Approvata la legge che introduce il reato di furto di rame

ferroviaIeri pomeriggio alla Camera abbiamo approvato (con 248 voti a favore, 5 contrari e 96 astenuti) la legge che introduce il reato di furto di rame e che ho seguito personalmente in qualità di relatore. La proposta di legge (presentata dal collega Pd Giuseppe Lauricella come primo firmatario) si propone di contrastare il fenomeno del furto di componenti metalliche o di altro materiale sottraendole dalle infrastrutture destinate all’erogazione di energia. Il prezzo dell’oro rosso è aumentato enormemente negli ultimi anni, infatti, e questo ha causato un incremento dei furti di chilometri e chilometri di cavi, essenziali soprattutto per il funzionamento di linee telefoniche e ferrovie, come sappiamo bene dalle cronache quotidiane. Sono migliaia quindi i cittadini danneggiati (aziende e utenze telefoniche totalmente isolate, viaggiatori bloccati a causa della rete ferroviaria in tilt) e le imprese colpite da questo fenomeno. Da qui, l’esigenza di introdurre nel codice penale il nuovo reato, con pene inasprite rispetto a prima.

In questo DOSSIER del gruppo Pd alla Camera, tutti i dettagli sul provvedimento, che ora passa all’esame del Senato.

Furto di rame, la proposta di legge approda in Aula

rame-e-poliziaOggi sono intervenuto alla Camera per introdurre la discussione su una proposta di legge importante e la cui necessità è avvertita da tempo, da aziende e cittadini. Mi riferisco al provvedimento che introduce una nuova figura di reato, quello che ha per oggetto il fenomeno conosciuto comunemente come furto di rame. La proposta di legge, che vede come primo firmatario Giuseppe Lauricella (PD) e di cui ho curato i lavori in qualità di relatore, è importante proprio perché il furto di rame alle infrastrutture di trasporti e telecomunicazioni diventa un reato autonomo, non più una semplice aggravante, con la possibilità di prevedere anche l’associazione a delinquere (articolo 416 del codice penale) nel caso in cui sia dimostrata la committenza del furto. La legge sui furti di rame, dopo tanta attesa, da oggi è finalmente all’esame del Parlamento. L’obiettivo è chiaro: porre un argine ad un fenomeno dalle proporzioni sempre maggiori e che causa gravi danni patrimoniali alle aziende (soprattutto quelle legate alle infrastrutture e alle comunicazioni) oltre che pesanti disagi ai cittadini. Pensate ai ritardi nella circolazione dei treni o alle migliaia di persone che rimangono isolate, senza linea telefonica, per via del furto dell’ “oro rosso”.
Ecco di seguito la mia relazione alla Camera. Continua a leggere »

Sisma '90, rimborsi anche a dipendenti e pensionati

la-sicilia-24-sett-2016-sisma90Una nuova (l’ennesima!) sentenza della Cassazione ci dà ragione sulla vicenda sisma ’90: lo Stato deve rimborsare anche dipendenti e pensionati delle province di Catania, Ragusa e Siracusa, che avevano fatto richiesta di rimborso e ai quali spetta ricevere il 90% dei tributi versati tra il 1990 e il 1992. Grazie anche alla norma inserita nella legge di stabilità 2015, voluta da me e Pippo Zappulla, a poco a poco si stanno colmando dunque enormi disparità ed errori. Ora dobbiamo tentare di chiudere questa vicenda, anche per le centinaia di imprese siciliane coinvolte: il Governo deve dare la giusta attenzione al Mezzogiorno, alla Sicilia, alle nostre aziende e cittadini per i quali continueremo questa battaglia di equità sociale e territoriale. Ecco le ultime novità nell’articolo pubblicato sabato 24 settembre sul quotidiano La Sicilia.

Bullismo e cyberbullismo, approvata la nuova legge

cyber-wAbbiamo approvato ieri alla Camera la legge per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, una norma che introduce finalmente elementari regole di civiltà e trasparenza, pone in atto strumenti a tutela e protezione di chi è vittima della gogna mediatica, ma soprattutto mette al primo posto il ruolo determinante della prevenzione attraverso l’educazione a un uso consapevole e responsabile della rete. Il provvedimento, che ora passa al Senato, ha seguito un percorso condiviso con diverse associazioni che si occupano di tutela di minori e delle vittime vulnerabili, oltre che con i rappresentanti delle maggiori piattaforme di social network. Il testo rappresenta  quindi il primo tentativo compiuto dal legislatore per dare uno strumento di tutela a chi è vittima di comportamenti vessatori e di emarginazione compiuti anche attraverso un suo distorto e violento della rete, che invece  deve poter continuare a  rimanere uno spazio di libertà, rispetto e  conoscenza. E’ stato mantenuto l’impianto relativo alla attività di  prevenzione ma è stata rafforzata l’efficacia di alcune norme. Di fronte a giovani adulti  che perseguitati da atti  di bullismo via internet arrivano a togliersi la vita, parlare solo di prevenzione, che pure rimane centrale nel testo, è apparso insufficiente. Le norme riguarderanno, infatti tutte le condotte di bullismo e di cyberbullismo, e non saranno solo i minorenni bensì tutte le vittime di cyberbullismo a poter ottenere l’oscuramento o la rimozione dei contenuti online che le feriscono.

Per tutti i dettagli del testo approvato alla Camera, QUI il dossier del gruppo PD.