Quando la politica si fa in corsia

corsiaNUOVA STORIA DI SOPRUSI SUL LAVORO E DI AZIENDE PUBBLICHE DAGLI INTERESSI MOLTO PRIVATI

Ci risiamo. Vi ricordate la storia dei dipendenti della Ferrovia Circumetnea? Vi ricordate la sentenza con cui un giudice – il giudice del lavoro del Tribunale di Catania – ha dato loro ragione per aver contestato all’azienda per cui lavorano di aver indetto nel 2005 una manifestazione spudoratamente elettorale? Ecco, quella l’avevamo ribattezzata come una “piccola storia di soprusi sul lavoro” ma ora ci risiamo. Altri giudici, altri fatti emersi a distanza di tempo. Ma anche in questo caso i fatti parlano di soprusi, di lavoratori che vorrebbero ristabilire giustizia e correttezza. Di politici che abusano del proprio ruolo, che le regole – persino quelle elettorali – non le rispettano. E di aziende pubbliche che, questa volta non proprio “sottobanco”, si prestano ad operazioni elettorali.
Quello che si sa è che il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli e il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione sono stati rinviati a giudizio per i reati di turbamento di pubblico servizio e violazione della legge elettorale. Rinviati a giudizio, assieme a loro, anche l’allora direttore generale dell’ospedale “Garibaldi” Giuseppe Navarria e il figlio Francesco, ora consigliere comunale del Pdl. Guarda caso. Tutto sarebbe legato ad un incontro organizzato il 5 giugno 2008 nella sala Dusmet del “Garibaldi”. Ad organizzare il meeting fu Giuseppe Navarria, viene da chiedersi se nella carica di allora direttore generale di un’azienda ospedaliera pubblica, pagata con i nostri soldi, o se in qualità di papà dell’aspirante consigliere comunale. All’incontro avrebbero partecipato i dipendenti dell’azienda ospedaliera: medici, paramedici, tecnici e infermieri, tutti “invitati” ad ascoltare le parole di Stancanelli, Castiglione e Navarria. Tutto, durante l’orario di servizio. Per questo ora i giudici parlano di turbamento di pubblico servizio, ma anche di violazione della legge elettorale perché l’incontro fu organizzato nel periodo di “garanzia elettorale”, cioè a meno di 45 giorni dalle elezioni. Che, come sappiamo, hanno visto l’elezione di Stancanelli a sindaco di Catania, Castiglione alla guida della Provincia e Navarria (Francesco) consigliere comunale.

Il Garibaldi come la Circumetnea, come chissà quante aziende pubbliche, miste e private che si prestano ad interessi privati, di parte. E ancora, il Garibaldi come la Circum e come chissà quante altre aziende, in cui fatti del genere sono venuti a galla soltanto grazie a dipendenti poi considerati “infedeli”: dipendenti che si sono ribellati a queste logiche di una politica che è solo furbetta e scaltra. Alla Circum tre lavoratori che scrivono una lettera di dissenso al commissario governativo. Al Garibaldi un ingegnere che registra lo “spottone” elettorale di Stancanelli, Castiglione e dei Navarria’s e lo spedisce direttamente in Procura. Dipendenti della Circum puniti con la sospensione dello stipendio per qualche giorno, l’ingegnere del Garibaldi colpito addirittura con il licenziamento, fortemente voluto dal Direttore generale contro ogni parere del Comitato che si occupa di questi casi. Scoprire lo scarso rendimento – questa la motivazione principale – solo in questo caso di denuncia pubblica, in un mondo come quello della sanità, appare quanto meno originale. Nessuno pensa alla ritorsione, anche se la logica….

Il Garibaldi come la Circum, dunque. E come chissà quante aziende catanesi e siciliane, come chissà quanti altri Enti, posti di lavoro, case e piazze in cui gli abusi elettorali non si contano più, in cui sono solo gli onesti a farne le spese: con punizioni, rimproveri, richiami. E licenziamenti.

Per fortuna, come ho già avuto modo di dire citando Brecht, esiste un giudice a Berlino. Esiste anche a Catania, nonostante i politici che ci governano vogliano continuare a far finta che non sia così.

19 comments to Quando la politica si fa in corsia

  • francesco

    caro ex compagno
    premesso di non essere un elettore del PD
    ti chiedo ( ONOREVOLE ),
    ovviamente come siciliano ,
    come possa il PD tenere in vita il
    governo lobardo (miccichè).
    tralasciando la favoletta delle urgenti
    riforme necessarie.

    RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE LA GENTILE
    RISPOSTA.
    AUGURI
    SALUTI ANACOM

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  • Giusy Me

    E’ davvero un isola senza speranza la Sicilia. A leggere di una simile vicenda viene il voltastomaco.

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  • giuseppe la monaca

    Valerio hai tutta la mia solidarietà!
    Diciamole queste cose e denunciamole.
    Il famoso giudice di Berlino c’è.
    Magari anche lui ha problemi di lavoro e non può alzare la voce.
    Aiutiamo anche lui.
    giuseppe La Monaca

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  • Valerio

    Ciao Giuseppe!
    queste situazioni sono tristi e vergognose.
    Ti stimo e ti ringrazio per il tuo impegno nel ricordare chi, come me, ogni giorno deve accettare situazioni spiacevoli pur di tenersi il proprio posto di lavoro: con un contratto part-time sono costretto a lavorare comunque a tempo pieno, facendo spesso anche straordinari(non pagati)! Sono ormai stufo.. ma chi può aiutarmi ad uscire da questo limbo? E’ ora che venga dato il giusto valore al mio tempo!!!

