Più risorse per tutti i settori dello spettacolo, con l’estensione dell’ArtBonus anche ad orchestre, teatri nazionali, teatri di rilevante interesse culturale, festival, centri di produzione teatrale e di danza; sostegno a nuove forme di spettacolo dal vivo, dal teatro di figura agli artisti di strada; aumento delle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo. Sono alcune delle misure contenute nella legge delega di riordino del settore dello spettacolo. Il ddl “Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia”, di cui sono stato relatore, è stato approvato in via definitiva ieri alla Camera, con 265 voti a favore e 13 contrari. La legge promuove il riordino della materia, anche tramite la delega al Governo a varare un Testo unico denominato “Codice dello spettacolo”. Revisiona, in particolare, il settore del teatro, della musica, della danza, degli spettacoli viaggianti e delle attività circensi, nonché dei carnevali storici e delle rievocazioni storiche. Istituisce il Consiglio superiore dello spettacolo, in sostituzione della Consulta per lo spettacolo. Razionalizza la ripartizione del Fondo unico per lo spettacolo (FUS), aumentandone la dotazione annua: un incremento di 9 milioni e mezzo annui per il 2018 e il 2019 e di 22 milioni e mezzo di euro annui dal 2020. Nel 2018 è inoltre autorizzata la spesa di ulteriori 4 milioni di euro per lo svolgimento di attività culturali nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.
In questo dossier tutte le più importanti novità del provvedimento approvato ieri.
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