Riduzione dei posti di guarda negli ospedali di Catania e aumento del numero degli episodi di violenza a danno di medici e infermieri. Una questione di cui mi occupo da tempo, anche con iniziative parlamentari volte a richiamare l’attenzione del Governo per garantire standard di sicurezza più elevati soprattutto nei Pronto soccorso della nostra città. E martedì scorso, in Aula alla Camera, il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico ha dato risposta alla mia interpellanza di qualche mese fa, che avevo presentato a seguito di alcuni casi particolarmente gravi, tra tutti il pestaggio di un medico del Pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele. Il viceministro Bubbico, nella sua lunga e articolata risposta, ha dimostrato che la questione sicurezza non è stata affatto sottovalutata: “In sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – ha detto il viceministro – le strutture ospedaliere sono state inserite nel piano coordinato di controllo del territorio, in modo da assicurare, soprattutto nelle ore serali e notturne, frequenti passaggi delle pattuglie di Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri”. “Sempre nella stessa direzione, d’intesa con l’assessorato regionale alla Salute e sotto l’egida della Prefettura di Catania è stato realizzato un collegamento telefonico diretto ed esclusivo tra la sala operativa della Questura e i vari Pronto soccorso della provincia. In particolare, per l’azienda ospedaliera Vittorio Emanuele è stato previsto, all’interno del reparto di Pronto soccorso, un sistema di videosorveglianza direttamente collegato con la sala operativa” ha detto Bubbico.
Proprio a seguito dell’episodio di violenza che avevo citato nell’interpellanza, inoltre, il viceministro ha sottolineato “l’intensificazione delle misure di vigilanza dell’ospedale Vittorio Emanuele nell’ambito del piano coordinato di controllo del territorio, con passaggi più frequenti delle pattuglie delle forze di polizia e soste, al fine di verificare situazioni di potenziale pericolo. È stata, inoltre, ribadita la necessità di mantenere in efficienza i sistemi di videosorveglianza e di collegamento diretto con i plessi di polizia all’interno dalle strutture sanitarie”.
Infine, pochi giorni fa (il 16 maggio), si è svolta una ulteriore riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante la quale è stato stabilito che nelle more della rimodulazione dei Pronto soccorso catanesi verrà costituito un tavolo tecnico presso la Questura, “per assicurare un più incisivo controllo dei presidi di emergenza”.
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