Cambiamo Catania, tutti insieme

Mai come stavolta sento assieme il bisogno e il grande piacere di dirvi: grazie, grazie e ancora grazie.

Grazie a chi ieri sera era presente all’inaugurazione della sede di IO cambio Catania, ed eravate davvero in tanti. Grazie a chi non poteva esserci ma si è preoccupato di farmelo sapere, mandandomi tanti auguri.

Grazie ai giovani e ai giovanissimi – non cito le mie figlie perché giustamente impegnate a giocare – che hanno fatto respirare un’aria di freschezza come non sentivo da tempo. Ribadisco, merito loro, non della temperatura che si è abbassata. Grazie ai meno giovani, ai pensionati, a chi ha dovuto fare pochi passi a piedi e a chi veniva da più lontano, da Librino, da S.G. Galermo, dai paesi dell’hinterland. Grazie a chi ogni giorno si reca al lavoro, a scuola, in fabbrica, in negozio, in ufficio e grazie a chi non ha nessun luogo nel quale recarsi a lavorare e sente ancora di più il bisogno di cambiare. Grazie a chi s’è convinto del percorso che ho avviato e che voglio continuare assieme a voi e grazie a chi, magari dubbioso se non proprio scettico, è venuto ad ascoltarci.

Grazie alle persone che ricoprono ruoli importanti per cui sarebbe facile citarle e grazie alle persone che ricoprono il ruolo più importante in assoluto, come amava dire il compianto Titta Scidà, quello di cittadino: eravate così tanti che risulta impossibile richiamare tutti.

Qualche nome devo però farlo. Mi piacerebbe chiamare per nome, uno a uno, tutte le ragazze e tutti i ragazzi con indosso la maglietta di IO Cambio Catania che hanno organizzato la serata e che sono già al lavoro per ristabilire un contatto vero con la città viva e finora silenziosa, troppo silenziosa. Ringrazio Daniele per tutti loro. Così come ringrazio Roberta, studentessa fuori sede, che ha deciso di fare di Catania la propria città, nonostante la qualità dei servizi offerti dall’Università e dalla città complessivamente o peggio ancora le prospettive di lavoro: un vero e proprio investimento che in premio vuole solo una città più accogliente. E grazie ancora a Gino Astorina che, scherzando, ci ha ricordato che Catania è diventata una città che va in automatico, quasi in folle, e invece va guidata. Ma il grazie più grande lo voglio dedicare ad Aida, splendida ragazza senegalese che vive a Catania da 12 anni. Sentendosi pienamente catanese, desiderosa di contribuire con il proprio lavoro regolare e legale alla “propria” città: quanti catanesi potrebbero ripetere le sue parole? Se domani Bersani diverrà il candidato premier del centrosinistra e se in primavera completeremo l’opera di cambiamento avviata nella nostra Sicilia con Rosario Crocetta, le potremo almeno dire: i tuoi figli nati a Catania non solo sono catanesi a tutti gli effetti; sono pienamente cittadini italiani.

Tutti dicono, anche nella destra che ha governato – si fa per dire – Catania in questi anni, che bisogna migliorare Catania. Io aggiungo, semplicemente, con quali priorità; partendo da chi? Anche la mia risposta è molto semplice: partendo dagli ultimi. Dai quartieri periferici abbandonati a se stessi o peggio; dalla scuola, dalla formazione e dall’Università, garantite realmente a tutti perché fa bene alla società ma fa tanto bene anche all’economia; da chi ha un’idea per intraprendere un’attività e creare lavoro vero per sé e possibilmente anche per altri e non solo non è aiutato ma è addirittura contrastato da una pubblica amministrazione complice e sodale del sottosviluppo. Questo è ciò che dovrebbe, secondo me, fare un sindaco di una grande città in affanno ma dalle grandi risorse: liberare le energie di Catania. Questo è quello che cercherò comunque di fare. Perché, vedete, Io cambio Catania è per me una convinzione profonda da molto tempo. Se la convinzione viene condivisa da tanti altri IO diventa un sogno che si trasforma in progetto per cambiare realmente Catania. Io, almeno, lo debbo a quelle due che giocavano mentre papà parlava.

Grazie.

P.S. Oggi si vota per il ballottaggio. E’ tanto semplice quanto importante: si va nello stesso seggio in cui si votato domenica scorsa e ci si mette una croce sopra. Sopra il nome di Pier Luigi Bersani, naturalmente. Detto da uno che nemmeno Renzi potrebbe rottamare. Non basta la televisione, ci vuole anche la serietà.

1 comment to Cambiamo Catania, tutti insieme

  • Francesca Ganci

    Grazie perchè sento che a Catania qualcosa potrà cambiare davvero; grazie perchè le mie figlie che crescono prive di aspettative forse tra qualche anno potranno ricominciare a sperare, senza dovere necessariamente recidere le loro radici. Grazie per l’opportunità data a noi tutti di fare un bagno rivitalizzante tra una folla di “cittadini”. Con stima

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