Una città senza appeal

screenshot014La Confcommercio ci ha dato qualche giorno fa un dato poco confortante sul numero di turisti in visita nella nostra città: sono nettamente di meno. Sempre in questi giorni si è sviluppato su queste pagine un vivace dibattito sui Caffè Concerto, sulla movida, sulle iniziative a sostegno: il quadro complessivo è semplicemente sconfortante. Altra discussione che ha appassionato gli animi è stata quella sulla Zona a Traffico Limitato – ZTL – nella parte di centro storico più interessata ai Caffè Concerto: sia favorevoli (ed io mi iscrivo a questo partito) che contrari si sono trovati concordi nel sottolineare l’improvvisazione autoritaria con la quale l’Amministrazione l’ha adottata, senza confronto, senza comunicazione. Insomma, la prospettiva giustissima di basare una parte dello sviluppo dell’economia e dell’occupazione di Catania sul turismo e sull’intrattenimento, che pure aveva cominciato a dare segnali incoraggianti, sembra allontanarsi. L’allegria notturna della movida nostrana che, assieme ai talenti poi diventati protagonisti della scena musicale, aveva fatto di Catania la Seattle d’Italia e provocato l’invidia di tante altre città, è solo un lontano ricordo.

Gli operatori del settore sono stati sommersi di divieti – cosa diversa è avere poche regole chiare e stabili da far rispettare a tutti – e lasciati soli.

Come soli, penso, si sentano tanti, tantissimi catanesi: davanti alla spazzatura e alle strade sempre più sporche; davanti al traffico impazzito addirittura ad agosto, senza vigili urbani che regolamentino questo traffico.

Soli alla fermata dell’autobus che non si sa quando e se passerà.

Soli a camminare per le strade dove la probabilità, soprattutto per un turista, di subire uno scippo, che pure si era ridotta di molto grazie all’attività di prevenzione delle forze dell’ordine e della polizia municipale, come ricordava il Prefetto Santoro, è tornata ai livelli degli anni più bui.

La città che ne viene fuori, che è poi la città nella quale viviamo quotidianamente e tanto amiamo, potrà mai attrarre turisti? Potrà mai coltivare bellezza e cultura che, assieme al mare e all’Etna, potrebbero essere le vere molle dello sviluppo turistico. Insomma, ma che idea di città ha il sindaco Stancanelli? Quella che abbiamo sotto gli occhi non ci piace e faremo di tutto per cambiarla. Fosse solo per non vedere mai più un turista che guarda smarrito la porta chiusa di un museo o di un’area archeologica. E, mentre si chiede che c’è venuto a fare a Catania, si sente terribilmente solo.

22 comments to Una città senza appeal

  • Chiara

    perchè cosa c’è da fare a Catania? se non uscire e bere…nessun concerto interessante, nessuna mostra interessante,nessuna iniziativa interessante, pochi locali che ti diano la possibilità di scegliere la varietà…io, la definirei la “città della noia”. Siamo fermi

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  • Maria Avolio

    E’ vero che sono altre le personalità che potrebbero salvare Catania dal baratro …
    ma allora perchè(parlando del pd) a Stancanelli è stato contrapposto Burtone. Dov’era Binaco??? Dai diciamo le cose come stanno….Dov’era Bianco quando Catania aveva bisogno di lui? Perché non si è esposto in prima persona in questa campagna elettorale, anziché candidare Burtone?

    Perché sapeva che il gioco non valeva la candela. Anche se avesse vinto, sarebbe stata troppo dura l’eredità lasciata da Scapagnini, troppo dura per chiunque.

    Come sempre gli interessi personali prevalgono sempre rispetto agli intressi di una collettività.
    Ancora una volta il pd ci ha lasciato soli, scegliendo la strada piu’ facile per loro.
    La stessa cosa ha fatto Veltroni a livello nazionale.
    Ha sentito odore di sconfitta, ed è scappato prima di rimetterci completamente la faccia….e chi mette al suo posto????

