Fermarsi ora

Concita De Gregorio su l’Unità.it – 13/12/2009

StopFollia. Un pazzo ha colpito ieri al volto il presidente del consiglio al termine del comizio di Milano. Imprevedibile, dunque: il gesto inconsulto di una persona disturbata, da 10 anni in cura in un centro di Igiene mentale. Tuttavia le immagini del sangue sul volto di Silvio Berlusconi sono destinate a segnare uno spartiacque nella già disgraziatissima vicenda politica italiana. Non ci sono precedenti: mai un premier in carica in questo paese era stato aggredito e ferito in piazza. C’è da oggi un prima e un dopo. Non avremmo mai voluto vedere quel fotogramma. Non dovremmo essere a questo. Facile immaginare, conoscendo gli attori, lo sconcio coro di domani: è colpa vostra, no è vostra. Le accuse reciproche, l’enfasi sul clima d’odio, le solidarietà dovute, i pensieri che è già troppo aver pensato. Noi non vogliamo far parte di quel coro, non ci troverete lì. Noi vogliamo, pretendiamo che il dibattito e persino lo scontro politico, in Italia, si fermino alle soglie della civiltà. Dell’autocontrollo, come dice con parola inconsueta per la politica, il presidente Napolitano.

Non c’è più spazio per le esagerazioni e le battute a effetto, per le drammatizzazioni strumentali, i buoni e i cattivi, buonissimi e cattivissimi, indiani contro cow boys, terroristi eversori guerra civile rivoluzione. Non si possono più usare le parole come pietre quando le pietre, sebbene la mano sia di un folle, cominciano a volare.

C’è spesso un folle al principio delle tragedie. Bisogna fermarsi subito, adesso. Tenere legati i falchi, sciogliere le colombe. Proprio quelle colombe che, nelle metafore della politica, sono oggi in gabbia. Bisogna che questa diventi l’occasione non di una esasperazione dello scontro ma del suo contrario: bisogna che gli italiani – tutti, a destra al centro a sinistra – esigano da stamattina come priorità assoluta il ripristino delle regole fondamentali.

I doveri, il rispetto reciproco dei poteri, i ruoli nel copione che è loro assegnato. I diritti di chi governa e di chi si oppone, la grammatica della democrazia fuori dal teatro ormai grottesco, dallo spettacolo indecente che l’Italia offre di sé. La casa c’è, è la Costituzione. No, non c’è da cambiarla adesso. C’è da usarla come riparo. Un grande solido riparo per tutti. Abbassare la voce, pensare prima di parlare, agire secondo le regole. Non barare, non truccarle, non violentarle a proprio beneficio. Non ce lo possiamo permettere, davvero. Abbiamo una grande responsabilità, dal primo cittadino fino all’ultimo. Esercitiamola adesso. Mettiamo a terra un seme di civiltà: ci vorrà tempo perché fiorisca, non importa. Facciamolo per chi verrà dopo di noi.

Concita De Gregorio

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24 comments to Fermarsi ora

  • Ottavio Randazzo

    Terribile, ma è proprio così. Anche gli anarchici ci si mettono, ma cose da pazzi.

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  • Francesca Bottari

    Mi sa che la Di Gregorio lo deve già riscrivere questo pezzo. Qui nessuno di ferma, anzi mi pare che le cose vadano avanti pericolosamente.

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  • Matteo Ligresi

    A riprova che la madre dei pirla è sempre in attesa, ecco anche le bombe anarchiche.

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  • Lucio Ferraro

    Ma certo che è ex moglie, ormai sono alla spartizione del patrimonio con gli avvocati in mezzo.

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  • Gioia Velonis

    La moglie (o ex moglie, mica si capisce più nulla in questa vicenda) ha mandato un biglietto in ospedale. Che tristezza…

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  • Fulvio Balsamo

    Comunque ormai Berlusconi con questa triste vicenda si è garantito un plebiscito alla prossima tornata elettorale. Magari avrebbe preferito una strategia di marketing meno dolorosa, ma le regionali le vincerà a mani basse a questo punto.

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  • Lucio

    Era incazzato nero, se non lo fermavano gli saltava addosso, si è visto.

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  • Giorgio Vr

    Io ho notato una cosa, il carattere e la tempra di Berlusconi. Pur dolente, quasi quasi, uscendo dalla macchina, voleva andare a menarlo l’aggressore. L’uomo è di ferro, non c’è che dire.

