I COMUNICATI STAMPA

Catania, 23 dicembre 2011 Cooperativa Cesame. Berretta (Pd): “Rinascita Cesame motivo di soddisfazione per tutta la città”.

“Sapere che il marchio Cesame tornerà sul mercato e pensare che questa battaglia è stata vinta grazie al coraggio e alla determinazione dei suoi operai è un motivo di grande soddisfazione per tutta la città di Catania. E’ anche un esempio di come l’impegno congiunto di sindacati, lavoratori, istituzioni e buona politica possano contribuire ad ottenere risultati eccezionali. Noi, come abbiamo fatto in questi mesi, continueremo a vigilare per accertarci che l’azienda possa acquisire i finanziamenti nazionali e regionali per far ripartire al più presto l’attività”. E’ il commento del parlamentare catanese del Pd Giuseppe Berretta, dopo la presentazione stamattina della nuova fabbrica di sanitari acquisita dai soci lavoratori.

Catania, 23 dicembre 2011 Incompiute a Catania. A sei mesi dall’ultima protesta e dalle promesse dell’assessore, il Partito Democratico torna a denunciare il nuovo stop ai lavori per il completamento del Centro polivalente di San Leone: “Il Comune non ha soldi per pagare l’impresa”. L’intervento di Berretta, Condorelli, D’Agata e Mammana.

Sono passati sei mesi dall’ultima denuncia del Partito Democratico catanese sull’incompiuta di via Cialdini, la struttura in costruzione dal 2007 che già da più di due anni avrebbe dovuto essere attiva con un Centro polivalente dotato di uffici pubblici, ambulatori, strutture sanitarie e spazi per le associazioni del quartiere San Leone. E invece, a distanza di sei mesi da quella presa di posizione dei Democratici e dalle successive rassicurazioni estive dell’amministrazione Stancanelli, quello che avrebbe dovuto essere il Centro comunale di via Enrico Cialdini, parallela del corso Indipendenza, è ancora oggi uno scheletro che si deteriora giorno dopo giorno. A denunciarlo ancora una volta sono il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, il segretario cittadino Saro Condorelli, il capogruppo in Consiglio comunale Saro D’Agata e il segretario del Circolo Pd di San Leone, Angelo Mammana, che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo per verificare di persona la situazione. Il Centro polivalente di via Cialdini avrebbe dovuto ospitare ambulatori dell’Asl, una postazione dei Vigili urbani e una dei Vigili del fuoco, la Posta, l’Anagrafe, la sede della Municipalità, e persino una sala da 500 posti che sarebbe stata utile per le associazioni del quartiere. Iniziati nel 2007, i lavori erano bloccati da un paio di anni a causa del fallimento di una delle ditte del consorzio che stava eseguendo l’opera. “Nel mese di giugno ci eravamo permessi di segnalare l’incapacità dell’amministrazione a far ripartire, a distanza di anni, i lavori di completamento del Centro Sociale di San Leone, eterna incompiuta che rischia di rimanere un monumento destinato a ricordare alla comunità cosa significano sprechi, inefficienze e lavoro che si perde per operai e imprese – sottolinea il segretario cittadino Condorelli – L’assessore ai Lavori pubblici Sebastiano Arcidiacono, oltre ad assicurare l’imminente ripresa dei lavori, non perdeva l’occasione di rammaricarsi per il nostro presunto tentativo di strumentalizzazione. Oggi a distanza di sei mesi prendiamo atto che dopo un tentativo di far ripartire i lavori nel mese di agosto, con la messa in sicurezza del cantiere, i lavori sono stati sospesi ancora una volta, pare per il mancato pagamento all’impresa di stati di avanzamento lavori. Ora siamo noi a rammaricarci per il modo con cui l’amministrazione pensa di risolvere i problemi della città”. “In una città in cui ogni abitante ha diritto solo alla metà degli spazi e dei servizi pubblici necessari per una vivibilità decorosa, come ci dice la stessa amministrazione Stancanelli, ci sembra un controsenso che si lasci nel degrado e nell’abbandono una struttura che avrebbe senz’altro rappresentato un punto di riferimento importante per le famiglie, i bambini e gli anziani di un quartiere come San Leone, le cui esigenze sono troppo spesso ignorate” sottolinea il parlamentare catanese Berretta. E se per Angelo Mammana “ogni giorno che passa i cittadini si chiedono che fine abbiano fatto gli 11 milioni di euro che erano stati stanziati a favore di un quartiere come il nostro, in cui i residenti devono percorrere chilometri e andare in centro anche solo per un certificato”, il capogruppo dei Democratici a Palazzo degli Elefanti preannuncia un’interrogazione al sindaco Stancanelli e all’assessore Arcidiacono: “Esigiamo una spiegazione dall’amministrazione – spiega D’Agata –  Se non ci sono i soldi per pagare le aziende che stavano svolgendo i lavori lo si dica chiaramente, evitando che un intero quartiere venga ancora preso in giro con promesse che non verranno mai mantenute”.

Catania, 16 dicembre 2011 VIA CROCIFERI. BERRETTA (PD): “CHIUDERE AL TRAFFICO PER INTERO LA VIA PATRIMONIO DELL’UNESCO”. Appello del parlamentare catanese al sindaco Stancanelli alla vigilia delle feste per la riconsegna del tratto di strada ripulito.

“Chiudere al traffico tutta via Crociferi e smetterla di ignorare che una parte della strada riconosciuta come patrimonio dell’Unesco è inspiegabilmente percorribile dalle auto. Anzi, è purtroppo un pessimo esempio del modo in cui sono ridotte moltissime strade del centro storico di Catania: invase da auto e scooter parcheggiati sui marciapiedi, con i posteggiatori abusivi a farla da padroni”. A lanciare un appello all’amministrazione comunale per la totale chiusura al traffico di via Crociferi è il parlamentare catanese del Partito Democratico Giuseppe Berretta che, sollecitato anche da chi in quella zona del centro storico vive, studia e lavora, rilancia la richiesta perché la via patrimonio dell’Umanità sia interamente resa inaccessibile alle auto. “Alla vigilia delle feste per la riconsegna alla città della via, ripulita dai graffiti e dalle scritte grazie alla sensibilità e all’interesse dell’Ance, siamo convinti che il Comune potrebbe fare di più per rendere la via del barocco catanese un’attrazione per i turisti e un luogo di cui andare fieri. Realizzare un’isola pedonale anche nel tratto di via Crociferi compreso tra via di Sangiuliano e via Cerami, per intenderci dove c’è uno degli accessi alla facoltà di Giurisprudenza, ci sembrerebbe un gesto di buon senso che metterebbe fine ad una consuetudine di cui i catanesi potrebbero tranquillamente fare a meno, a tutto beneficio dei turisti oltre che di una zona che ci invidiano in tutto il mondo, per il prestigio storico ed architettonico dei suoi palazzi – prosegue l’esponente dei Democratici – Non capiamo perché questa amministrazione comunale, che si definisce coraggiosa per aver attuato un piano di chiusura al traffico di alcune strade della città, non abbia dimostrato altrettanto coraggio nel pretendere di preservare uno dei tanti beni di Catania ignorati e lasciati nel degrado”. “Che la via Crociferi, tutta, sia poco rispettata dai catanesi e poco tutelata da chi avrebbe il compito di salvaguardare i gioielli della nostra città è un dato di fatto e proprio per questo va rivolto un sentito ringraziamento all’Ance e al suo presidente Andrea Vecchio, per averne ripulito i muri imbrattati delle facciate dei palazzi storici e delle chiese barocche – conclude Berretta – Ma al sindaco chiediamo di invertire questa tendenza, perché anche questo è il suo compito: provare a guardare Catania con occhi diversi, facendo di tutto per far riaffiorare dal degrado e dall’incuria la bellezza delle nostre strade e dei nostri monumenti”.

 

Catania, 3 dicembre 2011 LIBRINO, PETIZIONE DEL PD CONTRO IL DEGRADO AL VIALE NITTA. RACCOLTE OLTRE 150 FIRME IN POCHE ORE.

Oltre 150 firme raccolte in poche ore, per una petizione che proseguirà per tutta la settimana nelle piazze e nelle case di Librino. E’ la nuova iniziativa del Partito Democratico di Catania e del Circolo di Librino, che questa mattina (sabato 3 dicembre) hanno avviato una raccolta firme tra gli abitanti del viale Nitta per denunciare le pessime condizioni del luogo in cui vivono centinaia di famiglie. L’iniziativa si è svolta di fronte al viale Nitta 16, alle spalle della scuola Pestalozzi, presenti tra gli altri il parlamentare catanese Giuseppe Berretta, il segretario cittadino del Pd Saro Condorelli e il segretario provinciale dei Giovani Democratici Daniele Sorelli. I residenti della zona denunciano da anni la presenza di un fitto canneto che si estende per alcune centinaia di metri e che desta molta preoccupazione. “Abbiamo più volte fatto segnalazioni al Comune, che ogni tanto manda gli operai della Multiservizi ma si sono limitati ad effettuare interventi mai risolutivi” denunciano i residenti e gli esponenti del Circolo di Librino. Questo crea forti disagi, da qui la richiesta al sindaco Stancanelli di un intervento immediato, contenuta nella petizione: “Se non bonificato in maniera definitiva – si legge nel documento – questo canneto continuerà ad essere un rifugio per topi e serpenti”. Ma i guai per l’intera area, frequentatissima anche dagli alunni della Pestalozzi, non finiscono qui. Basta guardarsi attorno per notare decine di auto fuori uso, “abbandonate da anni” denunciano gli abitanti, le strade piene di buche, la sporcizia, i tombini in pessime condizioni, mentre l’unico cancello che consentirebbe l’accesso da molti condomini del viale Nitta alla Pestalozzi è chiuso da anni: “Un varco che, se aperto, eviterebbe ai genitori e ai ragazzi di percorrere centinaia di metri in più – denunciano gli esponenti del Circolo Pd – ma soprattutto il passaggio dovrebbe agevolare anche le persone disabili, grazie ad una scivola che però è inutilizzabile”. A peggiorare le condizioni della zona, anche la presenza di decine di cani randagi, che costringono gli abitanti a prendere l’auto anche soltanto per compiere i 20 metri di distanza dalle case alla scuola Pestalozzi. “Quello che sbalordisce è che si tratta di tante piccole questioni che potrebbero essere risolte in poco tempo e con pochi sforzi – sottolinea Berretta – Il ruolo dell’amministrazione comunale dovrebbe essere anche questo, occuparsi dei piccoli problemi dei nostri quartieri, ma continuiamo a notare una certa sordità del Comune”.  “Continueremo con i nostri Circoli a segnalare questi disservizi, che se risolti renderebbero più vivibile la zona – sottolinea Condorelli – La gente di Librino è orgogliosa di vivere qui e anche per questo ha bisogno di risposte concrete e più attenzione dall’amministrazione cittadina”.

Catania, 29 novembre 2011 LIBRINO. BERRETTA (PD): “OTTIME LE INTENZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE, MA SE NON SI DIMOSTRA INTERESSE SEMPRE SI RISCHIA LA PROPAGANDA”. Inascoltate da anni le denunce del Comitato Librino Attivo.

“Sono bellissime le intenzioni dell’amministrazione comunale e speriamo che si faccia tutto il possibile per trasformarle in realtà in tempi ragionevoli. Ma per evitare, in questi anni, che Librino continuasse ad essere ancora e sempre di più sinonimo di abbandono, degrado e pericolo, si sarebbe potuto fare molto di più. A partire dai piccoli interventi e dall’ascolto dei residenti, delle associazioni, dei presidi, delle tante persone impegnate per fare di Librino una realtà diversa. Se non si dimostra interesse sempre, tutto il resto appare solo mera propaganda”. Lo afferma il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, a seguito delle sollecitazioni e delle numerose denunce del presidente del Comitato Librino Attivo, Sonia Messina, del preside Lino Secchi e dei numerosi abitanti dei nuclei Castagnola/Bummacaro del quartiere cittadino. “Da più di un anno – prosegue Berretta – gli abitanti denunciano l’estrema pericolosità del passaggio pedonale di viale Castagnola 14 che consente il passaggio alla scuola Campanella Sturzo. Un luogo da cui passano centinaia di studenti ogni giorno, che fanno la spola tra un plesso e l’altro, ma che è stato inspiegabilmente dimenticato dal Comune di Catania. Eppure da oltre un anno le associazioni del quartiere, primo tra tutti il Comitato Librino Attivo, richiedono l’intervento dell’amministrazione, anche perché sollecitate dal Comune stesso a suggerire, all’indomani dell’inaugurazione dell’asse attrezzato, quali interventi urgenti si sarebbero dovuti effettuare nel quartiere” continua il deputato catanese. “Sono passati mesi, sono state spedite lettere di sollecito a più assessori ma il risultato è ancora una volta la palpabile assenza del Comune: buche pericolose, tombini scoperchiati, rifiuti, erbacce, senza considerare la mancanza di illuminazione che rende l’intera zona molto pericolosa”. “Non si parla di progetti faraonici o buone intenzioni – conclude Berretta – in questo caso l’amministrazione comunale potrebbe, anzi dovrebbe, intervenire immediatamente anche per dimostrare reale attenzione nei confronti dei numerosissimi problemi di questo quartiere e di chi prova a cambiare le cose e a rendere vivo Librino anche con azioni piccole ma quotidiane, come sta provando a fare il Pd, unico partito presente nel quartiere con una propria sede”.

 

Catania, 26 novembre 2011 BERRETTA E RAIA (PD). LETTERA APERTA SUL MAAS A LOMBARDO, CASTIGLIONE E STANCANELLI

Spesso su queste pagine sono intervenuti gli operatori del mercato ortofrutticolo, ospitati da maggio nei nuovissimi locali del MAAS. E non sono certamente intervenuti per lodare le strutture messe a loro disposizione dalle nostre Istituzioni. Ricordiamo infatti che i Mercati Agro Alimentari Siciliani sono una società per azioni di proprietà quasi esclusiva della Regione; che la strada “Passo del fico” è della Provincia; che a obbligare gli operatori al trasferimento dai vecchi locali di Via San Giuseppe La Rena è stato il vecchio proprietario, cioè il Comune, lo stesso soggetto che dovrebbe curare almeno la raccolta dei rifiuti che, visto il settore, dovrebbero essere pure tanti e da differenziare.

Un mese fa abbiamo incontrato gli operatori al MAAS perché volevamo vedere con i nostri occhi. Utile ricordare, in una breve sintesi, le principali problematiche in atto che vanno dai disservizi nell’erogazione dei servizi elettrici, con continui e duraturi blackout della fornitura della corrente elettrica, alla mancata illuminazione dell’unica via di accesso, alla necessità di pianificare un’altra arteria di collegamento, alla mancanza della linea telefonica che di fatto frena l’apertura dello sportello bancario, ai buchi neri della raccolta differenziata con conseguente mancato conferimento, al lancio della struttura come piattaforma di scambio nel Mediterraneo.

Il 2 aprile il Presidente della Regione e le altre autorità locali non hanno, forse, inaugurato la piattaforma logistica più importante del Sud Italia, struttura quindi strategica per lo sviluppo economico di Catania e dell’intero distretto della Sicilia sud-orientale ma, più probabilmente, la più grande presa in giro – troppo vicini al 1° aprile –  per l’economia isolana e per i suoi operatori. Nato per una massiccia giostra di tangenti, costruito faticosamente e con innumerevoli ritardi, oggi il Mercato potrebbe rappresentare il volto di un’economia moderna e di una città che costruisce il proprio sviluppo, rispetto al vecchio, fatiscente e caotico mercato. Senza illuminazione pubblica, con continui blackout dell’energia elettrica in un posto dove si lavora con le celle frigorifere, senza linea telefonica, senza sicurezza alcuna? Senza sportello bancario e con l’unica via d’accesso – la strada provinciale 70 – trasformata in una strettoia da un passaggio a livello, quasi a voler favorire le rapine? Senza una seria raccolta differenziata in un mercato che produce imballaggi e resti organici destinabili al compostaggio? Possibile che nella nostra Isola tutto, anche le iniziative lodevoli, debba trasformarsi in disastro annunziato nel disinteresse assoluto delle Istituzioni? E dal prossimo 9 gennaio dovrebbe trasferirsi anche il mercato ittico. In queste condizioni?

Chiediamo al Presidente Lombardo, al Presidente Castiglione e al Sindaco Stancanelli di sedersi assieme al Consiglio di amministrazione del MAAS e soprattutto assieme agli operatori per affrontare i problemi, sollecitare autorevolmente gli interventi necessari e costruire le soluzioni. Almeno questo, crediamo, lo devono agli operatori, all’agricoltura e a tutta l’economia siciliana e a qualcosa – almeno questa – che dovrebbero avere in comune: Catania. On. Giuseppe Berretta (Deputato nazionale Pd) On. Concetta Raia (Deputato regionale Pd)

Catania, 21 novembre 2011 COLLEGIO DEI GESUITI. STAMATTINA SOPRALLUOGO E SIT-IN DEL PD.

Una protesta simbolica, davanti al portone sbarrato e imbrattato (come il resto dei muri di via Crociferi) del Collegio dei Gesuiti, poi un sopralluogo in una delle zone del Centro storico a maggiore vocazione turistica della città. Si è svolta questa mattina l’azione del Partito Democratico di Catania assieme ai Giovani Democratici, ai rappresentanti del circolo Centro storico e ad un gruppo di residenti del quartiere ed ex studenti dell’Istituto d’Arte. Una protesta simbolica davanti alla ex sede dell’Istituto d’Arte, un monumento che è diventato l’emblema dell’ennesimo spazio negato ai catanesi e ai turisti e lasciato all’incuria. “Il Comune aveva eseguito lo sfratto per motivi di sicurezza, ma oggi si dice estraneo a qualunque responsabilità, la Provincia ha trovato una soluzione alternativa per ospitare la scuola ma a caro prezzo, mentre la Regione, che doveva eseguire i lavori, non è ancora intervenuta. Ci sembra paradossale che di fronte ad una situazione che crea disagi a tutta la città, le istituzioni continuino a rimpallarsi le responsabilità anziché avviare un dialogo e trovare una soluzione per il bene di Catania”. Lo ha affermato il parlamentare catanese del Pd, Giuseppe Berretta, presente stamani al sit-in in via Crociferi. “Purtroppo tutte le preoccupazioni che avevamo manifestato due anni fa, al momento dello sfratto dell’Istituto d’Arte, si sono verificate – ha proseguito Berretta – Ci sembra un peccato che il più bel patrimonio architettonico di Catania non sia trattato con il rispetto che meriterebbe”. “Non ci fidiamo più di nessuno, lo scaricabarile e l’incomunicabilità tra uffici sono diventati il modo d’agire delle pubbliche amministrazioni, un atteggiamento che va contro le più elementari regole di funzionamento e leale collaborazione tra istituzioni – ha proseguito il segretario cittadino del Pd Saro Condorelli – Per questo chiediamo un intervento del Prefetto, perché si faccia carico di fare chiarezza tra tutti gli enti coinvolti, inclusa la Sovrintendenza ai Beni culturali”. La richiesta di convocazione del Prefetto avanzata dal Pd è dovuta anche a motivi di sicurezza. Durante il sit-in di stamane è stato effettuato anche un sopralluogo tra via Crociferi, via Gesuiti e via della Mecca, dove si trova l’accesso posteriore del Collegio. Qui i residenti hanno lamentato la presenza – appena fa buio – di giovani che si intrufolano nell’ex Istituto d’Arte, trascorrendo la notte all’interno della struttura e disturbando tutto il quartiere. Si parla anche di spaccio, mentre molti residenti anziani vengono disturbati e importunati. “Non possiamo accettare che nella via Patrimonio dell’Unesco e in tutta la zona ci siano simili condizioni di degrado – ha concluso Luca Spataro, segretario provinciale del Pd – Sono troppi i beni architettonici di Catania lasciati in queste condizioni, dimostrando l’incapacità delle nostre istituzioni di fare dei beni culturali una delle leve principali per lo sviluppo di Catania”.

Catania, 15 novembre 2011 CATANIA, NON ANCORA PAGATI SCRUTATORI E PRESIDENTI DI SEGGIO COINVOLTI NEL REFERENDUM. BERRETTA (PD): “IL COMUNE ANTICIPI I SOLDI COME AVVIENE NEL RESTO D’ITALIA”. Più di mille i catanesi coinvolti durante il Referendum del 12 e 13 giugno. Anche i Comunali in attesa degli straordinari.   “Sono passati cinque mesi dal Referendum del 12 e 13 giugno e gli oltre mille catanesi che hanno svolto il ruolo di scrutatori o di presidenti di seggio aspettano ancora di ricevere i loro compensi”. Lo denuncia il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni per il mancato pagamento dei 1.077 catanesi che hanno consentito lo svolgimento della tornata referendaria dello scorso mese di giugno. “Di norma il compenso per chi svolge queste funzioni viene anticipato dai Comuni, che successivamente ricevono i rimborsi dal ministero dell’Interno, e ci sembra inspiegabile che il Comune di Catania non lo abbia ancora fatto, soprattutto in un periodo difficile come questo in cui si fa di tutto per cercare di guadagnare qualche extra, in questo caso tra i 100 e i 130 euro a persona – prosegue Berretta – Sappiamo bene che il ministero dell’Interno non ha ancora provveduto ad erogare le somme, e su questo chiederò spiegazioni con un’apposita interpellanza parlamentare. Ma non vorremmo che dietro a questo silenzio e alle evidenti difficoltà ad anticipare queste spese, causando non pochi disagi a chi sperava di ricevere il proprio compenso in tempi ragionevoli e non dopo mesi e mesi, si nascondano ancora una volta le precarie condizioni finanziarie del Comune”. “Un dubbio legittimo se si considera che Palazzo degli Elefanti non ha nemmeno pagato gli straordinari, effettuati proprio in occasione del Referendum, ai propri dipendenti – conclude il parlamentare del Pd – Due indizi fanno una prova, speriamo che il sindaco Stancanelli chiarisca al più presto i motivi di questi ritardi e provveda immediatamente al pagamento delle spettanze”.

Catania, 11 novembre 2011 CASO IACP E EMERGENZA CASA. “SPATARO: CHIEDIAMO TRASPARENZA, SOSPENDERE CHI E’ INDAGATO”. IL PD SOSTERRA’ LEGALMENTE LE FAMIGLIE DANNEGGIATE. DENUNCIATE ANCHE LE INADEMPIENZE E I RITARDI DEL COMUNE SULLE POLITICHE ABITATIVE.

“Si torni subito a condizioni di massima trasparenza nella gestione dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Catania. Chi è investito da indagini della magistratura, primo tra tutti il direttore generale dell’Ente, non può più restare al proprio posto: l’Iacp e la Regione intervengano per sospendere gli indagati dai loro incarichi”. Lo ha affermato il segretario provinciale del Partito Democratico, Luca Spataro, questa mattina durante una conferenza stampa svoltasi nella sede catanese del partito assieme al parlamentare nazionale Giuseppe Berretta, alla deputata all’Ars Concetta Raia e al responsabile Enti locali del Pd etneo, Giuseppe Cicala. Una richiesta di trasparenza accompagnata da una disponibilità immediata del partito a venire incontro alle famiglie danneggiate dalla gestione degli ultimi anni dell’Iacp, su cui è in corso un’inchiesta della magistratura e un’ipotesi di danno erariale stimato dalla Corte dei conti regionale in circa 30 milioni di euro: “Abbiamo piena fiducia nella magistratura e speriamo che l’inchiesta porterà a dei risultati chiari in tempi brevi – ha affermato Berretta – Ma noi, da subito, siamo a disposizione delle tante famiglie catanesi ancora in attesa di una casa popolare e che sono state danneggiate dai comportamenti poco trasparenti di chi ha gestito l’Ente: metteremo a disposizione legali e professionisti per assistere gratuitamente chi vorrà costituirsi parte civile nel processo”. La disponibilità del partito arriva all’indomani dell’udienza davanti al Gup Francesca Cercone che riguarda proprio lo scandalo Iacp. Coinvolti il Direttore Generale, Santo Schilirò Rubino, il figlio Ettore, tre dipendenti e sei beneficiari di case popolari. Nell’inchiesta si parla, tra l’altro, di truffa e falsità ideologica perché sarebbero stati avvantaggiati alcuni soggetti nell’assegnazione di alloggi popolari. “In una città con altissime tensioni abitative come Catania non è più possibile che un Ente come l’Iacp venga gestito in maniera poco chiara e non si può più consentire che si giochi pesantemente sulla pelle di cittadini che vivono situazioni di profondo disagio, come chi da anni aspetta una casa popolare e non l’ha ancora ottenuta perché si preferiva affidare gli alloggi ad amici e parenti” ha detto Cicala. “Garantiremo tutto il nostro impegno e la nostra attenzione su questo tema – ha proseguito Spataro – anche perché si avvii finalmente un percorso che modifichi profondamente gli Iacp in Sicilia, come già avvenuto in altre regioni d’Italia, e perché si introducano nuovi strumenti per alleviare il disagio abitativo come l’housing sociale che permette di costruire o ristrutturare alloggi con affitti a prezzi calmierati”. “Proprio per questo, per tornare a condizioni di assoluta normalità, bisogna innanzitutto porre fine alla fase commissariale dell’Istituto Case Popolari – ha sottolineato Concetta Raia – Occorre una riforma organica e nuove politiche abitative, come quella sull’housing sociale e, a questo proposito, in quarta Commissione all’Ars è già approdato il disegno di legge per l’istituzione di questo strumento, fondamentale per chi, come le giovani coppie, non può permettersi una casa”. E a proposito di social housing e politiche abitative a Catania, il Pd ha anche denunciato nuove inadempienze ed ennesimi ritardi da parte del Comune: “La casa dovrebbe essere un tema centrale delle politiche comunali ma così non è – denuncia il deputato catanese Berretta – Pochi mesi fa il Pd aveva lanciato un appello perché anche a Catania si avviassero percorsi di housing sociale per consentire soprattutto ai giovani il diritto alla casa. Cosa ha fatto Palazzo degli Elefanti? Il 7 aprile ha deliberato l’istituzione di un gruppo di lavoro composto da soggetti, tutti interni al Comune, coordinati dalla Direzione Urbanistica. Bene, da aprile a giugno hanno saputo soltanto modificare il soggetto coordinatore, affidando l’incarico alla Direzione Patrimonio. Ci sembra una modalità bizzarra di affrontare un’emergenza drammatica come questa, che meriterebbe ben altre risposte in tempi decisamente più stretti”.

Catania, 8 novembre 2011 RISCHIO PIOGGE. GIUSEPPE BERRETTA REPLICA AL SINDACO “Gli interventi di cui parla il sindaco Stancanelli sarebbero stati effettuati dopo l’allagamento, ce lo dice lui stesso. Ci auguriamo che siano stati davvero eseguiti e che siano efficaci, ma quando si parla di prevenzione, di manutenzione ordinaria e di costanti opere di pulizia, ci si riferisce ad azioni da effettuare prima o dopo una possibile sciagura, com’è già accaduto? Anziché scambiare il buonsenso e il rispetto per l’incolumità dei cittadini per inutili allarmismi, forse il sindaco potrebbe evitare che nella città tutta si debba attendere il disastro per intervenire. Non vorremmo che si scoprisse troppo tardi che è arrivato l’autunno”. Lo afferma il deputato catanese del Pd, Giuseppe Berretta, in replica alla nota del sindaco di Catania Stancanelli.

