Crociere a Catania: i fatti ci danno ragione

Nella giornata di ieri (5 dicembre), è stata emessa l’ordinanza con cui il commissario straordinario dell’Autorità portuale, Cosimo Aiello, ha modificato le tariffe a carico delle navi da crociera relative al costo di gestione dei rifiuti a bordo: è un primo concreto risultato che speriamo serva a non far fuggire le compagnie crocieristiche dal Porto di Catania.

Grazie alle nostre denunce e al tempestivo intervento del commissario Aiello, con l’ordinanza approvata ieri si modifica quello che a nostro avviso era un vero e proprio balzello, cioè il corrispettivo fisso di mancato conferimento dei rifiuti.

E’ stata infatti notevolmente abbassata – dall’80 al 35 per cento – la tassa che le navi da crociera devono pagare comunque anche se i loro rifiuti non vengono scaricati e smaltiti a Catania.

Si tratta di un primo segnale importante che va nella direzione di una maggiore attenzione verso i flussi turistici che a Catania devono tornare ad essere una priorità – sottolinea il deputato del Pd – Un passo avanti che rischia però di essere insufficiente se non interverrà anche la Capitaneria di Porto a cui rivolgiamo oggi un appello: anche l’Autorità marittima faccia la sua parte riformando l’ordinanza 105 del 2008, tuttora vigente, che impone ancora alle navi il conferimento dei rifiuti mentre in tutti gli altri scali italiani, inclusi quelli più importanti, è prevista la deroga al conferimento.

Ci auguriamo che anche la Capitaneria accolga questa richiesta – conclude Berretta – e speriamo che d’ora in poi tutti gli enti coinvolti, Comune incluso, facciano la loro parte per rendere la nostra città più attrattiva: più pulita, più sicura e con un Porto che sia finalmente accessibile a tutti, aperto e senza le troppe barriere che lo dividono oggi dal resto della città

1 comment to Crociere a Catania: i fatti ci danno ragione

  • ROSARIO

    E’ sin dall’inizio dell’insediamento di Aiello che si richiedono segnali di crescita, ad oggi la sua unica iniziativa è stata quella di separare la città dal porto, oggi solo dopo tante proteste e debole di alcuni appoggi ha partorito questo provvedimento, e allora egr. Berretta, sollevi la questione darsena, un progetto non volto ad un duraturo sviluppo ( al momento i fondi sono serviti per ….. ), ma come illogica vuole, non si considerano i costi posteriori di gestione e manutenzione che non potranno più contare sui fondi europei, ma che saranno solo ad esclusivo carico della collettività.
    Costruirebbe un piattaforma sotto il livello del mare tra la sabbia , sperando che rimanga sempre pulita ? senza dover continuamente intervenire?
    o non esiste una pendice del porto verso la scogliera dove razionalmente risulterebbe più opportuna ?
    Grazie

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