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  • Arturo Manzì

    Non credo ci sia nulla di ludico o minimamente divertente in quel che è successo. La maschera di sangue del premier è una cosa che davvero mai avrei voluto vedere. E meno male che alla fine se l’è cavata con 2 denti in meno ed il naso rotto. Ho i brividi a pensare al peggio che sarebbe potuto accadere.

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  • The Reflex

    E quindi la violenza, anche vera, non solo verbale, è vista come una cosa ludica. Che mondo di schifo.

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  • Valerio Manganaro

    Comunque ora è partita la caccia alle streghe su Facebook. Queli che hanno ineggiato al Tartaglia sono dei pirla galattici da emarginare, ma non bisogna nemmeno esagerare. E’ che ormai la politica è come la partita di pallone, con gli ultrà.

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  • Toni Bellia

    Quel che non si capisce è che tutto quest’odio rafforza il centrodestra. Si votasse oggi il Pdl avrebbe un plebiscito. Possibile che a sinistra, in una certa sinistra almeno, si sia così stupidi da non capirlo?

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  • Dario Milanesi

    Ed infatti la polizia sta indagando sui vari (pare 40.000) che su Facebook e dintorni hanno esultato alla notizia dell’aggressione. Idioti!

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  • Giusy Valentini

    Dementi e criminali, è apologia di reato quella che fanno. Oltre che una bella campagna pro Berlusconi, sia chiaro.

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  • Giusy Valentini

    Come dementi assoluti sono quelli che hanno inneggiato su Facebook, robe da pazzi!

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  • Vanni PT

    Comunque l’aggressore è davvero un povero demente, in cura da quando aveva 18 anni.

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  • Da quel che mi risulta da una mia fonte, almeno i membri “privati” della scorta di Berlusconi (che è composta da uomini delle Forze dell’Ordine e guardie del corpo fornite da una agenzia che cura da anni ed anni la sicurezza del Cav.) sarebbero stati rimossi dall’incarico.

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  • Maria Russo

    Ormai è chiaro che l’errore è stato della scorta. Ma lui, è vero, è ingestibile.

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  • Gesualdo Arena

    Il Paese è sul baratro, questo episodio proprio non ci voleva. Solidarietà a Berslusconi, ma davvero è stato imprudente. Mettersi a firmare autografi per un primo ministro non è il top della sicurezza.

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  • E’ evidente come qualcosa non sia andato per il verso giusto ieri nella protezione del premier … Ma è anche doveroso dire, per alleggerire un po’ le responsabilità degli uomini a difesa di Berlusconi, che lui per primo, onde non perdere il contatto con la gente, ama ogni tanto farsi avvicinare, stringere mani e firmare autografi … Un comportamento comprensibile da un punto di vista politico, ma che lo espone a rischi come quelli di ieri sera …
    Da giovanissimo, a Bologna, feci la security di Sting per un suo concerto, primi anni Novanta … Per arrivargli vicino, all’epoca era all’apice della notorietà, un eventuale male intenzionato avrebbe dovuto passare 3 anelli di protezione. Idem accade per varie altre rock star … Per i politici ad alto rischio, tipo Obama o Putin, gli anelli di protezione sono ancora di più, a meno che loro non decidano diversamente, appunto per mantenere ogni tanto il contatto con la gente …
    Il momento, poi, è particolarmente delicato, Maroni lo aveva avvisato del pericolo rappresentato da mitomani ed esaltati vari …
    E’ andata bene, grazie a Dio, ma magari è meglio che si riveda qualcosa nella strategia di difesa del premier, onde evitare tragedie serie di cui questo Paese proprio non ha bisogno …

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  • Valeria Settembini

    Equilibratissimo il pezzo dell’Unità, lo condivido in pieno.

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  • Gianni SA

    Ma io mi chiedo una cosa, la scorta che ci sta a fare? Se invece di un colpo di statuetta ‘sto pazzo gli dava una coltellata o, peggio, gli sparava? E’ gravissimo quello che è accaduto, gravissimo.

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  • Arturo

    Tutto giusto, ma ricordiamo sempre che si tratta del gesto di un pazzo, grazie a Dio isolato.

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  • Giorgio Urzì

    Ottimo intervento quello della De Gregorio. Occorre fermare subito l’odio, altrimenti la deriva può essere davvero pericolosa.

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