“Report” ancora su Catania, Rai Tre, 18 ottobre 2009, ore 21.30

“Report” è tornata a parlare della nostra città: qui il link al sito report.rai.it dove è possibile guardare il video e leggere il testo integrale del servizio.

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“I vicerè”

Torniamo ad occuparci di Catania, il comune salvato dal fallimento nell’ottobre del 2008 con un decreto del Governo che ha destinato i 140 milioni prelevati dai fondi Fas e stanziati dal Cipe per fare opere, alla copertura dei disavanzi. A distanza di un anno i soldi ancora non sono arrivati ma una parte e’ stata gia’ messa a parziale copertura dei bilanci. L’amministrazione etnea intanto deve fare i conti con la decisione di un commissario straordinario che nel 2008, per evitare ulteriori guai alle gia’ disastrate casse del comune, ha ceduto ai privati, nel silenzio generale, strade, marciapiedi e perfino una scuola pubblica.

da www. report.rai.it

Immagine di Salvatore Gensabella

11 comments to “Report” ancora su Catania, Rai Tre, 18 ottobre 2009, ore 21.30

  • Carissimo Giuseppe, ce la faremo anche questa volta a combattere contro tutto e contro tutti,..Vinceremo con la mozione Bersani…x arturo: non essere pessimista…

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  • Giuseppe Berretta

    Caro Giuseppe,
    se Catania sta male la sinistra sta, forse, pure peggio. In occasione della prima puntata ho scritto in queste pagine “ma dove eravamo noi?” e altre cose ancora che, se vorrai, potrai rileggere. Abbiamo sicuramente anche un problema di gruppo dirigente e di efficacia dell’azione dei nostri rappresentanti nelle istituzioni. E viviamo, quanto meno, in una città difficile, molto difficile, dove la democrazia e la libertà sono molto più sospese che altrove, fosse solo per le condizioni di vita veramente povere di molte migliaia di cittadini e per il condizionamento mafioso che non dobbiamo mai dimenticare.
    Insomma, siamo nel degrado più nero? No, se proprio lei mi rimprovera di dimenticare i cittadini che vogliono sentirsi assolutamente di serie A. E poi, mi creda, di tutti questi intellettuali non ci sono molte tracce. Magari ci fossero persone che hanno ancora la voglia e il coraggio di parlare a testa alta. A testa alta ci ritroveremo, mi auguro, in uno dei gazebi delle primarie di domenica 25 ottobre.
    Ad alzare la testa serve anche il PD che vogliamo, e stiamo cercando di costruire.
    Giuseppe Berretta

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  • Gioia Musumarra

    Ma che aspetta Stancanelli a dimmettersi? Dopo le abissali ingenuità commesse come può pensare di restare al suo posto?!?

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  • Vincenzo Amarelli

    Non ci sono parole per definire quello che un certo gruppo di potere ha fatto a Catania. Siamo una città da terzo mondo. E nessuno che si ribelli. Viene il vomito dallo schifo a vedere Report. E meno male che vi sono simili trasmissioni, che almeno per un po’ di giorni puntano i fari su realtà come quella catanese.

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  • Randy VR

    Deve essere un vero incubo vivere a Catania.

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  • Carmelo

    Ma come abbiamo fatto a finire in simili mani? Quando è cominciato? Possibile che non ci siamo accorti per tempo di chi fossero i nostri amministratori? Una città di ciechi e sordi…

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  • Tiziana Verulli

    Ma in che condizioni è Catania? Sembra una città del Medio Oriente. Di danni ne hanno fatti davvero tanti Scapagnini/Stancanelli & Co.

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  • Gianni Rossino

    Già l’inchiesta sul lavoro nero cinese è galattica e vale “il prezzo del biglietto”. Attendiamo la parte su Catania…

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  • Valentina Giordano

    Io ho già pronti i pop-corn ed ho invitato gli amici. Ormai l’appuntamento con Report è diventato un must a casa mia.

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  • Arturo

    Ci sarà da ridere. Vediamo che cosa salta fuori stavolta.

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  • giuseppe verona

    Caro Onorevole,
    mi sembra di capire che Catania sia in una situazione talmente tragica che può essere definita irreversibile e di non ritorno. Ormai da anni la sinistra ha rinunciato a battersi contro questa destra (vedi la mancata candidatura a sindaco da parte di Enzo Bianco). I dirigenti locali, consiglieri comunali e provinciali di sinistra sono per la cittadinanza degli emeriti sconosciuti e vecchi rappresentanti che rappresentano ormai solo la loro persona e che scaldano le poltrone nei vari consigli e nelle commissioni. Non esiste una leadership e si va a briglia sciolte. Nessuno ha il coraggio di denunciare e la città va avanti (anzi indietro) in un degrado che la pone tra le città meno vivibili.
    La saluto e la informo che tra la gente comune ci sono cittadini che non si sono assuefatti e sono pronti a far valere il diritto di cittadino di serie A. La politica si fa con la gente, mandate in pensione gli intellettuali della politica(che tra l’altro ottengono solo poche centinaia e addirittura poche decine di consensi elettorale); loro parlano, parlano e poi parlano … senza mai realizzare nulla.

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