 

Catania, 8 novembre 2011 RISCHIO PIOGGE, A CATANIA NESSUN INTERVENTO. BERRETTA (PD): “DAL COMUNE NEMMENO INTERVENTI SPICCIOLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA”

“Gli ultimi, drammatici eventi verificatisi a Genova dimostrano che dobbiamo abituarci alle piogge straordinarie e proprio per questo, anche in vista dei nuovi acquazzoni che si prevedono nelle prossime ore, anche a Catania occorrerebbe una risposta straordinaria. Occorrerebbe che, una volta tanto, gli interventi si pianificassero in maniera seria e ragionata per evitare che una pioggia possa trasformarsi in tragedia. Nel frattempo però ci accontenteremmo che il Comune si occupasse almeno di cose spicciole come la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua e costanti interventi di pulizia per scongiurare gli allagamenti che si verificano puntualmente ad ogni acquazzone violento, ma siamo costretti a verificare che nemmeno questa sembra essere una delle preoccupazioni del sindaco Stancanelli”. Lo afferma il parlamentare catanese del Pd, Giuseppe Berretta, esprimendo preoccupazione per l’assoluta mancanza di interventi di prevenzione dei rischi legati alle precipitazioni straordinarie che potrebbero verificarsi nei prossimi giorni anche a Catania. “Rischi aggravati dalla mancanza di una seria pianificazione di interventi di manutenzione che andrebbero effettuati in tutta la città e di pulizia ordinaria anche dei torrenti catanesi” prosegue Berretta, che nei giorni scorsi ha incontrato – assieme al consigliere di quartiere Angela Battista – gli abitanti del Villaggio Santa Maria Goretti effettuando un sopralluogo per verificare se siano state effettuate operazioni di pulizia e messa in sicurezza del torrente Forcile. “Contare il record di millimetri di pioggia caduta in poche ore resta un inutile esercizio statistico se poi a farne le spese sono sempre gli stessi quartieri. Ci chiediamo allora che fine hanno fatto tutte le promesse di interventi di manutenzione e pulizia straordinaria dei torrenti catanesi –chiede l’esponente del Pd – Il sindaco Stancanelli forse crede che aver chiesto lo stato di calamità per l’alluvione di Santa Maria Goretti del 15 ottobre scorso sia stato sufficiente a risolvere il problema, ma gli abitanti del quartiere a ridosso dell’aeroporto continuano ad essere preoccupati e temono ogni giorno l’arrivo di nuovi acquazzoni, a partire da quelli previsti per le prossime ore”. “Non basta preoccuparsi dei problemi, bisogna risolverli e da quello che abbiamo visto non ci sembra che il Comune abbia eseguito nessuno degli interventi di pulizia che erano stati promessi all’indomani dell’ultima alluvione che ha messo in ginocchio tutta la zona Sud di Catania”. “Non ci sembra di chiedere tanto, vorremmo che questa città fosse amministrata, sempre e tutta – conclude Berretta – Catania non si ferma a piazza Duomo, e a Santa Maria Goretti o San Giuseppe La Rena non ci si va solo quando l’acqua è alta un metro, sapendo che abitanti e consiglieri di quartiere da anni denunciano sempre le stesse preoccupazioni”.

Catania, 29 ottobre 2011 CATANIA. BERRETTA (PD) SU DECISIONE STANCANELLI DI RIMANERE SINDACO.   “Non è affatto una notizia straordinaria il fatto che Stancanelli abbia deciso di rimanere sindaco di Catania. Per me è molto più rilevante e grave che fino a ieri e per tre anni Catania abbia avuto un primo cittadino che ha ricoperto contemporaneamente l’incarico da senatore, privando la nostra città di un sindaco a tempo pieno, quanto mai necessario per una città problematica come Catania”. Lo afferma il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, a seguito della scelta comunicata ieri sera in Consiglio comunale da Raffaele Stancanelli di dimettersi dal Senato. “L’impressione avuta ieri sera – prosegue Berretta – è che Stancanelli non conosca questa città: nel suo intervento ha delineato uno scenario totalmente incoerente rispetto alla realtà, dipingendo una città in cui va tutto a meraviglia e ogni problema è stato risolto. Purtroppo non è affatto così”. “Il sindaco Stancanelli sembra uno smemorato – prosegue il parlamentare Democratico – Ha sostenuto che prima di lui c’era un disastro, dimenticando però che a governare, prima di lui e con lui, è lo stesso identico centrodestra. Oggi a guidare Catania è lo stesso centrodestra di Scapagnini che ha affondato Catania, lo stesso centrodestra che continua a dimostrare incapacità e che non è riuscito affatto a risolvere i guai della nostra città. Credo sia arrivato il momento di cambiare davvero, senza sprecare tante parole, ma con i fatti e mettendo in campo finalmente una nuova generazione all’altezza di Catania, in grado di affrontare e risolvere davvero i suoi problemi”.

  Catania, 26 ottobre 2011 MAFIA, ARRESTO ARENA. BERRETTA: “NECESSARIO CONIUGARE REPRESSIONE CON MASSICCI INTERVENTI PUBBLICI. A LIBRINO CITTADINI ABBANDONATI”.

Il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, ha espresso il “più vivo apprezzamento per l’operato della Polizia e della magistratura che ha portato all’arresto, questa notte a Catania, del superlatitante Giovanni Arena”. “La cattura del boss di Librino è una vittoria per tutta la città, per i tanti che nel quartiere hanno voglia di legalità, oltre che per le nostre forze dell’ordine cui andrebbero riservati incentivi piuttosto che nuovi tagli a mezzi e risorse – conclude Berretta – Ma adesso è quanto mai necessario coniugare l’attività di repressione con massicci interventi pubblici, che prendano spunto dalla piattaforma per Librino elaborata dalla Rete di associazioni che operano nel quartiere. A loro il Comune dovrebbe dare ascolto e sostegno, come ascolto e sostegno meritano tutti i cittadini librinesi, persone oneste private di diritti elementari e abbandonate a se stesse da troppo tempo”.

Caltanissetta, 22 ottobre 2011 PD SICILIA, PRIMARIE PER LA SCELTA DEI PARLAMENTARI. APPROVATO ORDINE DEL GIORNO DALLA DIREZIONE REGIONALE.  BERRETTA: “RIDARE AGLI ELETTORI DIRITTO DI SCELTA”.   La direzione regionale del Partito Democratico ha approvato oggi pomeriggio un importante ordine del giorno che impegna il segretario regionale Giuseppe Lupo e gli organismi dirigenti regionali a deliberare in ogni caso lo svolgimento di consultazioni primarie per la scelta dei candidati del Partito Democratico alle elezioni per il rinnovo di Camera e Senato, salvo che il Parlamento riesca ad approvare una nuova legge elettorale a salvaguardia del diritto di scelta diretta dei parlamentari da parte degli elettori. L’ordine del giorno è stato presentato dal parlamentare nazionale Giuseppe Berretta, dalla deputata regionale Concetta Raia, dal segretario provinciale del Pd catanese Luca Spataro, dal segretario del Pd di Ragusa Giuseppe Calabrese e da altri dieci componenti della direzione regionale. “Il grande risultato ottenuto con il referendum per l’abrogazione del Porcellum è uno dei segnali della necessità di ridare subito ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento – commenta il parlamentare catanese Berretta assieme agli altri firmatari – Le primarie sono un bene per gli elettori, un bene per la democrazia, e mai come oggi condividere le spinte della società civile è indispensabile per avviare una stagione politica nuova”. Nell’ordine del giorno approvato dalla direzione regionale dei Democratici si sottolinea inoltre che la scelta di svolgere elezioni primarie per la scelta dei candidati a Camera e Senato “rappresenterà la posizione ufficiale del Partito Democratico siciliano alla prossima Direzione nazionale del partito”.

Catania, 21 ottobre 2011 CONSULTA. BERRETTA (PD): “SENTENZA INECCEPIBILE CHE PONE RIMEDIO A NORMA IRRAGIONEVOLE”.   “Finalmente si pone rimedio ad una norma irragionevole che ha finora consentito a decine di sindaci di svolgere contemporaneamente anche il ruolo di parlamentari. Un principio, quello della incompatibilità del doppio incarico, come al solito sancito non con un intervento del nostro Governo ma con una decisione della magistratura, che con una sentenza ineccepibile ripara alla illogicità di una norma incomprensibile”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, sull’incompatibilità del doppio ruolo da sindaco e parlamentare sancita dalla Corte Costituzionale. “Il principio affermato oggi dalla Consulta è sacrosanto, fondato sul buonsenso tanto da sembrare scontato: ogni sindaco deve amministrare la città che governa a tempo pieno – conclude Berretta – Vale per tutti, e a maggior ragione per chi governa una  città come Catania,  nona in Italia per numero di abitanti ma fra le primissime per quantità e gravità dei problemi che deve affrontare”.

19 ottobre 2011 Agricoltura. Ritardi nel pagamento dei rimborsi Iva per le aziende agricole siciliane. Berretta (PD): “Colpiti gli imprenditori onesti”. Presentata un’interpellanza al ministro Tremonti. A Ragusa l’ultimo accredito alla Serit pagato a luglio, ma le imprese non hanno ottenuto ancora i rimborsi.

Centinaia di aziende agricole siciliane fortemente danneggiate a causa dei ritardi nei pagamenti dei rimborsi per l’Iva versata a credito nel 2010. Ad interessarsi della vicenda è il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, che ha presentato un’interpellanza al ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti. L’intervento del parlamentare dei Democratici segue le numerose denunce delle associazioni di categoria degli agricoltori: “Decine sono i casi riscontrati in tutte le province siciliane di aziende pesantemente colpite dai ritardi – sottolinea Berretta – oltre che da un iter burocratico che comporta oneri economici pesanti e che, come al solito, colpisce gli imprenditori onesti”. “Le aziende agricole – si legge nell’atto parlamentare – dallo scorso 1 febbraio hanno presentato all’Agenzia delle Entrate le istanze di rimborso per Iva a credito, maturato nel corso del 2010 e sono state sottoposte a verifiche per accertare il diritto al rimborso. Per completare l’iter istruttorio, inoltre, gli imprenditori hanno dovuto presentare polizze fideiussorie a garanzia del credito chiesto a rimborso, con oneri economici non indifferenti, nell’attesa che le somme anticipate nel 2010 venissero loro rimborsate”. “Nel rimborso Iva si sono verificati però notevoli ritardi – scrive ancora Berretta nell’interpellanza a Tremonti – Nella provincia di Ragusa, ad esempio, il Ministero avrebbe effettuato l’ultimo accredito da 130.000 euro alla Serit, ente preposto al pagamento dei rimborsi, nel mese di luglio, ma le imprese non hanno ancora ottenuto rimborsi e analoghi ritardi si registrano anche a Catania e altrove”. “Considerata la grave crisi economica che ha investito il comparto dell’agricoltura e le difficoltà nell’accesso al credito, le aziende che vantano rimborsi Iva per il 2010 e che hanno anticipato l’imposta anche per il 2011 si trovano in gravi condizioni di difficoltà economiche e finanziarie a causa di questi inspiegabili ritardi” conclude l’esponente del Pd, che ha chiesto al ministero dell’Economia di avviare le pratiche per il rimborso immediato delle somme versate dalle aziende agricole nel 2010 e di “evitare che tali ritardi nei rimborsi si verifichino nuovamente per il prossimo anno fiscale”.

 

Catania, 15 ottobre 2011 CATANIA, ALLAGAMENTO SANTA MARIA GORETTI. BERRETTA (PD): “AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON RIESCE A GARANTIRE NORMALE MANUTENZIONE NEI QUARTIERI”   “Accade in una città normale, come vorrebbe dipingerla il sindaco senatore Raffaele Stancanelli, che un intero quartiere ogni anno, puntualmente, venga sommerso dall’acqua alle prime piogge? Ed è un città normale quella che si sveglia con il proprio aeroporto (il sesto in Italia, il secondo più trafficato in tutto il Mezzogiorno) completamente sott’acqua?”. Lo afferma il parlamentare catanese del Pd, Giuseppe Berretta, in merito all’allagamento del Villaggio Santa Maria Goretti a Catania e dell’intera zona aeroportuale. “Forse l’amministrazione comunale non si è mai posta domande di questo genere ed è strano perché le promesse ripetute più e più volte dalle ultime amministrazioni di centrodestra sono state sempre le stesse. I risultati però sono sotto gli occhi di tutti e, soprattutto, sono ben visibili agli abitanti del Villaggio Santa Maria Goretti che, come accaduto più volte in passato, hanno vissuto una notte di paura e hanno subito danni alle proprie abitazioni – prosegue Berretta – In una città normale l’esondazione di un torrente, com’è accaduto stanotte al Forcile, non si sarebbe verificata perché si sarebbe semplicemente provveduto a ripulirlo in tempo utile, in vista dell’arrivo delle prime piogge autunnali”. “Evidentemente, oltre a parlare di grandi sistemi, l’amministrazione comunale non riesce a garantire la normale attività di manutenzione alla nostra città – conclude l’esponente del Pd –  e questo vale per Santa Maria Goretti come per tutti i quartieri di periferia, sempre più abbandonati”.

Catania, 8 ottobre 2011 Circoliamo. Le proposte per una nuova mobilità a Catania. Resoconto conferenza stampa.

“Un progetto che è partito da una parola chiave, la condivisione con i cittadini per dare risposte concrete ad una città che ha bisogno di essere più accessibile e più vivibile. Obiettivi che possono essere ottenuti tramite alcune mosse, alcune anche di semplice e immediata applicazione, su cui chiediamo un confronto immediato all’amministrazione comunale”. Lo ha detto il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, che questa mattina nel Circolo di Librino dei Democratici ha spiegato i risultati del progetto “Circoliamo”, da lui proposto, avviato su Facebook e con iniziative “su strada” il 7 settembre scorso e realizzato coinvolgendo tutto il partito e i semplici cittadini. Un’iniziativa durata un mese grazie alla quale sono state analizzate le esigenze di mobilità sentite da tutti i catanesi (residenti del centro e delle periferie, commercianti, studenti, ragazzi e anziani). Questa mattina è stato presentato il resoconto di “Circoliamo” (centinaia le segnalazioni e i suggerimenti raccolti) e le proposte per realizzare a Catania un nuovo sistema di mobilità. Alla conferenza stampa erano presenti anche i segretari provinciale e cittadino del Partito Democratico, Luca Spataro e Saro Condorelli, Otello Marilli dell’esecutivo cittadino, Sonia Messina del Circolo di Librino e Davide Ruffino, segretario circolo del Centro storico. “Il nostro approccio vuole essere profondamente diverso rispetto a quello adottato da questa amministrazione comunale ed è fatto di partecipazione, verifica sul campo e proposte concrete da attuare in tempi brevi” hanno spiegato Condorelli e Spataro. Un percorso che ha portato alla definizione di dieci priorità, dieci azioni da compiere in tempi brevi, alcune anche immediate. “La priorità oggi è rendere Catania accessibile, per farla diventare finalmente vivibile dai cittadini, da chi ci lavora, dai turisti – ha spiegato Berretta – Parlare di questo vuol dire innanzitutto mettere mano al nodo Amt, partire cioè dalla necessità di rendere appetibile il trasporto pubblico e mettere i cittadini nelle condizioni di scegliere di poter lasciare a casa la propria auto. Questo può essere fatto sia con interventi fondamentali per ridurre tempi di attesa e percorrenza che restano un’incognita: le corsie preferenziali, l’incremento delle linee, il Brt fatto però non nei tempi biblici previsti dall’attuale amministrazione, oltre che la rapida soluzione del concorso per gli autisti, su cui non vorremmo che qualcuno pensi di poter fare una nuova campagna elettorale. Ma rendere competitiva l’Amt vuol dire anche rivisitare il piano delle tariffe per incentivare l’acquisto degli abbonamenti che sono in drastico calo, installare l’aria condizionata, pensiline e aree d’attesa dignitose, telecamere per garantire la sicurezza. Interventi che potrebbero essere fatti immediatamente”. Dieci in tutto le proposte presentate dal parlamentare dei Democratici, che prevedono anche l’istituzione di una società unica che gestisca gli stalli e i parcheggi scambiatori, “costati alla città decine di milioni di euro ma lasciati a marcire”. Un piano, quello del Pd, che passa anche da soluzioni innovative: il Cityporto per regolamentare gli orari di distribuzione urbana delle merci e non ingolfare così il centro, una mobilità a misura di cittadino con più isole pedonali, “zone 30” in cui la velocità è ridotta diminuendo il rischio incidenti e migliorando la convivenza tra auto, moto, bici e pedoni, parcheggi dedicati ai residenti. Tra le proposte, anche l’istituzione di “vie verdi”, viali alberati con ampi marciapiedi in cui vietare la sosta e la fermata, istituire una Cabina di regia metropolitana per rendere più efficienti Fce, Metro, Amt e parcheggi scambiatori. Sul tema della mobilità ciclistica, poi, il parlamentare del Pd ha messo in luce due eclatanti casi di disamministrazione: “Le piste ciclabili realizzate dal Comune ci sono costate 4 milioni e mezzo di euro per appena un paio di chilometri, ma attualmente delle due piste ne esiste solo una – ha spiegato Berretta – che fra l’altro è realizzata in parte su terreni non comunali ma privati. Il sindaco Stancanelli inoltre aveva annunciato un progetto di Bike Sharing con stazioni di scambio delle bici in diverse scuole. Che fine ha fatto? E perché il Comune ha chiamato e pagato un esperto di comunicazione per un progetto mai partito?”.  “Al di là delle disfunzioni, di ciò che non è stato fatto e di ciò che è stato fatto male, noi vogliamo andare oltre e proporre modelli nuovi, diversi – ha concluso Berretta – Su questo siamo pronti ad un confronto e ad una sfida per migliorare davvero Catania”.

“CIRCOLIAMO” – LE PROPOSTE

ACCESSIBILITA’ CONDIVISIONE VIVIBILITA’

 

1. PARTECIPAZIONE Utilizzare un metodo di condivisione delle scelte con la cittadinanza. L’attuale sistema di mobilità non è più sostenibile, i catanesi ne sono consapevoli e vanno coinvolti nelle scelte per il cambiamento. Ciò che è mancato in particolare nell’applicazione del nuovo piano del traffico è stato il coinvolgimento e l’informazione ai cittadini.

2. IL NODO AMT: RENDIAMO APPETIBILE IL MEZZO PUBBLICO Rendere appetibile il mezzo pubblico è la vera questione. Oggi il catanese non ha scelta, è costretto a dover utilizzare la propria auto per muoversi perché il sistema Amt non funziona: tempi di attesa e percorrenza inconciliabili con le esigenze di vita disincentivano i cittadini a rivolgersi al trasporto pubblico. Questo ha un costo pesantissimo. Non solo in termini di vivibilità della città, ma anche per i costi che questo comporta: ogni famiglia deve avere più automobili (Catania registra il record in Italia di 70 auto ogni cento abitanti, la media europea è di 50), pagando costi ormai inaccessibili per molti. Cosa fare? AUMENTARE LA VELOCITA’ DEI MEZZI Corsie preferenziali Incremento delle linee Rapida soluzione del concorso per autisti BRT: realizzarlo in tempi brevi si può MIGLIORARE IL SERVIZIO E RENDERLO COMPETITIVO  Rivisitare il piano delle tariffe con sconti sugli abbonamenti (in drastico calo)  Installare sistemi di condizionamento sui mezzi  Diffusione musicale e video sugli autobus  Ampliare il parco mezzi e rottamare i bus più vecchi e inquinanti Installare telecamere a circuito chiuso dentro i bus e nelle fermate per garantire la sicurezza degli utenti, in particolare di donne e anziani  Installare pensiline e aree d’attesa dignitose   3. SOSTA E PARCHEGGI Istituire una società unica per la gestione della mobilità, che si occupi della sosta e della gestione dei parcheggi. Apertura dei parcheggi scambiatori, realizzati come aree di protezione civile (che sono costati alla comunità già circa 50 milioni di euro)

4. TRASPORTO MERCI: IL CITYPORTO Avviare una immediata regolamentazione degli orari della distribuzione urbana delle merci per realizzare anche a Catania positivi modelli di Cityporto: gli operatori, soprattutto i corrieri, consegnano le merci ad una piattaforma logistica a ridosso della città. Si contribuisce così a liberare la città riducendo il numero di mezzi che circolano nello stesso momento per trasportare le merci.

5. MOBILITA’ URBANA A MISURA DI CITTADINO – ISOLE PEDONALI Si riconsegnano aree della città ad un uso più ampio per i cittadini, riducendo l’inquinamento, aumentando l’attrattività del trasporto pubblico, proteggendo il patrimonio artistico anche a fini turistici. – “ZONE 30” Per una migliore convivenza tra auto, moto, bici e pedoni istituire zone a velocità ridotta. Si riduce così la percentuale di incidenti e la loro gravità, che vede Catania primeggiare in Italia. – SISTEMI RAZIONALI DI SOSTA Agevolare i residenti con parcheggi “dedicati”, incentivando l’uso del mezzo pubblico e di veicoli a minore impatto ambientale.

6. VIE VERDI Realizzare strade alberate, con marciapiedi più ampi e con aree a verde lungo i marciapiedi e in cui sono vietate la sosta e la fermata prevedendo contestualmente alternative per la sosta (parcheggi interrati).

7. TUTELARE E RISPETTARE GLI UTENTI “DEBOLI” Assicurare particolare attenzione agli utenti vulnerabili della strada, soprattutto anziani, disabili e bambini. Zero barriere architettoniche, più sicurezza per i pedoni.

8. MOBILITA’ CICLISTICA Realizzare una vera pista ciclabile in tempi brevi e con risorse economiche congrue. Attualmente esiste una sola pista ciclabile, un’altra deve ancora essere realizzata: per un breve tragitto (piazza Stesicoro-piazza Europa) si sono spesi 4,4 milioni di euro. Incentivare e promuovere il bike sharing.

9. CABINA DI REGIA Attivare una Cabina di regia a livello provinciale e in particolar modo metropolitano, con istituzioni e società di trasporto per collegare tra di loro e rendere più efficienti: Fce, Metropolitana, Amt, parcheggi scambiatori.

10.  VALUTAZIONE D’IMPATTO Coordinare e integrare la pianificazione dei trasporti e quella urbanistica. Questo vuol dire effettuare una valutazione dell’impatto sulla mobilità nel caso di nuovi insediamenti urbani, commerciali, industriali, poli logistici e così via.

 

Catania, 7 ottobre 2011 MOBILITA’ A CATANIA. DOMANI CONFERENZA STAMPA DEL PARTITO DEMOCRATICO.

Domani, sabato 8 ottobre, alle 10 nella sede del Partito Democratico di Librino in viale Castagnola 12 il parlamentare nazionale del Pd Giuseppe Berretta assieme agli esponenti catanesi del partito incontreranno i giornalisti per discutere di mobilità a Catania. L’incontro con i giornalisti servirà ad illustrare alcune precise proposte del Partito Democratico che cambierebbero radicalmente e in tempi brevi la mobilità a Catania, migliorando la qualità della vita di tutti i cittadini. Durante la conferenza stampa si farà un bilancio dell’iniziativa“Circoliamo”, avviata un mese fa in città e realizzata con il sostegno di tutto il Pd, dei Giovani democratici e dei Circoli di quartiere. Il progetto “Circoliamo” è stato aperto al contributo dei singoli cittadini che hanno segnalato le criticità e i punti deboli del sistema di mobilità a Catania. Saranno presenti tra gli altri i segretari provinciale e cittadino del Pd, Luca Spataro e Saro Condorelli, i segretari dei Circoli di quartiere e il segretario provinciale dei Giovani Democratici Daniele Sorelli.

Catania, 3 ottobre 2011 SIGONELLA, DIPENDENTI LICENZIATI DA BASE NATO. IL GOVERNO HA RISPOSTO OGGI ALLE INTERPELLANZE DELL’ON. BERRETTA: SI’ ALL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE PER LA RIASSUNZIONE DEI LAVORATORI. IL DEPUTATO PD: “RISULTATO IMPORTANTE CHE ASPETTAVAMO DA TEMPO, MA CONTINUEREMO A VIGILARE”.   Sono state discusse oggi pomeriggio alla Camera le tre interpellanze del parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, con cui si chiedeva al presidente del Consiglio e ai ministri della Pubblica amministrazione, del Lavoro e dell’Economia un intervento deciso a favore dei lavoratori italiani licenziati dalle basi Nato. Una vertenza grave, che ha coinvolto centinaia di dipendenti civili delle basi militari statunitensi e che desta particolare preoccupazione in Sicilia, dove solo nella base di Sigonella (in provincia di Catania) sono 62 i lavoratori licenziati da un anno a causa di un’operazione di ridimensionamento del personale sin dall’inizio contestata dal parlamentare catanese. Oggi pomeriggio, nell’Aula di Montecitorio, è intervenuto Aurelio Misiti, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture, in risposta alle interpellanze del deputato dei Democratici che, tra le altre cose, aveva chiesto con forza l’applicazione della legge n. 98 del 1971 nei confronti del personale italiano delle basi Nato. La legge prevede infatti l’assunzione negli uffici periferici dello Stato di personale eventualmente licenziato da organismi militari esteri. Il sottosegretario Misiti oggi ha infatti confermato la validità della norma e l’esistenza di un fondo di circa 3 milioni di euro per nuove assunzioni in enti pubblici del personale licenziato dalle basi Nato. Il sottosegretario di Stato ha quindi affermato che si procederà con decreto del ministro della Pubblica amministrazione all’inquadramento negli enti della pubblica amministrazione del personale civile che prestava servizio a Sigonella in possesso dei requisiti. “E’ un risultato importante, che aspettavamo da tempo per porre rimedio ad una vera e propria ingiustizia subita da questi lavoratori, licenziati dalle basi statunitensi in spregio alle norme e ai principi del nostro ordinamento” ha commentato Berretta al termine della seduta d’Aula. “Continuerò a vigilare perché le rassicurazioni del Governo si traducano presto in fatti concreti” ha sottolineato ancora Berretta, che rispondendo al sottosegretario Misiti ha anche richiesto al Governo che “in attesa della conclusione dell’iter per le assunzioni, si proceda subito al pagamento delle indennità non ancora corrisposte ai lavoratori”: “Un intervento di sostegno al reddito annunciato ma non ancora realizzato – ha concluso l’esponente del Pd e membro della commissione Lavoro alla Camera – creando notevoli disagi ai lavoratori e alle loro famiglie in un territorio come la Sicilia in cui le difficoltà economiche e sociali si fanno sempre più pesanti”.

Catania, 1 ottobre 2011 “CIRCOLIAMO”. OLTRE 50 CICILISTI IN GIRO OGGI IN CITTA’. BERRETTA (PD): “POSSIBILE RENDERE CATANIA PIU’ VIVIBILE”   Tantissimi ciclisti, catanesi e provenienti dall’intera provincia etnea, bambini, ragazzi e meno giovani. Tutti in giro in bicicletta nel centro della città, in un sabato pomeriggio qualunque, dimostrando che è possibile vivere le strade di Catania in maniera diversa. C’erano più di cinquanta persone oggi pomeriggio (sabato 1 ottobre) alla nuova iniziativa di “Circoliamo”, l’evento voluto dal parlamentare catanese del Partito Democratico Giuseppe Berretta e realizzato assieme al Pd etneo, ai Giovani democratici, ai Circoli di quartiere e aperto al contributo dei catanesi. “Circoliamo” è nato meno di un mese fa come evento sulle pagine di Facebook, realizzato all’indomani delle modifiche alla viabilità in centro storico predisposte dall’amministrazione comunale. Un’iniziativa realizzata per verificare le criticità e i punti deboli del sistema di mobilità a Catania e per proporre suggerimenti, non solo con un dibattito alimentato su Facebook (nel gruppo “Circoliamo”, all’indirizzo www.facebook.com/event.php?eid=146578782099023) ma anche con iniziative reali, su strada. Come quella realizzata oggi pomeriggio e che ha riscosso un notevole successo. “Le modifiche al piano viario volute dalla Giunta comunale sono soltanto un pretesto per riflettere, con tutto il Pd e con i catanesi, su come rendere questa città più vivibile” ha spiegato Giuseppe Berretta, presente ieri pomeriggio assieme – tra gli altri – ai segretari provinciale e cittadino del partito Luca Spataro e Saro Condorelli, al segretario provinciale dei Giovani Democratici Daniele Sorelli e al Circolo Centro storico del partito. E una città è più vivibile “se l’intero sistema di mobilità è studiato in maniera intelligente, anche incentivando i cittadini a muoversi a piedi o in bicicletta: questo è il messaggio che abbiamo voluto lanciare con il giro in bicicletta di questo pomeriggio” ha proseguito Berretta. Il gruppo di ciclisti è partito da piazza Stesicoro e ha percorso il tratto di pista ciclabile tra piazza Spirito Santo e via VI Aprile, l’unico finora realizzato in città, spostandosi poi nelle aree della Ztl (piazza Teatro Massimo, via Landolina, via Vittorio Emanuele) per arrivare in piazza Duomo. “Anche a Catania si può andare in giro in bici, anzi molti catanesi lo chiedono e hanno voglia di usare mezzi alternativi per muoversi – ha concluso Berretta – Un’amministrazione comunale attenta dovrebbe incentivare questi mezzi, con un approccio culturale diverso ma anche con progetti di viabilità pensati per agevolare pedoni e ciclisti. Il Pd si sta scommettendo anche su questo aspetto, ascoltando più voci e sperimentando sul campo per elaborare proposte concrete”.

