E’ stata approvata all’unanimità alla Camera la legge per la protezione dei testimoni di giustizia e dei loro familiari. Il testo, che scaturisce dalle indicazioni elaborate dalla Commissione Antimafia, è stato approvato all’unanimità con 314 voti a favore e nessun contrario, passando ora al vaglio del Senato. Si tratta della prima legge che si occupa interamente dei testimoni di giustizia. Finora infatti la normativa che si occupa di loro è quella che riguarda i collaboratori di giustizia. Il primo obiettivo di questo provvedimento, dunque, è quello di riconoscere piena dignità ai testimoni di giustizia, definirne l’identità e il rapporto con lo Stato perché ancora oggi si fa troppa confusione tra i testimoni di giustizia e i collaboratori di giustizia. I testimoni di giustizia sono persone perbene che hanno subìto un crimine oppure ne hanno visto commettere uno e decidono di reagire denunciando, tutt’altra cosa rispetto ai collaboratori di giustizia, comunemente chiamati “pentiti”. Questo intervento legislativo dedica, quindi, ai testimoni di giustizia una normativa speciale volta a sottolineare le differenze con la disciplina sui collaboratori di giustizia, ponendo rimedio alle numerose criticità emerse nella prassi. In particolare, si interviene per risolvere il problema della insufficiente definizione dello status del testimone, dell’applicazione quasi generalizzata al testimone del solo programma di protezione, che nei fatti comporta lo sradicamento del testimone dal luogo di residenza. Si colma inoltre un deficit informativo sui suoi diritti e doveri, si pone rimedio alla inadeguatezza delle misure assistenziali e di reinserimento socio-lavorativo, alla condizione di isolamento del testimone derivante dalla mancanza di referenti certi, oltre che alla mancata previsione di un termine di durata delle misure.
In questo dossier del gruppo dei deputati PD, tutti i dettagli sulla nuova legge.
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