    FRANCESCHINI!!!!! E’ la scelta piu’ ovvia visto che nessuno dei pesi massimi del Pd vuole addossarsi la sconfitta.Se avesse messo mia nonna sarebbe stato uguale, tanto serviva uno a cui lasciare “il nulla”. E per guidare il nulla va bene chiunque!!!!

    Spataro parla della celebrazione del nulla, parlando del congresso Mpa a Roma… ma tu dimmi che differenza c’è tra loro, e il pd di Veltroni. Un uomo la cui campagna elettorale è stata una specie di recita teatrale, di battute stupide e continue su Berlusconi( ricordiamoci quante volte ha ripetuto il ….. del partito avverso). Oggi possiamo benissimo dire che senza la campagna pubblicitaria che Veltroni ha fatto a Berlusconi, quest’ultimo non avrebbe di sicuro vinto le elezioni.

    E poi, non potete parlare di nulla, quando voi siete il nulla per antonomasia. Otto anni di amministrazione Scapagnini. Otto anni in cui un esaltato ha distrutto la nostra città, riducendola ai minimi termini, sia dal punto di vista economico che sociale. Ma voi, in tutti questi anni cosa avete fatto per fermarlo??? Mi sembra che non vi esponete mai in prima persona, parole,parole,parole…solo questo sentiamo da voi…..

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  • Valeria

    Su Catania, condanna senza appello per Raffaele quindi.
    Già, Raffaele. Uuuuhhhmmm. Ma di quale stiamo parlando?

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  • Arnaldo Baresi

    Insomma, da quel che scrive Lo Re, più che di una città senza appeal, si tratterebbe di un sindaco senza appeal.

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  • Da osservatore/analista assai lontano dalle posizioni del Pd, mi sento in dovere di intervenire spezzando una lancia in suo favore … Concordo con molte cose di quelle dette da Maria Avolio, ma su di una cordialmente dissento … Criticare Raffaele Stancanelli non è come sparare sulla Croce Rossa, assolutamente no, e bene fa chi nel Pd quotidianamente si esercita in tale nobile (e, per inciso, democraticissima) arte … Criticare Stancanelli è semplicemente criticare un uomo che si è sopravvalutato ed ha accettato un incarico che non avrebbe dovuto né accettare, né – tantomeno! – cercare …
    Altre sono le personalità che potrebbero (siamo ancora in tempo, non facciamo i catastrofisti ad oltranza) salvare Catania dal baratro …
    Enzo Bianco ha tutte le competenze del caso, la storia lo dimostra abbondantemente … Sempre in campo democratico vi sono altri ottimi e giovani nomi … In campo Pdl credo che nessuno possa trovare nulla da ridire sulle doti umani e politiche di Nuccio Condorelli … Vi è poi Nello Musumeci, che ha il carisma giusto per ridare speranza alla gente e (soprattutto!) agli investitori … E poi vi è una risorsa immane di questa città come Pietro Agen, presidente della Camera di Commercio di CT e presidente regionale di ConfCommercio … Uno con un processore di nuovissima generazione nella testa! Uno che ovunque arrivi modernizza e fa fare balzi nel futuro …
    Insomma, Stancanelli, lo dico da tempo, non ha “vision” … Non ha proprio quello in cui eccellevano i suoi predecessori, Bianco e Scapagnini (che con tutti i limiti di questo mondo comunque aveva un’idea di politica assai più alta degli attuali amministratori) …
    Insomma, la critica di una amministrazione come quella corrente è semplicemente sacrosanta …
    Quanto al dialogo, io sono assai scettico … Soluzioni trasversali e di amplio respiro sono certo possibili ed anzi più che auspicabili (i colleghi Andrea Lodato e Giovanni Grillo qualche giorno fa ne hanno scritto on line in maniera equilibrata ed assai intelligente) … Ma certo non possono prescindere dalle dimissioni di Stancanelli …

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  • Avolio Maria

    La città che ne viene fuori è la città che tutti noi,e anche voi del pd, con la nostra e la vostra indifferenza abbiamo voluto. Il Sindaco di Firenze Renzi ha detto bene:”Noi del pd siamo professionisti della discussione interna”.