 

Catania, 30 settembre 2011 CATANIA, VIABILITA’ IN CENTRO STORICO. DOMANI NUOVA INIZIATIVA DEL PROGETTO “CIRCOLIAMO”.   “Andare in giro, per non essere presi in giro”. E’ questo lo slogan dell’iniziativa che si svolgerà domani pomeriggio, sabato 1 ottobre, nel centro storico di Catania: un giro in bicicletta aperto a tutti gli amanti del mezzo a due ruote – appuntamento alle 16.30 in piazza Stesicoro – per verificare concretamente se davvero Catania può essere definita una città a misura di ciclista. L’evento è organizzato dal Partito Democratico etneo e fa parte del progetto “Circoliamo”, voluto dal parlamentare catanese Giuseppe Berretta e realizzato assieme al Pd, ai Giovani democratici, ai Circoli di quartiere e aperto al contributo di singoli cittadini. Un’iniziativa avviata tre settimane fa per verificare concretamente la riuscita del nuovo piano del traffico che ha modificato la viabilità in centro storico, per segnalare le criticità e i punti deboli del sistema di mobilità a Catania e per proporre suggerimenti. In queste tre settimane “Circoliamo” ha fatto il pienone su internet: sulla pagina Facebook dell’iniziativa (raggiungibile cercando Circoliamo sul popolare social network, o digitando l’indirizzo www.facebook.com/event.php?eid=146578782099023) moltissimi catanesi hanno dato un contributo di idee e proposte e in tanti hanno lamentato l’assoluta mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di piani di mobilità che sfruttino anche le potenzialità della bicicletta. Ma “Circoliamo”, come era stato annunciato, non si è fermato al mondo virtuale di Facebook. In queste settimane sono stati effettuati diversi monitoraggi in città: sugli autobus, a piedi, in auto e motorino, in metropolitana. La mobilitazione di domani per il giro in bici sarà una delle ultime iniziative di “Circoliamo”, che si concluderà la prima settimana di ottobre con nuovi appuntamenti.

 

Catania, 22 settembre 2011 CATANIA. CARCERE PIAZZA LANZA. BERRETTA (PD): “PERSONALE PENITENZIARIO ABBANDONATO, GRAVI I RITARDI DEL MINISTERO”.

“Ormai da questo Governo non ci aspettiamo più nulla di utile o di concreto, come una seria riforma del sistema carcerario. Ma non riuscire a mantenere nemmeno gli impegni minimi, indispensabili per il decoro e la sopravvivenza – viste le condizioni – del personale di polizia penitenziaria, è un fatto gravissimo”. Lo afferma il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, in merito alla denuncia del sindacato di polizia penitenziaria Osapp sullo stato di abbandono del personale in servizio nel carcere di Piazza Lanza a Catania. L’esponente dei Democratici alla Camera ha espresso solidarietà nei confronti dei lavoratori della casa circondariale etnea, “che non possono ancora utilizzare la caserma agenti, nonostante sia stata ultimata da mesi, perché il ministero delle Infrastrutture non avrebbe ancora pagato l’impresa che ha eseguito i lavori”. “Le condizioni vissute dalla polizia penitenziaria in servizio a Piazza Lanza sono già pesantissime, a causa di un organico ridotto all’osso, dimezzato rispetto alle effettive esigenze, e costretto a causa delle inadempienze del ministero ad utilizzare ancora la scuola di formazione di San Pietro Clarenza, mentre la nuova struttura resta chiusa” prosegue Berretta. “Abbiamo denunciato più e più volte in Parlamento una situazione che si fa sempre più esplosiva nelle carceri catanesi – conclude l’esponente del Pd – Non si può tollerare che il Governo nazionale risponda ad una simile emergenza con l’ennesimo ritardo”.

 

Catania, 15 settembre 2011 “Ho letto con attenzione la lettera di Enrica Torrisi, pubblicata due giorni fa su La Sicilia, e l’altrettanto amara replica di una mamma che propone il biglietto di sola andata da questa terra senza speranze. Io sento il dovere di dare qualche parola a Enrica e agli altri lettori de La Sicilia. Parole che possano suscitare anche una sola piccola scintilla di speranza, di speranza collettiva che possiamo costruire solo coralmente. Senza lasciarci vincere dalla stanchezza, dalla rassegnazione, ma provando a scommetterci per costruire una città nuova, di cui essere orgogliosi, in cui vorremmo che vivessero pure i nostri figli. Una città da cui non si è costretti a fuggire con un biglietto di sola andata. E invece oggi da Catania si fugge, purtroppo, perché è una città ripiegata su se stessa, divorata da pochi e rapaci interessi economici e speculativi, attraversata nel profondo da fenomeni mafiosi. Non solo nell’economia, ma anche culturalmente: mi riferisco ai soprusi, alla logica del più forte, del più raccomandato. Per questo Catania è oggi incapace di guardare al futuro, spaventata dalle sfide che la attendono, frustrata nelle potenzialità e nelle aspirazioni delle sue nuove generazioni. Ma Catania è una città che ha potenzialità uniche ed energie eccezionali ed è per questo che si può, anzi si deve voltare pagina. Voglio rivolgermi a chi ancora ci crede, come la giovane Enrica, a chi sembra aver perso ogni speranza, come sinceramente scrive la signora Alaimo, come ai tanti ragazzi e alle tante ragazze con cui quotidianamente mi confronto. E che mi hanno insegnato a rafforzare un’idea che ho sempre sentito mia: Catania, i catanesi, devono scrivere una storia nuova, devono affidare questa storia a politici e a rappresentanti delle istituzioni che siano onesti, disinteressati al proprio tornaconto e, al contrario, votati alle “nostre” cose, a quelle di tutti. Quali? Quelle che ci hanno reso importanti, bravi agli occhi del resto del mondo, intelligenti. Penso alla nostra sterminata vivacità culturale, penso alla nostra Università e alla capacità che aveva di sfornare talenti, idee, di valorizzare le eccellenze e indirizzarle sulla strada giusta di imprese innovative, di poli tecnologici. Penso ad una città che potrebbe vivere e far vivere di turismo, se solo si tornasse a ragionare con criteri di BELLEZZA, oltre che con l’intelligenza di chi sa che abbiamo un patrimonio culturale straordinario che continuiamo a sciupare ogni giorno. Lo vedono i nostri occhi ma lo vedono anche quelli dei turisti. Ma credo che il paradigma di questo cambiamento, che mi piacerebbe fosse davvero una rivoluzione, culturale e reale allo stesso tempo, fossero le sfide che la nostra città non ha ancora affrontato. Mi riferisco al suo rapporto con il MARE. Siamo una città di mare che ignora le grandi potenzialità che potrebbe ricavare da un modo diverso d’intendere il mare, appunto, come molte altre cose del resto. Mare vuol dire Waterfront (fronte-mare), che andrebbe ridisegnato, reso più bello e funzionale proprio per restituire il mare alla città; mare vuol dire turismo, sapendo sfruttare le opportunità di un Porto che ignora la sua vocazione turistica, ancora oggi chiuso alla città e precluso persino ai catanesi; mare, Waterfront, è la possibilità che avremmo – se solo volessimo – di sanare la frattura più brutta e pericolosa che la storia urbana ci ha lasciato in eredità, la frattura con la Catania Sud, con quartieri come Librino e San Giorgio, con quella parte della città che deve essere portata dentro un destino diverso, un destino di sviluppo, benessere, legalità, crescita morale e materiale. Mare, Waterfront, secondo me deve essere anche una filosofia e un nuovo modo di intendere la città: non più ripiegata verso il suo interno, non più centro di un entroterra isolano, ma capitale mediterranea in una rete di relazioni euro-mediterranee, di interazioni con il Sud e con l’Est del mondo. Questo dibattito, alimentato da voci sincere, spero possa servire ad animare quella parte della città che continua a pensare, nonostante in tanti sostengono sia inutile. E la speranza del cambiamento passa dalla nuova generazione, che ha le carte per mettersi alla prova. Io voglio ripartire da loro e assieme a loro, perché è a loro che va lanciata la sfida per costruire una nuova Catania, a loro va infuso coraggio. A loro voglio dare responsabilità e fiducia. A chi ci crede, a chi pensa, a quella città che sa essere bella e solidale e forte nonostante le difficoltà. Queste sono le mie priorità e alcune delle mie proposte, ma mi piacerebbe tanto che cominciassimo a discuterne.”

Catania, 7 settembre 2011 Catania, chiusura centro storico. Al via su Facebook e per le strade della città l’iniziativa “Circoliamo!”. Berretta (PD): “No ai preconcetti, sì a monitoraggio virtuale e reale dei disagi”.

Dare voce ai catanesi sfruttando le potenzialità dei social network e monitorare per almeno trenta giorni con iniziative “reali”, su strada, l’impatto del nuovo piano del traffico attivato da sabato scorso in centro storico dall’amministrazione Stancanelli. Sono questi gli obiettivi dell’iniziativa “Circoliamo!”, voluta dal parlamentare nazionale del Partito Democratico Giuseppe Berretta e realizzata con il supporto del PD etneo e di tutti i cittadini che vorranno contribuire a segnalare le criticità, ma anche gli aspetti positivi, del piano che ha modificato la viabilità in centro storico. Così, è stata attivata da un paio di giorni su Facebook la pagina “Circoliamo!”, dove chiunque può esprimere la propria opinione, avanzare suggerimenti, condividere foto e video. Una sorta di monitoraggio che dalle pagine virtuali di Facebook si sposterà poi nel mondo “reale” per testare l’impatto del piano su chi frequenta il centro: pedoni, automobilisti, ciclisti, fruitori dei mezzi pubblici dell’Amt. “Da sempre sosteniamo che Catania ha bisogno di un piano efficiente del traffico e di una diversa gestione dei trasporti pubblici, ma quella che è partita a Catania è davvero una soluzione efficace? – scrive Giuseppe Berretta sulla pagina Facebook dell’iniziativa – Senza che ci sia l’ombra del preconcetto, vogliamo verificarlo – serenamente, pacatamente – insieme? Diamoci un mese di tempo. In questi trenta giorni ci saranno il definitivo rientro al lavoro, la riapertura delle scuole, il ritorno all’attività dell’Università”. Già diverse le segnalazioni e i suggerimenti raccolti, che mostrano le principali criticità del piano di Stancanelli: caos negli incroci di via Porticello-Dusmet e via Manzoni-di Sangiuliano; richieste da parte dei commercianti di maggiori servizi collaterali, a partire dai parcheggi; mezzi Amt insufficienti. “Un monitoraggio non solo virtuale – prosegue l’esponente del Pd – ma che vedrà alcune iniziative su strada, che realizzeremo per verificare di persona cosa non va, a partire da tour in bicicletta e giri in autobus per testare se davvero i mezzi dell’Amt siano in condizione di sostituire i mezzi privati”. “Proprio partendo da questa necessità infatti si può e si deve cambiare il modo con cui i catanesi fruiscono del centro storico, incentivando i cittadini a lasciare le auto per usare mezzi pubblici, purché funzionino davvero” sottolinea Berretta. L’invito a partecipare a “Circoliamo!” dunque è rivolto a tutti, “per segnalare se ci sono cose che non vanno, se riscontriamo o no dei miglioramenti, se abbiamo dei suggerimenti per rendere il centro più vivibile senza strangolare quel poco di attività commerciale che ancora resiste in città”.

 

Catania, 5 settembre 2011 REFERENDUM, BERRETTA FIRMA PER CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE. “CAMBIARE QUESTA LEGGE ELETTORALE  E’UN’ ESIGENZA DEMOCRATICA”.   “Sarebbe ingiusto e insensato ignorare una proposta che mira a ridare credibilità al Parlamento e dignità agli elettori”. Lo ha affermato il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, che questa mattina nella casa comunale del Comune di Sant’Agata Li Battiati ha firmato a sostegno della raccolta firme per il referendum contro l’attuale legge elettorale. Berretta si dice “convinto della necessità di ridare agli elettori il diritto di scegliere il proprio rappresentante in Parlamento, una possibilità negata con il Porcellum”: “Tornare al sistema dei collegi elettorali maggioritari è un’esigenza di democrazia, così come lo è abolire l’attuale sistema del premio di maggioranza – sottolinea l’esponente del Pd – In Parlamento il Pd porterà avanti la sua proposta di riforma, ma mai come adesso condividere le spinte della società civile mi sembra indispensabile per avviare una stagione politica nuova”. Il Pd di Catania invita tutti gli elettori a firmare a sostegno del referendum presso il proprio comune di residenza.  ulteriori informazioni sul sito web: www.firmovotoscelgo.it/

Catania, 3 settembre 2011 SCIOPERO GENERALE, PARLAMENTARI PD CONTRO LA MANOVRA. BERRETTA: “IN PIAZZA CONTRO UN GOVERNO CHE CONTINUA A IGNORARE IL MEZZOGIORNO. DA CATANIA CI ASPETTIAMO UNO SCATTO D’ORGOGLIO”. RAIA: “MANOVRA INIQUA E DEPRESSIVA”. E sul taglio ai costi della politica: “In un binario morto la riduzione dei parlamentari e delle province, mentre il Governo salvaguarda i doppi incarichi”.

“Una manovra depressiva, che stronca il Paese e ogni possibilità di crescita e sviluppo. Una manovra che, ancora una volta, dimostra la visione padanocentrica di un Governo sempre più disinteressato alle esigenze del Mezzogiorno. Non basta parlare di fantomatici piani per il Sud quando chiunque comprende – e noi lo ripetiamo da anni – che per far crescere l’Italia bisogna sostenere con misure adeguate proprio il Mezzogiorno. Per questo l’adesione allo sciopero generale della Cgil ci sembra doveroso, soprattutto in una Regione come la Sicilia che sta pagando il prezzo forse più alto delle politiche del Governo di centro-destra e che continuerà a perdere terreno, sotto il profilo dell’occupazione e delle opportunità di sviluppo, a causa di un provvedimento recessivo che non fa nulla per uscire dalla crisi”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, in una “lettera aperta” a sostegno dello sciopero generale indetto dalla Cgil per martedì 6 settembre, rilanciando le ragioni della manifestazione e invitando all’adesione anche a Catania, tra le 100 città d’Italia in cui si scenderà in piazza. “Noi del Pd faremo di tutto per cambiare una manovra che provocherà effetti devastanti – sottolinea Berretta, componente della commissione Lavoro alla Camera – Chi in questo momento avrebbe bisogno di sostegno infatti finirà per subire invece ulteriori riduzioni ai servizi essenziali come quelli gestiti dai Comuni, già ridotti al minimo nelle regioni del Sud”. “E proprio dalla Sicilia e da città come Catania, che negli ultimi dieci anni ha continuato a dare fiducia e premiare gli uomini di Berlusconi, ci aspettiamo uno scatto d’orgoglio nei confronti di un presidente del Consiglio in balia degli umori della Lega e attento a tutelare gli interessi di quegli italiani a cui invece dovrebbe essere richiesto un contributo in questo momento di difficoltà: chi ha grossi patrimoni e capitali. Ci aspettiamo uno scatto d’orgoglio contro un governo che ignora le giovani generazioni pesantemente colpite dalla disoccupazione. Giovani non supportati nella voglia di fare impresa. Quegli stessi giovani che in altri Paesi d’Europa trovano lavoro stabile e opportunità di crescita mentre in Sicilia le loro potenzialità vengono mortificate da un Governo che in questi anni ha saputo regalare tagli alla scuola, alle Università, al sistema della ricerca e alle eccellenze. Mortificando, in una parola, le aspirazioni di un’intera generazione”. “E’ giusto protestare e manifestare contro tutto questo e il Pd continuerà ad affermarlo, nelle piazze come in Parlamento. In Aula non abbasseremo la guardia, anzi contrasteremo questa manovra con le nostre contro-proposte, già messe nero su bianco, che parlano al contrario di crescita, sviluppo e lavoro proprio a partire dal Mezzogiorno – prosegue Berretta – Misure alternative in cui si parla di lotta all’evasione, in cui il costo della crisi non lo si fa ricadere su chi non ce la fa già ora, in cui si consente ai Comuni di investire, in cui si punta finalmente sulle liberalizzazioni e su misure con cui si possono ridurre per davvero i costi della politica”. E a proposito di costi della politica, Berretta aggiunge: “Anche sul fronte della riduzione del numero dei parlamentari e delle province le sbandierate riforme sono rinviate a data da destinarsi e finiranno in un binario morto, mentre sulle incompatibilità dei doppi incarichi il Governo ha pensato bene di prevedere una norma che consoliderà situazioni insostenibili come quella che riguarda il sindaco e senatore Stancanelli e tanti esponenti del Pdl a livello nazionale”. Un appello a scendere in piazza fortemente sostenuto dalla parlamentare regionale del Pd Concetta Raia: “E’ una manovra depressiva che non salva nessuno, rappresenta il capolinea di un Governo irresponsabile che ha dimostrato il suo fallimento – spiega il deputato regionale – E’ una manovra che pesa sulle famiglie, riduce il potere di acquisto, taglia i servizi mentre non dà ai giovani nessuna possibilità di trovare un’occupazione, neanche precaria. Una situazione ancora più drammatica se calata nella realtà siciliana, e catanese in particolare, dove un giovane su due non trova lavoro, dove sono centinaia le imprese che chiudono”.

1 agosto 2011 SCUOLA, CONCORSO PER PRESIDI. BERRETTA (PD): “NON RICONOSCIUTI I DIRITTI DEI CANDIDATI DISABILI. INTEGRARE IL BANDO DI CONCORSO PER EVITARE UN’INGIUSTIZIA”. In Sicilia saranno reclutati 237 dirigenti scolastici, 2.386 in tutta Italia. Presentata un’interpellanza al ministro Gelmini.

“C’è il rischio concreto che il concorso bandito il 15 luglio scorso per la selezione di dirigenti scolastici possa svantaggiare in maniera palese le persone con disabilità, alle quali sono riconosciuti dei diritti certificati da leggi-quadro importantissime come la 104 del ’92, che non vengono però presi in considerazione dal ministero dell’Istruzione”. La denuncia arriva dal deputato catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, e riguarda il concorso per titoli ed esami pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 luglio scorso per il reclutamento di dirigenti scolastici per le scuole di ogni ordine e grado. In tutta Italia si prevede il reclutamento di 2 mila 386 dirigenti scolastici, mentre solo in Sicilia i posti messi a concorso sono 237. La denuncia del parlamentare dei Democratici riguarda i diritti riconosciuti ai candidati portatori di handicap di usufruire di alcuni vantaggi: “Nel bando di concorso viene sì riconosciuta ai candidati disabili la possibilità di svolgere le prove di esame con l’aiuto degli ausili necessari, come stabilito dalla legge 104 del 1992 – sottolinea Berretta – Ma, al contrario, non si fa menzione di quanto ulteriormente disposto dagli articoli 20 e 21 della stessa legge quadro sulla disabilità, la 104 appunto, secondo cui i candidati portatori di handicap hanno anche il diritto di usufruire di tempi aggiuntivi eventualmente necessari durante la prova d’esame, oltre che il diritto alla scelta prioritaria della sede presso cui svolgere l’incarico”. “Così com’è, il bando di concorso è una vera ingiustizia nei confronti di quei candidati a cui le leggi italiane hanno garantito dei diritti più che legittimi, fondati sul buonsenso” conclude Berretta, che sulla vicenda ha presentato un’interpellanza parlamentare al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Nell’interpellanza, l’esponente del Pd ha chiesto di integrare il bando di concorso “prevedendo per i candidati con disabilità lo svolgimento delle prove concorsuali avvalendosi anche dei tempi aggiuntivi eventualmente necessari in relazione allo specifico handicap, oltre che il diritto alla scelta prioritaria tra le sedi disponibili”.

 

 

27 luglio 2011 Microelettronica a Catania. Vertenza Micron-StMicroelectronics: deputati PD chiedono intervento al Ministero dello Sviluppo Economico. Berretta: “Convocare subito un tavolo istituzionale con le aziende. No alle esternalizzazioni, scongiurare esuberi e chiarire il piano industriale di Micron”

Gli intrecci societari tra StMicroelectronics e Micron Technology e le preoccupazioni dei 350 lavoratori catanesi di quest’ultima società per il rischio di esuberi sono al centro di un’iniziativa parlamentare del Partito Democratico rivolta al Ministero dello Sviluppo Economico. Il deputato catanese del Pd, Giuseppe Berretta, ha infatti presentato un’interrogazione al ministro Paolo Romani assieme ai parlamentari Ludovico Vico, Giovanni Burtone e Marilena Samperi chiedendo la convocazione urgente di un tavolo istituzionale con le aziende, in cui si chiarisca anche il piano industriale della Micron. L’atto parlamentare, sollecitato dai lavoratori e dalla Fiom-Cgil etnea, intende portare all’attenzione del MSE i possibili problemi di esuberi all’interno di Micron e chiedere maggiore chiarezza da parte della StM “che, per i forti finanziamenti pubblici di cui ha usufruito negli anni, per la propria natura pubblica e per i risvolti sociali che le proprie strategie possono comportare per il territorio – si legge nell’interrogazione –  deve improntare la propria gestione a comportamenti responsabili rispondendo direttamente sia di eventuali ridondanze nelle aziende nate da cessioni di personale, sia prevedendo investimenti tali da garantire la continuità operativa nel territorio siciliano”. Nell’interrogazione (primi firmatari Berretta e Vico) i deputati del Pd ricostruiscono le complesse vicende societarie che hanno portato alle attuali preoccupazioni di sindacati e lavoratori. Vicende iniziate nel 2000 con la costruzione del modulo M6, “progetto per il quale StM ha avuto accesso ai finanziamenti pubblici per circa 500 milioni, tra legge 488, credito d’imposta e contratto di programma” ricordano i parlamentari Democratici. “Dal 2007 in poi una serie di cessioni di quote societarie, inversioni di tendenza nelle strategie aziendali della StM e operazioni di scorporo delle aziende – sottolinea Berretta – hanno generato preoccupazione per i lavoratori, suffragata da un dato di fatto: fino a qualche anno fa la sola ST contava livelli occupazionali superiori a quelli che si registrano oggi sommando l’occupazione delle tre aziende, e questo a fronte di finanziamenti di decine di milioni di euro e del ridimensionamento della microelettronica in Italia e particolarmente in Sicilia”. “Nel 2007 si registrò la cessione di ramo d’azienda in favore della Numonyx, partecipata per il 48,6 per cento da STMicroelectronics, per il 45,1 per cento da Intel e per il 6,3 per cento da Francisco Partners, alla quale furono ceduti 1.923 lavoratori, di cui 552 solo a Catania (115 relativi allo stabilimento M6). In quella occasione i vertici aziendali di Numonyx dichiararono che lo stabilimento M6 non rientrava nei piani aziendali. Dopo un periodo di cassa integrazione, nel febbraio 2010 la STMicroelectronics, assieme ai partners che hanno dato vita alla Numonyx, cedette i propri pacchetti azionari alla Micron Technology, sancendo il definitivo disimpegno nei confronti della Numonyx e liberandosi dei dipendenti del sito catanese. Al tempo stesso la STMicroelectronics opziona il sito M6 per utilizzarlo come oggetto di scambio nella ulteriore joint venture tra ST, Sharp ed Enel Green Power, da cui nasce 3SUN”. “A seguito di tutte queste operazioni societarie, emergono una serie di anomalie che, in quanto causa del disastro occupazionale che sta coinvolgendo i lavoratori esternalizzati da StMicroelectronics, dovrebbero suscitare l’attenzione del Ministero dello sviluppo economico anche in forza dei finanziamenti concessi – lamentano i parlamentari del Pd – Nel giugno 2010 la Micron effettua una cessione di ramo d’azienda passando 37 lavoratori alla 3SUN e col passare dei mesi ha intrapreso una politica di esternalizzazione delle produzioni e ridimensionamento dei livelli occupazionali nei siti europei, mentre i piani industriali della società prevedono il ridimensionamento della capacità produttiva del sito di Catania sotto i livelli di competitività globale”. “A questo punto non è più rinviabile un intervento istituzionale per chiarire non solo le strategie del management di ST e Micron ma dello stesso Governo italiano che direttamente e indirettamente risponde di quanto avvenuto nelle scelte della propria controllata STMicroelectronics – conclude Berretta – Non capiamo perché mentre 3Sun sta assumendo personale così come STMicroelectronics, sia pure in misura minore, i 350 dipendenti Micron, scorporati e venduti dalla StM, debbano costantemente temere per il proprio futuro”.

14 luglio 2011 MANOVRA, INTRODOTTA UNA TASSA SU CAUSE DI LAVORO, PREVIDENZA E ASSISTENZA. BERRETTA (PD): “BALZELLO ODIOSO CHE COLPIRA’ ANCORA I LAVORATORI PIU’ DEBOLI”

“Questa volta il ministro Alfano è stato di parola e una riforma epocale della giustizia effettivamente è stata messa in atto, con l’articolo 37 della manovra economica del governo. Ed infatti dopo oltre 50 anni di accesso gratuito alla giustizia del lavoro, adesso i lavoratori e le lavoratrici saranno sottoposti alla tassa per l’accesso alla giustizia anche nelle controversie in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale”. Lo denuncia il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, componente della commissione Lavoro della Camera. “Si tratta dell’ennesima misura che colpisce il mondo del lavoro e quello degli invalidi e dimostra la propensione della maggioranza di centrodestra, incapace e corrotta, ad essere forte con i deboli e debole con i forti – prosegue Berretta – Auspichiamo la rimozione in extremis dell’odioso balzello, ben 233 euro sulle cause di lavoro, che inevitabilmente comporterà una ulteriore riduzione dei diritti dei lavoratori. Una strategia purtroppo coerente con il progetto messo in atto già con il cosiddetto Collegato lavoro, la legge 183 del 2010, che mira a limitare o impedire l’accesso alla giustizia ai soggetti più deboli del mercato del lavoro”.

 

13 luglio 2011 SIGONELLA. LAVORATORI LICENZIATI, SENZA ASSEGNO DI DISOCCUPAZIONE E NON RICOLLOCATI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. BERRETTA (PD): “GOVERNO ANCORA UNA VOLTA INADEMPIENTE”.   “Nonostante le promesse, il Governo è ancora una volta inadempiente e a farne le spese sono i lavoratori civili italiani licenziati dalle basi Nato presenti su tutto il territorio italiano. Il caso più grave è sicuramente quello dei dipendenti della base militare di Sigonella, 62 lavoratori che, licenziati dall’amministrazione americana, ormai non ricevono più nemmeno l’assegno ordinario di disoccupazione e non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione sulle procedure di ricollocazione all’interno di amministrazioni statali”. Ad intervenire ancora una volta a sostegno dei lavoratori delle basi Nato, in particolare quelli della base militare della Marina statunitense di Sigonella, è il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, che ieri ha presentato una interpellanza al presidente del Consiglio Berlusconi e ai ministri della Pubblica amministrazione, del Lavoro e dell’Economia. Si tratta dell’ennesimo intervento del parlamentare democratico che, da ultimo, era intervenuto ad ottobre scorso per sollecitare l’applicazione della legge n. 98 del 1971 nei confronti del personale italiano delle basi Nato, una legge che prevede l’assunzione negli uffici periferici dello Stato di personale eventualmente licenziato da organismi militari esteri. Nell’interpellanza parlamentare sottoscritta ieri e rivolta ai ministri Brunetta, Sacconi e Tremonti, Berretta torna a denunciare la gravità della vertenza che ha coinvolto centinaia di lavoratori licenziati in quanto “personale non più necessario come supporto alle attività di comando”. “Il caso più grave riguarda la base militare della Marina statunitense situata a Sigonella, in provincia di Catania, in cui dallo scorso 15 ottobre sono 62 gli addetti interessati al ridimensionamento del personale – scrive Berretta – Il personale licenziato, essendo trascorsi oltre sei mesi, non riceve più l’assegno ordinario di disoccupazione”. “Con il decreto Milleproroghe 2011 era stata prevista per questi lavoratori l’applicazione dei benefici della legge n. 98 del 1971, garantendo quindi la ricollocazione a tempo indeterminato, nel loro territorio, nell’ambito dell’amministrazione pubblica, a coloro che avessero presentato domanda di assunzione entro 60 giorni dal licenziamento”. “Proprio il Milleproroghe prevede che il Dipartimento della Funzione pubblica provveda all’inquadramento entro 120 giorni dalla data di ricezione della domanda, ma a nessuno dei lavoratori civili italiani è stata comunicata la notizia dell’assunzione”. “Non capiamo i motivi di questi nuovi ritardi da parte del ministero – aggiunge l’esponente del Pd – Suonano come una beffa nei confronti di lavoratori già pesantemente danneggiati da scelte discutibili, come lo è stato il loro licenziamento da parte dell’amministrazione militare Usa. Per questo ho chiesto che si faccia immediatamente chiarezza sui tempi con cui gli addetti alle basi Nato verranno assunti a tempo indeterminato, in quali amministrazioni statali verranno riassorbiti i lavoratori di Sigonella e se le risorse finanziarie previste siano sufficienti a provvedere all’assunzione di quanti hanno fatto richiesta di inquadramento”.

