nwl 0905 – Scuola Superiore Catania

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01115
presentata da
ALESSANDRA SIRAGUSA
giovedì 12 marzo 2009, seduta n.145

SIRAGUSA, SAMPERI e BERRETTA. –
Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
– Per sapere – premesso che:

si richiama in premessa l’interrogazione 5-00318 presentata dall’interrogante;

i problemi finanziari della Scuola superiore di Catania persistono a causa dei tagli operati dal Governo all’Università e per il mancato ottenimento dell’autonomia;

il processo volto a rendere la Scuola superiore di Catania autonoma dall’Università – che darebbe alla Scuola l’accesso al Fondo di finanziamento ordinario per le scuole di eccellenza – è in fase di stallo: lo Statuto di autonomia, a quanto ci risulta, è stato approvato solo dal Senato Accademico dell’Università di Catania;

il Consorzio (cui partecipano anche le istituzioni locali) che dovrebbe contribuire al finanziamento della Scuola ha una disponibilità di denaro molto bassa -:

se e quando il Ministro interrogato intenda istituzionalizzare l’autonomia della Scuola superiore di Catania, al fine di consentire a quest’ultima di reperire le risorse necessarie al proprio funzionamento. (5-01115)

5-01115 Siragusa-Berretta-Samperi: Istituzionalizzazione dell’autonomia della Scuola superiore di Catania.

TESTO DELLA RISPOSTA

Si fa presente che già in data 30 settembre 2008, presso questa Commissione è stato risposto alla interrogazione n. 5-00318 sempre dell’On. Siragusa.

Al momento la situazione della Scuola superiore di Catania non è stata oggetto di alcuna modifica e, pertanto, si conferma quanto riferito precedentemente.

La Scuola superiore funzionante presso l’Università di Catania è stata avviata in via sperimentale nel 1997 con specifico Accordo di Programma sottoscritto dal Ministero e l’Università medesima, e istituita nel 2005 come struttura didattica speciale dell’Università secondo quanto previsto dal decreto ministeriale 262/2004, articolo 22, sulla Programmazione Universitaria.

Il suddetto Decreto, al comma 2 dell’articolo 22, recita «A termine del triennio, sulla base delle valutazioni positive da parte del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario in ordine ai risultati dei processi formativi, può essere disposto l’accreditamento…, il mantenimento dell’accreditamento è subordinato alla valutazione positiva da parte del Comitato, con cadenza triennale, dei risultati conseguiti».
Il Decreto non prevede l’istituzione di una struttura universitaria autonoma (ma non la esclude), piuttosto fa riferimento, articolo 25, al processo di accreditamento delle Università che di fatto non è stato avviato.

Il Comitato ha già valutato l’attività della Scuola al termine della prima fase (Doc. 11/02), esprimendo un giudizio complessivamente positivo dello sforzo fatto, ma evidenziando alcuni punti critici soprattutto relativamente alla ristretta area di reclutamento degli studenti, al momento provenienti prevalentemente dalla Sicilia, alla difficoltà nel coinvolgimento degli studenti stranieri provenienti dall’area mediterranea, alla disomogeneità qualitativa delle iniziative di master post laurea.

Per quanto esposto, non si raccomandava l’istituzione di un ateneo autonomo, ma si consigliava di continuare la sperimentazione.

Successivamente, in relazione alle iniziative di sperimentazione avviate mediante la stipulazione di accordi di programma e in attuazione dell’articolo 11 del decreto ministeriale 8 maggio 2001 sulla programmazione del sistema universitario per il triennio 2001-2003 e, in seguito, dall’articolo 22 del decreto ministeriale 5 agosto 2004, sulla programmazione 2004-2006, è stata previsto il consolidamento della Scuola Superiore, nell’ambito dell’Università di Catania.

