Casa: un nuovo appello del SUNIA

In un periodo di profonda crisi economica in cui chi ha la casa rischia di perderla, a causa delle difficoltà a pagare il mutuo, e che vede aumentare vertiginosamente il numero degli sfratti per morosità degli affittuari, è più che mai condivisibile l’appello per una buona politica abitativa lanciato dal Sunia e rivolto a tutti i candidati. Un appello che raccolgo e condivido in tutto, a partire dalla necessità di modernizzare le politiche abitative attraverso forme innovative di social housing. Sarà necessario un impegno convinto in Parlamento per alleviare il disagio abitativo e potremo farlo solo con un governo di centrosinistra, attento a chi ha di meno e non interessato a difendere i privilegi di pochi. Ma sono convinto che anche gli Enti locali, Comuni in testa, debbano e possano fare di più nella direzione dell’edilizia sociale, della riqualificazione del patrimonio abitativo delle periferie più degradate e, soprattutto al Comune di Catania, verso una revisione complessiva dei compiti e delle attività dell’Ufficio Casa. Un intervento, quest’ultimo, necessario e non rinviabile se si vuole fronteggiare un’emergenza drammatica come questa, che merita più attenzione e decisioni tempestive.

Questo l’appello del Sunia (com. stampa):

Il Sunia, sindacato unitario degli inquilini e degli assegnatari, ha stilato un documento indirizzato ai candidati alle imminenti elezioni nazionali. Il sindacato chiede a coloro che rappresenteranno i cittadini nel prossimo governo nazionale, di aderire ad alcuni punti fondamentali; tra questi, l’ampliamento dell’offerta di abitazioni in affitto compatibile con i redditi della domanda, il contrasto all’ulteriore espansione e consumo del territorio privilegiando l’aumento dell’offerta abitativa in affitto attraverso operazioni di rigenerazione urbana;una riforma della legge sulle locazioni che affermi la contrattazione collettiva come strumento di regolazione del mercato delle locazioni private e dell’edilizia sociale in partenariato (Social Housing), accompagnata da una riforma del regime fiscale sui redditi da locazione e dell’IMU; il rifinanziamento del Fondo di sostegno alla locazione; la costituzione di un Osservatorio nazionale sulla condizione abitativa.

“Il documento -commenta il segretario del Sunia, Giusi Milazzo- è un vero e proprio “Appello per una buona politica abitativa” . In Italia ci sono 4 milioni e mezzo di famiglie in affitto, di queste oltre l’80% ha redditi al di sotto dei 24mila euro lordi all’anno. A questi si aggiungono tutti coloro, in particolare giovani, che cercano una abitazione per costruirsi un futuro ma non riescono a trovarla per gli affitti insostenibili che richiede un mercato senza regole o i migranti che troppo spesso sono oggetto di veri e propri ricatti sul fronte economico e dei diritti. Catania, in questo senso, purtroppo non fa eccezione”.

Il documento integrale può essere consultato nel sito www.sunia.it

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