    E Luca Spataro chiarisce meglio la situazione :”Il limite di questi due anni è l’aver sostituito a questa sana idea della rappresentanza quella della rappresentazione”.

    Si, perchè siete molto bravi a parlare, a dire tra di voi cio’ che va e cio’ che non va, a bacchettare “la maggioranza”, che mai come in questo momento è stata cosi’ libera di agire!!!!

    Svegliatevi,siete abbagliati o imbrigliati nei vostri altisonanti “ruoli”(onorevole,deputato,senatore,etc…etc…). Noi, intanto che voi vi decidiate a capire che la politica non è quella che ci state mostrando, accendiamo un cero a S.Agata!!!

    E comunque mi chiedo come mai questi pensieri vengano fatti dopo le elezioni comunali, quando la persona che piu’ di tutti poteva salvare la nostra Catania(Enzo Binaco), ha preferito defilarsi. Ma chi puo’ dargli torto!L’eredità lasciata da Scapagnini, sarebbe stata difficile da gestire per chiunque. Aspettarsi miracoli da Stancanelli e criticarlo, sarebbe come sparare sulla crocerossa!!! Perchè voi politici sprecate tanto fiato e tanta carta per dire e scrivere cose che conosciamo bene, anzichè cercare un dialogo costruttivo con l’opposizione? Siamo tutti sulla stessa barca, caro Giuseppe.Dovete smetterla di fare i “professori”, e scendere in campo a difendere quella che è anche la città dei vostri figli.

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  • Paola Bertuzzi

    Io sono stata in vacanza un po’ di giorni a Catania proprio questo mese. Devo dire che è bellissima, quindi non è vero che è senza appeal. Ma di certo è non governata. Con disservizi incredibili nel 2009. Peccato, perché nella mani giuste potrebbe davvero avere ottimi risultati. Come è già stato negli anni scorsi. Uuuhhmmm, forse decenni.

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  • Alessandra Donati

    Ci sarà pure una giusta via di mezzo fra il nulla e la cementificazione selvaggia? Basta trovarla.

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  • Valerio

    Quello del “vuoto” alla playa è un problema serio che mina di molto la ricchezza della città. Non ci rendiamo neanche conto, ma se vi fossero alberghi per tutta la percorrenza del lungomare, stile Rimini o Cesenatico, appunto, Catania avrebbe 20 volte i turisti che ha.

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  • Ottavio Bernin

    Io sono stato a Catania per lavoro un bel po’ di volte negli ultimi anni. Mi sembra peggiorare ad ogni visita.
    E dire che solo con il turismo potrebbe essere ricchissima. Mare, montagna, sole tutto l’anno. Ma fanno impressione chilometri di lungomare con 2-3 alberghi in tutto.
    A Rimini, dove non hanno nulla di nulla, hanno costruito un impero sull’ospitalità. Da voi, che avete tutto, non si riesce a fare qualche albergo decente appresso all’altro.

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  • Arnaldo Baresi

    Sarà, ma io la vedo davvero nera. Ripeto, per me a Catania non c’è ombra di vera economia. Banche? Aerei? Mah… Mi sembra tutto fumo.

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  • Velentina Girone

    Sono sicura che appena la gente ricomincerà a ragionare andando alle urne la città rinascerà in pochi mesi. Basta una bella iniezione di fiducia.

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  • Velentina Girone

    Vero, Catania ha un grande fascino, ma è proprio in mano a degli incompetenti assoluti.

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  • Valerio Alessi

    A dire il vero io non direi che Catania non ha appeal. Un suo fascino ce l’ha, soprattutto in pieno centro storico. Pensiamo a piazza Duomo, è un angolo che sembra Parigi. Certo, è pessimamente amministrata e questo lo noterebbe anche un cieco dalla nascita.