Da ultimo, il decreto ministeriale 3 luglio 2007, n. 362, registrato alla Corte del conti il 2 agosto 2007, Registro n. 6 – Foglio n. 78, relativo alle linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio 2007-2009, ha disposto, all’Allegato A, che «considerata l’entità delle risorse complessivamente disponibili per il sistema universitario e l’opportunità che le stesse siano interamente impegnate per il sostegno delle attività delle università attualmente esistenti, … nel corso degli anni 2007-2009 non si darà luogo alla istituzione di nuove università statali», intendendo per tali, come precisato dall’articolo 4, comma 6, del medesimo decreto, sia le università che gli istituti ad ordinamento speciale, quali sono le Scuole superiori.

In relazione poi alla richiesta di autonomia della predetta Scuola, presentata dall’Università di Catania, il Ministero, con nota n. 137 del 17 aprile 2009, ha chiesto al Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario di esprimere il proprio parere; il medesimo, con nota n. 242 del 26 maggio 2009, ha espresso il proprio parere.
L’analisi della documentazione trasmessa al Ministero da parte del Direttore della Scuola Prof. Rizzarelli, ha consentito al suddetto Comitato di formulare un parere positivo, sia sulla metodologia adottata per reclutare studenti qualificati sia sui progressi nell’offerta formativa e residenziale ed in particolare:

è stata rilevata un’aumentata partecipazione di studenti provenienti da altre regioni italiane a dimostrazione di come la Scuola avesse promosso la propria offerta formativa, mantenendo un livello di qualità elevato nella selezione;

sono stati osservati criteri di merito per ciò che riguarda il mantenimento del posto nella Scuola da parte degli studenti selezionati;

le iniziative avviate nell’area mediterranea hanno fatto crescere la partecipazione di studenti e dottorandi stranieri alle attività di formazione;

il programma di residenzialità è risultato essere in fase di completamento per ciò che riguarda la sede definitiva della Scuola mentre è programmata la realizzazione di nuovi laboratori a disposizione degli alunni;

numerose e qualificate sono state le iniziative rivolte alla internazionalizzazione della Scuola, sia per ciò che riguarda la partecipazione di studenti e docenti ai corsi organizzati, sia per quanto concerne le attività di ricerca;

le altre Università siciliane e gli Atenei di Cosenza, Napoli II e Sassari, nonché la Fondazione Banco di Sicilia e la ST-Microelectronics hanno espresso il loro sostegno alla Scuola.

Pertanto, il Comitato ha ritenuto che i processi formativi avviati fossero da valutare positivamente e che la Scuola dovesse essere posta in condizione di continuare la propria attività con le risorse appropriate.

Per quanto riguarda la richiesta di autonomia, coerentemente con i pareri espressi in passato su analoghe iniziative, il Comitato in parola ha convenuto che le attività della Scuola potessero e dovessero essere svolte con il medesimo assetto istituzionale, e che si dovesse privilegiare il riconoscimento di percorsi di eccellenza vigenti negli Atenei già costituiti (in particolare quelli con una consolidata attività di formazione e ricerca) piuttosto che dare vita a nuovi Atenei.

Infatti, non è aumentando il numero di istituzioni universitarie, già oggi numerose rispetto alle risorse disponibili, che si può supplire alla carenza di percorsi formativi di eccellenza, ma piuttosto sostenendo quelle iniziative di alta qualità che si manifestano dentro i migliori atenei.
Si deve altresì tenere presente che la situazione finanziaria che ha indotto, al momento dell’adozione del decreto ministeriale n. 362/2007, ad escludere la possibilità di prevedere la costituzione di nuove istituzioni universitarie statali non è, nel frattempo, affatto migliorata, ma è divenuta ancora più critica.

Pertanto, non è possibile accogliere la richiesta di trasformazione della Scuola superiore di Catania in Istituzione universitaria autonoma.

Con riferimento, infine, alla richiesta di un trasferimento di risorse aggiuntivo a favore dell’Università di Catania per il sostegno della predetta Scuola superiore, si deve fare presente che la criticità nella attuale situazione finanziaria complessiva del sistema universitario, cui è stato fatto sopra riferimento, allo stato, non consente di potere provvedere al riguardo.