 

Catania, 8 luglio 2011 APERTURA 3SUN A CATANIA. BERRETTA (PD): “GIORNATA IMPORTANTE MA ASSENTI MINISTRI E SOTTOSEGRETARI SICILIANI. INNOVAZIONE TECNOLOGICA TORNI AD ESSERE PRIORITA’ PER LE ISTITUZIONI CATANESI”.   “E’ una giornata fondamentale per Catania, per la Sicilia e per tutta l’Italia che da oggi ospita uno dei poli del fotovoltaico più grandi d’Europa. Spiace dover constatare però che un risultato così importante non sia stato riconosciuto pienamente da nessuno dei ministri, né dagli esponenti siciliani del governo Berlusconi, a partire dal sottosegretario al Lavoro Nello Musumeci, tutti assenti oggi ad un appuntamento tanto atteso come l’inaugurazione della 3Sun. L’apertura della nuova fabbrica deve servire a superare le tante vertenze aperte – come Numonyx e Micron – e a dare il via ad un vero rilancio della cosiddettaEtna Valley messa a dura prova dalla crisi e da una classe politica che negli ultimi dieci anni non ha saputo guardare al futuro. A Catania dobbiamo tornare a considerare come priorità l’eccellenza e l’innovazione tecnologica per dare speranza ad un territorio messo a dura prova. Potremo farlo solo se le istituzioni locali, Comune e Provincia in primo luogo, sapranno essere lungimiranti e cogliere le opportunità offerte dal nuovo polo del fotovoltaico, anche in termini di sbocchi nei mercati del Mediterraneo”. Lo ha affermato il parlamentare nazionale del Partito Democratico ed esponente della commissione Lavoro della Camera, Giuseppe Berretta, presente oggi a Catania alla cerimonia di inaugurazione della 3Sun.

 

Catania, 28 giugno 2011 UNIVERSITA’, SCUOLA SUPERIORE DI CATANIA. PRESENTATA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE. BERRETTA E TOCCI: “MODIFICHE INCOMPATIBILI CON ACCORDO MINISTERO-ATENEO”. GIOVANI DEMOCRATICI: “RECCA E LA GELMINI VOGLIONO CHIUDERLA”.

Il parlamentare catanese del Partito Democratico Giuseppe Berretta ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Università Gelmini sulla vicenda della Scuola Superiore di Catania, recentemente oggetto di polemiche a causa del nuovo regolamento approvato dal Senato accademico e dal Cda dell’Università. L’interrogazione sottoscritta da Berretta e Walter Tocci è stata sollecitata dai Giovani Democratici della provincia di Catania, preoccupati dalle importanti modifiche al regolamento della Scuola Superiore, in particolare quelle relative “all’eliminazione del requisito esclusivo del merito e all’introduzione di un corrispettivo proporzionale al reddito per l’accesso alla Scuola” si legge nell’interrogazione parlamentare. Nell’atto depositato alla Camera, Berretta e Tocci denunciano “l’incompatibilità dell’eliminazione del merito come unico requisito di accesso alla Scuola con l’accordo di programma sottoscritto nel 1998 tra il Ministero e l’Università di Catania, che prevedeva il contrario, oltre che con quanto avviene nelle altre scuole di eccellenza presenti in Italia”. “Le ragioni fornite dall’Ateneo di Catania sembrano tra l’altro in contraddizione con il ripetuto impegno del ministro Gelmini, diretto a promuovere il merito degli allievi e l’eccellenza delle strutture universitarie – sottolineano Berretta e Tocci – E non si può non rilevare anche una contraddizione evidente tra gli scopi istitutivi della Scuola di Catania e questa sua mutata configurazione”. “Il merito e l’eccellenza del sistema universitario sono requisiti da tutelare” aggiunge il segretario provinciale dei Giovani Democratici, Daniele Sorelli. “Il Rettore e il Ministro hanno il dovere di chiarire cosa vogliano fare dell’unico polo di eccellenza della Sicilia Orientale. Lo sviluppo e la crescita del nostro territorio passa per un investimento forte sul merito dei nostri giovani, per dargli la possibilità di scommettere su se stessi e di farlo senza essere costretti a partire per cercare fortuna altrove – conclude Sorelli – Il rischio che la Scuola Superiore di Catania possa chiudere è sintomatico di un’Università incapace di scommettere sui propri talenti e di credere in un progetto ambizioso al quale noi, e tutti gli studenti dell’Ateneo catanese, abbiamo sempre creduto”.

 

Catania, 22 giugno 2011 PIZZO IN CENTRO STORICO. BERRETTA (PD): “PLAUSO A RISTORATORE E FORZE DELL’ORDINE. MA ANCHE L’AMMINISTRAZIONE FACCIA LA SUA PARTE”.   “L’arresto dell’estorsore che avrebbe voluto imporre il pizzo ad uno dei più noti ristoratori del centro storico di Catania è davvero un bel segnale, di collaborazione e di affermazione di una cultura della legalità che deve essere condivisa da tutti”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, in merito al tentativo di estorsione ai danni di uno dei pub-ristoranti simbolo della movida catanese, culminato con un arresto. Berretta ha anche rivolto un “plauso al ristoratore che coraggiosamente ha contribuito in maniera decisiva all’arresto del suo aguzzino e ai poliziotti della squadra mobile di Catania che hanno condotto l’operazione”. “Il risultato ottenuto è frutto di una collaborazione tra commercianti e forze dell’ordine che dà ottimi frutti a vantaggio dell’intera città. Ci augureremmo lo stesso spirito collaborativo da parte dell’amministrazione comunale innanzitutto per quel che riguarda il controllo di tutto il territorio cittadino, dai quartieri al centro storico dove fino a poche sere fa venivano incendiati gli ombrelloni della libreria Tertulia, a due passi dal Teatro Massimo – conclude l’esponente dei Democratici – Ma anche il senso della legalità ed il rispetto delle regole sono valori che un’amministrazione deve contribuire a diffondere tra i cittadini e che troppo spesso il centrodestra è abituato a trascurare”.

 

Catania,18 giugno 2011 “L’episodio accaduto stanotte ai danni della libreria Tertulia a Catania è inquietante e merita la massima attenzione da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine sulla necessità di attivare maggiori controlli nel centro storico. Episodi simili non possono accadere a due passi dal teatro Bellini”. Lo ha detto il parlamentare nazionale del Pd Giuseppe Berretta sul rogo alla libreria Tertulia. “Siamo vicini ad Antonio Romeo: la sua dedizione per il rilancio culturale di questa città è risaputa, esattamente come il suo impegno antiracket” conclude Berretta.

 

Catania, 16 giugno 2011 SCOMPARSA SINDACO DI MILITELLO. IL CORDOGLIO DI GIUSEPPE BERRETTA (PD)

“In questi 11 giorni non abbiamo smesso un istante di sperare e pregare silenziosamente per Antonio, che ci ha lasciato proprio oggi quando avrebbe potuto festeggiare tre anni dalla sua rielezione a sindaco di Militello. Lo avremmo voluto ancora con noi, con il suo carisma e la sua bravura. La sua morte prematura lascia un vuoto incolmabile tra i suoi tanti amici del Pd”. Lo ha detto il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, esprimendo il suo cordoglio e la vicinanza ai familiari del sindaco di Militello Val di Catania Antonio Lo Presti, scomparso stamani.

 

Catania, 13 giugno 2011 AMMINISTRATIVE, RAMACCA. SPATARO: “RISULTATO STREPITOSO”.  BERRETTA: “GRANDE FESTA DELLA DEMOCRAZIA”. BERSANI SI CONGRATULA CON ZAPPALA’ “La vittoria di Zappalà a Ramacca è un risultato strepitoso. Un risultato che premia Francesco Zappalà, che ha avuto la piena fiducia dei cittadini di Ramacca, per il suo impegno e per le sue idee. Ma è anche un risultato straordinario per il nostro partito. Il nuovo gruppo dirigente del Pd ci ha sempre creduto e oggi abbiamo avuto la conferma delle nostre idee. Congratulazioni a Zappalà, ai bravi dirigenti locali del Pd di Ramacca”. Lo ha affermato il segretario provinciale del Pd, Luca Spataro, che si è congratulato personalmente con il nuovo sindaco di Ramacca. Francesco Zappalà ha anche ricevuto i complimenti del segretario nazionale Pierluigi Bersani, che lo ha appena chiamato al cellulare.  A Ramacca era presente anche il parlamentare nazionale del Pd Giuseppe Berretta: “Oggi è una doppia festa: a Ramacca, per un risultato che ci dà la conferma della voglia di cambiamento che si respira anche in Sicilia, e in tutta Italia per il grande risultato del referendum. Oggi è una grande festa della democrazia”.

Catania, 11 giugno 2011 BERRETTA E CONDORELLI SU MANCATO ACCESSO AI DATI DEL CONSIGLIO COMUNALE. “Sembra paradossale che i dati sulla produttività e sulle presenze dei consiglieri comunali non vengano divulgati e che si debba persino ricorrere ad un parere legale per ottenerli. Lo dico da cittadino ma anche da ex presidente del Consiglio comunale di Catania. In quegli anni nessuno si sarebbe mai sognato di chiedere un parere all’avvocatura, che credo abbia ben altre cose, e ben più importanti, di cui occuparsi” lo afferma il segretario cittadino del Pd, Saro Condorelli, sul mancato accesso ai dati del Consiglio comunale. “Mi sembra paradossale anche perché proprio sulla base di queste informazioni si deve basare il giudizio degli elettori nei confronti dei consiglieri comunali ai quali hanno dato il proprio voto. Come si fa a percepire il contributo di ciascun consigliere alla formazione del processo decisionale e a quella che una volta veniva chiamata “democrazia decidente? Come fa l’elettore a sapere se i consiglieri non prendono mai posizione nel corso della seduta d’Aula o, addirittura, se non partecipano alla votazione anche su delibere di fondamentale importanza per la città?”. “Tutto ciò, senza considerare che le sedute e le attività del Consiglio hanno un costo, che i cittadini sono chiamati a pagare, rischiando di far saltare il meccanismo che sta alla base della democrazia, secondo il quale pago-vedo-e-voto – conclude Condorelli – Sarebbe ulteriormente importante capire, infine, se anche il lavoro delle commissioni consiliari è funzionale, e in che misura, alla formazione delle decisioni poi prese dal Consiglio comunale”. Sulla vicenda interviene anche il parlamentare nazionale del PD, Giuseppe Berretta: “Non capisco la ritrosia del Comune di Catania, che si sta sottraendo ad una richiesta più che legittima. Una richiesta che non risponderà ad una specifica norma di legge ma che sicuramente risponde al buonsenso e ad un rispetto per gli elettori che passa anche da questo: sapere se un politico lavora o no, se interviene in Aula o no, se s’interessa dei problemi della città oppure no dovrebbe essere un diritto di ogni cittadino – afferma Berretta – I palazzi della politica hanno il dovere della trasparenza e non possono provare a nascondere dati così importanti agli organi di informazione, tenendo così allo scuro i cittadini stessi che hanno votato. Il Pd vuole avvicinarsi alle persone, includendole nei processi della politica, nelle scelte, coinvolgendoli ed informandoli su quello che si fa, anche ammettendo gli errori. Al Comune di Catania ci sembra che tiri un’aria ben diversa”.

Catania, 28 maggio 2011 OGGI A CATANIA LA PRIMA CONFERENZA PROVINCIALE SUL LAVORO. BERRETTA: “COSTRUIRE IL PROGRAMMA DI GOVERNO PER CATANIA 2013: RIPARTIRE DALLE GIOVANI GENERAZIONI E METTERLE ALLA PROVA”

“Iniziare una fase di ascolto della città per costruire, a partire da oggi, il nuovo programma di governo per Catania. Vogliamo farlo a partire dalle giovani generazioni, dalle donne, da tutti quei catanesi operosi che si danno da fare e che subiscono la mancanza di politiche di sviluppo degli ultimi dieci anni di governo di centrodestra e l’assenza delle Istituzioni locali. Vogliamo mettere alla prova queste nuove generazioni, ripartire dalle potenzialità mortificate negli ultimi anni di una città che è prioritariamente una città universitaria, aperta al mare, una città del commercio e delle innovazioni. Per questo elaboreremo, a partire da oggi, una proposta partecipata per Catania 2013, che culminerà in un grande momento di confronto aperto, di elezioni primarie per la scelta del candidato alla carica di sindaco di Catania e di presidente della Provincia”. Con queste parole il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, ha chiuso oggi la prima Conferenza provinciale sul lavoro organizzata dal Pd etneo. Un confronto aperto e vivace, quello svoltosi a Catania al centro ZO, in cui il tema centrale “Giovani, donne, Mezzogiorno e nuovo welfare” è stato approfondito dando voce ai giovani e alle donne di questa città. L’iniziativa, la prima del genere in Sicilia, è propedeutica alla conferenza nazionale sul Lavoro organizzata dal Pd che si svolgerà a Genova il 17 e 18 giugno e in cui verranno accolti anche gli input emersi questa mattina. Chiaro il segnale lanciato da Catania, dove il Pd vuole avviare una nuova fase “dopo gli ultimi dieci anni che sono stati come uno tsunami per il nostro territorio” ha sottolineato Berretta: “Lo dicono tutti gli indicatori sulla disoccupazione giovanile e femminile, sulle imprese in sofferenza, quasi 13 mila solo nella nostra provincia, sul saldo negativo tra nuovi assunti e licenziati – ha proseguito il parlamentare Pd – Il fallimento delle politiche di centrodestra ormai è chiaro, questo periodo va archiviato per ripartire dai catanesi operosi che subiscono l’incapacità delle istituzioni locali. A loro vogliamo rivolgerci per ripartire da ciò che abbiamo: le nostre scuole, la nostra Università, le nostre grandi imprese. C’è bisogno di scelte radicali e per questo chiederemo il contributo di tutti cominciando da alcune proposte per una città che punti sull’ambiente, su trasporti pubblici efficienti, sulle energie alternative, su scuole ed edifici pubblici antisismici, una città in cui il wi-fi sia libero e gratuito per tutti, a cominciare dai quartieri periferici”. Una proposta di sviluppo, quella del Pd per Catania, basata prioritariamente “sul lavoro e sulla necessità di creare opportunità per le giovani generazioni” ha sottolineato il segretario provinciale del Pd, Luca Spataro. Nella giornata di oggi – moderata dalla giornalista Elisa Catanzaro – si è parlato di lavoro declinato nelle sue tantissime forme. Un’analisi contenuta nella piattaforma nazionale del partito, “in cui si parla di diritto unico del lavoro” ha spiegato Tania Spitaleri, responsabile Lavoro del Pd provinciale: “E’ necessario garantire diritti universali, tutele per tutti a prescindere dalle forme contrattuali che spesso implicano l’assenza di garanzie: vuol dire assicurare alle donne il diritto alla maternità, vuol dire garantire un lavoro dignitoso ai giovani, assicurare un collegamento tra mondo della formazione e mondo delle imprese”. Una priorità che, in chiave catanese, è stata declinata in un primo momento di ascolto, stamane, in cui a parlare sono stati giovani imprenditori, giovani avvocati e commercialisti, giovani donne, immigrati di seconda generazione, lavoratori precari, ragazzi e ragazze “che hanno bisogno di essere ascoltati, per far partire anche a Catania un moto di ribellione unendo tutte forze sane e produttive di questa città” ha sottolineato la parlamentare regionale Concetta Raia, presente all’incontro assieme (tra gli altri) ai deputati siciliani Giovanni Barbagallo e Nino Di Guardo e alla capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro. A raccontare le loro esperienze e fornire proposte al partito per far ripartire Catania e le sue tante categorie sono stati Andrea Miccichè (precario dell’Università), Sebastiano Impallomeni (giovane commercialista), Daniele Sorelli (segretario provinciale dei Giovani Democratici), Dario Montana dell’associazione “Libera” e commissario dell’Asi di Catania, Elvira Ricotta Adamo (che ha raccontato le difficoltà degli immigrati di seconda generazione), Alexander Beraki (ex lavoratore del call center Ratio Consulta, in cassintegrazione), il presidente dei Giovani industriali siciliani Silvio Ontario, Matteo Flamigni (studente-lavoratore), Sergio Cosentino (giovane avvocato), Concetta La Rosa (Cgil Caltagirone), Giancarlo Mattone (precario della formazione) e Cristian Giansiracusa, giovane delle Lega delle Cooperative. Durante la mattinata, infine, i segretari del Pd provinciale e cittadino Luca Spataro e Saro Condorelli hanno avviato una raccolta fondi per Addiopizzo. Obiettivo: acquistare una telecamera dopo i recenti casi di vandalismo ai danni dei murales antimafia realizzati dall’associazione.

 

Catania, 26 maggio 2011 MAFIA. SFREGIATO MURALES DI FALCONE A CATANIA. BERRETTA (PD): “I GIOVANI DI QUESTA CITTA’ SAPRANNO REAGIRE”   “Non ci piace quello che sta accadendo a Catania. Ci turba il fatto che a distanza di pochi giorni due murales di Addiopizzo vengano imbrattati e deturpati e ci turba ancora di più vedere il volto di un uomo come Falcone sfregiato da vernice rossa. Sono sicuro i tanti catanesi onesti e coraggiosi che hanno fatto di Falcone un esempio di vita sapranno reagire. Sono sicuro che i giovani di questa città, come quelli di Addiopizzo e come i tanti giovani del Pd impegnati a diffondere la cultura della legalità, sapranno reagire alle stupide e vili provocazioni di qualcuno, con la loro voce e con le loro denunce”. Lo ha affermato il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta.

 

Catania, 23 maggio A CATANIA LA PRIMA CONFERENZA PROVINCIALE SUL LAVORO Il lavoro nelle sue tante, troppe forme, quello fatto non soltanto di lavoratori dipendenti ma di lavoratori autonomi, giovani professionisti, imprenditori e precari storici fino ad arrivare alle forme di auto-impiego spesso ignorate dalle statistiche ufficiali. Esplorare questi universi per costruire un programma che sappia rilanciare il lavoro a partire dal Mezzogiorno. Sono questi gli obiettivi della prima Conferenza provinciale sul Lavoro del Partito Democratico della provincia di Catania, che si terrà sabato 28 maggio a partire dalle 10.30 al Centro ZO (piazzale Asia, 1). L’appuntamento catanese è una tappa preparatoria della prima Conferenza nazionale sul Lavoro organizzata dal Pd, che si terrà a Genova il 17 e 18 giugno. “Giovani, donne, Mezzogiorno e nuovo Welfare” è il titolo scelto dal Pd etneo per la manifestazione: “Proprio dai giovani e dalle donne vogliamo ripartire, per mettere al centro dell’agenda politica dell’intero Paese un nuovo Mezzogiorno – spiega Tania Spitaleri, responsabile Lavoro del Pd provinciale – E’ questo il contributo che da Catania porteremo a Genova”. Un contributo che sarà costruito grazie ai protagonisti della Conferenza provinciale: giovani imprenditori, ricercatori universitari, attori sociali che contribuiscono allo sviluppo del territorio catanese. I lavori della Conferenza provinciale verranno conclusi dal parlamentare catanese Giuseppe Berretta, componente della Commissione Lavoro della Camera nonché del team del Pd che sta curando la Conferenza nazionale di Genova. Berretta, chiamato dal segretario del Pd Pierluigi Bersani a collaborare con il dipartimento Economia del partito, è uno dei redattori del documento che verrà presentato a Catania e alla conferenza nazionale di Genova.

Roma, 18 maggio 2011 AEROPORTO COMISO, PROTESTA A ROMA. DEPUTATI PD BERRETTA, BURTONE E SAMPERI: “RITARDI DIMOSTRANO CRIMINALE DISINTERESSE DEL GOVERNO VERSO LA SICILIA”.   “Il clamoroso ritardo del Ministero dell’Economia che blocca da dieci mesi l’apertura dell’aeroporto di Comiso è solo una dimostrazione del criminale disinteresse del Governo verso il Sud e in particolare verso la Sicilia. Un disinteresse criminale proprio perché i soldi sono stati già spesi, tutte le promesse possibili sono state fatte e nulla è accaduto”. Lo hanno affermato gli esponenti siciliani del Pd alla Camera dei Deputati Giuseppe Berretta, Giovanni Burtone e Marilena Samperi, partecipando alla manifestazione di protesta indetta dai rappresentanti delle istituzioni ragusane in corso davanti la sede del ministero dell’Economia per chiedere l’apertura dell’aeroporto di Comiso.“Continueremo a protestare, in Aula e in piazza a supporto della popolazione ragusana, contro questo governo del non fare – concludono i tre parlamentari Democratici – che sta mortificando i cittadini ragusani e i tanti imprenditori pronti a fare la propria parte in un territorio dalle potenzialità enormi”.

Vittoria, 17 maggio 2011 ELEZIONI A VITTORIA. BERRETTA (PD): “ASSESSORI REGIONALI PENSINO A FARE I TECNICI ANZICHE’ IMPEGNARSI IN CAMPAGNA ELETTORALE” “Stupisce che assessori regionali alle prese con settori strategici per la Sicilia, che peraltro si ammantano di profili da presunti tecnici, trovino il tempo per impegnarsi in prima persona in campagna elettorale a Vittoria in vista delle prossime consultazioni amministrative. E’ già accaduto con l’assessore all’Agricoltura, ultimo protagonista è stato l’assessore alla Sanità Massimo Russo, impegnato in maniera quanto mai intensa contro il candidato sindaco del Pd Giuseppe Nicosia”. Lo afferma l’on. Giuseppe Berretta, parlamentare nazionale del Pd, contestando gli interventi di alcuni esponenti del Governo regionale. “Viene da chiedersi, lecitamente, se tutto questo non sottragga tempo prezioso all’azione di governo, che a dire il vero dovrebbe essere intensificata. Lo stupore poi si trasforma in incredulità se tale impegno viene profuso per contrastare i candidati a sindaco del Partito Democratico, partito che per senso di responsabilità verso la Sicilia e verso i siciliani sostiene il Governo regionale – conclude l’esponente del Pd – I cosiddetti tecnici che siedono al Governo della Regione pensino dunque a fare davvero i tecnici e si occupino delle complesse vicende ancora irrisolte della Sicilia, a partire proprio dall’agricoltura e dalla sanità”.

 

Catania, 13 maggio 2011 SCUOLA. A CATANIA DAL PROSSIMO ANNO AZZERATO IL TEMPO PIENO. BERRETTA (PD) AL MINISTRO GELMINI: “COLPITI SOPRATTUTTO I QUARTIERI A RISCHIO” Respinte le 34 richieste di prime classi a tempo pieno, taglio per 28 docenti. “Subito risorse aggiuntive dal ministero e progetti pilota per le scuole dei quartieri a rischio”   Nuova denuncia del parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, nei confronti dei pesanti tagli attuati dal Governo nazionale che anche per il prossimo anno scolastico colpiranno il mondo della scuola. In particolare l’esponente dei Democratici ha presentato un’interpellanza al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini sul taglio delle prime classi a tempo pieno che si verificherà nelle scuole catanesi a partire dal prossimo anno scolastico. “L’Ufficio scolastico provinciale di Catania non ha autorizzato l’attivazione di nessuna classe prima a tempo pieno, nemmeno in quelle scuole in cui il tempo pieno è già una realtà – spiega Berretta nell’atto parlamentare – Sono state respinte tutte le 34 richieste di prime a tempo pieno, con la conseguente diminuzione di 28 unità lavorative”. “Sappiamo benissimo, dati alla mano, che i tagli al sistema formativo ed in particolare al tempo pieno hanno provocato riduzioni indiscriminate su tutto il territorio nazionale ma stanno producendo effetti devastanti nel Mezzogiorno e in Sicilia, dove la qualità dell’offerta formativa per i prossimi anni scolastici risulterà notevolmente ridotta rispetto alle altre Regioni” prosegue Berretta, che già nel 2010 aveva denunciato la riduzione delle classi a tempo pieno in Sicilia e nella provincia etnea a causa dei tagli del Governo (allora erano state 41 le richieste avanzate dai dirigenti scolastici e non concesse). “Dal prossimo anno sarà ancora peggio, i tagli ministeriali si abbatteranno soprattutto nelle realtà più disagiate, nei quartieri a rischio in cui si vive un profondo disagio sociale, con altissime percentuali di dispersione scolastica – sottolinea il deputato Pd – Nella provincia di Catania la scuola pubblica non avrà la possibilità di rispondere in modo adeguato alle esigenze espresse dagli abitanti dei quartieri a rischio dove operano gli Istituti comprensivi Musco, Pestalozzi, Dusmet, Brancati, San Giorgio, Fontanarossa, dove il prolungamento dei tempi didattici risponde ad imprescindibili esigenze formative di crescita culturale dei bambini per allontanarli dai possibili pericoli di devianza”. “Di più, i tagli del ministro Gelmini colpiranno una fascia di utenza che non avrà la possibilità di rivolgersi al settore privato e si vedrà pertanto preclusa la possibilità di accedere ad un servizio che non solo rappresenta la concreta attuazione del diritto allo studio ma, in realtà difficili come quelle dei quartieri periferici catanesi, rappresenta l’unica via per fronteggiare evasione scolastica e disagio giovanile crescenti”. Per questo il parlamentare Pd ha chiesto al ministero dell’Istruzione di “garantire risorse aggiuntive per l’attivazione del tempo pieno” e “in considerazione delle particolari condizioni economiche e sociali in cui operano gli Istituti comprensivi Musco, Pestalozzi, Dusmet, Brancati, San Giorgio, Fontanarossa, di varare per questi istituti dei progetti pilota, con l’obiettivo di assicurare comunque il prolungamento dell’attività didattica”.

 

Catania, 9 maggio 2011 CATANIA. DELEGAZIONE PD ALL’ASSEMBLEA DEI LAVORATORI WYETH-PFIZER. “Serve impegno di tutte le forze politiche. Chiederemo intervento del MSE”. Assente il sottosegretario al Lavoro Nello Musumeci: “Non servono ministri e sottosegretari siciliani se ignorano i problemi del territorio”.   Il Partito Democratico catanese ha risposto alla richiesta d’incontro avanzata dai sindacati e dai lavoratori catanesi della Wyeth Lederle-Pfizer partecipando con una nutrita delegazione al vertice svoltosi oggi pomeriggio in azienda. A rappresentare il Pd c’erano infatti il segretario provinciale Luca Spataro, i parlamentari nazionali Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone, il senatore Enzo Bianco e la deputata regionale Concetta Raia. L’incontro era stato richiesto da tutte le sigle sindacali dell’azienda a tutti i parlamentari eletti in provincia di Catania e ai soggetti istituzionali, Comune e Provincia primi tra tutti. Già nelle settimane precedenti i parlamentari Democratici Berretta, Burtone e Marilena Samperi avevano predisposto un’interrogazione alla Camera manifestando la loro preoccupazione rispetto al destino dell’importante azienda farmaceutica che impiega a Catania oltre 700 addetti. La delegazione etnea del Pd ha assunto davanti all’assemblea l’impegno a richiede con il massimo della forza possibile la convocazione di un tavolo di trattativa da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. “Crediamo – hanno sottolineato gli esponenti etnei del Pd – che di fronte alle strategie di una grande multinazionale serva impegnare il Governo nazionale al massimo livello. Stiamo parlando di una delle più grandi realtà a livello mondiale nel settore della farmaceutica ed è quindi necessario che il Governo si attivi affinché anche in questo settore l’Italia non registri una perdita di importanza oltre che di posti di lavoro. Il presidio di Catania non è solo una risorsa di questo territorio, ma del Paese intero”. “Vi è la necessità di politiche e di azioni ai massimi livelli per fare in modo che importanti realtà come questa non abbandonino Catania e l’Italia per trasferire altrove i siti produttivi e l’importante centro di ricerca”. “Ci rendiamo conto che serve l’impegno bipartisan di tutte le forze politiche – hanno proseguito – e con questo spirito continueremo ad affrontare la vertenza Pfizer, ma riteniamo grave che il neo sottosegretario al Lavoro Nello Musumeci abbia snobbato l’invito dei lavoratori e dei sindacati. Crediamo che non servano a molto ministri e sottosegretari siciliani se poi quando si tratta di affrontare i problemi del territorio se ne registra la colpevole assenza”.

 

Catania, 5 maggio 2011 SIT-IN UIL SULLE CARCERI A CATANIA. BERRETTA (PD): “SUBITO INTERROGAZIONE AL GOVERNO”   “Porterò la vicenda delle gravi carenze di organico e del sovraffollamento degli istituti penitenziari catanesi all’attenzione del Governo nazionale, con un’interrogazione parlamentare che depositerò al più presto sulla base del dossier presentato dalla Uil questa mattina a Catania”. Lo ha affermato il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, che stamane ha partecipato al sit-in davanti la Prefettura organizzato dalla Uil etnea per denunciare le condizioni delle carceri etnee. “Il dossier presentato dal sindacato è molto preciso e conferma quanto già abbiamo avuto modo di vedere negli ultimi anni durante le iniziative del Ferragosto in carcere, ma il Governo continua ad ignorare i nostri ripetuti appelli perché vengano destinate maggiori risorse al comparto” sottolinea Berretta. “Non è più tollerabile che l’organico della Polizia penitenziaria sia dimezzato rispetto alle esigenze, a piazza Lanza come a Bicocca, Giarre o Caltagirone – conclude il parlamentare PD – Non sono più tollerabili le condizioni dei detenuti, costretti a pagare una doppia pena: quella inflitta dalla Giustizia e quella dovuta alla vita troppo spesso disumana del carcere”.

