La battaglia per difendere la Zona franca urbana di Librino e le altre 21 aree a fiscalità di vantaggio è cominciata oggi in Senato. Con esiti, purtroppo, negativi quanto prevedibili. In commissione Affari costituzionali infatti la maggioranza di centrodestra ha respinto la pregiudiziale di costituzionalità presentata dal Partito Democratico per tentare di bloccare il decreto milleproroghe approvato dal Governo. Un atto che rischia di vanificare del tutto i benefici previsti in origine dall’istituzione delle Zone franche urbane. E a schierarsi a favore del milleproroghe c’erano, come prevedibile, anche due siciliani del Pdl: il presidente della commissione Carlo Vizzini e il senatore Antonio Battaglia.
“Purtroppo la maggioranza non ha votato il parere sui presupposti di necessità e urgenza del Pd sulle Zone Franche Urbane che il governo vuole evidentemente far sparire”. Lo hanno detto i senatori del Pd Francesco Sanna, Enzo Bianco, Maria Fortuna Incostante e Luigi De Sena, spiegando quello che da settimane temiamo e cioè che il decreto milleproroghe inficerà notevolmente la norma, voluta dal governo Prodi e già autorizzata dall’Ue, sulla fiscalità di vantaggio per le nuove imprese in 22 aree depresse del Paese. Il decreto milleproroghe, per i senatori del Pd, è privo dei requisiti di costituzionalità: “La disposizione, infatti, non è una proroga ma una sostanziale cancellazione che riguarderebbe comuni italiani tra cui Napoli, Catania, Crotone, Matera, Taranto, Lecce, Campobasso, Cagliari, Iglesias, Quartu SantElena Massa Carrara, Pescara e Ventimiglia”.
Catania, appunto, e il quartiere di Librino speravano tanto nell’istituzione della Zona franca urbana. Come temevamo il Governo Berlusconi ha cancellato ogni beneficio. Come sempre, a danno delle aree più deboli del Mezzogiorno. E, proprio come temevamo, anche i siciliani del Pdl si sono schierati contro la nostra Isola, seguendo ciecamente i diktat di questo governo cieco e sordo nei confronti delle richieste delle aree più deboli del Paese.
Altro che manifesti, qui la mentalità è radicata. Il voto si dà a chi in cambio dà qualcosa di tangibile, pasta, pane. E comunque nessuno ricorda mai niente. Al momento di votate conta solo il beneficio immediato.
E’ un sistema almeno cinquantennale, non è mica possibile buttarlo giù con 4 manifesti, credimi. Ci vuole un lavoro di assistenza e penetrazione passo dopo passo. Far capire alla gente che chi chiede il voto per un pacco di pasta è semplicemente un farabutto. E nel frattempo assisterla nei bisogi quotidiani.
Alle prossime elezioni bisognerà tappezzare Librino con i manifesti che ricordino questa vicenda. Vediamo se non si riesce a scalfire questo consenso di massa dei librinesi nei confronti dei propri “carcerieri”!
Questa vicenda della Zfu sta diventando davvero ridicola e dolorosa al contempo … Ridicola per il comportamento del centrodestra, indecoroso oltre la decenza sul tema … Dolorosa perché è semx + evidente come tante speranze fossero state accese a Librino, speranze ormai vanificate … Progetti la gente di buona volontà ne aveva subito messi in cantiere tanti … Xké a Librino è pieno zeppo di gente di buona volontà …
Sul voto di Vizzini e Battaglia non aggiungo nulla, mi sarei sorpreso del contrario … Nel Pdl su questa vicenda della Zfu (ma anche su tante altre) posso solo salvare la buonafede di Scapagnini, che di sciocchezze ne avrà pure fatte tante in quasi 10 anni a Palazzo degli Elefanti, ma da sindaco ha avuto una “vision” globale che chi è giunto dopo di lui nemmeno si sogna alla lontana di avere e la Zfu l’ha voluta fortemente …
Anche Scapagnini ha drenato voti a Librino, certo, anzi, nel 2005 vinse su Bianco appunto per l’appoggio “bulgaro” dei librinesi … Ma credo che mai avrebbe votato contro gli interessi dei catanesi … Almeno mi illudo …
Non hai mai smesso, se non per un breve periodo post Tangentopoli. Ha solo tagliato i baffi, per il resto è quello di sempre.
Vizzini? Ma è ancora in politica? Mah…
Ma era chiaro, chiarissimo…