Emanuele Scieri: un silenzio lungo quindici anni

e_scieriAccertare le cause della morte di Emanuele Scieri e verificare chi siano stati i responsabili del tragico episodio avvenuto 15 anni fa è un dovere morale.

È con questo intento che ho sottoscritto il disegno di legge presentato dalla parlamentare siracusana Sofia Amoddio per la istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Emanuele Scieri, allievo paracadutista siracusano.

Il suo corpo fu ritrovato il 16 agosto del 1999 ai piedi di una scala della torretta di prosciugamento dei paracadute all’interno della caserma “Gamerra” di Pisa e da allora sono passati 15 anni senza che sia stato dato un volto ai responsabili della morte di Lele, senza aver potuto accertare come sia caduto da quella torretta.  Per questo mi unisco alla richiesta di tanti, siciliani e non, che chiedono venga fatta giustizia.

Ho conosciuto Emanuele ai tempi in cui studiava a Catania, lo ricordo con affetto, e provo sgomento pensando alla violenza folle a cui è stato sottoposto e alla terribile morte che ne è seguita, lasciato solo e agonizzante per giorni. Mi auguro quindi che l’iter della proposta di legge possa essere il più veloce possibile e che la Commissione d’inchiesta venga messa in condizioni di lavorare in tempi rapidi, per recuperare 15 lunghissimi anni di silenzi omertosi e di omissioni colpevoli, per dare finalmente risposte alla famiglia di Scieri e alle migliaia di persone che, anche tramite Facebook, chiedono a gran voce di conoscere la verità.

1 comment to Emanuele Scieri: un silenzio lungo quindici anni

  • Antonio Petino

    Concordo pienamente non quale frase di stile, ma per avere già espresso rammarico in merito al fatto che in una caserma militare della nostra Repubblica un giovane di grandi speranze, laureato e nonostante tutto asservito alla Nazione per un servizio militare potenzialmente educativo, ma di fatto nefasto,abbia perso la vita e nessuno si sia preoccupato di cercarlo dentro la caserma. Soltanto un mentecatto avrebbe pensato alla diserzione da parte di un militare di leva laureato in giurisprudenza e di 26 anni. Chissà cosa sarà accaduto, ma se si parla di giochi militari sulla torretta dei paracadute, è mai possibile che nessuno abbia provato a cercarlo proprio lì? Qui la colpa è più bieca dell’eventuale dolo di chiunque ha causato tutto ciò.

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