4 maggio 2011  ENNA, TAGLI ALLA SCUOLA. INTERPELLANZA AL MINISTRO GELMINI CONTRO RIDUZIONE DI ORGANICO E RISORSE. BERRETTA: “OFFERTA FORMATIVA RIDOTTA ALL’OSSO E CLASSI SOVRAFFOLLATE”.   “A causa delle politiche varate dal Governo nazionale, l’offerta formativa nella provincia di Enna è stata ridotta all’osso negli ultimi anni così come i servizi di supporto alla didattica. E’ totalmente scomparso il tempo pieno nella scuola primaria, è aumentato il numero medio di alunni per ogni classe, sono stati costretti alla chiusura numerosi laboratori e ridotti tutti servizi”. Lo denuncia il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, in un’interpellanza al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Nell’atto parlamentare l’esponente dei Democratici chiede al ministro di “rivedere le previsioni di dotazione organica per il prossimo anno nella provincia di Enna” ed elenca i pesanti disagi dovuti ai tagli del Governo. “I nuovi tagli imposti anche per il prossimo anno saranno letali per il sistema scolastico della provincia, già così fortemente ridimensionato nelle risorse e nel personale – scrive Berretta – La previsione di un ulteriore riduzione di 56 posti in organico di diritto nella scuola primaria comporterà una sostanziale inapplicabilità del diritto allo studio e verrà anche impedito l’accesso a numerosi servizi che sono normalmente erogati nel resto del Paese”. “Al decremento della popolazione scolastica della provincia di Enna del 3 per cento corrisponderà una riduzione delle risorse del 7 per cento, oltre il doppio – prosegue il parlamentare PD – Si tratta di tagli inopportuni, che già ora hanno determinato la creazione di numerose classi con un eccessivo numero di alunni, anche in presenza di bambini disabili”. “Quello che si sta verificando conferma quanto abbiamo sempre pensato di questo Governo, bravissimo a ridurre servizi e diritti fondamentali, come lo è la scuola, soprattutto al Sud e nei territori più deboli. Lo sta facendo anche ad Enna, un territorio in cui, per conformazione e a causa della mancanza di infrastrutture, i residenti soffrono il disagio degli spostamenti al di fuori del proprio centro abitato – conclude Berretta – Introdurre dei correttivi alle manovre della Gelmini sul sistema scolastico è dunque necessario, per garantire ai cittadini ennesi un’offerta formativa quantomeno analoga a quella del resto del Paese”.

 

26 Aprile 2011 COMUNE BIANCAVILLA. BERRETTA E RAIA (PD): “PDL OFFENDE GLORIOSO PERCHE’ A CORTO DI ARGOMENTI POLITICI”

“Ancora una volta gli esponenti del Pdl non si smentiscono, passando alle offese personali quando sono a corto di argomenti politici. Del resto, è il “metodo Lassini” usato anche a Milano e tanto caro a Berlusconi: i manifesti apparsi negli ultimi giorni a Biancavilla contro il sindaco Glorioso sono un chiaro esempio di come sia facile, per il Pdl, ricorrere all’insulto andando ben oltre la normale dialettica politica”. Lo affermano in una nota congiunta il deputato nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, e la parlamentare regionale Concetta Raia, che esprimono “solidarietà nei confronti di Giuseppe Glorioso, oggetto di attacchi pesanti e intenzionalmente messi in atto per colpire la sua persona”. “Le reazioni scomposte del Pdl non fanno che confermare la bontà della scelta del Pd di Biancavilla, ben guidato dall’Avvocato Giuseppe Furnari, e del Sindaco Glorioso di chiudere con un’alleanza anomala e di aprire una nuova fase nella vita amministrativa della città, che rischiava di essere bloccata dalle continue beghe all’interno del Pdl – proseguono Berretta e Raia – Continueremo a sostenere tali scelte ad ogni livello, contro una classe politica incapace ed interessata più a  qualche poltrona che allo sviluppo della città e al benessere dei suoi cittadini”. “L’Amministrazione guidata da Glorioso, come unanimemente riconosciuto, ha ben operato sinora e così siamo certi sarà in futuro – concludono i due parlamentari Pd – Questo è ciò che conta per i cittadini, questo è ciò su cui  deve essere giudicato un Sindaco”.

 

19 aprile 2011 TRASPORTI. BERRETTA: “IL GOVERNO CONTINUA AD IGNORARE LA SICILIA. GRAVE IL RINVIO DELL’INCONTRO TRA MATTEOLI E L’ASSESSORE RUSSO”. PRESENTATA INTERPELLANZA SULL’AEROPORTO DI COMISO.   “Il Governo nazionale continua ad ignorare la Sicilia e le possibilità di ripresa dell’economia siciliana, fortemente penalizzata anche dai continui e incomprensibili ostacoli all’avvio di infrastrutture fondamentali, come l’aeroporto di Comiso e l’autostrada Catania – Ragusa”. Lo dichiara il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, che ha presentato oggi un’interpellanza ai ministri dell’Economia e delle Infrastrutture, Tremonti e Matteoli, con cui si chiede se il Governo sia intenzionato a “definire le procedure per giungere all’apertura dell’aeroporto di Comiso” e in quali tempi. “Dopo un lungo iter procedurale iniziato nel 1999, l’aeroporto di Comiso è pronto dal 16 luglio del 2010 ma nei mesi scorsi, in diverse occasioni, si è registrato un colpevole ritardo da parte del Governo nel mettere in atto gli atti propedeutici all’avvio dell’aerostazione – si legge nell’interpellanza – Numerose compagnie aeree nazionali ed internazionali hanno già mostrato interesse ad investire sulla struttura, a conferma della bontà di un progetto costato quasi 60 milioni di euro e frutto della proficua collaborazione fra l’Enac, la Regione siciliana e il comune di Comiso, utilizzando finanziamenti regionali e contributi dell’Unione europea”. “Ogni ulteriore ritardo potrebbe mettere a rischio la programmazione della struttura e penalizzare i numerosi imprenditori turistici e non solo, che facendo affidamento sulla realizzazione dell’opera hanno localizzato in quella zona ingenti investimenti – prosegue l’esponente del PD nell’interpellanza parlamentare – Nella sua ultima visita a Comiso, il ministro delle Infrastrutture Matteoli aveva assicurato che a giorni sarebbe stato firmato il decreto interministeriale di affidamento dei servizi di assistenza al volo all’Enav ma da allora sono trascorse inutilmente parecchie settimane e il decreto non è ancora stato firmato”. “Ormai l’annuncio di Matteoli, secondo cui lo scalo sarebbe stato operativo entro l’estate, appare l’ennesima promessa non mantenuta, a danno della Sicilia e dei siciliani contro cui questo Governo continua a mostrare il suo volto peggiore – conclude Berretta – Il volto dell’indifferenza verso le esigenze dei siciliani e, fatto altrettanto grave, della scarsissima considerazione nei confronti dei rappresentanti istituzionali, snobbati ora dal ministro delle Infrastrutture che ha rinviato a data da destinarsi l’incontro con l’assessore regionale Russo in cui si sarebbe discusso proprio di Comiso, della Catania-Ragusa e dei pedaggi autostradali che il Governo Berlusconi vorrebbe far pagare ai siciliani per percorrere strade indecenti”.

 

Catania, 15 aprile 2011 IMMIGRAZIONE. PACCIOTTI: INADEGUATA GESTIONE DEL GOVERNO. GARANTIRE AI MIGRANTI ACCOLTI A MINEO SERVIZI BASILARI E INTEGRAZIONE. Oggi il coordinatore nazionale del Forum Immigrazione PD a Catania. In mattinata l’incontro con le associazioni catanesi. Alle 17 sopralluogo a Mineo con i parlamentari.

“Il Residence degli Aranci di Mineo non è attrezzato per gestire quasi duemila migranti, ai quali non si stanno garantendo basilari interventi di integrazione con il tessuto sociale circostante. Anche questo conferma come la gestione del Governo nei confronti dell’emergenza immigrazione sia stata inadeguata sotto tutti i punti di vista, a partire dall’accoglienza”. Lo ha dichiarato il coordinatore nazionale del Forum Immigrazione del Partito democratico, Marco Pacciotti, oggi a Catania per una serie di iniziative. Questa mattina, nella sede catanese del partito, Pacciotti ha incontrato i giornalisti assieme al segretario provinciale Luca Spataro, al deputato nazionale Giuseppe Berretta e alla parlamentare regionale Concetta Raia. Subito dopo, gli esponenti del PD hanno incontrato i rappresentanti catanesi delle associazioni impegnate nelle attività di accoglienza e integrazione: tra queste, Caritas, Arci, Cgil Immigrati, Cir, Centro Astalli, Associazione Seconda Generazione e le associazioni delle comunità senegalese e mauriziana. Alle 17, il sopralluogo della delegazione PD al Villaggio di Mineo, “per verificare eventuali condizioni di sovraffollamento e la gestione quotidiana degli immigrati, attività che stiamo compiendo in tutti i CARA e i CIE d’Italia” ha spiegato Pacciotti. Attenzione puntata, dunque, sul centro di accoglienza di Mineo. “Per noi occorre dare priorità alle politiche di integrazione dei migranti, garantire loro l’insegnamento della lingua ed il progressivo inserimento dei richiedenti asilo nel tessuto sociale” ha sottolineato Pacciotti, che sulle politiche del Governo nazionale ha commentato: “Il Governo ha creato solo allarmismo e paura, ha parlato prima di esodi biblici, poi di tsunami, quindi di caduta del muro di Berlino, evocando un esodo di centinaia di migliaia di persone, mentre oggi siamo a poco più di 20 mila arrivi. Una situazione che l’Italia ha già affrontato nel recente passato, ma in cooperazione vera con l’Europa. Il Governo non ha fatto valere le ragioni dell’Italia, gli esponenti della Lega primi fra tutti, distinguendosi per aver effettuato scelte confuse e poco chiare”. “Se davvero il Governo è intenzionato a gestire questa emergenza, deve farlo assieme agli Enti locali, in primo luogo i Comuni e le Regioni, per garantire una corretta distribuzione dei migranti nei centri di accoglienza già esistenti”. Critiche sono state rivolte dagli esponenti del PD in merito alla gestione del Centro di Mineo, che sarà di competenza della Protezione Civile e non più della Croce Rossa. “E’ una decisione che ci preoccupa e che ignora tutte le organizzazioni impegnate sul territorio, non più ascoltate dalle istituzioni e dalla Prefettura – ha detto Luca Spataro – Adesso è prioritario garantire servizi minimi ai circa mille 750 migranti che vivono a Mineo, che passano le giornate senza far nulla, senza servizi, senza supporto. Il Governo ha soltanto pensato di affittare quel residence privato per due anni, ignorando tutto il resto”. “E’ paradossale che il controllo del residence passi alla Protezione Civile – ha proseguito Concetta Raia – Un Governo che affronta così il problema senza attivare in tutte le Regioni i centri di accoglienza che esistono già dimostra approssimazione e incompetenza”. “Nelle ultime settimane tutto il Parlamento è stato impegnato su argomenti strettamente correlati alle esigenze del premier, mentre assistevamo all’emergenza umanitaria – ha sottolineato Berretta – Dietro questo atteggiamento si nasconde anche una profonda incomprensione su quanto si sta verificando nei principali Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Questo atteggiamento del Governo Berlusconi, alimentato in particolare dagli esponenti leghisti, sarà un ostacolo alle possibilità di sviluppo anche per la Sicilia”.

 

Catania, 14 aprile 2011

Numonyx, interpellanza dei parlamentari PD Berretta e Burtone al ministro dello Sviluppo economico Berretta: “Salvaguardare i 402 dipendenti della Numonyx”.   “Salvaguardare i 402 lavoratori ex StMicroelectronics, trasferiti alla Numonyx, sul cui futuro non c’è alcuna certezza”. A chiederlo con un’interpellanza rivolta al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani sono i parlamentari nazionali del Partito Democratico, Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone.  “Con la delibera del 22 luglio 2010 fu assegnato alla 3Sun un contributo da 49 milioni di euro per la realizzazione della linea di produzione di celle e moduli fotovoltaici, rimodulando il Contratto di programma approvato nel 2007 dal Cipe per il completamento dello stabilimento M6, già conferito dalla StM alla Numonyx – sottolinea Berretta – Ma nel 2008 i vertici aziendali di Numonyx dichiaravano che lo stabilimento M6 non rientrava più nei piani industriali e pertanto rinunciavano al finanziamento”. “Il 10 febbraio 2010 la StMicroelectronics, insieme ai partner che hanno dato vita alla Numonyx, cedeva i propri pacchetti azionari alla multinazionale americana Micron Technology, sancendo il definitivo disimpegno nei confronti della Numonyx e liberandosi dei 402 dipendenti del sito catanese – prosegue Berretta – Occorre però ricordare che il Contratto di programma, pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 14 marzo, a fronte degli investimenti industriali da realizzare prevede anche l’occupazione di 319 dipendenti di cui 76 nuove unità lavorative e 243 addetti salvaguardati da StMicroelectronics – prosegue Berretta – Ci preoccupano però le ripetute dichiarazioni dei vertici aziendali, secondo cui ci sarebbe personale in esubero sia in Micron che in Numonyx”. “Il ministero garantisca l’effettiva salvaguardia dei 402 lavoratori anche attraverso precisi impegni che Numonyx dovrà necessariamente assumere  – conclude Berretta – Sarebbe un fatto grave se a fronte di così cospicui investimenti da parte dello Stato, si registrassero licenziamenti di personale transitato da un’azienda all’altra”.

 

Catania, 10 aprile 2011 Circolo Librino, eletto il nuovo segretario e il direttivo.

“Ripartire da Librino per costruire una nuova politica, fatta di contenuti, di gente che ha voglia di spendersi per i quartieri, di una nuova e giovane classe dirigente”. Con queste parole il segretario cittadino del Partito Democratico, Saro Condorelli, ha aperto l’assemblea degli iscritti al Partito Democratico di Librino, svoltasi sabato 9 aprile e convocata per eleggere il segretario e i componenti del direttivo del nuovo Circolo. All’assemblea hanno preso parte decine di iscritti al partito. Assieme al segretario cittadino, c’erano anche il responsabile organizzazione dell’esecutivo comunale Otello Marilli ed il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta. Al termine delle votazioni, Agatino Andò è stato eletto all’unanimità segretario del Circolo di viale Castagnola 12, assieme ai componenti del direttivo: Agatino Santagati, Sonia Messina, Pippo Rizzo, Paola Lo Re, Salvo Anastasio, Antonino Anastasio, Mariella Santagati, Bruno Medeot, Antonio Attinà, Biagio Messina, Margherita Briulotta, Franco Torre e Rosaria Palermo. Con le nomine di sabato si completa dunque la fase della costituzione del nuovo Circolo del Partito Democratico a Librino, aperto tre mesi fa e già attivo con il “Centro dei diritti” che fornisce assistenza e consulenza legale, fiscale, doposcuola per i bambini del quartiere, servizi per le donne e i minori. “In realtà come quella di Librino si è persa la dimensione urbana in cui poter esercitare liberamente i propri diritti, sono state trasformate in terre di conquista per acquisire consensi durante le elezioni – ha detto Condorelli – Noi vogliamo ribaltare questa prospettiva ed esprimere finalmente una politica fatta di presenza sul territorio, di costruzione di una nuova classe dirigente e di elaborazione di contenuti e proposte politiche per la nostra città”. “Il Pd vuole ripartire proprio da qui, dai quartieri in cui si ha meno ma in cui lo spirito di solidarietà è più forte – ha sottolineato il parlamentare dei Democratici Berretta – I temi delle diseguaglianze sociali, economiche e territoriali sono al centro del nostro interesse e vogliamo dirlo forte contro questo Governo che continua ad offendere quartieri come Librino, cancellando la Zona franca urbana e istituendola a Milano. Il nostro obiettivo è ambizioso – ha proseguito Berretta – Vogliamo dire alla città che le cose si possono fare, la scusa della mancanza dei soldi che continuamente Stancanelli ci propina non regge più: per creare sviluppo del territorio non c’è bisogno di soldi, ma di idee e voglia di realizzarle”. Con la costituzione del Circolo di Librino si apre una fase nuova, che porterà il Pd catanese ad avviare esperienze analoghe in tutti i quartieri: “Tra aprile e maggio ci aspetta l’avvio di altri due Circoli, nella prima e nella terza Municipalità – ha ricordato Otello Marilli – per ripartire dal basso, contro lo sfacelo degli ultimi dieci anni di un centrodestra che ha devastato questa città”. La giornata a Librino si è conclusa con l’acclamazione di Andò, che ha chiesto al direttivo e a tutti gli iscritti di “lavorare insieme, giorno per giorno, per risolvere i tanti problemi di un quartiere difficile”.

 

Catania, 7 aprile 2011 TREMONTI PROMETTE MENO TASSE PER MILANO. BERRETTA (PD): PROPOSTA OFFENSIVA E INQUIETANTE DOPO LA CANCELLAZIONE DELLE ZONE FRANCHE URBANE PER IL SUD. “Va bene che in campagna elettorale tutto ormai sembra concesso, anche promettere l’impossibile, ma vista l’ennesima sortita pubblica del ministro Tremonti mi sembra doveroso rinfrescare la memoria al governo Berlusconi e al più leghista dei suoi esponenti, che vorrebbe inserire un regime fiscale agevolato per la sola città di Milano”. Lo afferma il parlamentare nazionale del PD, Giuseppe Berretta, contestando la proposta lanciata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti con cui si vorrebbe rilanciare l’economia del capoluogo lombardo attraendo investimenti con un regime fiscale agevolato. “Occorre ricordare al ministro Tremonti che in questo momento di crisi chi ha più bisogno di iniziative per lo sviluppo è il Mezzogiorno e non certo città come Milano. Forse il ministro ha dimenticato che proprio le regioni del Sud avrebbero già dovuto godere dei benefici fiscali previsti dalle 22 Zone Franche Urbane istituite nel 2009 e cancellate da questo governo – prosegue l’esponente del PD – Ci sembra offensivo e inquietante che adesso si parli di introdurre per una sola città del Nord degli strumenti per attrarre investimenti finanziari quando quartieri come Librino (a Catania) e città come Gela ed Erice avrebbero goduto di aiuti fondamentali che avrebbero fatto nascere nuove aziende e imprese artigianali. Vero lavoro e vere attività produttive, insomma, in territori devastati dalla crisi ma dalle enormi potenzialità”. “Dal 2009 si parla dell’istituzione delle Zfu al Sud, introdotte dal governo Prodi, e se già fossero entrate in vigore ne avrebbero beneficiato tutte le regioni del Mezzogiorno – sottolinea ancora Berretta – Con l’ennesimo colpo di spugna, dopo le tante promesse, il centrodestra al governo ha cancellato questi aiuti, ha svuotato di ogni significato le Zfu, le ha trasformate in fantomatiche quanto inutili zone a burocrazia zero. Dove sono finite le promesse di ripresa economica del Paese basata proprio dal rilancio del Mezzogiorno? Cadute nel dimenticatoio di un governo telecomandato dalla Lega e in cui i ministri siciliani stanno solo a guardare, obbedendo al capo”. “Forse è meno inquietante pensare che Tremonti stia imparando da Berlusconi l’arte di lanciare slogan diversi a seconda della platea che ha di fronte – conclude il parlamentare dei Democratici – Ma purtroppo la verità, ormai chiara a tutti, è che questo governo non vuole offrire alcun aiuto al Mezzogiorno, ma lo mortifica quotidianamente. I parlamentari della maggioranza e i ministri siciliani farebbero bene ad accorgersene, seppur con colpevole ritardo”.

 

Catania, 5 aprile 2011 CATANIA, OPERAZIONE ANTIDROGA. BERRETTA (PD): APPREZZAMENTO A FORZE DELL’ORDINE. LIBERARE QUARTIERI DELLO SPACCIO DA OPPRESSIONE MAFIOSA.   Il parlamentare nazionale del Partito Democratico, on. Giuseppe Berretta, ha espresso “vivo apprezzamento per l’importante operazione antidroga eseguita dalla Squadra mobile della Questura etnea”. “Grazie agli uomini impiegati nell’operazione, al questore Domenico Pinzello e alla Dda della Procura di Catania è stato inflitto un duro colpo alle organizzazioni criminali dedite allo spaccio e, più di tante parole, la vera lotta alla droga passa da operazioni come queste – sottolinea Berretta – Per questo siamo convinti che le forze dell’ordine non debbano mai essere sfiorate dai tagli alle risorse, anzi andrebbero messe nelle condizioni di operare sempre al meglio, per la sicurezza di tutti e soprattutto degli abitanti di quartieri da sempre noti come luoghi di spaccio. Liberarli dall’oppressione mafiosa vuol dire contribuire a restituire alla città interi quartieri che altrimenti continuerebbero ad essere considerati pericolosi e inavvicinabili”.

 

Catania, 27 marzo 2011

IMMIGRAZIONE, DEPUTATI PD A MINEO. “PORTEREMO AL MINISTRO MARONI LE PREOCCUPAZIONI DEI SINDACI”

“I sindaci e gli abitanti dei comuni limitrofi al Residence degli Aranci non possono essere lasciati da soli a gestire l’emergenza immigrati”. Lo afferma la deputazione nazionale e regionale del Partito Democratico che questa mattina ha manifestato a Mineo insieme ai sindaci del comprensorio, di fronte al Villaggio degli Aranci. Erano presenti i deputati nazionali Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone e la parlamentare regionale Concetta Raia, che hanno anche effettuato un sopralluogo all’interno del Residence dove si trovano circa 1.500 immigrati, assieme al segretario regionale Giuseppe Lupo e al responsabile nazionale Sicurezza del Pd Emanuele Fiano. “Il Pd si farà portavoce delle preoccupazioni espresse dai sindaci intervenendo prima di tutto a livello parlamentare con il ministro Maroni – hanno detto – Occorre ripristinare le condizioni di sicurezza, garantendo un controllo maggiore del territorio, ma anche verificare che all’interno del Residence degli Aranci vengano accolti soltanto i rifugiati politici. Il governo nazionale rispetti i patti e non scarichi le politiche di accoglienza soltanto sulle regioni del Mezzogiorno”.

Catania, 24 marzo 2011

Tagli alla cultura, domani presidio davanti la Prefettura. Berretta (PD): “Anche a Catania necessario invertire la tendenza ”.   “Scendere in piazza a sostegno della cultura è un dovere di tutti coloro che vogliono garantire un futuro all’Italia”. Lo afferma il parlamentare nazionale del PD, Giuseppe Berretta, che domattina sarà presente a Catania, davanti la Prefettura, al presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil in occasione della giornata nazionale contro i tagli alla cultura. “Il ripristino del Fondo unico per lo spettacolo, riportato dal governo a 430 milioni di euro, è una vittoria che non sarebbe stata possibile senza la forza con cui il mondo della cultura e la politica si sono battuti per restituire livelli minimi di dignità al sistema culturale italiano. E’ una vittoria soprattutto per il PD, che del ripristino del Fus ha fatto una battaglia in Parlamento”. “Ma tutto questo purtroppo non basta, in un Paese che continua a spendere pochissimo per arte, spettacolo e cultura, in cui fare dell’arte una professione è un’impresa quasi impossibile – conclude Berretta – Anche in Sicilia e a Catania, quindi, le istituzioni locali devono invertire la tendenza, ridare dignità agli enti culturali e a chi è riuscito a dimostrare che la cultura può dar da mangiare, eccome, in una città dal patrimonio immenso”.

Roma, 23 marzo 2011

Governo, nomina Romano. Berretta (PD): “Terzo ministro dell’Agricoltura di un governo fallimentare e antimeridionalista. Cosa farà ora Romano sulle quote latte?”   “La nomina del terzo ministro dell’Agricoltura è il sintomo del fallimento del governo Berlusconi in questo comparto”. E’ quanto afferma Giuseppe Berretta, esponente siciliano del PD alla Camera dei Deputati. “Ora, alla guida del più leghista dei ministeri di un governo antimeridionalista, è stato nominato un meridionale. Come si comporterà, allora, il neoministro Romano in merito alla vicenda delle quote latte? – chiede Berretta – Una domanda legittima, visto che fra i motivi che avevano spinto Galan ad abbandonare tale dicastero c’era proprio l’annosa vicenda delle quote latte. Più volte Galan aveva minacciato le proprie dimissioni se il governo avesse approvato ulteriori norme a favore degli allevatori multati”. “Intanto ci piacerebbe si facesse chiarezza sulle risorse destinate alle quote latte e agli allevatori del Nord multati. Perché nel decreto milleproroghe sono stati previsti 5 milioni di euro, quando basterebbero 200 mila euro per il differimento delle rate delle multe? – conclude l’esponente del PD – E come, Romano, intenderà utilizzare le somme che avanzeranno dal milleproroghe?”.

Catania, 19 marzo 2011 Comune di Catania. Berretta (PD) su situazione amministrativa e politica e sulle dimissioni dell’assessore Ferrera. “Logiche politiche prevalgono sempre sull’interesse della città”. Siamo alla squagliata della neve: Stancanelli, con i suoi Stati Generali, i suoi annunci di risanamento finanziario e i suoi verbi sempre coniugati al futuro, prenda atto di non essere riuscito a migliorare nulla in una città che non riesce a risalire la china.   “Prima il fallimento delle giunte politiche, ora anche i tecnici iniziano ad abbandonare la nave del Comune di Catania, forse dopo aver capito che a prevalere, nel centrodestra, sono sempre e soltanto le logiche politiche alle quali viene sacrificato l’interesse generale della città”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, in merito alle dimissioni annunciate dall’assessore comunale Marella Ferrera e sulla situazione politica ed amministrativa di Palazzo degli Elefanti. “E’ sempre più chiaro che alle dinamiche politiche viene sacrificato l’interesse della città, il suo rilancio culturale, così come quello turistico, urbanistico, ambientale – sottolinea Berretta – Si potrebbe proseguire oltre, ma credo che la vicenda delle dimissioni dell’assessore Ferrera sia emblematica di un modo di amministrare la cosa pubblica che è purtroppo identico tra tutti gli esponenti del centrodestra e in questo Stancanelli non è molto diverso dal suo predecessore. Immobilismo, prevalenza delle ragioni politiche, scarsa capacità di affrontare i problemi di Catania e dei suoi quartieri, sempre più abbandonati. Ad oltre due anni di amministrazione Stancanelli, non abbiamo ancora visto nulla di nuovo né alcunché di concreto. Anzi, come si suol dire, siamo alla squagliata della neve, il momento in cui tutto ciò che era stato nascosto dal manto bianco torna alla luce”. “Stancanelli, con i suoi Stati Generali, i suoi annunci di un risanamento finanziario compiuto e i suoi verbi sempre coniugati al futuro, prenda atto di non essere riuscito a migliorare nulla in una città che non riesce a risalire la china – prosegue l’esponente del PD – Mancano le idee, manca la voglia di scommettersi da parte degli amministratori comunali”. “I catanesi, soprattutto i giovani catanesi, preferirebbero che chi li amministra avesse come obiettivo prioritario non l’attenzione agli equilibrismi politici, di cui non importa niente a nessuno, ma una visione straordinaria della Catania del futuro – conclude Berretta – Una Catania più moderna, più pulita, meglio collegata con i circuiti turistici e culturali, una città in cui anche i giovani e tutte le categorie professionali possano avere la possibilità di dire la propria”.

Catania, 19 febbraio 2011 Zone franche urbane. Berretta (PD): “Governo bugiardo. Annunci per il Sud e interventi solo per il Nord”. Sulla vicenda un’interrogazione al Ministero dello Sviluppo economico. Un appello anche alla Regione per ripristinare le Zfu in Sicilia, come era stato annunciato dal governatore Lombardo.

