Una risposta a Francesco (ma anche a Gianni, Pina, Antonio, Ninni…)

Ho ricevuto da Francesco, sul post “Quando la politica si fa in corsia“, il commento che leggete qui sotto. Visto l’argomento attualissimo, mi sembra doveroso rispondere a lui e a tutti gli altri che in questi giorni si stanno ponendo le stesse domande.

“caro ex compagno
premesso di non essere un elettore del PD
ti chiedo ( ONOREVOLE ),
ovviamente come siciliano ,
come possa il PD tenere in vita il
governo lobardo (miccichè).
tralasciando la favoletta delle urgenti
riforme necessarie.

RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE LA GENTILE
RISPOSTA.
AUGURI
SALUTI”

Caro Francesco, io non ho nessuna difficoltà a rivolgermi a chi mi ascolta o mi legge con una vecchia apertura di discorso a me molto cara e che Bersani ha ripreso senza arrossire, perchè non c’è da arrossire ma da andarne orgogliosi: cari amici e cari compagni.

Mi dispiace che io sia per te solo un ex compagno, così come mi dispiace molto di più che tu non sia un elettore del PD. Mi sembra di capire che tu sia un compagno “duro e puro” per il quale la salvezza della propria purezza impedisce in ogni occasione di sporcarsi le mani. Ma vedi, caro Francesco, questo blog è nato, se vai a leggere il mio primissimo post “io non ho paura”, proprio per “sporcarsi le mani”, mettendoci cuore e intelligenza.

Se vai a leggere l’ultimo post sugli “auguri” al presidente, troverai un elenco, parzialissimo, delle emergenze che, magari, per essere affrontate, richiederebbero urgenti, anzi urgentissime riforme. Tu non lo voti e, quindi, può benissimo non fregartene nulla ma il PD è nato esclusivamente per fare le riforme in un Paese che le riforme tanto le nomina quanto non le fa. E’ un peccato originale che condivido con piacere e passione assieme a qualche altro milione di italiani.

Cambiare la Regione, quella che ha fatto più danni della mafia;

dare ai ragazzi, a chi perde il lavoro e soprattutto a chi non l’ha visto mai, una vera formazione;

pulire “quotidianamente” le nostre città dai rifiuti, puntanto sulla raccolta differenziata e non su megainceneritori che puzzano, oltre che di diossina di strani affari;

intervenire realmente sulle infrastrutture che servono e mancano, abbandonando i sogni di gloria del ponte;

dare sostegno concreto a chi è bravo a produrre e non a chi lo è a truffare;

ecco, tutto ciò, e tanto altro ancora, ti sembra una favoletta? A me sembra la sfida del presente. E se non sappiamo affrontare il nostro presente, di che parliamo? Di ideali puri e incontaminati? E alla Zona industriale di Catania o di Termini che diciamo a chi rischia di perdere il lavoro o l’ha già perso?

Io non ho paura a sporcarmi le mani, ma nella chiarezza. Il PD è l’alternativa al centrodestra. In tutta Italia, isole comprese. Ma se il centrodestra, proprio nella regione del famigerato 61 a 0, si spacca, si frantuma, si disarticola, si scompone, insomma, non c’è più, almeno quel centrodestra che alle ultime elezioni regionali ci ha fatto a pezzi, ci rammarichiamo oppure ne prendiamo atto?

Se fra di loro litigano ferocemente, prendiamo le parti di qualcuno o, come il saggio cinese, diciamo: noi qui stiamo. Se si vogliono affrontare i guai della Sicilia, bene: noi ci metteremo le nostre idee e il nostro impegno.

Si vuole, invece, galleggiare? Non ci stiamo, non ci interessa e, soprattutto, non interessa a chi i guai dellla Sicilia li vive sulla propria pelle. Tutto qua.

Sono sicuro, caro Francesco, di non aver spostato le tue convinzioni di un millimetro. Spero, invece, di aver chiarito, anche in questa giornata turbolenta, come la penso. Per le Istituzioni sono Onorevole, come tu rimarchi. Per chi mi conosce appena un po’ sono semplicemente Giuseppe Berretta. E così ricambio i tuoi auguri

13 comments to Una risposta a Francesco (ma anche a Gianni, Pina, Antonio, Ninni…)

  • Aldo Giuliani

    In questo momento in tv, ad Omnibus, su La7, deputati di destra si stanno facendo reciprocamente a fette. Serve qualcuno in grado di approfittare del caos del Pdl. Quindi, il Pd vada oltre il pragmatismo ed il realismo: pelo sullo stomaco dentro e fuori.

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  • Gianni Valensi

    Speriamo che non si riveli troppo concreto, però, eh?!?

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  • Giorgio Ghiri

    Ma tutto sommato è vero, Bersani è stato scelto perché uno solido, concreto, realista. Tutta un’altra pasta rispetto ai suoi predecessori, insomma.

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  • The Reflex

    Spettacolare, siamo allo scontro fra realismo bersaniano e veltronismo onirico! Certo che ne avete di fantasia tutti quanti..

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  • Intendi dopo anni di veltronismo onirico?!? : )))

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  • Giacomo Mannini

    E’ vero, occorrono realismo e pragmatismo. Ed in questo credo che Bersani sia bravo. Io l’ho votato e mi fido. Del resto, era tempo che nel centrosinistra si virasse al realismo.

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  • Antonio Farina

    Mah… Francamente a me Bettin e Cacciari mi hanno sempre lasciato perplesso.

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  • Valerio Motta

    Pragmatismo ci vuole. Ma senza esagerare.

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  • Anna VR

    Eppure anche le posizione romantiche e velleitarie servono. Penso ad una persona come il veneziano Gianfranco Bettin, per fare un esempio in zona mia, che da prosindaco di Venezia, insieme a Cacciari, ha fatto benissimo.

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  • Arturo Crivelli

    Vera una cosa in tutta questa piccola, garbata polemica: che si dice alla gente che ha perso o sta perdendo il lavoro? Occorrono posizioni concrete. E credo che un Cesare Damiano, tanto per fare un nome di spicco del Pd, sia molto più efficace (ed anche, perché no?, rassicurante) dei tanti velleitari che circolano all’estrema sinistra.

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  • Antonio Puleo

    Ma dove si vuole andare ormai a sinistra fuori dal Pd?!? Inutile nuotare contro la corrente della storia.

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  • Massimo Saponi

    Mi pare che un po’ in tutta Italia di aderenti e dirigenti di sinistra più spinta che stanno aderendo al Pd ve ne siamo parecchi. O sbaglio?

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  • Antonio Grisaudo

    Io evidenzierei un dato: il Pd è l’unica alternativa al centrodestra. Su questo non c’è dubbio. Anche e soprattutto chi vota all’estrema sinistra deve farsene una ragione per non consegnare il governo, da Roma agli enti locali, sempre in mano al Pdl.

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