Il porta a porta delle primarie

Occorre stare molto attenti in queste ore e in questi giorni. E’ in un atto una manovra da parte della destra  per spostare in avanti la data delle elezioni politiche, una manovra che forse (e per fortuna) non riuscirà a Berlusconi, ma che fa capire tante cose. Ancora una volta una destra impresentabile, che ha portato sull’orlo dell’abisso il Paese, dimostra l’assenza di cultura istituzionale. E di qualsiasi senso dello Stato. E’ una manovra insidiosa, dietro il paravento di votare una o due settimane dopo la metà di febbraio si nasconde l’esigenza vitale, da parte di Berlusconi, di stare il più possibile in tv, le sue tv, facendosi intervistare da qualche comparsa compiacente. Poco importa a lor signori che non si approvi la legge di stabilità e si vada all’esercizio provvisorio; poco importa se un’Italia ancora convalescente perpetui uno stato d’incertezza e di debolezza che la espone alle manovre dei grandi speculatori finanziari. E’ davvero troppo!  L’Italia deve votare il più presto possibile per voltare pagina. Per lasciarsi alle spalle una destra che  ha causato, irresponsabilmente, la conclusione traumatica della legislatura impedendo tra  l’altro la madre di tutte le riforme: quella elettorale. Occorre stare attenti. Berlusconi vuole concentrare su di sé i riflettori. Conquistare le prime pagine di tv e giornali, così come sta già succedendo. Su questo terreno, come ha dimostrato in passato, è imbattibile. Non dobbiamo cadere nel suo gioco. Dobbiamo parlare non a lui ma al Paese, dobbiamo parlare di futuro, di speranza e di lavoro per le nuove generazioni. Se lui va in tv noi dobbiamo rivolgerci alla gente. Aprire un grande dialogo democratico con gli uomini e le donne in carne e ossa. E’ in questo quadro che le primarie per scegliere i candidati parlamentari del PD assumono un’importanza straordinaria. Occorre rivolgersi a tutti i 3 milioni di italiani che hanno partecipato alle primarie. Occorre parlare innanzitutto alla nostra gente, al grande e generoso popolo di centro sinistra. Perché la partita è ancora tutta aperta e i colpi di coda di questo centro destra saranno velenosi. Ma occorre allargare il campo e rivolgersi anche a chi, finora, è stato dall’altra parte o non si è ancora schierato. Dobbiamo farlo in queste ore. Per far comprendere i rischi che il Paese sta correndo e per spiegare che le primarie dei parlamentari rappresentano una grande occasione di democrazia. Non solo per il Pd ma per l’Italia intera. Perché è giusto che i cittadini scelgano i propri rappresentati. È l’abc della democrazia. E’ necessario uno sforzo straordinario. Per questo penso sia importante organizzare il porta a porta delle primarie. Il porta a porta come  ritorno della politica fatta di  ascolto e dialogo. Per cominciare,  fin da adesso,  a costruire e rafforzare il   confronto con i cittadini in vista delle elezioni politiche. Per fare nascere dal basso una nuova idea di partecipazione, di democrazia e di futuro.

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