“Le Zone franche urbane come strumento di contrasto alla disoccupazione per far ripartire il Mezzogiorno. Era solo una delle misure per il Sud promesse a gran voce dal presidente del Consiglio Berlusconi, a fine settembre, durante il suo discorso che gli valse la fiducia della Camera. Proprio la cancellazione delle Zone franche urbane è uno degli esempi più eclatanti dei pasticci combinati da un Governo nazionale che vuole mostrarsi come un Governo del fare ma che sa solo promettere e dire cose che non interessano la stragrande maggioranza degli italiani. Un Governo bugiardo, che annuncia tanto per il Sud ma interviene solo per il Nord”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, in merito alla cancellazione delle Zone franche urbane. Sulla vicenda l’esponente del PD presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. “Le Zfu, nonostante le promesse, non hanno mai ottenuto i finanziamenti necessari e dal 2009 ad oggi sono state di anno in anno depotenziate. Si è messo definitivamente un punto alle speranze di attuazione di uno strumento che lo stesso ex Ministro dello Sviluppo Economico Scajola aveva definito come “una risposta significativa al disagio socio-economico delle aree a maggior tasso di disoccupazione”, riconoscendo tra l’altro la bontà di questo tipo di politiche, già sperimentate con successo in Francia” sottolinea Berretta. “Solo in Sicilia la Zona franca urbana riguardava Erice, Gela e il nostro quartiere Librino. Per esperienza diretta, avendo partecipato a numerosi incontri, ho visto mobilitarsi le migliori risorse civili e associative della città. La Parrocchia, la Caritas, il sindacato, le centrali associative degli artigiani e delle cooperative si erano messe al lavoro per garantire la propria assistenza a quei librinesi che avessero voluto intraprendere un’attività o a chi volesse impiantarla a Librino, offrendo lavoro vero e occasioni di sviluppo – prosegue l’esponente dei Democratici – Partendo da Librino, perché se non parte Librino non potrà mai ripartire neppure Catania. Dopo i primi cauti ma disponibili entusiasmi sono venute solamente docce fredde dal Governo. Niente automatismi contributivi e fiscali ma contributi decisi dall’Ente locale. Poi nemmeno questi, ma la fantomatica Zona a burocrazia zero, l’ultima “trovata” per affossare le Zfu: al posto di benefici concreti, solo generiche semplificazioni amministrative. L’unica cosa certa era quanto voleva metterci il Governo, zero appunto, dopo aver preso in giro proprio chi se la passa peggio”. “La misura è davvero colma e anche il Governo regionale dovrebbe fare tutto il possibile per ripristinare gli incentivi previsti dalle Zfu, così come era stato annunciato dal presidente della Regione Lombardo – prosegue Berretta – E’ davvero ora di dire basta, di manifestare apertamente il dissenso nei confronti del Governo nazionale. Dalla nostra Regione, proprio dalla Sicilia, può partire un’iniziativa forte in grado di coinvolgere tutto il Mezzogiorno dove, occorre ricordarlo, erano concentrate ben 18 delle 22 Zfu istituite nel 2009”. “Ripristinare a livello regionale lo strumento delle Zfu sarebbe un’ottima occasione – conclude – Un’occasione di sviluppo per quei territori come Librino che avrebbero tutte le potenzialità per uscire dal disagio socio-economico, ma anche un’opportunità per dimostrare che il Governo regionale è in grado di sopperire alle troppe mancanze di una classe politica nazionale inadeguata e disinteressata alle sorti del Mezzogiorno”

Catania, 12 febbraio 2011 Raccogliere dieci milioni di firme in tutta Italia per chiedere al presidente del Consiglio Berlusconi di dimettersi immediatamente. Un obiettivo ambizioso, che anche il Partito Democratico di Catania vuole contribuire a realizzare. E’ partita questa mattina, sabato 12 febbraio, la mobilitazione a livello provinciale per la raccolta delle firme contro il Governo nazionale. Oggi in piazza Stesicoro, una delle piazze in cui si potrà firmare ogni giorno fino alla fine di febbraio, il segretario provinciale del PD etneo Luca Spataro, il segretario cittadino Saro Condorelli, il deputato nazionale Giuseppe Berretta, la parlamentare regionale Concetta Raia hanno incontrato centinaia di catanesi per lanciare la mobilitazione, rispondendo alle loro domande e invitandoli a firmare. “Tre anni di questo Governo ci hanno consegnato un’Italia più povera, senza prospettiva per tutti, soprattutto per le giovani generazioni – ha esordito Berretta – Berlusconi è un ostacolo alla ripartenza del nostro Paese, alla crescita e allo sviluppo del Mezzogiorno. Un’alternativa è possibile ma si può realizzare solo partendo da un percorso che porti a nuove elezioni, con l’unione di tutte quelle forze politiche che vogliono governare a partire dal rispetto della Costituzione”. “Con questa iniziativa chiederemo ai cittadini di manifestare apertamente il proprio dissenso – ha proseguito Spataro – Il nostro obiettivo non è rappresentato solo dalle dimissioni di Berlusconi, pretendiamo un cambiamento, pretendiamo un presidente del Consiglio che non pensi solo ai propri interessi personali”. Per questo la raccolta firme assume un valore importante “e se a livello nazionale l’obiettivo è raggiungere quota 10 milioni di sottoscrizioni, a Catania e nella provincia siamo convinti di poter raccogliere migliaia di firme, anche a giudicare dal grande interesse suscitato nelle prime ore di mobilitazione qui in piazza Stesicoro” ha aggiunto Concetta Raia. Per Saro Condorelli “Berlusconi non solo è incapace di risolvere i problemi degli italiani, ma non risponde ad un’esigenza di moralità pubblica dettata dall’articolo 54 della nostra Costituzione, secondo cui chi esercita funzioni pubbliche deve farlo con disciplina e onore”. Alla manifestazione di piazza Stesicoro, stamane, hanno partecipato anche il segretario provinciale della Cgil Angelo Villari, esponenti dell’esecutivo provinciale e dell’esecutivo cittadino del PD catanese, moltissimi giovani e donne del partito. A raggiungerli, in mattinata, anche il deputato nazionale Giovanni Burtone e il senatore Enzo Bianco. La campagna di raccolta delle firme proseguirà tutti i giorni fino a fine mese, con manifestazioni di piazza concentrate nei fine settimana. A Catania le firme verranno raccolte in piazza Stesicoro, via Etnea (di fronte Villa Bellini), piazza Borgo, piazza Verga e nella sede del PD a Librino (viale Castagnola 12). In provincia sono allestiti banchetti nelle piazze di tutti i comuni del Catanese. Nei fine settimana, si susseguiranno varie iniziative con l’apertura di tutte le sedi provinciali del partito e gazebo nelle principali piazze. Domenica prossima, tra le altre, si terranno manifestazioni pubbliche a Trecastagni, Acicastello e Acireale.

Catania, 26 gennaio 2011 “La Cesame è finalmente in mano ai suoi bravi e coraggiosi lavoratori, autori della sua rinascita. Esprimo il massimo apprezzamento nei loro confronti, e nei confronti delle forze sindacali che li hanno supportati, per essere riusciti a realizzare un obiettivo così ambizioso per il proprio futuro e per quello di un’intera città che può rinascere con le proprie forze. Continueremo a rimanere vicini a loro, in tutti i passi che dovranno ancora compiere”. Lo afferma Giuseppe Berretta, parlamentare nazionale del Partito Democratico.

Roma, 26 gennaio 2011 “Classi pollaio” a Catania e class action Codacons. Berretta (PD): “Gelmini ancora una volta smentita dai fatti”.

“Il ministro dell’istruzione ha avuto il coraggio di dire che le classi pollaio sarebbero un’esiguità, solo lo 0,4 per cento del totale. Una percentuale così ridicola da non creare alcun turbamento né un minimo ripensamento da parte del ministro Gelmini su criteri che determinano il percorso degli studenti italiani. Forse Mariastella Gelmini ha qualche difficoltà a far di conto. O forse non ha perso l’ennesima occasione per essere smentita dai fatti e le 1.324 classi affollate da oltre 30 alunni nella provincia di Catania lo dimostrano ancora una volta”. Lo afferma il deputato nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, in merito ai dati diffusi dal Codacons sulle cosiddette classi pollaio, quelle con più di 30 alunni. “Circolari su circolari, regolamenti che smentiscono il buon senso e le esigenze dei singoli istituti scolastici, norme che non tengono conto della necessità di adeguare le scuole a standard edilizi che mettano gli alunni e i docenti in sicurezza. Tutto questo è in grado di produrre il ministero dell’Istruzione, bocciato ora dal Tar del Lazio grazie alla class action del Codacons” prosegue l’esponente del PD. “Purtroppo non è la prima volta che questo Governo di centrodestra si distingue per gli errori che è in grado di compiere a danno della scuola pubblica – prosegue Berretta – Prima il tetto al numero di insegnanti di sostegno, giudicato incostituzionale dalla Consulta, poi il taglio delle classi a tempo pieno nella scuola primaria, anche in quel caso smentito dalla Gelmini con dati non veritieri. Senza tralasciare i pesanti tagli al personale docente imposti dalla coppia Gelmini-Tremonti, che stanno mortificando il ruolo della scuola pubblica: mettono a rischio la sicurezza degli alunni, creano disagio nei dirigenti scolastici costretti ad applicare normative e regolamenti sul numero di alunni per classe che molto spesso contrastano con le effettive dimensioni delle aule, rendono più complicato l’apprendimento soprattutto per gli alunni che avrebbero bisogno di più attenzioni degli altri, umiliano i docenti”. “Questo modello di scuola non serve affatto a formare al meglio gli studenti – conclude il parlamentare democratico – Questo modello di scuola non è quello che vorremmo per i nostri figli, perché serve solo a fare economia sulla pelle delle giovani generazioni”.

Roma, 26 gennaio 2011 TV, CRISI DAHLIA. BERRETTA (PD): INTERESSI PERSONALI NON PREVALGANO SU QUELLI COLLETTIVI.

“Il ministro Romani non può continuare ad ignorare le preoccupazioni dei lavoratori”   “Ancora una volta il conflitto di interessi che ruota attorno alla persona del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi coinvolgerà, come sempre con conseguenze negative, migliaia di italiani. Il caso della liquidazione di Dahlia tv, che era l’unica concorrente di Mediaset Premium sul digitale terrestre a pagamento, è solo un ulteriore esempio del rischio che interessi personali prevalgano su quelli collettivi e, al contrario, della poca attenzione del Governo Berlusconi nei confronti di chi rischia di perdere il posto di lavoro. Questo Governo e il ministro Romani in particolare continuano infatti ad ignorare le preoccupazioni dei 150 dipendenti italiani della Made-Filmmaster Television e di altre decine di lavoratori dell’indotto, che dal 31 gennaio saranno definitivamente disoccupati a causa della liquidazione di Dahlia tv”. Lo afferma il parlamentare nazionale del PD, Giuseppe Berretta, che sulla crisi della tv svedese era già intervenuto alcune settimane fa con un’interrogazione al ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani, chiedendo di salvaguardare i lavoratori, che stanno continuando a garantire le telecronache delle partite di serie A di Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria, Udinese e della serie B. “Oltre a cercare di tutelare i 270.000 abbonati italiani di Dahlia tv, non ci risulta che il Governo stia lavorando concretamente per salvaguardare anche l’occupazione – continua Berretta – Un fatto ancora più preoccupante se si considera che da mesi la crisi di Dahlia tv era nell’aria, almeno dalla scorsa estate quando Dahlia, unica concorrente di Mediaset sul digitale terrestre, aveva perso i diritti tv di importanti squadre di calcio. Una crisi colpevolmente ignorata quasi fino al momento della messa in liquidazione di Dahlia tv”. “Romani, che si autodefinisce esperto di televisione – conclude Berretta – cerchi di mettere in campo tutta la sua esperienza per evitare che la redistribuzione dei diritti tv delle squadre del bouquet Dahlia favorisca la creazione di posizioni dominanti da parte di Mediaset, come temono in molti a partire dal Garante della concorrenza Catricalà”.

Roma, 10 gennaio 2011 – Crisi Dahlia Tv. Berretta (PD): “Il ministro Romani eviti il fallimento dell’azienda. Rischio monopolio nel settore del digitale terrestre”.   “Non vorremmo che anche il settore del digitale terrestre fosse contraddistinto da posizioni dominanti, se non veri e propri monopoli, da parte di società – guarda caso sempre le stesse – che impediscono la libera concorrenza, anche in mercati nati proprio per moltiplicare l’offerta dei contenuti televisivi. A farne le spese sarebbero tutti i cittadini e, ancora di più, i dipendenti e i lavoratori di aziende nuove come Dahlia Tv. A rischio ci sono 150 posti di lavoro, mentre ai giornalisti e ai dipendenti della Filmmaster Television, fornitrice di tutti i servizi tecnici e redazionali di Dahlia Tv Sport, non è più stato rinnovato il contratto a tempo determinato, scaduto il 31 dicembre scorso, a causa dell’inspiegabile perdita di tre squadre importantissime per il bouquet di Dahlia come Palermo, Bologna e Fiorentina. Un’agonia cominciata questa estate, proseguita tra lunghissimi e inspiegabili silenzi da parte del Mse. Spiace ma è necessario constatare come questa crisi aziendale sia dovuta in gran parte alla posizione dominante di Mediaset Premium nel settore del digitale terrestre. Il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani, se ha davvero a cuore il destino dei 150 lavoratori si occupi di scongiurare il fallimento dell’azienda. E si preoccupi di garantire il naturale e corretto svolgimento del libero mercato nel settore del digitale terrestre”. Lo afferma in una nota il deputato nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, che presenterà un’interrogazione sulla vicenda dell’emittente Dhalia Tv, il cui destino si decide nell’assemblea dei soci in corso in queste ore.

Catania, 8 gennaio 2011. “Non è compito di altre forze politiche analizzare e contestare strumentalmente le vicende interne al Partito Democratico, specie chi sostiene di voler costruire un centrosinistra forte assieme al PD, principale forza d’opposizione al berlusconismo che tanti mali ha prodotto in Italia e in Sicilia. Si evitino quindi pretestuose strumentalizzazioni che assomigliano più ad atti di sciacallaggio. I siciliani attendono risposte ai bisogni non soddisfatti e soluzioni ai tanti nodi irrisolti della nostra terra. Con questo spirito, in un frangente tanto complesso, si è mosso il PD. Eguale senso di responsabilità vorremmo rintracciare negli altri soggetti politici”. Lo dice il parlamentare nazionale del PD, on. Giuseppe Berretta, in merito ad alcune dichiarazioni di esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà e Idv sul commissariamento del PD di Caltagirone.

Catania, 12/01/10. MAFIA, MINACCE AD ARDITA. BERRETTA (PD): “SINTOMO DEL MALESSERE DELLE COSCHE NEI CONFRONTI DEL 41 BIS”

Il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, ha espresso “viva solidarietà” al magistrato Sebastiano Ardita, direttore dell’area detenuti del Dap, per le pesanti minacce ricevute e di cui si è appreso oggi. “Al magistrato responsabile della gestione dei detenuti in regime di 41bis esprimo la mia vicinanza e la mia stima per l’intransigenza dimostrata nei confronti dei detenuti sottoposti a regime di carcere duro – prosegue Berretta – Queste squallide intimidazioni mafiose siano da sprone non solo per i bravi magistrati come Ardita ma anche per la classe politica italiana tutta perché, testimoniando il profondo malessere della mafia nei confronti del carcere duro, fanno comprendere come sulla misura del 41bis non è accettabile alcun ripensamento, ridimensionamento o eccezione”.

19-12-09. Catania, vertenza ex Cesame. Berretta (PD): “Solidarietà ai lavoratori. Comune e Provincia onorino davvero gli impegni assunti quattro anni fa”.

“E’ impensabile che, a quattro anni dalla firma ufficiale dei protocolli d’intesa per il reinserimento lavorativo dei dipendenti ex Cesame, ancora oggi questi si vedano costretti a protestare duramente per chiedere il rispetto di quegli accordi, dimenticati dalle istituzioni”. E’ il commento del parlamentare nazionale del Partito democratico, Giuseppe Berretta, in merito all’occupazione dell’aula del Consiglio comunale da parte di una trentina di ex lavoratori Cesame. “Esprimo solidarietà ai lavoratori, costretti a far sentire le proprie ragioni con sit-in e occupazioni simboliche – prosegue il deputato del Pd – Le amministrazioni di Comune e Provincia, se hanno davvero a cuore il futuro della città, si facciano carico di onorare seriamente gli impegni assunti in Prefettura nel 2005 e rispettati solo in minima parte, provvedendo a elaborare un serio piano di reinserimento lavorativo per i 110 ex Cesame, giustamente esasperati dal silenzio delle istituzioni”.

REGIONI: BERRETTA (PD), DA NOI NESSUN CONTRIBUTO A LOMBARDO
(ANSA) – CATANIA, 5 DIC 09 – ‘Le risse del centrodestra di Lombardo e Micciche’ sono affari loro. Non sono sicuramente affari dei siciliani ne’ tanto meno dovrebbero essere affari del PD’. Lo afferma in una nota il parlamentare nazionale del Partito Democratico e membro della direzione nazionale del partito Giuseppe Berretta. ‘Il Partito Democratico – sottolinea Berretta – e’ nato per dare un’alternativa all’Italia e alla Sicilia, a partire dai problemi della gente. Noi non c’entriamo nulla con il MpA, col Pdl ne’ con l’Udc, non c’entriamo con le loro storie, con i loro governi, anche perche’ li conosciamo bene: a Catania, come a Palermo e a Roma’. ‘Per questo – continua Berretta – non siamo disposti a fornire alcun contributo ad un governatore che ha gia’ ampiamente dimostrato di non essere in grado di affrontare i tanti problemi della Sicilia e dei siciliani’.
‘Questo, a mio avviso – conclude il parlamentare del PD – vuol dire assumerci le nostre responsabilita’ come forza d’opposizione, popolare, cui tocca il compito di vigilare sui fatti e i fatti fino ad ora dicono chiaramente che stiamo assistendo alla solita sceneggiata che serve solo a coprire le liti sulla spartizione del potere’.(ANSA).
COM-DA 05-DIC-09 16:29 NNNN
SICILIA: BERRETTA (PD), DA NOI NESSUN APPOGGIO A LOMBARDO
Palermo, 5 dic. – (Adnkronos) – “Le risse del centrodestra di Lombardo e Micciche’ sono affari loro. Non sono sicuramente affari dei siciliani ne’ tantomeno dovrebbero essere affari del Pd’. Lo afferma il parlamentare nazionale del Pd e membro della Direzione nazionale del partito, Giuseppe Berretta, che aggiunge: “Il Partito Democratico e’ nato per dare un’alternativa all’Italia e alla Sicilia, a partire dai problemi della gente. Noi non c’entriamo nulla con il Mpa, con il Pdl ne’ con l’Udc, non c’entriamo con le loro storie, con i loro governi, anche perche’ li conosciamo bene: a Catania, come a Palermo e a Roma’.

‘Per questo – puntualizza – non siamo disposti a fornire alcun contributo ad un governatore che ha gia’ ampiamente dimostrato di non essere in grado di affrontare i tanti problemi della Sicilia e dei siciliani: Questo, a mio avviso, vuol dire assumerci le nostre responsabilita’ come forza d’opposizione, popolare, cui tocca il compito di vigilare sui fatti – conclude l’esponente dei Democratici -. E i fatti, fino ad ora, dicono chiaramente che stiamo assistendo alla solita sceneggiata che serve solo a coprire le liti sulla spartizione del potere’.
(Loc/Ct/Adnkronos) 05-DIC-09 17:28

 

TERREMOTI: BERRETTA (PD), PROROGA FONDI E’ SEGNALE TIMIDO
(ANSA) – CATANIA, 1 DICEMBRE
– ‘La proroga al 2010 dei benefici relativi al sisma dell’ottobre 2002 che colpi’ diversi comuni del Catanese e’ un primo timido segnale di attenzione verso la Sicilia da parte del governo Berlusconi’. Lo afferma il parlamentare nazionale del Partito democratico, Giuseppe Berretta, firmatario assieme agli altri parlamentari siciliani del Pd di un apposito emendamento alla Finanziaria che prevede contributi per i comuni colpiti dal sisma e dagli eventi vulcanici del 2002.
‘Attendiamo ora tutto il resto, come dice anche il governatore Lombardo – prosegue l’esponente del Pd – cosi’ come attendiamo che sia data giusta attenzione verso il disastro di Giampilieri e Scaletta Zanclea, attenzione dovuta quantomeno per i morti di Messina’. ‘Su questo – conclude Berretta – sfidiamo Lombardo a mettere da parte per un momento le beghe della sua maggioranza di centrodestra e di fare il governatore della Sicilia, quindi gli interessi dei siciliani’. (ANSA).

FINANZIARIA: EMENDAMENTI DEL PD PER CATANIA E MESSINA
(AGI) – Catania, 28 novembre 09
 – “Quella di Tremonti e’ una finanziaria di lacrime e sangue che ignora del tutto i problemi del Mezzogiorno, in particolare dei siciliani, delle aziende del Sud in crisi, dei lavoratori che hanno perso il posto e che ignora persino le vittime dell’alluvione di Messina e le esigenze dei comuni catanesi che hanno subito il terremoto del 2002”. Lo ha detto il parlamentare nazionale del Partito democratico Giuseppe Berretta durante una conferenza stampa svoltasi nella sede catanese del partito. Al centro dell’incontro, gli emendamenti alla Finanziaria 2010 depositati dai parlamentari del Pd, che contengono una serie di misure per il Mezzogiorno e per la Sicilia in particolare. “Giampilieri e’ l’emblema di come vengano trattati i cittadini siciliani da parte di questo Governo”, ha detto Berretta. Il riferimento e’ all’emendamento che stanziava 100 milioni di euro per i territori del Messinese colpiti dall’alluvione del primo ottobre scorso: un emendamento dell’Udc sostenuto anche da Pd, Mpa e Idv ma che in Senato fu bocciato il 13 novembre scorso.
“In Senato paradossalmente anche i parlamentari del Pdl eletti in Sicilia – accusa – hanno votato contro l’emendamento e tra questi anche i senatori Firrarello e Fleres e il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli che, forse troppo occupato a pensare ai fondi del Cipe per coprire i buchi del bilancio, non ha ritenuto opportuno ascoltare le esigenze dei cittadini messinesi” ha proseguito Berretta”. Ora il gruppo Pd alla Camera ha riproposto un emendamento che prevede la sospensione della riscossione di tributi e contributi per i residenti delle zone alluvionate. Da qui, l’appello di Berretta, Burtone e Samperi perche’ “tutti i deputati siciliani ora facciano di questa proposta una propria battaglia, indipendentemente dal partito a cui appartengono”. Risorse per viabilita’ e per i comuni catanesi. Con un altro emendamento si prevede uno stanziamento di 350 milioni di euro alla Sicilia e 150 alla Calabria per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 per interventi di ammodernamento e di potenziamento della viabilita’ secondaria. Altro argomento e’ stato quello dei fondi mai assegnati ai comuni colpiti dal sisma e dall’eruzione vulcanica dell’ottobre 2002. L’emendamento prevede uno stanziamento di 66 milioni di euro per la ricostruzione di edifici privati e 117 milioni per la realizzazione di opere pubbliche e di risanamento strutturale dei territori colpiti.
Per la provincia di Catania, inoltre, e’ previsto un emendamento che proroga ulteriormente ad aprile 2012 il termine per la definizione della posizione contributiva da parte dei soggetti colpiti dall’eruzione dell’Etna e dagli eventi sismici del mese di ottobre 2002. (AGI) Mrg 281623 NOV 09

LAVORO: BERRETTA (PD), FCE CONDANNATA PER SANZIONI ILLEGALI
(ANSA) – CATANIA, 24 NOV –
Il Tribunale del lavoro di Catania ha dichiarato illegittime le sanzioni comminate tre anni fa dalla Ferrovia circumetnea a tre dipendenti che nel maggio del 2005 avevano dissentito con una lettera sull’iniziativa dell’allora commissario in carica di invitare i dipendenti della Fce a partecipare a un incontro con l’allora sindaco in carica, Umberto Scapagnini, pochi giorni prima delle elezioni comunali.
La sentenza, che parla di ‘esercizio illegittimo del potere sanzionatorio’, e’ stata emessa il 6 ottobre scorso ma resa nota oggi dal parlamentare nazionale del Partito democratico Giuseppe Berretta. ‘Ci si chiede – osserva l’esponente del Pd in una nota – come puo’ un’azienda a gestione governativa dimenticare le leggi fondamentali del nostro ordinamento esercitando in maniera distorta il proprio potere sui dipendenti. Speriamo – conclude Berretta – che fatti del genere non si ripetano piu’, compreso il coinvolgimento diretto di un’azienda dello Stato nel fare campagna elettorale sottobanco a questo o quel politico’. (ANSA).

MESSINA: BERRETTA (PD), CHIAREZZA SU FONDI PER GIAMPILIERI

(ANSA) – CATANIA, 16 NOV – Il deputato nazionale del Partito democratico Giuseppe Berretta ha presentato al presidente del Consiglio una interrogazione per chiedere chiarezza sui fondi destinati dalla Finanziaria del 2006 alla Sicilia e in particolare ai territori a serio rischio idrogeologico come Giampilieri, tra le localita’ colpite dall’alluvione dell’1 ottobre scorso.
Il deputato rileva come all’Isola furono assegnati alla Sicilia 106 milioni e 50 mila euro per interventi di difesa del suolo, un milione dei quali destinati ad opere di mitigazione rischio idrogeologico a Giampilieri’.
‘I fondi per Giampilieri – afferma Berretta – scomparvero improvvisamente ed inspiegabilmente. Visto il disastro che ha colpito la zona occorre fare chiarezza sui criteri utilizzati e sulle priorita’ seguite per individuare gli interventi del finanziamento ed escluderne altri senza alcuna plausibile giustificazione’. (ANSA).

COM-DA 16-NOV-09 09:54 NNNN


MESSINA: ALLUVIONE, PD “SPARITI FONDI PER GIAMPILIERI, FARE LUCE”

MESSINA (ITALPRESS) – Il deputato nazionale del Partito democratico, Giuseppe Berretta, ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri per chiedere chiarezza sui fondi destinati alla Sicilia e in particolare ai territori a serio rischio idrogeologico come Giampilieri, fondi pubblici previsti dalla Finanziaria 2006 e poi improvvisamente e inspiegabilmente scomparsi. Nell’interrogazione, presentata da Berretta come primo firmatario e sottoscritta da altri parlamentari del Partito Democratico, si fa luce su avvenimenti finora sconosciuti e si chiede al presidente del Consiglio una risposta scritta, per chiarire la vicenda.
“La vicenda riportata nell’interrogazione – si legge in una nota – inizia con l’approvazione della Finanziaria 2006 che, assieme ai finanziamenti per il Ponte sullo Stretto, assegnava alla Sicilia un fondo da 106 milioni 50 mila euro per interventi di difesa del suolo (articolo 2, commi 92 e 93). Fondi da ripartire su tutto il territorio regionale. A stabilire come suddividerli fu l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, che il 29 ottobre del 2008 trasmetteva al ministero dell’Ambiente un primo elenco di opere da finanziare, che comprendeva diversi interventi nella provincia di Messina e, in particolare, stanziava per Giampilieri 1 milione di euro per ‘Opere di mitigazione rischio idrogeologico nel centro abitato'”. “L’elenco delle opere da finanziare – prosegue la nota – viene rivisto, ritrasmesso dal ministero all’assessorato. Fino al decreto di assegnazione delle somme, a cui viene allegata la tabella che assegna i fondi per le opere da realizzare. E, nonostante nel decreto sia specificato in premessa che e’ ‘acquisita con la Regione Sicilia l’intesa degli interventi da comprendere nel programma’, si scopre che tutta la ripartizione dei finanziamenti e’ stata stravolta: gli importi di alcuni progetti sono stati diminuiti, altri aumentati, altre opere sono state inserite ex novo e in alcuni casi dei progetti sono stati addirittura stralciati. Tra questi, l’intervento relativo a Giampilieri: il milione di euro – conclude la nota – stanziato per opere di mitigazione del rischio idrogeologico nel centro abitato di Giampilieri, gia’ in passato sconvolto da fenomeni simili, scompare improvvisamente”.
“Visto il disastro che ha colpito proprio il centro abitato di Giampilieri e altri comuni della provincia di Messina il primo ottobre scorso, che ha causato decine di morti – sottolinea Berretta – occorre fare chiarezza sui criteri utilizzati e sulle priorita’ seguite per individuare gli interventi del finanziamento ed escluderne altri senza alcuna plausibile giustificazione”.
“Vogliamo capire perche’ l’elenco originario sia stato piu’ volte modificato e individuare se vi siano precise responsabilita’ nell’avere escluso Giampilieri dai finanziamenti – conclude il parlamentare Pd – tenuto conto del disastro idrogeologico che successivamente si e’ verificato in quell’area”.
(ITALPRESS).


