Il Teatro Massimo Bellini e lo Stabile di Catania sono un pezzo importante della nostra identità: vanno difesi e valorizzati e non sottoposti ad un continuo taglio delle risorse né ad indecisioni nella loro gestione. Oggi però, all’iniziativa su “I teatri e la cultura” organizzata dal Circolo Centro storico del Pd ho voluto soffermarmi sulla vicenda del “Bellini”, a mio avviso emblematica. Non si può continuare a giocare sulla pelle dei lavoratori come si sta facendo: ci sono sicuramente delle responsabilità da parte della Regione, tanto nella prosecuzione del commissariamento dell’Ente che non può più continuare, quanto nelle scelte scellerate di riduzione dei fondi agli enti teatrali. Ma c’è anche una responsabilità precisa del Sindaco di Catania, Bianco, che è presidente del “Bellini”: a lui spetta l’iniziativa, a lui per primo tocca il compito di dire basta a questo commissariamento, di pressare affinché il presidente della Regione Crocetta nomini immediatamente il nuovo Consiglio di amministrazione, per ridare finalmente un assetto istituzionale rinnovato capace di rilanciare il Teatro e di superare questa impasse.
Ma non si è parlato solo di Stabile e “Bellini” all’incontro del Sangiorgi. Hanno preso la parola in tanti, artisti, maestranze, operatori culturali e imprenditori coraggiosi che sanno quanto una politica della cultura avveduta, seria e programmata può portare sviluppo e lavoro.
Vi propongo, a tal proposito, l’intervento di Biagio Guerrera, presidente dell’Associazione Musicale Etnea e membro dell’associazione “Stati generali dello spettacolo in Sicilia”
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