REFERENDUM COSTITUZIONALE: PERCHÉ SÌ

2. Questa riforma è attesa da 30 anni: breve storia dei tentativi falliti

riforma-attesa-da-30-anniSono trent’anni, anzi di più, che si discute di riforme ed in particolare di superamento del bicameralismo paritario o perfetto che dir si voglia. Negli ultimi tre decenni si sono succedute tre Commissioni bicamerali: la Commissione per le riforme Istituzionali (IX legislatura, 1983-1985, presieduta da Aldo Bozzi, liberale); la Commissione parlamentare per le riforme istituzionali (XI legislatura, 1992-1994, presieduta da Ciriaco De Mita e Nilde Iotti); la Commissione parlamentare per le riforme costituzionali (XIII legislatura, 1997-1998, presidente Massimo D’Alema, democratici di sinistra).
Se non bastasse, sono stati costituiti diversi Comitati governativi volti a promuovere iniziative di riforma: il Comitato Speroni (1994), il Comitato Maccanico (1996-1998), il Comitato Letta-Quagliarello (2013).
Dalla X legislatura in avanti (cioè dal 1987, si consideri che l’attuale è la XVII), in 15 dei 19 Governi che si sono succeduti c’è stato un ministro per le riforme. Dal 1994 presso la Presidenza del Consiglio esiste un Dipartimento per le riforme istituzionali.

VOTO SÌ perché approvando questa riforma le Istituzioni e la politica daranno seguito agli impegni assunti da trent’anni: solo così potranno recuperare credibilità agli occhi dei cittadini.

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