MESSINA: “SPARITI FONDI PER GIAMPILIERI”, IL CASO ALLA CAMERA =

(AGI) – Palermo, 16 nov. – Il parlamentare del Partito democratico, Giuseppe Berretta, ha presentato alla Camera un’interrogazione al presidente del Consiglio per chiedere chiarezza sui fondi destinati alla Sicilia e in particolare ai territori a serio rischio idrogeologico come Giampilieri, fondi pubblici previsti dalla Finanziaria 2006 “e poi improvvisamente e inspiegabilmente scomparsi”. La vicenda riportata nell’interrogazione inizia con l’approvazione della Finanziaria 2006 che, assieme ai finanziamenti per il Ponte sullo Stretto, assegnava alla Sicilia un fondo da 106 milioni 50 mila euro per interventi di difesa del suolo (articolo 2, commi 92 e 93).
Fondi da ripartire su tutto il territorio regionale. A stabilire come suddividerli fu l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, che il 29 ottobre del 2008 trasmetteva al ministero dell’Ambiente un primo elenco di opere da finanziare, che comprendeva diversi interventi nella provincia di Messina e, in particolare, stanziava per Giampilieri 1 milione di euro per “Opere di mitigazione rischio idrogeologico nel centro abitato”. L’elenco delle opere da finanziare viene rivisto, ritrasmesso dal ministero all’assessorato. Fino al decreto di assegnazione delle somme, a cui viene allegata la tabella che assegna i fondi per le opere da realizzare. E, nonostante nel decreto sia specificato in premessa che e’ “acquisita con la Regione Sicilia l’intesa degli interventi da comprendere nel programma”, si scopre che tutta la ripartizione dei finanziamenti e’ stata stravolta: gli importi di alcuni progetti sono stati diminuiti, altri aumentati, altre opere sono state inserite ex novo e in alcuni casi dei progetti sono stati addirittura stralciati. Tra questi, l’intervento relativo a Giampilieri: il milione di euro stanziato per opere di mitigazione del rischio idrogeologico nel centro abitato di Giampilieri, gia’ in passato sconvolto da fenomeni simili, scompare improvvisamente. “Visto il disastro che ha colpito proprio il centro abitato di Giampilieri e altri comuni della provincia di Messina il primo ottobre scorso, che ha causato decine di morti – sottolinea Berretta – occorre fare chiarezza sui criteri utilizzati e sulle priorita’ seguite per individuare gli interventi del finanziamento ed escluderne altri senza alcuna plausibile giustificazione”. “Vogliamo capire perche’ l’elenco originario sia stato piu’ volte modificato e individuare se vi siano precise responsabilita’ nell’avere escluso Giampilieri dai finanziamenti – conclude il parlamentare PD – tenuto conto del disastro idrogeologico che successivamente si e’ verificato in quell’area”. (AGI) Mrg 160906 NOV 09


ALLUVIONE MESSINA, INTERROGAZIONE PD SU FONDI SCOMPARSI

(9Colonne) Roma, 16 nov – Il deputato del Pd, Giuseppe Berretta, ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio per chiedere chiarezza sui fondi destinati alla Sicilia e in particolare ai territori a serio rischio idrogeologico come Giampilieri, fondi pubblici previsti dalla Finanziaria 2006 e poi “improvvisamente e inspiegabilmente scomparsi”. Nell’interrogazione, presentata da Berretta e sottoscritta da altri parlamentari del Pd, si ricorda che la Finanziaria 2006 che, assieme ai finanziamenti per il Ponte sullo Stretto, assegnava alla Sicilia un fondo da 106 milioni 50 mila euro per interventi di difesa del suolo la cui ripartizione è stata decisa dalla regione Sicilia che nell’ottobre 2008 ha trasmesso al ministero dell’Ambiente un primo elenco di opere da finanziare, che comprendeva diversi interventi nella provincia di Messina e, in particolare, stanziava per Giampilieri 1 milione di euro. Tuttavia nel decreto di assegnazione delle somme e, nonostante nel decreto sia specificato in premessa che è “acquisita con la Regione Sicilia l’intesa degli interventi da comprendere nel programma”, Berretta sostine che “gli importi di alcuni progetti sono stati diminuiti, altri aumentati, altre opere sono state inserite ex novo e in alcuni casi dei progetti sono stati addirittura stralciati. Tra questi, l’intervento relativo a Giampilieri”. “Visto il disastro che ha colpito proprio il centro abitato di Giampilieri e altri comuni della provincia di Messina il primo ottobre scorso, che ha causato decine di morti – sottolinea Berretta – occorre fare chiarezza sui criteri utilizzati e sulle priorità seguite per individuare gli interventi del finanziamento ed escluderne altri senza alcuna plausibile giustificazione”.
(grm)


Rischio idrogeologico, interrogazione di Berretta (Pd) su fondi

Roma, 16 NOV (Velino) – Il deputato nazionale del Partito democratico, Giuseppe Berretta, ha presentato un’interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri per chiedere chiarezza sui fondi destinati alla Sicilia e in particolare ai territori a serio rischio idrogeologico come Giampilieri, fondi pubblici previsti dalla Finanziaria 2006 e poi improvvisamente e inspiegabilmente scomparsi.
Nell’interrogazione, presentata da Berretta come primo firmatario e sottoscritta da altri parlamentari del Partito Democratico, si fa luce su avvenimenti finora sconosciuti e si chiede al presidente del Consiglio una risposta scritta, per chiarire la vicenda. La vicenda riportata nell’interrogazione inizia con l’approvazione della Finanziaria 2006 che, assieme ai finanziamenti per il Ponte sullo Stretto, assegnava alla Sicilia un fondo da 106 milioni 50 mila euro per interventi di difesa del suolo (articolo 2, commi 92 e 93). Fondi da ripartire su tutto il territorio regionale. A stabilire come suddividerli fu l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, che il 29 ottobre del 2008 trasmetteva al ministero dell’Ambiente un primo elenco di opere da finanziare, che comprendeva diversi interventi nella provincia di Messina e, in particolare, stanziava per Giampilieri 1 milione di euro per <<Opere di mitigazione rischio idrogeologico nel centro abitato” (segue) (com/gda) 161047 NOV 09 NNNN


Rischio idrogeologico, interrogazione di Berretta (Pd) su fondi (2) Roma, 16 NOV (Velino) – L’elenco delle opere da finanziare viene rivisto, ritrasmesso dal ministero all’assessorato. Fino al decreto di assegnazione delle somme, a cui viene allegata la tabella che assegna i fondi per le opere da realizzare. E, nonostante nel decreto sia specificato in premessa che e’ <<acquisita con la Regione Sicilia l’intesa degli interventi da comprendere nel programma>>, si scopre che tutta la ripartizione dei finanziamenti e’ stata stravolta: gli importi di alcuni progetti sono stati diminuiti, altri aumentati, altre opere sono state inserite ex novo e in alcuni casi dei progetti sono stati addirittura stralciati. Tra questi, l’intervento relativo a Giampilieri: il milione di euro stanziato per opere di mitigazione del rischio idrogeologico nel centro abitato di Giampilieri, gia’ in passato sconvolto da fenomeni simili, scompare improvvisamente. (segue) (com/gda) 161047 NOV 09 NNNN


Rischio idrogeologico, interrogazione di Berretta (Pd) su fondi (3) Roma, 16 NOV (Velino) – “Visto il disastro che ha colpito proprio il centro abitato di Giampilieri e altri comuni della provincia di Messina il primo ottobre scorso, che ha causato decine di morti – sottolinea Berretta – occorre fare chiarezza sui criteri utilizzati e sulle priorita’ seguite per individuare gli interventi del finanziamento ed escluderne altri senza alcuna plausibile giustificazione”. “Vogliamo capire perche’ l’elenco originario sia stato piu’ volte modificato e individuare se vi siano precise responsabilita’ nell’avere escluso Giampilieri dai finanziamenti – conclude il parlamentare PD – tenuto conto del disastro idrogeologico che successivamente si e’ verificato in quell’area”. (com/gda) 161047 NOV 09

Catania, 17 ottobre ’09

Marcia della legalità per Catania.
Giuseppe Berretta (PD): “La vera sicurezza la fanno gli operatori delle forze dell’ordine”

Il parlamentare nazionale del Partito democratico, Giuseppe Berretta, ha partecipato questa mattina – sabato 17 ottobre – alla manifestazione organizzata a Catania dal Siap. L’esponente dei Democratici ha espresso la propria solidarietà e il pieno apprezzamento per l’iniziativa del sindacato dei poliziotti. “La costruzione della legalità e il rafforzamento delle condizioni di sicurezza – ha detto Berretta – passano necessariamente da una maggiore attenzione nei confronti di tutti gli operatori delle forze dell’ordine che ogni giorno compiono il proprio dovere in condizioni drammatiche, a causa delle pesanti carenze di organico e delle scarse dotazioni di mezzi e risorse economiche”. “E in una città come Catania, sempre più tartassata dalla recrudescenza di episodi di violenza e criminalità – conclude il parlamentare Pd – è evidente il fallimento delle politiche attuate dal Governo nazionale: anziché pensare alle ronde, si mettano piuttosto le forze dell’ordine nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro, garantendo vera sicurezza ai cittadini”.



Catania, 14 ottobre ’09

Viabilità’ in Sicilia.
Berretta (Pd): “Si pensi al ponte Primosole prima del ponte sullo Stretto”

“Prima di pensare alle opere faraoniche si metta mano a opere di modesta dimensione che frenano lo sviluppo e l’economia della Sicilia”. Lo ha detto il parlamentare nazionale del Partito democratico, Giuseppe Berretta, intervenendo con un’interpellanza alla Camera sulla questione della viabilità nell’Isola e in particolare sull’asse di collegamento tra Catania e Siracusa. “Questa vicenda è emblematica di tutto quello che accade in Sicilia – ha detto Berretta – L’asse di collegamento tra Catania e Siracusa è stato inaugurato centinaia di volte ma in realtà solo una piccola porzione è stata completata. Ci sono stati e continuano ad esserci invece momenti di vera difficoltà per gli abitanti delle due province”. “L’inefficienza con cui è stato gestito il problema della programmazione dei lavori sta mettendo in difficoltà l’economia siciliana”. “È un problema – ha proseguito l’esponente del Pd – che il governo Prodi aveva tentato di risolvere stanziando 1 miliardo di euro per la viabilità secondaria in Sicilia, in particolare 157 milioni di euro per Catania e 100 milioni per Siracusa. Il governo Berlusconi ha dirottato altrove questi fondi penalizzando ancora una volta la Sicilia, che ha estremo bisogno di maggiore sicurezza e di interventi che non arrechino ulteriori danni ad un’economia già in crisi”. “Il presidente del Consiglio ha più volte rassicurato il presidente della Regione Lombardo, ma sono trascorsi oltre 12 mesi e di quelle promesse non vi è traccia – ha concluso Berretta – In Sicilia ci sono cittadini che vivono nel profondo isolamento, come le 500 famiglie di Vaccarizzo che hanno bisogno del Ponte Primosole. Ci rimettiamo alle parole sagge del capo dello Stato Napolitano: no a opere faraoniche come il ponte sullo Stretto se prima non si interviene per rendere le nostre strade più vivibili, con opere di modesta dimensione ma necessarie per lo sviluppo dell’Isola”.

Catania, 13 ottobre ’09


PRIMARIE PD, PRESENTATE LE LISTE.
MOZIONE BERSANI NEL SEGNO DELL’INNOVAZIONE
E DELLA VICINANZA AL TERRITORIO.

Le primarie del Partito Democratico sono al via in vista della consultazione del 25 ottobre. Ieri era il termine ultimo per presentare le liste di delegati a sostegno delle candidature a segretario nazionale e regionale. Saranno due i collegi della provincia di Catania. Uno che comprende la città e i comuni dell’hinterland (Catania, Aci Castello, Camporotondo Etneo, Gravina, Mascalucia, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Nicolosi, Pedara, San Giovanni La Punta, San Gregorio, San Pietro Clarenza, Sant’Agata Li Battiati, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde) e l’altro il resto della provincia.
La mozione Bersani, che a livello nazionale ha ottenuto il 55 per cento delle preferenze riscuotendo un grande successo nelle consultazioni nei circoli della provincia etnea (65% per Bersani, 56% per Mattarella), ha messo in campo una lista unica a sostegno di Bersani e due liste a sostegno di Bernardo Mattarella.

Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone capeggeranno le liste nazionali, rispettivamente nel collegio della città e in quello della provincia. Luca Spataro, Concetta Raia, Franco Pignataro e Remo Palermo capeggeranno invece le liste a sostegno di Bernardo Mattarella, candidato di Bersani in Sicilia. Tanti i volti noti ma anche tantissime new entry nelle liste di delegati: ci sono parlamentari nazionali e regionali, sei sindaci, diversi consiglieri comunali, coordinatori di circolo, esponenti del mondo sindacale e tantissimi giovani.

“Sono liste costruite nel segno dell’innovazione e del radicamento territoriale. Sei sindaci, tanti consiglieri comunali e tra questi tante donne under 30, coordinatori di circoli, il gruppo dirigente di punta a guidare le liste, la metà dei candidati sotto i 40anni” ha affermato il coordinatore regionale della mozione Bersani e parlamentare nazionale, Giuseppe Berretta. “In questi due anni – prosegue – abbiamo puntato molto sulla crescita di un nuovo gruppo dirigente, puntando su un binomio forte: rinnovamento e territorio”.
“In questa provincia hanno deciso di sostenere la mozione Bersani tantissime espressioni di questo nuovo corso, dal segretario provinciale del Pd, Luca Spataro, al coordinatore provinciale dei Giovani Rosario Liuzzo, al segretario nazionale dei Giovani Democratici, Fausto Raciti, fino a tanti giovani amministratori locali cresciuti grazie alle esperienze dei consigli comunali – sottolinea Concetta Raia, coordinatrice provinciale della mozione e parlamentare regionale – Non è una retorica giovanilistica quindi che mettiamo in campo ma una nuova classe dirigente selezionata sulla base del merito che mettiamo a disposizione del Pd e del centrosinistra”.
“L’impegno nostro e di tutto il Pd – concludono i due coordinatori – è quello di far sì che le primarie del 25 ottobre siano una grande manifestazione di popolo, di partecipazione e democrazia”.


Catania, 2 ottobre ’09

SCUDO FISCALE.
BERRETTA (PD): PROVVEDIMENTO AVVANTAGGIA LE ORGANIZZAZIONI MAFIOSE.

“Sento l’obbligo morale, da meridionale e catanese, di mettere in guardia dal rischio di inquinamento della nostra economia collegato al cosiddetto scudo fiscale. E’ altamente probabile infatti che si avvalgano della possibilità di rimpatrio dei capitali anche le organizzazioni criminali, che utilizzeranno tali capitali per investirli nei modi più disparati, alterando la concorrenza tra le imprese e incrementando il controllo della economia legale, avvantaggiandosi anche della crisi in corso”. Lo ha detto il deputato nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, questa mattina in Aula alla Camera nel corso della discussione sul decreto legge correttivo del provvedimento anticrisi che contiene, tra l’altro, le norme relative allo scudo fiscale. “Rispetto a tale rischio – ha proseguito Berretta – mi sarei aspettato il massimo rigore, invece nel corso dell’esame al Senato è stato introdotto su proposta del senatore Fleres un emendamento in base al quale tali operazioni di rimpatrio sono esonerate dalla disciplina in materia di anti-riciclaggio per cui non vi è l’obbligo di segnalazione”. “Tale scelta è gravissima – ha proseguito l’esponente dei Democratici – Chi ha proposto l’emendamento e chi lo ha votato infatti si rende complice di una scelta davvero dannosa per l’economia legale”.


Catania, 27 settembre ’09

Bersani e Mattarella vincono a Catania

Berretta: “Anche a Catania si sente la voglia di un nuovo inizio.
Pd concreta alternativa contro il governo delle destre”

Il candidato alla segreteria nazionale del Pd Pierluigi Bersani e il candidato alla segreteria regionale Bernardo Mattarella hanno ottenuto una vittoria netta, risultando i più votati nel circolo del Partito democratico di Catania, dove oggi hanno votato gli iscritti al partito. Bersani ha ottenuto 288 voti, cioè il 65 per cento del totale, Mattarella 263 voti (59,1 per cento).
“Quello di oggi è uno risultato straordinario innanzitutto per la partecipazione registrata, visto che hanno votato circa 450 iscritti catanesi su 800, oltre che un grande risultato per Bersani e Mattarella – è il commento di Giuseppe Beretta, coordinatore regionale della mozione Bersani e parlamentare nazionale del Pd– Anche a Catania si sente fortissima la voglia di un nuovo inizio per il Partito democratico, forte della sua autonomia, che lavora per il proprio radicamento nei ceti popolari, produttivi e nel mondo del lavoro per costituire una reale, concreta alternativa alle destre che governano Italia, Regione, Provincia e Comune”. “Si comincia così, da una convincente opposizione a costruire una alternativa di governo della quale Catania, la provincia etnea, la Sicilia e l’Italia hanno un enorme bisogno – ha concluso il parlamentare del Pd – Per dirla con Bersani, diamo un senso a questa storia: è la nostra”.
Nel dettaglio, Bersani ha ottenuto 288 voti (65 per cento), contro i 135 a favore di Dario Franceschini (il 30 per cento) e i 19 in favore di Ignazio Marino (il 5 per cento). Bernardo Mattarella si è aggiudicato la vittoria con 263 voti (59,1 per cento) contro i 105 in favore di Giuseppe Lupo (23,4 per cento) e i 68 di Giuseppe Lumia (15,5 per cento). Complessivamente, nel circolo di Catania hanno votato 445 iscritti.
Domani, lunedì 28 alle 18.30 alle Ciminiere, si parlerà anche dei risultati catanesi durante la manifestazione alla quale parteciperanno Pierluigi Bersani, Anna Finocchiaro, Rosy Bindi e Bernardo Mattarella.


Catania, 23 settembre ’09


GIUSEPPE BERRETTA (PD): “PLAUSO ALLA POLIZIA PER LE OPERAZIONI ANTIPROSTITUZIONE. E’ IL SEGNALE PIU’ ECLATANTE DELL’INUTILITA’ DELLE RONDE-FARSA”.


Il parlamentare nazionale del Partito democratico, Giuseppe Berretta, ha contattato il questore Domenico Pinzello per congratularsi personalmente col massimo dirigente della Polizia di Stato etnea per le brillanti operazioni anti-prostituzione condotte nelle ultime settimane in città. “Interventi di questo genere, condotti ripetutamente per tentare di debellare uno dei fenomeni più preoccupanti per la vivibilità e la sicurezza della nostra città – ha detto l’esponente del Pd – fanno comprendere come la costruzione della legalità passi necessariamente dalle nostre forze di polizia che, nonostante le croniche carenze di uomini e mezzi, riescono ad assicurare il controllo delle zone calde di Catania”. “L’insediamento del questore Pinzello, poi, ha segnato una accelerazione sul fronte del controllo del territorio – prosegue Berretta – E’ innegabile però che anche la Questura etnea, come quelle del resto d’Italia, soffre per le pesantissime carenze di personale rispetto alle dotazioni di organico, per le riduzioni delle risorse necessarie a garantire tanto le attività quotidiane quanto la gestione dei mezzi per il pattugliamento del territorio se è vero, come sostengono i rappresentanti dei lavoratori, che appena la metà delle volanti previste sulla carta sono in grado di effettuare i regolari turni di servizio”. “Questo è il segnale più eclatante dell’inutilità di provvedimenti di presunta sicurezza, come quelle ronde volute dal ministro Maroni che già in diverse città si stanno trasformando in vere e proprie farse se non in pericoli che le forze di polizia devono addirittura controllare – sottolinea ancora l’esponente dei Democratici – Garantire maggiori risorse alla Polizia invece sarebbe un atto concreto e più sensato: aiuterebbe almeno i nostri poliziotti a svolgere ancora meglio il proprio lavoro per la lotta a fenomeni che ancora oggi fanno di Catania una delle città meno sicure d’Italia come gli scippi, le rapine o i furti d’auto”.


Catania, 1 luglio ’09


CATANIA: BERRETTA (PD), A RISCHIO 14 LAVORATORI ALITALIA


L’esponente democratico ha presentato un’interpellanza al Presidente del Consiglio

Il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, ha presentato un’interpellanza al Presidente del Consiglio, al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e al Ministro dello Sviluppo Economico, per sapere se “la CAI starebbe disattendendo i criteri di scelta di personale ed in particolare il criterio della localizzazione in riferimento alla base Alitalia/CAI di Catania”.

L’esponente dei Democratici ha ricordato che “la base di Alitalia/CAI di Catania Fontanarossa sarebbe l’unica non ancora operativa, delle sei previste sul territorio nazionale dal piano industriale, e non sarebbero ancora completi gli organici. Poi – ha evidenziato il deputato del Pd – i 14 lavoratori provenienti dal gruppo Alitalia, attualmente in cassa integrazione, con residenza a Catania e provincia, delegazione di quest’ultimi incontrata dal sottoscritto insieme all’ex Ministro Cesare Damiano in occasione di una sua recente visita nel capoluogo etneo, rischiano di non essere assunti subendo un’inaccettabile discriminazione”.

Nella sua interpellanza Berretta ha osservato come “il ritardo nell’apertura della base Alitalia di Catania rischia di compromettere le possibilità di sviluppo e di acquisizione di quote di mercato dell’aeroporto di Fontanarossa”.

Il parlamentare catanese ha così chiesto “se i fatti suesposti corrispondano al vero, quali iniziative si sono assunte per verificare che la CAI rispetti i criteri di assunzione contenuti negli accordi siglati; quali azioni verranno intraprese presso la CAI per rendere operativa la base Alitalia di Fontanarossa Catania e Completare gli organici previsti”, ed in conclusione cosa si farà al fine di “garantire la stabilizzazione degli organici appartenenti alle categorie piloti e assistenti di volo attualmente in CIGS provenienti dal gruppo Alitalia, con residenza a Catania e provincia, nel rispetto del principio della localizzazione per residenza”.

“Principio previsto – ha concluso Berretta- negli accordi siglati, il 31 ottobre 2008 e il 14 novembre 2008, tra la Compagnia Aerea Italiana, le Organizzazioni Sindacali ed i rappresentanti del Governo”.



Catania, 16 giugno ’09


AGRICOLTURA:, BERRETTA (PD): IL GOVERNO SCIPPA RISORSE AL SUD PER FAVORIRE IL NORD


“Le decisioni del Governo di Centrodestra rischiano di assestare un duro colpo agli agricoltori ed allevatori siciliani”. Lo ha detto il parlamentare nazionale del Pd Giuseppe Berretta, commentando la proposta di attuazione del nuovo articolo 68 del regolamento CE 73/09 (noto come “healt check” della Pac).

“Si conferma l’atteggiamento antimeridionalista del Governo, secondo le principali organizzazioni di categoria – che nei giorni scorsi hanno lanciato un allarme rimasto inascoltato – la Sicilia rischierebbe di perdere fra i 30 ed i 40 milioni di euro”.
“Il nuovo meccanismo introdotto dal Ministro leghista Zaia – osserva Berretta- penalizzerebbe la Sicilia e tutto il Mezzogiorno e favorirebbe il Nord: Emilia Romagna e Veneto in particolare”.
“Queste scelte – aggiunge- non trovano alcuna giustificazione se non l’ennesimo ed inaccettabile spostamento di risorse dal sud al nord. Il Governo di centrodestra, ancora una volta, sacrifica gli interessi della Sicilia e dei siciliani alle pressioni della Lega Nord”.
“Mi auguro – conclude Berretta – che tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia si schierino a fianco degli allevatori e degli agricoltori siciliani per contrastare questo disegno antimeridionalista del Governo.


Catania, 29 maggio ‘09


CATANIA: BERRETTA (PD), TOTALE DISINTERESSE DA COMUNE, PROVINCIA E REGIONE SU VERTENZA NUMONYX


“Evidentemente il Ministro Tremonti fa scuola. Come lui, infatti, che non si occupa della crisi economica dicendo che tanto prima o poi passerà, altrettanto fanno a livello siciliano le principali amministrazioni verso la difficile vertenza Numonyx. In tal senso è gravissimo il totale disinteresse del Comune e della Provincia di Catania ma anche della Regione Sicilia”.

Lo afferma il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta che dopo l’incontro svoltosi stamane a Palazzo degli Elefanti promosso da Cgil, Cisl e Uil aggiunge come “da parte nostra c’è attenzione, interesse , disponibilità e massimo impegno. Chiediamo inoltre che al più presto si formi un ‘tavolo’ straordinario in Prefettura su questo tema al fine di chiarire le posizioni”.


Catania, 22 maggio ’09


PD: LUNEDI 25 EX MINISTRO DAMIANO IN VISITA AZIENDA SAT

Lunedi 25 maggio l’ex Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, il parlamentare del Pd Cesare Damiano, sarà in provincia di Catania. Alle ore 16, accompagnato fra gli altri dal deputato nazionale Giuseppe Berretta e dal segretario provinciale del partito nel capoluogo etneo, Luca Spataro, l’attuale capogruppo del Pd in Commissione Lavoro alla Camera, visiterà l’azienda SAT spa, in via S.Onofrio 17 ad Aci Sant’Antonio. L’esponente dei democratici incontrerà poi iscritti e simpatizzanti del Pd nelle rispettive sedi del partito a Mascalucia, ore17,30 in Via Etnea 204 e ad Acireale in Via Currò alle 19,30.


Catania, 20 maggio ’09


SICILIA: BERRETTA (PD), NON VORREMMO CHE ISOLA DIVENTASSE COME CATANIA

‘Prima lo sperpero, poi il disastro, ora l’immobilismo. Siciliani fermino Lombardo e Castiglione’

“Evidentemente l’ultimo dei sottogoverni, quello delle case popolari, è più importante del governo della Sicilia. Mentre la nostra regione è afflitta da gravissimi problemi, l’unico punto di divisione vero nel centrodestra non è sul come e sul cosa fare concretamente per fronteggiare la crisi che investe l’Isola, ma semplicemente se dare l’incarico all’amico tizio o all’amico caio”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, che in merito alle forti divergenze interne al centrodestra siciliano e riferendosi a quanto affermato da esponenti del Pdl isolano che hanno ‘invitato’ la Procura a ‘fermare’ il Governatore e leader Mpa Raffaele Lombardo, auspica che “la Procura faccia il proprio lavoro e lo faccia in fretta, ne abbiamo bisogno. Nel momento in cui dobbiamo decidere come la Sicilia deve stare in Europa, se continuare con lo sperpero di ‘spettacolini’ e ‘sagre’ con i fondi comunitari che hanno consentito ad altri Paesi di uscire dal sottosviluppo, i siciliani devono assistere all’ennesimo atto di una feroce quanto inutile guerra interna al centrodestra”.
“Non vorremmo – ha concluso il deputato del Partito democratico- che l’intera regione diventasse come Catania: prima lo sperpero, poi il disastro, ora l’immobilismo. Dobbiamo essere noi siciliani, nel nostro interresse, a fermare sia Lombardo che Castiglione”.


Catania, 14 maggio ’09


CSM: BERRETTA (PD), CON AUTOREVOLI NOMINE DNA SI RAFFORZINO AZIONI INVESTIGATIVE IN SICILIA E A CATANIA

“Le autorevoli nomine del plenum del Csm che ha designato a maggioranza sei nuovi sostituti procuratori alla Direzione nazionale antimafia, mettano fine ad ogni inutile polemica di cui, francamente non abbiamo bisogno”. Lo ha affermato il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta che ha auspicato il “rafforzamento delle azioni investigative in Sicilia e soprattutto a Catania. E’ di questo, invece – ha concluso- che abbiamo grande bisogno”.


Catania, 14 maggio ’09


MAFIA: BERRETTA (PD), ASSESSORE ANTINORO SI DIMETTA
“Nel momento in cui le associazioni musicali siciliane richiamano l’attenzione pubblica sul piano dei finanziamenti dell’assessorato regionale ai Beni culturali che vorrebbe eliminare soprattutto le associazioni più importanti e prestigiose di Catania, siamo costretti a leggere dell’assessore Antinoro.Non perchè abbia ascoltato le associazioni, i tanti intellettuali, primo firmatario Andrea Camilleri, e poi rivedere il piano, ma semplicemente perchè torna ad essere coinvolto in voto di scambio nell’ambito di un’inchiesta di mafia”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, che consiglia “vivamente all’assessore Antinoro di rivedere il piano dei finanziamenti alle associazioni culturali invece di distribuire ingenti somme ad altre fantomatiche associazioni. Purtroppo in Sicilia – continua- potrebbe sembrare voto di scambio e Antinoro ha già la sua inchiesta”.“Per il bene della cultura siciliana – conclude Berretta- invitiamo Antinoro a dimettersi e se non dovesse farlo, chiediamo al catanese Presidente della Regione Raffaele Lombardo di revocargli l’incarico, non per le indagini ma per come ha gestito l’assessorato”.


Catania, 7 maggio ’09


IMPRENDITORI SI IMPEGNINO PER RISTRUTTURARE LOCALI ADDIOPIZZO CATANIA

Lo sfratto di AddioPizzo Catania ad opera della Confesercenti è un gesto che non trova spiegazioni e che mi lascia stupito per l’importante azione svolta in questi anni tanto dall’associazione antiracket quanto dalla stessa Confesercenti etnea. Il partito democratico catanese è pronto a mettere a disposizione le proprie sedi per ospitare AddioPizzo ma ci rendiamo conto come questo sia utile solo a risolvere l’emergenza. Va infatti affrontata, con estrema decisione, la questione dei locali di Picanello e in tal senso facciamo appello, viste le difficoltà finanziarie del Comune, a tutte le forze imprenditoriali catanesi affinchè mettano in campo uno sforzo per ristrutturare l’immobile.


