Un anno dopo la strage di Capaci un grande albero di carrubo è stato piantato nel terreno adiacente il tratto di autostrada su cui venne ucciso Giovanni Falcone, vicino ad un altro carrubo ferito, ma non ucciso come la coscienza dei siciliani, da quel terribile scoppio.
Da quel giorno tante altre piantine sono state piantate sul suolo fertile siciliano come “monumenti vivi” a Falcone e bandiere della difficile lotta alla mafia, che i siciliani hanno intrapreso.
Nel 1993 anch’io ho piantato un carrubo, diventato ormai grande e bellissimo. Continua a leggere »
Sono trascorsi più di tre lustri dall’uccisione di Massimo D’Antona, ma il suo insegnamento non perde di attualità.
Tra le altre cose, D’Antona proponeva un approccio multicomprensivo che prendesse atto, “…dell’esistenza di un diritto del lavoro i cui caratteri non si identificano più con lo Stato-nazione (come attore politico, come potere normativo, come comunità nazionale) e che quindi conosce una complessa denazionalizzazione; che non ha più nel rapporto di lavoro degli occupati stabili l’esclusivo centro di gravità; che non guarda solo ai bisogni materiali del lavoratore standard, concepito astrattamente come parte debole nel contratto e soggetto a rischio di fronte ai poteri della gerarchia organizzativa dell’impresa, ma attribuisce rilievo crescente al lavoratore in carne e ossa, come persona portatrice di una propria identità, fatta di istanze di uguaglianza, ma anche di differenze che chiedono di essere rispettate…”.
#massimodantona #pernondimenticare
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Ecco il racconto della affollata manifestazione catanese, venerdì 13 maggio, per la presentazione del primo Comitato cittadino per il sì al referendum costituzionale di ottobre.
Si chiama “Catania Sì” ed è il primo Comitato della Città di Catania a sostegno del sì al referendum di ottobre sulla riforma costituzionale. A lanciarlo ufficialmente, oggi pomeriggio a Catania c’era anche il Ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi, che ha partecipato al Palazzo della Cultura alla manifestazione per la presentazione di questo primo Comitato catanese, promosso dal parlamentare nazionale del Pd Giuseppe Berretta e coordinato da Saro Condorelli (ex presidente del Consiglio comunale e attuale dirigente della Camera di Commercio). Continua a leggere »
I docenti iscritti nella graduatoria di merito del 2012 della scuola dell’Infanzia potranno concretizzare il loro sogno: quello di entrare di diritto nelle aule scolastiche con l’immissione in ruolo. Sono molto contento per questo importante risultato, ottenuto grazie all’impegno del PD e del Governo, al fianco del Movimento nazionale docenti scuola infanzia. In questa lettera, nelle parole della coordinatrice del Movimento Nunzia Cangiano, c’è tutta la gioia per l’esito positivo di una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso per mesi duemila docenti in tutta Italia, ben 1028 dei quali siciliani. Docenti giustamente preoccupati perché temevano di rimanere esclusi dal percorso di stabilizzazione avviato dal Governo con la Legge 107 sulla Buona Scuola. A gennaio avevo presentato un’interrogazione parlamentare e chiesto il supporto del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. Poi il nostro emendamento ha proseguito il suo iter al Senato e si è concretizzato pochi giorni fa con l’approvazione in commissione Cultura e Istruzione di Palazzo Madama di un emendamento che pone fine a quella che sarebbe stata un’ingiustizia, una discriminazione nei confronti di questi insegnanti inseriti nelle graduatorie di merito del concorso 2012. Docenti che adesso saranno immessi in ruolo senza dover superare un nuovo concorso. Anche questo è un segnale concreto dell’attenzione del Governo e del PD nei confronti della scuola e di tantissimi docenti, che finalmente potranno avere un’occupazione stabile.
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