Quattro SI per dire NO

QUATTRO SI’ PER DIRE NO

NO AL NUCLEARE

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO

Contro il ritorno al nucleare, contro la privatizzazione dell’acqua e delle reti idriche, contro il legittimo impedimento con cui si consentirebbe a pochi italiani (e guarda caso sempre gli stessi) di non presentarsi ai processi.

Ci sono mille buone ragioni per andare a votare, il 12 e 13 giugno, ai referendum che il governo Berlusconi teme tanto, tanto da aver affossato l’election day che avrebbe consentito agli italiani di andare alle urne e votare sia per le amministrative che per i referendum. E poco importa ai nostri governanti se i costi di tre giornate elettorali consecutive – amministrative, ballottaggi, referendum – saranno pagati da tutti gli italiani. Uno spreco da 300 milioni di euro. Poco importa a loro, che questi referendum li temono e farebbero di tutto per evitare che si raggiunga il quorum.

Andare a votare, il 12 e 13 giugno, è importante per tutti noi che vogliamo dare un futuro ai nostri figli e a chi verrà dopo di loro: un futuro senza centrali nucleari (rispettando quanto gli italiani avevano già affermato al referendum del 1987), un futuro in cui l’acqua sia un bene comune, pagata a tariffe eque, e non un prodotto in mano a poche aziende. Andare a votare è fondamentale per evitare che la legge sia uguale per tutti ma non per chi vuole evitare di farsi giudicare in un’Aula di tribunale.

Il PD ha sempre sostenuto questi argomenti e il nostro segretario nazionale Bersani lo ha ribadito anche all’ultima direzione nazionale del partito, il 28 marzo. Io credo che sia importante andare a votare e votare Sì ai quattro quesiti. Sarebbe un segnale anche nei confronti di un governo che vuole boicottare questo strumento di democrazia, di un presidente del Consiglio che teme il voto degli italiani. Ecco perché è importante dire Sì.

Per capirne di più sui meccanismi sempre un po’ complessi del referendum abrogativo e sui quattro quesiti che andremo a votare, vi suggerisco qualche lettura.

Qui troverete i quesiti referendari, quelli che leggerete su ognuna delle schede.

La posizione di Stella Bianchi, responsabile Ambiente del PD

La proposta di legge del PD sull’acqua e la gestione del servizio idrico

Un’analisi di Francesco Merlo su Repubblica, “La paura del referendum”

AGGIORNAMENTI

Nelle ultime settimane, come se si potessero rendere le radiazioni innocue per decreto, abbiamo assistito al (finto) dietro-front del governo sul nucleare.

Per aggiornamenti e approfondimenti su tutti i temi referendari vi rimando alla pagina degli aggiornamenti del Partito Democratico.