SUD, ecco il Masterplan del Governo: 95 miliardi per ripartire

nord-sudPalazzo Chigi ha pubblicato oggi le linee guida per il Masterplan per il Sud. Sul sito web della Presidenza del Consiglio sono illustrate infatti “analisi, riflessioni e proposte che introducono il Masterplan” fornendo il quadro di riferimento entro cui si collocheranno le scelte operative su cui stanno lavorando Governo, Regioni e Città Metropolitane.

Un piano reale e non un “libro dei sogni”. Per il Masterplan per il Sud “non sono le risorse che mancano” sottolinea Palazzo Chigi. Tra fondi europei strutturali (FESR e FSE), fondi di cofinanziamento regionale e Fondo Sviluppo e Coesione, stiamo parlando di circa 95 miliardi di euro a disposizione da qui al 2023 per politiche di sviluppo. Continua a leggere »

Sisma ’90, gli ostacoli strumentali dell’Agenzia delle Entrate

rimborsi-sismaL’Agenzia centrale delle Entrate ritiene di dover escludere tutti i lavoratori dipendenti dal diritto ad ottenere i rimborsi per il sisma ’90, una interpretazione incredibile, strumentale e inaccettabile che rasenta l’incostituzionalità. Una vicenda assurda su cui ancora una volta io e Pippo Zappulla abbiamo chiesto risposte immediate al Governo e al Ministero dell’Economia. I fatti: l’Agenzia delle Entrate ha recentemente “deciso” che i rimborsi per il sisma ’90 spetterebbero solo ai sostituti d’imposta e non ai lavoratori dipendenti. Una interpretazione che ci stupisce, perché nasce da una lettura bizzarra della legge originaria che regolamenta la materia e che ignora totalmente tutte le ordinanze e successive normative di legge che riconoscono il diritto ai rimborsi per i cittadini residenti delle province di Catania, Siracusa e Ragusa che hanno versato nelle casse dello Stato oltre il 10% di quanto dovuto per i tributi relativi al periodo 1990-1992. Anche tante sentenze della Cassazione stanno riconoscendo il diritto individuale dei lavoratori dipendenti. Continua a leggere »

Tutela del credito: facciamo il punto

creditCon la “Riforma della Giustizia”  sono state introdotte molte novità; tra queste spiccano le norme previste per la tutela del credito. Gli accorgimenti sono riassunti in quattro articoli (dal 16 al 19), che introducono disposizioni finalizzate a fornire ai creditori strumenti più efficaci per il recupero dei crediti: si va dal contrasto del ritardo nei pagamenti a misure per migliorare l’efficienza del processo esecutivo, oltre al monitoraggio delle procedure esecutive individuali e concorsuali.

E ancora, oltre alle modifiche relative alla forma e al deposito del pignoramento, alle modalità di nomina e revoca del custode, viene fissato un incremento del saggio di interesse moratorio (nel caso in cui le parti non ne abbiano determinato la misura), in modo che chi non paga volontariamente i debiti dovrà pagare di più, secondo un tasso di interessi legali pari a quello previsto dalla legislazione speciale relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.

Di tutela del credito ho parlato stamattina a Bologna, ad una tavola rotonda dal tema “La crisi d’impresa : scenari e prospettive sui fallimenti , procedure concorsuali , esdebitazione”

Per chi volesse approfondire, QUI è possibile visionare o scaricare il dossier su cui ho basato il mio intervento.

Beni sequestrati e confiscati alla criminalità: patrimoni di tutti

CommerceHo partecipato questa mattina a Milano al Congresso nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Un appuntamento importante svoltosi in due giornate, con dibattiti, tavole rotonde e approfondimenti su vari argomenti che ci riguardano da vicino. Uno di questi è sicuramente il tema della legalità e in particolare del sequestro (e della successiva destinazione) dei beni sottratti alle organizzazioni criminali. Beni che diventano patrimonio di tutti e che pertanto vanno tutelati.
Grazie al prezioso lavoro svolto dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine, ogni anno viene sequestrata e confiscata una quantità enorme di beni con cui la criminalità organizzata si arricchisce e finanzia l’organizzazione e le loro attività. Le risorse illecite confiscate vengono, poi, restituite alla società civile tramite Associazioni, Enti locali, attività di promozione sociale e lavoro. La rilevanza economica e sociale della tematica impone una rigorosa e seria gestione dei beni dal momento del sequestro e sino alla confisca definitiva, ma richiede anche una normativa più snella.
beni-confiscati-mafiaLe criticità relative alla disciplina della gestione dei beni sequestrati e confiscati è da tempo all’attenzione del Parlamento. In particolare, nell’attuale legislatura va segnalata l’attività in materia della Commissione bicamerale antimafia che è sfociata in una relazione discussa in entrambi i rami del Parlamento. A rispondere alle problematiche emerse presso la Commissione antimafia è il contenuto di un disegno di legge del Governo in discussione al Senato presso la Commissione Giustizia; alla Camera è stato, invece, avviato in Commissione Giustizia l’esame di un provvedimento volto a favorire il risanamento delle aziende sottratte alla criminalità organizzata.
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In questo approfondito dossier, realizzato dal Servizio studi della Camera dei Deputati, tantissime informazioni su sequestri, confische e destinazioni dei beni: numeri, procedure, leggi in vigore e provvedimenti in discussione nei due rami del Parlamento.
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