Vieni via con me

Però, il nostro è davvero un Paese bello.

E’ questo che ho pensato – e sono sicuro di non essere stato l’unico – guardando ieri sera La splendida trasmissione di Fazio e Saviano. Ma allora, anche nel paese della tv spazzatura, e di tante altre spazzature, è possibile la televisione intelligente? La televisione che ti racconta la realtà, sia quella bella che quella brutta, e non solo le visioni da fumeria d’oppio che ci propinano ogni giorno da tanti, troppi, anni? La televisione che ti fa sorridere ma anche ridere a crepapelle senza volgarità o corpi esposti e profanati, che ti fa riappacificare con questa strana situazione di essere italiano e non sapere bene se esserne orgogliosi o tristi, come già cantava Giogio Gaber: è stato tutto ciò la trasmissione di ieri sera con le facce belle, bellissime di Roberto Benigni e di Claudio Abbado, italiani che fanno pendere decisamente la bilancia dell’amor patrio verso l’orgoglio; con la faccia, anch’essa bellissima, di Roberto Saviano che ci ha spiegato, con semplicità e grande efficacia, come funziona la macchina del fango.

Certo, è difficile essere essere italiani al tempo di Ruby – e Nadia, Patrizia, Noemi, etc. etc – per la quale si muove lo Stato e del crollo di Pompei per il quale non si trova nessuno Stato. E’ difficile essere italiani quando non basta nemmeno essere ammazzati per avere un po’ di rispetto, quello che un autorevole senatore dedica invece alla memoria di un mafioso “di famiglia”. E’ sempre difficile essere italiani. Ieri sera ci è sembrato più facile, così come ci è sembrato più facile esserne fieri, facendo il proprio dovere, giorno dopo giorno, sbracciandosi le maniche per dare una mano d’aiuto quando invece altri saltano le file, le corsie, i concorsi, i meriti e non si fermano nemmeno ad aiutare chi giace a terra. Ai primi spetta il compito di salvare il Paese. Agli altri dovrebbe pensarci lo Stato. A noi – mi riferisco proprio al PD – tocca lavorare per riformare lo Stato e cambiare il Paese.

Certo, in tutti questi anni tristi, anche se venduti come allegri, non sempre è stato facile distinguere destra e sinistra. Ma è sicuramente vero che senza Berlusconi ieri sera Benigni avrebbe dovuto recitare la Divina Commedia. Di questo il Paese gliene è grato e lo invita a riposarsi. Berlusconi, non Benigni.

P.S. Sì, destra e sinistra ma… le facce di ieri mi sembravano proprio di sinistra. Sarà un caso?

http://www.youtube.com/watch?v=s7pso6STv8E

2 comments to Vieni via con me

  • Tino Lipara

    Scriviamo anche noi un libro.
    Voglio scrivere insieme a tanti “Il futuro del nostro Paese”

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  • Pardo

    E’ stata davvero una bella trasmissione. Nonostante le varie vicissitudini che hanno dovuto affrontare sono riusciti a fare davvero una bel prodotto.. Ma quel personaggio xxxxxxxxx di Masi proprio non riuscite a buttarlo fuori?

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