Stancanelli ammetta di aver fallito clamorosamente

Provincia e Comune sull’orlo del dissesto finanziario, ecco cosa il centrodestra è riuscito a fare a Catania. Castiglione si è dimesso dalla presidenza della Provincia, Stancanelli faccia  altrettanto: ammetta di aver fallito clamorosamente nel compito che si era imposto ad inizio mandato, quello di risanare le finanze comunali mandate in malora dal suo predecessore Scapagnini, e per una volta dica ai cittadini catanesi la verità sulle difficoltà finanziarie di Palazzo degli Elefanti.

All’inizio della sindacatura per Stancanelli la colpa del dissesto delle casse comunali era di Umberto Scapagnini. Ora, dopo anni in cui la città si è sentita ripetere che tutto andava bene, scopriamo che il Comune è ancora ad un passo dal dissesto e che da due anni il sindaco sapeva di una sentenza, quella dei 22 milioni di euro per l’acquisto degli immobili di Librino, senza che sia stato fatto nulla o che la città sia stata messa al corrente, come ha denunciato il gruppo del Pd a Palazzo degli Elefanti.

Ma Stancanelli che fa? Continua a fare il demagogo e mentre gli stipendi dei dipendenti comunali vengono pagati ancora una volta in ritardo, mentre si scopre che quel debito da 22 milioni poteva essere evitato lui continua furbescamente ad addossare addirittura alle giunte degli anni ’90 le responsabilità dello stato disastroso dei conti del Comune di Catania.

La verità è che se il futuro della nostra città è seriamente compromesso la colpa è solo di chi non ha saputo amministrare Catania in questi ultimi anni, sancendo il totale fallimento di una stagione politica di centrodestra che ha prodotto solo annunci e causato troppi danni.

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