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  • giuseppe la monaca

    Stamattina in conferenza stampa ho chiesto l’intervento dell’assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo.
    Lo ritengo un atto di dovere istituzionale. Il mio licenziamento è stato dichiarato illegittimo proprio dal Comitato dei Garanti dell’Assessoretao alla Sanità.
    Il comitato emette pareri obbligatori e vincolanti, quindi sia l’Assessore sia il nuovo Direttore Generale dell’Azienda Garibaldi dovrebbero porre rimedio a questa gravissima vicenda di “sporca sanità”
    Russo dice e ripete di voler combattere e cambiare il sistema “Mafioso” che ha trovato nella sanità siciliana! E allora? Intervenga e disponga la mia reintegra, anche perchè più tempo passa più dovrà pagare la collettività per un danno frutto dell’arroganza e della gestione personale e non pubblica deglle aziende ospedaliere.
    Ringrazio tutti per la solidarietà e vi chiedo di non mollare.
    La Procura della Repubblica ha avuto il coraggio di rinviare a giudizio dei potenti e, in questa città non è cosa da poco. Che lo faccia anche per altri gravissimi illeciti che ho denunciato oltre tre anni fa.
    Giuseppe La Monaca

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  • Vincenzo Alì

    Mi pare che il direttore generale dell’ospedale, come organizzatore dell’evento, rischi da 1 a 5 anni di reclusione. Per gli altri credo che sia prevista un’ammenda o poco più.

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  • Arturo

    Più che la gogna mediatica, sarebbe assai meglio un processo veloce con pene esemplari.

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  • The Reflex

    Ecco, You Tube come gogna mediatica per i prevaricatori di tutte le razze. Questo sì che mi piace.

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  • Giusy Ct

    Vorrei tanto vedere anche il video con il dirigente che “invita” i medici. Sarebbe da mettere su You Tube!

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  • Maria Carrubea

    Stamattina c’è stata una conferenza stampa del “licenziato”, che ha anche fatto sentire la registrazione della “convention”. Che vergogna! E pare che sia una usanza diffusa quella di fare comizi negli uffici e negli ospedali. Non ci sono parole per dire l’indignazione che una cosa del genere mi provoca.

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  • Maria Micale

    Mi chiedo, ma quando dovrebbe essere grande Panama per accogliere tutti quelli che dall’Italia sarebbe meglio che vi si ritirassero definitivamente?!?

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  • Rosario Macrì

    Il sistema di potere di alcuni a CT è però ancora solidissimo, ricordiamolo. Il duo che finora, pur guerreggiando, si è spartito tutto è in ottima salute politica, nonostante la crisi alla Regione, non mi risulta che si siano ritirati a vita privata.

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  • Giuseppe Varino

    Credo che questo rinvio a giudizio dia una bella scossa al sistema. Era prassi una vicenda come quella del Garibaldi, ora non potrà più esserlo. Al compagno La Monaca tutta la mia solidarietà!

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  • giuseppe la monaca

    Mi permetto di intervenire perchè a seguito della mia segnalazione alla DIGOS sono stato licenziato da questo sporco sistema. Da oltre un anno e mezzo cerco di essere reintegrato nel mio posto di lavoro, quello che mi hanno rubato. Ancora la strada è lunga ma con la mia serenità e la mia coscienza a posto, andrò avanti.
    Lunedì mattina presso la sede dei Comunisti Italiani di Piazza Manganelli ci sarà una conferenza stampa sul rinvio a giudizio di questi signori e sul mio strano e bizzarro licenziamento.
    Forse è arrivato il momento che in questa città tutte le forze oneste si mettano insieme per evitare, in futuro, queste porcherie.
    Sono a disposizione di tutti compagni e non che hanno a cuore questa stupenda città.
    Giuseppe La Monaca
    Ingegnere fannullone scomodo al sistema politico-mafioso.
    giuseppe.lamonaca@feudoarcuria.it

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  • Ottavio Marinella

    Quando i catanesie – come già detto oggi da qualcun’altro in questo blog – la finiranno di votare il centrodestra e voteranno in massa il centrosinistra.
    Non vi sono altre soluzioni. Quando poi, dopo anni, i “malfacenti” si saranno spostati da noi (perché accadrà, statene sicuri) allora sarà auspicabile il processo inverso.

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  • The Reflex

    La domanda che mi pongo è questa: quando finirà Catania di raschiare con le unghie il fondo dell’ignominia?!?

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  • Vittorio Rodi

    Che assurdità! Una storia davvero di miseria umana unica. Che gente. Spero che il dg venga condannato al massimo della pena possibile per un simile reato. Più lui dei politici. Quelli, del resto, stavano facendo un incontro elettorale come 1.000 altri. Ma licenziare un dipendente per un motivo del genere è da schiavisti boeri.

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  • Nunzio Cangemi

    La voce girava da più di un anno, ma leggere di un simile rinvio a giudizio mi lascia davvero sgomento. Hanno messo in ginocchio la città. Che schifo!

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  • Giorgio Mannino

    Questa vicenda è semplicemente ignobile!!! Dinanzi a cose del genere si dubita davvero della bontà dell’intero sistema.

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