Catania, 29 aprile ‘09

SICILIA: BERRETTA (PD), SERVONO RISORSE STRAORDINARIE PER LA VIABILITA’


“Zona di Troina esempio che mette a nudo estrema fragilità sistema di mobilità”


“Esprimo la mia soddisfazione per la prontezza con cui l’ANAS ha saputo venire incontro alle esigenze di mobilità di un vasto territorio siciliano e per la sensibilità mostrata dal prefetto di Enna. Provo, invece, profonda insoddisfazione per le scelte del Governo in tema di infrastrutturazione della Sicilia”.
Lo ha detto il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, all’indomani della discussione alla Camera dell’interpellanza da lui presentata il 20 febbraio scorso in merito ai gravi problemi infrastrutturali in tema di viabilità e sicurezza stradale nella zona di Troina, nell’ennese a causa del maltempo. “Alla mia interpellanza- ha rilevato Berretta- il Governo ha risposto che sostanzialmente ciò che si può fare sta facendo”.
“Questa vicenda – ha aggiunto nella sua replica- mette a nudo l’estrema fragilità del sistema di mobilità interna della Sicilia”. “La viabilità della zona di Troina – ha osservato l’esponente democratico- è paradigmatica dello stato di dissesto diffuso e di persistente pericolosità della viabilità siciliana che diventa insostenibile quando si verificano eventi climatici di un qualche rilievo”.
“Questi interventi – ha proseguito- erano già previsti dal piano regionale dell’ANAS e già finanziati. Non sono previste, dunque, risorse aggiuntive”. Berretta ha poi ricordato che “i collegamenti viari con la città di Troina sono insicuri a causa dei numerosi restringimenti di carreggiata e bisognerebbe accelerare le procedure verificando se ci siano le condizioni per riconoscere lo stato di calamità naturale per gli eventi meteorologici verificatisi lo scorso febbraio”.
“Nel frattempo – ha tenuto a precisare- la viabilità interna peserà sulle strade provinciali. Quelle strade provinciali per cui il governo Prodi aveva previsto interventi ingenti per la Sicilia: per la Provincia di Enna 38,5 milioni di euro all’anno per tre anni e 52,5 milioni di euro all’anno per tre anni per la Prvincia di Catania”.
“Questi fondi sono stati tagliati con il primo provvedimento di questo Governo. Il presidente del Consiglio – ha rilevato l’esponente del centrosinistra- aveva garantito al Presidente della Regione Siciliana che quei fondi sarebbero stati ripristinati. E’ passato quasi un anno dal decreto con cui quei fondi vennero dirottati altrove ma non un euro dei soldi sottratti alla Sicilia è stato ripristinato”.
“La viabilità siciliana – ha concluso Berretta- ha bisogno di risorse straordinarie ed aggiuntive e sono questi gli ordini di grandezza degli interventi di cui la Sicilia ha bisogno per garantire il diritto alla mobilità e la sicurezza stradale”.


Catania, 24 aprile ‘09


CATANIA: BERRETTA (PD), IL COMUNE SI COSTITUISCA PARTE CIVILE IN EVENTUALI PROCESSI EX AMMINISTRAZIONE

“Se le precedenti amministrazioni Scapagnini si caratterizzano per la continuità delle richieste di rinvio a giudizio da parte della procura, l’attuale sindaco Raffaele Stancanelli provi a segnare una reale discontinuità non solo a parole ma con qualche fatto. Il Comune di Catania, ad esempio, si costituisca parte civile in tutti gli eventuali processi in cui pubblici amministratori non hanno curato i veri interressi della città”.

Lo affermano in una nota congiunta il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta ed il consigliere comunale dello stesso partito, Rosario D’Agata, in merito all’indagine della procura etnea sul ‘buco’ di bilancio al Comune di Catania con la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex sindaco Umberto Scapagnini, sedici ex assessori e due funzionari comunali.

Catania, 23 aprile ’09


LAVORO: BERRETTA (PD), GOVERNO SOTTOVALUTA CRISI ETNA VALLEY

“Prendo atto dell’impegno del governo a seguire da vicino la complessa vicenda della Sat Spa, garantendo l’assunzione di tutti gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge. Vigilerò affinchè questo impegno si traduca in atti concreti”.

Lo ha detto il deputato nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, che nel febbraio scorso ha presentato un’ interrogazione al ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, sulla situazione occupazionale dei 165 lavoratori della SAT Spa di Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania.

“Esprimo, però, tutta la mia preoccupazione – ha aggiunto- per la sottovalutazione da parte delle istituzioni locali e nazionali della grave crisi che attraversa l’’Etna valley’ comprovata dal massiccio ricorso alla cassa integrazione da parte dell’St e dal difficilissimo momento che vive tutto l’indotto di cui la Sat Spa fa parte”. “E’necessario avviare una nuova fase di rilancio dell’economia catanese – ha concluso Berretta- ma, ad oggi, sulla base delle scelte che sta operando il governo, non ne vediamo traccia


EUTELIA, DAMIANO-BERRETTA: IMPEGNO PD PER POSITIVA CONCLUSIONE


Roma, 21 apr – Cesare Damiano e Giuseppe Berretta hanno incontrato una delegazione di lavoratori Eutelia che manifestavano di fronte al Parlamento. I due esponenti del Pd, si legge in una nota, “hanno ribadito l’esigenza che il tavolo di confronto apertosi presso il ministero dello Sviluppo economico abbia la continuità e la forza necessaria per individuare soluzioni occupazionali ed industriali tali da consentire di superare la gravissima crisi che coinvolge circa 2400 dipendenti. Il Pd seguirà con attenzione lo sviluppo della vertenza riservandosi iniziative parlamentari per facilitare una felice conclusione della vicenda”.
(Red)


SICILIA: BERRETTA (PD), QUESTIONI PIU’ SERIE DI TOGLIERE NOME GARIBALDI DA VIE.

Catania, 21 apr. – (Adnkronos) – ”Capiamo perfettamente che Micciche’ guardi indietro a modelli assolutistici al quale, forse, si ispira il suo ‘Dante causa’. Credo che i siciliani abbiano questioni ben piu’ serie da affrontare, esattamente quelle che tanti anni di malgoverno di centrodestra hanno causato”. Cosi’ il parlamentare nazionale del Partito democratico, Giuseppe Berretta ha commentato le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega al Cipe, Gianfranco Micciche’ che, come si legge oggi sul quotidiano ‘Il Giornale’, ”vuol cancellare Garibaldi dalle vie, dalle strade, dalle piazze di Sicilia” per fare largo a Federico II che, secondo Micciche’ ”ha dato lustro alla Sicilia”.


CAMERA: PROGETTI DI LEGGE ASSEGNATI ALLA COMMISSIONE CULTURA

Roma, 21 apr – E’ stato assegnata ieri in sede referente alla Commissione Cultura della Camera il progetto di legge d’iniziativa del deputato democratico Mario Lovelli concernente “disposizioni per la celebrazioni del cinquantesimo anniversario della morte di Fausto Coppi”. Con la proposta di legge si intende istituire un comitato, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, col fine di promuovere la conoscenza e la valorizzazione in Italia e all’estero dei “luoghi in memoria di Fausto Coppi”: la casa natale di Fausto Coppi e il mausoleo dei fratelli Fausto e Serse Coppi a Castellania in provincia di Alessandria, il Museo dei campionissimi di Novi Ligure in provincia di Alessandria e il territorio in cui si snodano i percorsi ciclabili e turistici interessati dalla memoria di Fausto Coppi e delle sue gesta sportive. Presentata il 19 di aprile e subito ‘calendarizzata’ con l’assegnazione, ieri, alla Commissione Cultura di Montecitorio, la proposta di legge d’iniziativa del deputato democratico Giuseppe Berretta per la “istituzione del Museo nazionale della comunicazione postale e telegrafica in Roma”. La proposta di legge, si legge nella relazione illustrativa, ha lo scopo di creare un luogo “di conservazione, ricerca, divulgazione e diffusione di tutti gli aspetti legati al servizio postale e telegrafico sotto i profili dell’erogazione dei servizi, dei connessi valori storici, culturali e artistici” e dove collocare “l’ingente patrimonio archivistico e di strumenti legati all’evoluzione del servizio postale italiano”.


CATANIA, 16 aprile ’09 – BERRETTA : IMPORTANTE RIMETTERE ORDINE ALLA FIERA NEL RISPETTO DELLA CITTA’ TUTTA


“L’amministrazione comunale faccia sul serio, no ai soliti annunci”

“La fiera di Catania è diventata un souk senza regole ed e’ importante rimettere ordine. Ben venga, dunque, un rinnovato ripristino delle condizioni di sicurezza e di pulizia nello storico mercato di Piazza Carlo Alberto. Se questa volta l’amministrazione comunale vuole fare sul serio e non fare annunci utili solo per il giornale, saremo accanto a chi agisce seriamente”. Lo afferma il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, che invita l’amministrazione comunale a preoccuparsi di fare “emergere l’abusivismo dilagante. Tutto questo – ha evidenziato- va fatto nel rispetto degli abitanti, dei commercianti, della città tutta e di quel patrimonio storico che è “a fera o luni”. Per l’esponente democratico, infine “sta ai commercianti tenere pulita la fiera ma l’amministrazione li metta nelle condizioni di farlo. Diversamente – ha concluso- sarà il solito inutile annuncio…”.


CATANIA, 8 Aprile 2009 – TERREMOTO: BERRETTA (PD), RIPENSARE AD ALCUNE PRIORITA’


“Questo è il momento della piena solidarietà e della vicinanza nei confronti di tanti cittadini abruzzesi colpiti da questa immane tragedia. Altresì, deve essere il momento per ripensare ad alcune priorità. Bisogna, infatti, investire e puntare con fermezza nella prevenzione attraverso, ad esempio, una nuova gestione del territorio basata sulla messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati e nel rafforzamento degli istituti preposti al monitoraggio dell’attività sismica, quali l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia”.
Lo afferma il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta che aggiunge: “Se in questo senso non arriveranno chiari e tangibili segnali, le lacrime che tutti noi oggi versiamo appariranno inutili ed ipocrite…”.


CATANIA, 3 aprile ’09 – AGRICOLTURA: DEPUTATI PD, MASSIMO SOSTEGNO A PRODUTTORI E LAVORATORI DEL NOSTRO TERRITORIO

“In provincia di Catania sono circa 30.000 i lavoratori impegnati nel settore e che quest’anno, a causa delle gelate e dell’abbassamento della produzione di oltre il 70%, sono disoccupati da oltre un mese”. Questo l’allarme lanciato dal Partito democratico etneo intervenuto per sostenere il settore agrumicolo siciliano investito da una crisi gravissima che sta mettendo i ginocchio produttori e lavoratori.
Nei locali della federazione catanese del partito ne hanno parlato in conferenza stampa i parlamentari nazionali Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone e quelli regionali Nino Di Guardo e Concetta Raia.
All’incontro ha preso parte anche il segretario provinciale del Pd, Luca Spataro che ha sottolineato come “oggi, il settore dell’agrumicoltura, è investito non solo dalla crisi economica generale ma anche dal maltempo dell’anno scorso che ha fortemente devastato la produzione del 2008 e compromesso la produzione di quest’anno con una riduzione di oltre il 70%”. “Al governo nazionale e regionale – ha aggiunto- chiediamo provvedimenti urgenti per sostenere il settore in questione accelerando in primis l’erogazione dell’indennità di disoccupazione e prevedendo misure ‘una tantum’ per i lavoratori. Vanno inoltre sostenute le imprese- ha concluso Spataro- prorogando alcuni pagamenti poiché si corre il rischio di mettere in ginocchio aziende molto importanti per il nostro territorio”.
“La possibilità di vendere ‘aranciate senza arance’ – ha invece affermato Berretta- è l’ennesimo campanello d’allarme per la nostra agrumicoltura che evidentemente non sta a cuore ad un governo nazionale a trazione settentrionale”. “Noi vigileremo a livello parlamentare- ha assicurato- affinchè questa norma venga abrogata e a tal proposito abbiamo presentato uno specifico emendamento. Secondo Berretta “in Sicilia c’è l’esigenza di una politica complessiva per l’agricoltura, parte rilevantissima della nostra economia, che purtroppo sconta ritardi gravi. In questa battaglia saremo al fianco di chi vuole riprendere l’agricoltura e farne un elemento decisivo per lo sviluppo della nostra terra”. “Sempre in tema di agricoltura – ha poi evidenziato- riscontriamo un’altra disattenzione verso il mezzogiorno. Nella nuova disciplina delle quote latte, il ministro leghista Zaia si sta preoccupando di tutelare solo coloro i quali hanno sforato le quote latte”. “In tal senso – ha concluso Berretta- si tratta esclusivamente di produttori del nord, specificamente determinati ed elettori del Carroccio a scapito di tutti gli altri, in particolare a coloro i quali si sono attenuti rigorosamente al rispetto delle quote latte che sono un vincolo di carattere comunitario”.
Giovanni Burtone ha ricordato come già “nel 2001-2006, il governo Berlusconi tentò l’operazione dell’‘aranciata senza arance’. Evidentemente – ha rilevato- c’è qualche lobby industriale per realizzare queste bevande non alcoliche di fantasia che hanno il solo compito di danneggiare la salute del cittadino e di affossare i produttori”. “Come già successo nella passata legislatura, anche oggi ci opporremo e verificheremo quale sarà l’atteggiamento della maggioranza che oggi si batte il petto, riconoscendo di aver sbagliato al Senato”. “Il governo nazionale – ha osservato- predisponga piuttosto i fondi di solidarietà attualmente azzerati ed il ministro leghista Zaia si ricordi che l’agricoltura non si ferma al Po e che c’è anche quella del sud”.
Infine, il parlamentare regionale Nino Di Guardo, nel ricordare che “servono importanti misure a sostegno delle aziende agricole e commerciali siciliane”, ha ribadito quanto sia importante “l’immediata liquidazione di tutte le spettanze che devono ricevere i produttori agricoli siciliani che da anni aspettano i fondi per i danni subiti dal maltempo” e ammonito la Regione siciliana, poi, che non ha ancora “mandato la delimitazione delle aree agricole che sono state colpite da eventi calamitosi. Così non potrà essere fatta la declaratoria con il conseguente grave abbassamento del numero di giornate lavorative per i braccianti agricoli dell’Isola”.


CATANIA, 1 aprile ’09 – VENERDI 3 CONFERENZA STAMPA PD SU QUESTIONE AGRUMICOLA


Il Partito democratico della provincia di Catania scende in campo a sostegno del settore agrumicolo investito da una crisi gravissima che sta mettendo in ginocchio produttori e lavoratori.
Venerdi 3 aprile, nella sede della federazione provinciale, in Perugia 10, si terrà una conferenza stampa sulla problematica in questione. Parteciperanno fra gli altri i parlamentari nazionali Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone, il deputato regionale Concetta Raia e il segretario provinciale del Pd etneo, Luca Spataro.


CATANIA, 31 Marzo ’09 – RIFIUTI: CATANIA- DEPUTATI PD, INTERVENGANO MINISTRO PRESTIGIACOMO E PRESIDENTE LOMBARDO


“L’emergenza rifiuti in provincia di Catania è ormai diventata insostenibile. E’ sempre più alto il rischio per la salute dei cittadini a
causa dell’immondizia, ormai da settimane, abbandonata per le strade. Con l’approssimarsi della bella stagione, poi, il rischio epidemie aumenta”.
Lo hanno affermato i parlamentari nazionali del Pd, Giuseppe Berretta e Giovanni Burtone che intervenuti durante i ‘lavori’ d’aula alla Camera hanno chiesto “l’impegno urgente del ministro Stefania Prestigiacomo e del Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo per fronteggiare una grave questione che non può più essere rinviata”.
I due deputati hanno chiesto inoltre che “si risponda al più presto alla nostra interrogazione parlamentare proprio sul tema rifiuti, presentata alcuni mesi fa”.
“Si intervenga con grande celerità prima che sia troppo tardi – hanno evidenziato Berretta e Burtone -. Ci sarebbe una pesantissima caduta d’immagine con inevitabili ricadute anche sul settore turistico, vitale per la nostra malconcia economia”. I due esponenti del Pd hanno ribadito infine che “venga immediatamente commissariato l’Ato3”.


CATANIA, 29 marzo ’09 – SOLIDARIETA’: BERRETTA (PD), ‘CORRI CATANIA’ E’ STATA GRANDE FESTA


“Quella della ‘Corri Catania’ è stata un grande festa resa ancora più bella dal fatto che daremo un contributo al reparto di pediatria del policlinico”. Lo ha detto il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, che ha preso parte alla corsa-camminata di solidarieta’ ‘Corri Catania’.
“Proprio la solidarieta’ e il grande cuore dei catanesi – ha aggiunto Berretta- rappresentano una delle cose positive di questa nostra citta’, una delle risorse da cui ripartire, non per correre, non è ancora il momento, ma almeno per riprendere il cammino”.


CATANIA 25 marzo ’09 – BERRETTA (PD), MASSIMO SOSTEGNO A PROGETTO CENTRO SPORTIVO A MASCALUCIA


“Il progetto del centro sportivo del Calcio Catania è utile sia allo sport che al progresso della comunità di Mascalucia. Per questo motivo ne va fortemente sostenuta e altrettanto favorita la realizzazione”. Lo afferma il parlamentare nazionale del PD, Giuseppe Berretta, che aggiunge come “lo sport, in questo caso il calcio, può rappresentare un veicolo per lo sviluppo di un territorio che attraverso la realizzazione di una struttura del genere darà sicuramente anche nuove opportunità occupazionali, in primis per tanti giovani”


(ANSA) CATANIA, 14 marzo 2009 – RIFIUTI: BERRETTA E SPATARO (PD), VERGOGNOSA GESTIONE ATO 3


– ”La gestione dell’Ato 3 è una delle tante pagine vergognose scritte dal centrodestra della nostra provincia”. Lo affermano in una nota il parlamentare nazionale del Pd Giuseppe Berretta ed il segretario etneo del partito, Luca Spataro, che oggi pomeriggio a Misterbianco hanno partecipato ad una manifestazione organizzata dal Pd sull’emergenza rifiuti nell’hinterland catanese.
”Gestioni fallimentari, conflitti d’interesse e incompetenza: tutto questo – aggiungono Berretta e Spataro – si sta scaricando sulle spalle dei cittadini con bollette che gridano vendetta. Il Partito democratico è stato e sarà accanto ai cittadini e ci batteremo affinché vengano riformulate le bollette per far pagare ciò che è giusto e non i costi della malapolitica…”.(ANSA).


CATANIA, 13 marzo ‘09 – BERRETTA (PD): “Lavoro, Pdl inefficace e parziale”


CATANIA – Il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, ha preso parte stamani a Roma insieme all’ex ministro Cesare Damiano, al seminario dell’associazione ‘Lavoro&Welfare’ incentrato sulla ‘riforma del processo del lavoro tra privatizzazione della giurisdizione e sterilizzazione delle tutele’.
“Le norme di modifica al processo del lavoro contenute nel ddl 1167, attualmente all’esame del Senato – ha detto Berretta nella sua relazione- si inseriscono, a pieno titolo nel complessivo attacco ai diritti dei lavoratori, al ruolo della contrattazione collettiva e delle organizzazioni sindacali, messo in atto dal Governo Berlusconi e dalla maggioranza parlamentare di centrodestra in questi primi 10 mesi della XVI legislatura”.
“Alle proposte governative inefficaci e parziali – ha aggiunto- il Partito democratico contrappone una riforma del processo del lavoro volta a garantire celerità e certezza alla soluzione delle controversie, specie con riguardo a quelle in materia di licenziamenti e trasferimenti”.
Il Pd propone, poi, “una riforma complessiva delle tecniche normative di composizione extragiudiziale di soluzione delle controversie individuali di lavoro – ha evidenziato Berretta- intervenendo sulla conciliazione, sull’arbitrato, sulla formazione di conciliatori e di arbitri, nonché sulle risorse finanziarie e penetranti interventi sul processo previdenziale, in particolare con riferimento agli accertamenti sanitari connessi a controversie previdenziali e alle controversie in serie”.
L’esponente dei Democratici ha inoltre spiegato che “si segnalano, a tal fine, il ddl n. 959 d’iniziativa dei Senatori Treu ed altri, con numerosi punti di contatto con il ddl n. 2144 (XIV legislatura) d’iniziativa dei senatori Battafarano ed altri. Proposte coerenti con l’esito dei lavori della Commissione per lo studio e la revisione della normativa processuale del lavoro, presieduta da Raffaele Foglia”.
“L’esame comparato delle modifiche al processo del lavoro proposte dal Governo e dal PD – ha precisato- dimostrano in modo palmare, anche in questo ambito, la profonda distanza tra i due schieramenti e la differenza che vi è tra un approccio ideologico ai problemi e un atteggiamento autenticamente riformista, figlio di un attento approfondimento e una meditata ricerca delle soluzioni tecnicamente più appropriate”.
“Il progetto del Pd – ha osservato Berretta- appare più credibile e coerente: il mix tra cognizione sommaria e corsia preferenziale per le controversie a più alto rischio; l’incentivazione della conciliazione, traslocata dalla sede extragiudiziale a quella giudiziale; la promozione dell’istituto dell’arbitrato, accompagnata da misure atte a garantire preparazione ed imparzialità degli arbitri e la velocizzazione delle controversie in materia di assistenza”.
“Il tutto -ha concluso- accompagnato da un adeguato stanziamento di risorse, in grado di ovviare agli endemici problemi organizzativi che affliggono la nostra giustizia, compongono il quadro di un progetto attuabile di riforme, a cui si sono contrapposte proposte che rischiano di aggravare una condizione già non semplice”.


CATANIA, 12 marzo ‘09 – BERRETTA (PD), SI INTERVENGA IN DIFESA SCUOLA SUPERIORE ALTA FORMAZIONE


Presentata ulteriore interrogazione parlamentare a Ministro Università

Il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, ha presentato un’altra interrogazione parlamentare in merito “ai problemi finanziari della Scuola Superiore di alta formazione di Catania che persistono – ha detto- a causa dei tagli operati dal Governo all’Università e per il mancato ottenimento dell’autonomia”.

Il deputato dei Democratici, nella seconda interrogazione sul tema in questione, ha ricordato che “il processo volto a rendere la Scuola Superiore di Catania autonoma dall’Università, che darebbe alla Scuola l’accesso al Fondo di finanziamento ordinario per le scuole di eccellenza, è in fase di stallo”. “Inoltre il Consorzio cui partecipano anche le istituzioni locali – ha evidenziato Berretta- che dovrebbe contribuire al finanziamento della Scuola, ha una disponibilità di denaro molto bassa”. L’esponente del Pd ha infine ribadito di aver “chiesto al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca se e quando intenda istituzionalizzare l’autonomia della Scuola Superiore di Catania, al fine di consentire a quest’ultima di reperire le risorse necessarie al proprio funzionamento”.


CATANIA 6 marzo 09 – PD: Lunedì 9 Marzo BERSANI A CATANIA

Lunedì 9 marzo il responsabile economia del Partito democratico Pierluigi Bersani sarà a Catania. Diversi gli appuntamenti in programma. Tra questi, l’esponente nazionale del Pd, alle 13, sarà alla Camera di Commercio dove insieme alla deputazione nazionale e regionale del partito, incontrerà i rappresentanti delle categorie produttive e sindacali della provincia etnea.

Alle 17.30, l’appuntamento principale: la manifestazione pubblica che si terrà al Centro fieristico ‘Le Ciminiere’. Temi centrali dell’iniziativa, la crisi economica e il mezzogiorno. Alle 20, infine, Bersani incontrerà la cittadinanza di Acireale, principale comune etneo che andrà al voto il prossimo 6 e 7 giugno.

CATANIA, 2 marzo ‘09 – GIUSTIZIA: BERRETTA (PD), MINISTRO ALFANO INTERVENGA TEMPESTIVAMENTE DOPO ALLARME ANM CATANIA

“Meno ronde e più magistrati”

“Meno ronde e più magistrati. Meno demagogia e più risorse per le forze dell’ordine. Più strumenti, inoltre, per far funzionare la giustizia e l’attività inquirente”.

Lo afferma in una nota il parlamentare nazionale del Pd, Giuseppe Berretta, in merito all’’allarme’ della carenza d’organico nella procura etnea lanciato dall’Associazione nazionale magistrati e dal procuratore Vincenzo D’Agata. “Su Catania in particolare – ha aggiunto l’esponente del Pd – invitiamo il Ministro della Giustizia, il siciliano Angelino Alfano, ad intervenire tempestivamente. Noi – ha concluso Berretta- faremo la nostra parte stimolando il governo e facendoci carico dell’allarme lanciato dall’Anm”.

CATANIA, 24 febbraio ‘09 – (ANSA) LAVORO: SINDACATI, BRUTTE NOTIZIE PER BRACCIANTI SENZA TERRA

“Ancora nessuna buona notizia per i cinquemila braccianti agricoli catanesi beffati dalle cosiddette “cooperative senza terra”, che rischiano di non percepire il trattamento di disoccupazione”.
Lo affermano Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.

“Nulla ad oggi è cambiato – aggiungono i sindacati in una nota congiunta – nonostante le rassicurazioni dell’Inps nazionale che appena il mese scorso aveva dato precise indicazioni all’Inps siciliana e catanese sull’opportunità di erogare le somme ai lavoratori”.
Stamattina è saltato un incontro tra i sindacati e l’Inps di CATANIA, che invece non si è presentato in prefettura fornendo come motivazione ufficiale l’esigenza di partecipare ad un incontro a Palermo.
“I lavoratori continuano a non essere inseriti nei cosiddetti elenchi annuali – sottolineano i tre sindacati – rischiando così di essere danneggiati per la seconda volta; la prima, dai datori di lavoro che non hanno pagato loro i contributi, e la seconda da un meccanismo burocratico che non tiene conto della dura realtà’ dei fatti”. (ANSA).

CATANIA 16 febbraio ‘09 – CRISI ECONOMICA, PD CATANIA: “PREOCCUPATI CHE CRISI TRAVOLGA IL NOSTRO SISTEMA PRODUTTIVO”

Catania – Si è conclusa la tre giorni del Pd catanese dedicata alla crisi economica. Interventi per il biennio 2010-2011 pari a un punto di Pil con misure sugli ammortizzatori sociali; interventi a sostegno dei redditi (salari e pensioni) e delle imprese, soprattutto le Pmi, la cui struttura é per sua natura la più esposta alla crisi; il ripristino di tutte le risorse sottratte al Sud che vanno indirizzate ad un piano di profonda infrastrutturazione del mezzogiorno; incentivi per l’occupazione e nascita delle Zone Franche Urbane. Sono queste le proposte che il Partito democratico catanese in oltre 60 volantinaggi nelle piazze dei comuni della provincia, nelle assemblee pubbliche organizzate in tanti centri, uno di questo svolto ad Adrano con la presenza del capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro e nei due presidi organizzati stamattina davanti ai cancelli della Wyeth Lederle e della Stm alla zona industriale.

“Il nostro è un partito – ha detto e il segretario provinciale Luca Spataro a margine dell’incontro con i lavoratori dell’Stm – che deve stare a ventre in giù nella società per capirne i problemi, le difficoltà e proporre soluzioni. L’Italia vive un momento difficile e il centrodestra non è interessato a ridurre le diseguaglianze del Paese, ne prende semplicemente atto”. “La risposta del centrodestra è la divisione, l’esaltazione degli egoismi. Noi diciamo, invece – ha evidenziato Spataro- che il paese può uscire dalla crisi solo se affronta la sua vera emergenza la grande ingiustizia sociale che attraversa il paese e che divide i territori.”

Alla Stm era presente anche il capogruppo al Senato del Pd, Anna Finocchiaro che ha dichiarato:“il governo Berlusconi è stato l’ultimo esecutivo d’Europa a riferire in parlamento sulla crisi. Per noi, al centro della politica c’è una grande questione etica, ovvero, il fatto che la crisi si affronta combattendo l’esclusione sociale, unendo il Paese, la necessità che lo stesso affronti il momento puntando sulla coesione sociale e territoriale”. Per la Finocchiaro “ci sono due idee del Paese che si contrappongono, se prevale la logica della destra l’Italia uscirà desertificata da questa fase”.

In questo quadro il parlamentare nazionale Giuseppe Berretta, membro della Commissione lavoro della Camera, insiste su un punto fondamentale, l’ “estensione degli Ammortizzatori sociali, anche a quei lavoratori atipici che oggi sono esclusi da ogni forma di tutela.

Noi ci batteremo a tutti i livelli per difendere questa priorità. Siamo molto preoccupati per il tessuto economico del nostro territorio. Cesame, Sat, Wyeth, Stm, la crisi del comparto agricolo, sono solo alcune delle questioni aperte e avvolte dal silenzio del Governo e delle istituzioni locali.”