Aldrovandi, noi non applaudiamo

aldrovandiI cinque minuti di applausi riservati ai poliziotti condannati in via definitiva per la morte di Federico Aldrovandi dai loro colleghi del Sap (il sindacato autonomo di polizia) sono un fatto grave, talmente grave che francamente trovo inspiegabile che i vertici del sindacato stesso non abbiano pensato di riparare, chiedendo almeno scusa alla mamma di Federico.

Lo hanno fatto, al contrario, in tanti, dal capo della polizia Alessandro Pansa al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Perché di fronte a un gesto simile non si può che provare vergogna. Per la mancanza di rispetto nei confronti di una madre che ha perso un figlio diciottenne per mano di quei poliziotti, ieri applauditi. E per aver disonorato tutti quei poliziotti, e sono la gran parte, che svolgono il proprio lavoro con professionalità e nell’assoluto rispetto del proprio ruolo. Oggi anche io, assieme a numerosi colleghi deputati, ho firmato un’interrogazione rivolta al ministro Alfano, che ha come primo firmatario la parlamentare del Pd Stella Bianchi. Perché episodi come quello avvenuto ieri non si ripetano mai più.

Ecco il testo dell’interrogazione.

Al ministro dell’Interno,

premesso che:

come riportato dagli organi di informazione in occasione del congresso nazionale del Sap, sindacato autonomo di polizia, che si è svolto a Rimini il 29 aprile scorso, i delegati hanno tributato cinque minuti di applausi a tre dei quattro agenti condannati in via definitiva per l’omicidio del diciottenne Federico Aldrovandi avvenuto in occasione di un controllo a Ferrara nel 2005.

Simili manifestazioni non sono purtroppo nuove. Ricordiamo a titolo di esempio la manifestazione organizzata il 27 marzo 2013 da agenti aderenti al Coisp di fronte alla sede del comune di Ferrara, luogo di lavoro della signora Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi.

Ribadiamo con forza la nostra massima solidarietà e vicinanza alla signora Patrizia Moretti e con lei a tutti coloro che hanno sofferto per simili lutti e condividiamo pienamente quanto subito affermato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, dal ministro dell’interno Angelino Alfano e dal capo della polizia Alessandro Pansa, anche a tutela della giusta gratitudine e rispetto che riconosciamo alle centinaia di migliaia di operatori delle forze dell’ordine che svolgono il proprio compito con coscienziosità e correttezza.

Chiede di sapere:

se e quali misure intende adottare il suo Ministero e l’Amministrazione della Polizia per quanto accaduto ieri nel congresso del Sap e per impedire l’ulteriore ripetersi di simili comportamenti che feriscono ulteriormente la memoria di una vittima e gettano discredito sullo Stato, sull’amministrazione di Polizia e sul lavoro di quanti con onestà ogni giorno garantiscono la nostra sicurezza.

Stella Bianchi
Bratti
Bazoli
Nicoletti
Fregolent
Nardelli
Anzaldi
Piccione
Zanin
Carbone
Leva
Fabbri
Rosato
De Menech
Dallai
Famiglietti
Vazio
Rossomando
Agostini Luciano
Morani
Ermini
Gasparini
Berretta
Gandolfi
Valiante
Cinzia Fontana
Folino
Zoggia
Guerra
Gentiloni
Impegno
Gribaudo
Gregori
Paris
Guerini Giuseppe
Ghizzoni
Orfini
D’Attorre
Giorgis
Terrosi
Giachetti
Marchi
Zampa
Fontanelli
Quartapelle
Marchetti
Marantelli
Fossati
Garofani
Giuditta Pini

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