissimo Crocifisso di Monreale, alla Cavalcata storica e alla giostra cavalleresca di Paternò e alla regata storica di Santa Lucia a Siracusa per restare in Sicilia, ma anche alla fondamentale sagra dell’agnolotto nel cuneese, al panettone party a Borbona, alla sagra dell’agnolotto e del canestrello a Polonghera (Cn), alla sagra del polentonissimo a Monastero Bormida in provincia di Asti, alla Fiera primaverile degli uccelli a Sacile (Pn), alla sagra dello spiedino a Castello d’Agogna (Pv) così come, purtroppo, alla festa dei fagioli con le cotiche a Sant’Angelo Romano o alla disfida del soffritto di maiale in provincia di Avellino non costituiranno “legittimo impedimento”. Ci dispiace molto per gli organizzatori delle sagre e delle feste: non vedranno mai Berlusconi.

Per la cronaca, i risultati del voto:

Oggi pomeriggio la Camera ha approvato disegno di legge sul legittimo impedimento. I voti a favore sono stati 316, quelli contrari 239, le astensioni 40. I deputati presenti erano 595, quelli votanti 555. Hanno votato sì Pdl, Lega, Mpa, Noi Sud e Pri, contrari Pd, Idv e Api, mentre si sono astenuti Udc, Svp e Ld. Il provvedimento passerà ora all’esame del Senato.

Riporto qui di seguito, per chi volesse approfondire: 1) Le dichiarazioni di voto di Pierluigi Bersani; 2) Cos’è il “Legittimo impedimento”; 3) La relazione di Valerio Onida, Presidente emerito della Corte Costituzionale

1) Pierluigi Bersani: “Berlusconi non vuole farsi giudicare e su questo blocca l’Italia”

2) Cos’è il “Legittimo impedimento”

3) La relazione di Valerio Onida, Presidente emerito della Corte Costituzionale