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  • Guglielmo Scuotilancia

    Sì, mi ricordo di essere stato un po’ di volte a Catania a metà degli anni ’90. Era un altro mondo davvero rispetto a oggi. Soprattutto per quel che riguarda la sicurezza. Si stava benissimo, altro che. Oggi si sta scivolando verso gli anni peggiori un po’ in tutta Italia, ma in Sicilia anche più velocemente. Sono stato a Palermo e Catania a maggio, ho avuto una pessima impressione. Di città morte ed in preda al caos peggiore.

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  • Gennaro Di Salvo

    Eppure la cosiddetta “primavera” di Catania c’è stata, mica ce la siamo sognata tutti. Le cose andavano bene, l’economia girava, la disoccupazione era diminuita. Insomma, era un altro mondo rispetto ad oggi.

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  • Antonio Medici

    Vero, una città realmente vitale da un punto di vista economico dovrebbe avere anche qualcos’altro da offrire che pub e musica notturna “sparata” fuori da qualsiasi regola di civiltà. Era un bluff già allora. Ed ora le carte sono sul tavolo tutte.

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  • Martino Pavani

    Io penso che anche la Catania degli anni novanta è stata sopravvalutata. Non è possibile tutta una intera economia che si basa sui locali notturni. Ossia è possibile, ma in un luogo altamente attrattivo per i turisti. Cosa che Catania non è. Soprattutto con la criminalità diffusa oggi.

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  • Maria Cascio

    Io vedo solo macerie in questa città. Non mi importano le banche e la compagnia aerea. Vedo solo che la gente arranca su tutta la linea. Vedo solo che non c’è la cosa più importante, il lavoro. Il resto, perdonatemi, è davvero accademia.

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  • Scusate, ma non sono molto d’accordo … Catania ha alcune particolarità che la rendono (ovvero potrebbero renderla) abbastanza solida da un punto di vista economico … Ospita alcune industrie serie, che, per quanto in crisi, accennano a riprendersi (la StM, ad esempio, che con la “virata” verso il fotovoltaico potrebbe rilanciarsi alla grande, lo speriamo tutti), ha una (quasi) compagnia petrolifera, una compagnia area, alcune banche indipendenti (cosa che in altre regioni d’Italia si sognano), dei gruppi imprenditoriali che crescono ed investono (tipo il gruppo Abate, quello che ha realizzato Etnapolis, per intenderci, che è un capolavoro di architettura moderna, oltre che un riuscitissimo mall che ha dato fiato ad una agonizzante fetta di deserto alle porte di CT) ed una squadra di calcio ormai da anni stabilmente in serie A (indicatore economico che chi è del mestiere sa essere di un qualche peso).
    Insomma, ci sono città d’Italia che non hanno nulla di quello che abbiamo a CT. Qui vi è stato un malgoverno di una decina d’anni che ha buttato alle ortiche i grandi passi avanti fatti durante le amministrazioni Bianco/Musumeci degli anni ’90. Ma ancora la rotta si può invertire. Basta votare il sindaco giusto la prossima volta. E puntare su di un tipo di sviluppo che sia in sintonia con la tradizione siciliana. Meno petrolio, per intenderci. Che oltre ai tumori ed alle malformazioni nell’area di Priolo-Melilli non ha dato molto …

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  • Gianni Balsamo

    Del resto, negli anni si è assai enfatizzata la storia della movida notturna. Non si poteva mica pensare che una metropoli intera potesse reggersi sui giovani che girano di notte. I problemi sono altri. Strutturali. Appunto, come sottolinea il commento precedente, mancano i fondamentali economici.

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  • Arnaldo Baresi

    Ma lo si vuole capire o no che Catania è una città morta? Che economia c’è? Intendo, che VERA economia c’è? Senza appeal? Magari il problema fosse la mancanza di appeal!

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