Prima di pensare alle opere faraoniche si metta mano a opere di modesta dimensione che frenano lo sviluppo e l’economia della Sicilia. E’ questa la sintesi del mio intervento di ieri alla Camera, dove ho presentato un’interpellanza sulla questione della viabilità nell’Isola e in particolare sull’asse di collegamento tra Catania e Siracusa.
Questa è, secondo me, una vicenda emblematica di tutto quello che accade in Sicilia. L’asse di collegamento tra Catania e Siracusa è stato inaugurato centinaia di volte ma in realtà solo una piccola porzione è stata completata. Ci sono stati e continuano ad esserci invece momenti di vera difficoltà per gli abitanti delle due province. L’inefficienza con cui è stato gestito il problema della programmazione dei lavori sta mettendo in difficoltà l’economia siciliana.
È un problema che il governo Prodi aveva tentato di risolvere stanziando 1 miliardo di euro per la viabilità secondaria in Sicilia, in particolare 157 milioni di euro per Catania e 100 milioni per Siracusa. Il governo Berlusconi ha dirottato altrove questi fondi penalizzando ancora una volta la Sicilia, che ha estremo bisogno di maggiore sicurezza e di interventi che non arrechino ulteriori danni ad un’economia già in crisi. Il presidente del Consiglio ha più volte rassicurato il presidente della Regione Lombardo, ma sono trascorsi oltre 12 mesi e di quelle promesse non vi è traccia.
In Sicilia ci sono cittadini che vivono nel profondo isolamento, come le 500 famiglie di Vaccarizzo che hanno bisogno del Ponte Primosole. Ci rimettiamo alle parole sagge del capo dello Stato Napolitano: no a opere faraoniche come il ponte sullo Stretto se prima non si interviene per rendere le nostre strade più vivibili, con opere di modesta dimensione ma necessarie per lo sviluppo dell’Isola.
E chi sa quanto costerà. Hanno appena dato l’annuncio ufficiale. Banca del Mezzogiorno. Ma! Come nome era meglio Banca del Sud. Almeno.
Davvero l’ennesimo carrozzone di cui proprio non si sentiva il bisogno.
Io non voglio arrendermi e pensare che il Sud sia senza speranze, ma certo che dal governo centrale e dai governi locali non ne viene una giusta che sia una. Quest’altra bufala della Banca del Mezzogiorno, ad esempio, è incredibile.
Davvero non c’è limite al ridicolo dell’attuale classe politica meridionale tutta. Anche campana, sia chiaro.
Pensate un po’, Lombardo che crede di riuscire dove non è riuscito Obama. Senza parole.
Addirittura c’è chi pensa di organizzare le Olimpiadi 2020. Cose da pazzi! Leggete il “Corriere della Sera” di oggi, c’è un pezzo esilarante in merito. E’ di Gian Antonio Stella, grandissimo come sempre.
Prendete una giornata di pioggia come quella di oggi. La Sicilia intera è bloccata. Da Catania a Palermo ci vogliono 3 ore in macchina per 200 km. In treno non ne parliamo. E ciarlano di Ponte.
Mi fa piacere che qualcuno noti la situazione disperata degli abitanti di Vaccarizzo e Codavolpe. Il Ponte Primosole deve essere ripristinato al più presto, è una priorità assoluta per tutta la Sicilia Orientale.
Lo stesso mi è capitato decine di volte. E’ un inferno girare in auto sulla Salerno-Reggio. Altro che ponte. Basta buttare così i soldi pubblici.
Io sono sempre stato moderatamente favorevole al Ponte … Certo, però, che ogni volta che mi capita di fare la SA-RC mi vengono i brividi … Domenica sera mi sono ritrovato in un deserto di buio, corsie parallele, tratti di (auto)strada indegni financo del periferia di Kinshasa … Insomma, è proprio vero che prima del Ponte servirebbe qualche infrastruttura in più … Perché il vero “stretto” per la Sicilia non è quello di acqua, ma l’assurda, inesistente viabilità calabrese …
E’ incredibile come davvero in Sicilia i politici facciamo sempre e soltanto le scelte peggiori. Altro che ponte, la SALERNO-REGGIO CALABRIA occorre fare!!!
Giusto! Giustissimo!!!! Quella fetta di Sicilia è abbandonata ed isolata. Chi ha casa a Vaccarizzo ormai è fuori dal mondo.