Raccolta differenziata ancora ferma al palo, bloccata alle percentuali di un anno fa: in 12 mesi a Catania non ci siamo allontanati di un punto da quel misero 11 per cento di differenziata, mentre di raccolta porta a porta non si parla se non in termini di sperimentazioni in alcune zone della città e, a pochi mesi dalla scadenza dell’appalto con la Ipi-Oikos, non ci sembra si intraveda la volontà del Comune di coinvolgere associazioni e cittadini per una fase nuova.
E’ quello che emerge dall’iniziativa di Adiconsum Catania, che ieri è tornata a parlare della gestione dei rifiuti in città. Ed è passato quasi un anno dal lavoro che ad agosto del 2014 avevamo realizzato proprio assieme ad Adiconsum e ad altre associazioni civiche: un lavoro propositivo con cui analizzavamo tutte le inefficienze della Ipi-Oikos, le inadempienze e il mancato rispetto dell’appalto, che prevedeva il raggiungimento di percentuali di differenziata oggi lontanissime.
Basti pensare che, da contratto, entro i primi mesi del 2015 la differenziata avrebbe dovuto raggiungere il 51 per cento, mentre siamo ancora fermi all’11.
Mi auguro a questo punto che sin da ora il Comune lavori per fare della differenziata una scelta politica fondamentale, incentivando i cittadini e coinvolgendo le associazioni come Adiconsum o Rifiuti Zero in un percorso partecipato che porti l’amministrazione ad essere pronta, alla scadenza dell’attuale appalto, a mettere in atto un sistema totalmente nuovo di gestione dei rifiuti. Spero che l’assessore D’Agata sappia cogliere questa importante esigenza che proviene dai cittadini.
E’ quello che emerge dall’iniziativa di Adiconsum Catania, che ieri è tornata a parlare della gestione dei rifiuti in città. Ed è passato quasi un anno dal lavoro che ad agosto del 2014 avevamo realizzato proprio assieme ad Adiconsum e ad altre associazioni civiche: un lavoro propositivo con cui analizzavamo tutte le inefficienze della Ipi-Oikos, le inadempienze e il mancato rispetto dell’appalto, che prevedeva il raggiungimento di percentuali di differenziata oggi lontanissime.
Basti pensare che, da contratto, entro i primi mesi del 2015 la differenziata avrebbe dovuto raggiungere il 51 per cento, mentre siamo ancora fermi all’11.
Mi auguro a questo punto che sin da ora il Comune lavori per fare della differenziata una scelta politica fondamentale, incentivando i cittadini e coinvolgendo le associazioni come Adiconsum o Rifiuti Zero in un percorso partecipato che porti l’amministrazione ad essere pronta, alla scadenza dell’attuale appalto, a mettere in atto un sistema totalmente nuovo di gestione dei rifiuti. Spero che l’assessore D’Agata sappia cogliere questa importante esigenza che proviene dai cittadini.
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