Valorizziamo Catania: diamoci una mossa

SUBITO MOBILITÀ AGEVOLATA PER STUDENTI E CITTADINI CATANESI

Gli ultimi quindici anni di gestione Scapagnini-Stancanelli hanno avuto la capacità di “svuotare Catania”. Svuotarla di iniziative economiche e culturali, di valori materiali e immateriali. È il momento di tornare a valorizzare Catania, perché Catania è di più e merita di più. Ma per farlo non bastano alti proclami e parole vuote: ci vogliono proposte che ripartano dal territorio e arrestino l’emorragia di interesse per la città.

Prima di parlare di progetti più grandi (necessari) e di riferimenti etici e ideali (fondamentali e senza i quali Catania non ripartirà mai) vorrei fornire una proposta concreta e che potrebbe essere operativa, se si vuole, da subito.
Catania ha 63.000 studenti universitari che costituiscono una risorsa, culturale ed economica, per molti aspetti incompresa o poco valorizzata. Se vogliamo che questa risorsa viva la città e animi la città, dobbiamo iniziare a darle cittadinanza. Come?
1. Dimezziamo innanzitutto il costo dell’abbonamento dell’AMT per tutti gli studenti universitari e delle scuole superiori, portandolo a 10 euro al mese, senza limitazione dei benefici (come accade oggi) ad alcune fasce orarie, peraltro anguste.
2. Istituiamo autobus dedicati per il fine settimana, dal pomeriggio alla tarda sera, che portino alla cittadella e ai parcheggi scambiatori, aprendo ad un prezzo politico anche per tutti gli altri utenti.

Ecco perché, a mio avviso, l’opportunità del biglietto unico integrato tra AMT e Circumetnea – novità sicuramente positiva, istituita dal mese di aprile – potrebbe essere utilizzata per coniugare la mobilità con servizi aggiuntivi. Si è mai pensato, ad esempio, alla realizzazione di una “Carta giovani” che possa consentire agli studenti, ai giovani lavoratori catanesi di usufruire di sconti, servizi e agevolazioni nei cinema, nei musei, nelle biblioteche (rendendone più flessibili gli orari di apertura), negli esercizi commerciali e nei teatri di Catania? Sono convinto che applicare sconti sugli abbonamenti teatrali potrebbe portare ai teatri di Catania un pubblico di giovani studenti e lavoratori le cui potenzialità sono state fino ad oggi sottovalutate, come sono convinto che anche le nuove esperienze teatrali debbano essere incentivate e possano trarre beneficio da un nuovo modo di interpretare questa città.
Cultura e commercio, perché se Catania si sposta ogni fine settimana nei centri commerciali della cintura etnea, ciò è accaduto per una precisa volontà politica che rischia di deprimere l’economia cittadina mentre, al contrario, bisognerebbe puntare sui Centri commerciali naturali, sul commercio in città a partire dalle vie storiche (via Umberto, via Vittorio Emanuele, via Garibaldi, via Etnea), in molte delle quali gli effetti della crisi e lo spopolamento della città stanno producendo effetti devastanti e un numero crescente di saracinesche abbassate. Occorre incentivare il commercio in centro storico, incoraggiando la vita e la mobilità in centro.
Chi ha a cuore il centro cittadino, quale portatore di valori civici e economici, non può restare inerme di fronte al suo drammatico spopolamento. Arrestiamolo subito, partendo da un progetto di mobilità agevolata per studenti e cittadini.

2 comments to Valorizziamo Catania: diamoci una mossa

  • Vincenzo

    mantenere vivo il cuore della città e consentire alla “risorsa” giovani di fruire di quanto questo possa offrire è un obiettivo assolutamente condivisibile. Realizzare una mobilità pubblica a basso costo raggiungerebbe 2 obiettivi:
    1) la più facile fruizione da parte della comunità della città
    2) alleggerirebbe la pressione che il centro riceve dall’esorbitante numero di automobili che vi si riversano.

    Inoltre è apprezzabile il commento di Stefano Brancati in relazione all’utilizzo della bicicletta. Catania è una città difficile per le biciclette, ma questo tipo di mobilità potrebbe essere sostenuto realizzando un sistema di Bike-Sharing supportato da mezzi che siano in grado di far superare gli importanti dislivelli che la città impone anche ai fruitori meno giovani e meno allenati. Questa rappresenterebbe una nuova scommessa per una mobilità sostenibile.

    Per quanto riguarda l’incentivazione dei consumi, chiaramente deve essere finalizzata a sostenere i consumi nel centro cittadino. Un po’ come Torino (se mi passate il paragone) il più grande centro commerciale e culturale della città deve essere la città stessa. Attrezzandola per una reale accoglienza della gente.

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  • stefano brancati

    Caro Giuseppe, non si può che condividere l’idea lanciata di rivitalizzazione del centro storico che, di giorno in giorno, si deprime e fa..deprimere chi lo abita o lo visita. Parimenti,riterrei altresì necessario istituire piste ciclabili (se ne parla da circa 20anni!), in uno all’istituzione di una zona pedonale più ampia di quella esistente, per consentire una migliore fruizione del centro da parte dei sempre più numerosi ciclisti (anche se la ns città non è vocata a questo tipo di locomozione, migliori condizioni della viabilità e le nuove tecnologiedelle bici la incrementerebbero) che si aggirano tra le lamiere delle auto scansando i vari pericoli incombenti e,cosa non da poco, una minore inalazione di gas tossici,oltre il beneficio di poter vedere anche più bambini e ragazzi al centro. Al contrario di quanto da noi auspicato, leggo sul quotidiano locale di ieri 9/6 che starebbero per iniziare grandi lavori per ricreare le famose ramblas barcellonesi! Non sono assolutamente in grado di dare giudizi e valutazioni su questo progetto che, però, per le condizioni in cui versa la città mi sembra un pò faraonico e presuntuoso mentre con una spesa sicuramente più contenuta si potrebbe realizzare quanto da Te proposto.
    Speriamo bene!
    Un cordiale saluto e buon lavoro.
    stefano brancati

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