Annunciate, sbandierate dal Governo, poi improvvisamente “depotenziate” e di fatto azzoppate dal decreto Milleproroghe dello stesso esecutivo di centrodestra, le Zone franche urbane finalmente sono salve. E’ passato ieri pomeriggio, in commissione Affari costituzionali al Senato l’emendamento che ha modificato una parte del decreto Milleproroghe tanto voluto dal ministro Tremonti, quel comma 4 dell’articolo 9 che azzerava tutti gli sgravi contributivi che avrebbero favorito la nascita di nuove imprese nelle Zfu. E Librino, adesso, può tornare a sperare.
Certo la battaglia per difendere le Zone franche urbane non finisce qui. Da tempo il Partito Democratico si è battuto per ripristinare quanto previsto dalle Zfu: 22 zone urbane disagiate sparse in Italia, soprattutto nel Mezzogiorno, che diventeranno vere e proprie aree di fiscalità di vantaggio. Tra queste, anche Librino, che potrebbe godere del taglio di Irpef e Irap per cinque anni, dell’Ici per gli immobili utilizzati per l’esercizio delle nuove attività economiche e della sospensione dei pagamenti per i contributi previdenziali.
Agevolazioni che erano state ridotte dal Milleproroghe voluto dal ministro Tremonti: unico beneficio per queste aree depresse ma potenzialmente attive, la sospensione del pagamento Ici. Tremonti ha fallito, a giudicare dal voto bipartisan espresso in commissione Affari costituzionali del Senato. Un voto unanime, fatta eccezione per la Lega: del resto come potevano i leghisti votare un provvedimento che dà una chance di rinascita a molte aree del Mezzogiorno d’Italia?
Ma questa battaglia, appunto, non finisce qui. Continueremo a batterci in Aula per mantenere in vita il provvedimento, che per quartieri come Librino può rappresentare davvero una svolta. Con nuove imprese, nuove opportunità di lavoro per i giovani e un rilancio ancora possibile.
Probabile che se ne sappia poco. Ovvero tengono la carta “valanga di munnizza” come asso nella manica per le emergenze. Quando capiscono che la strategia del pacco di pasta magari comincia ad essere insufficiente…
Mi chiedo come mai un quartiere come Librino, ai cui abitanti la classe politica catanese ha finora fatto di tutto e di più, sia stato preservato dall’emergenza rifiuti. O semplicemente non se ne sa nulla?
Indecente è però anche la nulla reazione di chi vive a Catania e dintorni di fronte ad una realtà devastata dal centrodestra.
Questo fine settimana Paternò si è svegliata sommersa dalla spazzatura. Qualche protesta, ma nulla di serio. Continueranno a votare per l’usuale accoppiata pigliatutto Mpa-Pdl. Con l’Udc che quasi quasi ne esce nel ruolo di vittima.
Comunque è vero, si è scatenata la corsa alla paternità di questa Zfu per Librino. Indecenti oltre i limiti quelli del Pdl!!!!!!
Di agnelli nelle nostre Isole non ve ne stanno proprio. In nessuna delle 2, fidati.
Davvero i politici siciliani non si fermano dinanzi a nulla pur di apparire migliori di quanto non siano. E ci lamentiano in Sardegna… Ma al confronto i nostri sono agnellini.
Domani comincia quella somma pagliacciata degli stati generali del Comune di CT. Scommettiamo che la Zfu a Librino il sindaco se la vende come una sua vittoria?!?
Il sindaco Stancanelli ha davvero il cuoio a ricoprire per bene la faccia. Non si vergogna mica…
Certo, ora cercano di saltare sul carro e dire che è merito loro. Senza parole.
Ho notato fra ieri e oggi alcuni tentativi del Pdl, dal sindaco di Catania Stancanelli in giù, di prendersi il merito della vittoria del Pd sulla vicenda Zfu. Davvero senza vergogna.
Non è semplice, però, scardinare comportamenti stratificati in decenni di pratiche umilianti. Chi ha figli e nulla da dargli da mangiare in primo luogo pensa alle necessità primarie. Per questo certi sciacalli hanno così tanta presa sui diseredati.
Non credo che con la Zfu le cose cambieranno di botto, ma certo è un inizio. Molto starà però ai librinesi, sia chiaro. Come molti in questo blog hanno scritto, il primissimo passo sarebbe cominciare a votare per chi difende davvero gli interessi della povera gente.
Se i librinesi riusciranno a vivere dignitosamente con il proprio lavoro credo che i vari galoppini politici – che, appunto, chiedono il sangue per un misero aiuto alimentare – faticheranno a girare per il quartiere.
La gente vedrà le cose concrete e capirà chi è dalla sua parte sul serio, al di là dello squallido pacco di pasta.
Speriamo basti. Io ho i miei dubbi.
Dopo questa bella vittoria del Pd su Librino, credo che qualche voto lo si avrà di certo alla prossima consultazione. Basta pubblicizzare bene la cosa.
Dovrebbero non poterne più innanzitutto di votare per il centrodestra. Il resto verrebbe da sé.
Speriamo che non venga sprecata tale opportunità. Ormai a Librino non ne possono più di sogni infranti e delusioni.
Davvero questo sono grandi occasioni per le aree depresse e i quartieri a rischio. Davvero un plauso al Pd per essere riuscito nell’impresa.
Adesso vediamo cosa faranno i senatori siciliani al momento di votare. Non sarebbe la prima volta che in aula si cambia quello che viene fatto nelle commissioni. E non sarebbe purtroppo la prima volta che proprio i parlamentari siciliani votano contro gli interessi della loro regione.
Stavolta dovremmo aspettarli fuori dall’aula, con i forconi.
Ora bisogna fare in fretta e far partire i tanti progetti in cantiere. Librino davvero può risorgere.
Però, alla fine il Pd pare avercela fatta. Questa sì che è una bella vittoria.
Vuliss’a’Maronna che è la volta buona. Un tira e molla snervante.