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Care amiche e cari amici,

come molti di voi sanno abbiamo l’abitudine di incontrarci, una volta ogni tanto, per una scampagnata domenicale. E siccome non vogliamo perdere le buone abitudini, soprattutto quelle che ci consentono di stare assieme e conoscere un pezzetto della nostra Sicilia, ecco un’ottima opportunità: domenica 18 dicembre andremo a Caltagirone. Sarà una giornata ricca, visiteremo dieci tra i presepi più belli al mondo, una fabbrica di ceramica e il museo del carcere borbonico e non ci faremo mancare il buon cibo. L’appuntamento è alle 8.30 in piazza Michelangelo. Per informazioni e per le adesioni potete scrivere alla mia mail (giuseppe@berrettadeputato.com) o chiamare lo 095 7225125.

Insomma mi sembra una buona occasione per svagarci e dimenticare per qualche ora i problemi quotidiani. E di difficoltà il nostro Paese ne sta attraversando parecchie e storiche. Un Governo che ha finto per mesi e mesi che la crisi non ci riguardava è la causa principale delle macerie in cui è ridotta l’Italia, non dimentichiamolo. Su quel Governo è finalmente calato il sipario. Ora abbiamo un’Italia da ricostruire, tra tanti sacrifici. Il Pd ha fatto una scelta di responsabilità sostenendo il Governo Monti, un Governo d’emergenza appunto, ma pretendendo prima di tutto equità sociale nelle misure che dovranno essere adottate. E’ quello che ha detto fino a ieri il nostro capogruppo Dario Franceschini alla Camera, intervenendo sulla manovra varata dal nuovo esecutivo.  Equità vuol dire chiedere qualcosa in più a chi ha già di più e tutelare chi ha poco o nulla. Per questo le discussioni degli ultimi giorni sul taglio dei vitalizi ai parlamentari mi sembrano assurde e mi sembra ancora più imbarazzante che ci sia chi ha quasi alzato le barricate pur di conservare privilegi a mio avviso inaccettabili. Vi assicuro che sono in pochi, e che io la penso così .

In fondo l’equità è sempre stata la nostra missione e mi piace pensare che sia un principio universale, valido sempre e ovunque. Anche per questo, tornando ad argomenti catanesi, ci stiamo impegnando sempre di più nei quartieri periferici, per venire incontro alle esigenze di chi ha di meno, di chi continua ad essere ignorato dalle istituzioni. Nella nostra città non mancano esempi ma credo che Librino sia un emblema. Ad un anno o quasi dalla nascita del Circolo del Pd – l’unica presenza di un partito in quel quartiere – il nostro lavoro prosegue. Con il “Centro dei diritti”, con le petizioni popolari per chiedere al Comune maggiore presenza, con gli interventi al fianco delle associazioni impegnate per migliorare Librino.

A volte basta poco per migliorare le cose. A volte basta più attenzione da parte delle istituzioni. A volte basterebbe che quelle istituzioni quantomeno comunicassero tra di loro, una banalità che nella nostra terra spesso non si prova nemmeno a fare. Con conseguenze spiacevoli, come sta accadendo al Maas, i Mercati Agro Alimentari Siciliani che rischiano di diventare un disastro annunciato. Un disastro annunciato come quello che si è già compiuto in via Crociferi. Due anni fa temevamo che lo sgombero dell’Istituto d’Arte dall’ex Collegio dei Gesuiti potesse trasformare quello splendido bene storico nell’ennesimo spazio abbandonato. E’ accaduto, purtroppo, e anche noi abbiamo fatto sentire la nostra voce.

Continueremo ancora a farci sentire. Intanto, grazie sempre a voi per l’attenzione e per i vostri commenti che leggo sempre con piacere: sulla mail, sul blog e sulla mia pagina Facebook!

A presto,

Giuseppe Berretta