Sarà una festa dei lavoratori amara per i dipendenti del Gruppo Riela, la metà dei quali saranno messi in mobilità a partire proprio dalla fine del mese di aprile, ma accanto alle notizie negative c’è anche un barlume di speranza.
Gli sviluppi del caso Riela sono stati affrontati questa mattina in occasione di un incontro molto sentito, quello svoltosi nei locali dell’azienda di logistica di Piano Tavola tra operai e dirigenti e una nutrita delegazione del Partito Democratico e dei Giovani Democratici, da tempo impegnati per tentare di trovare soluzioni adeguate ad una vertenza drammatica e, anche simbolicamente, fondamentale per la Sicilia. Ad incontrare i lavoratori e il direttore amministrativo Mario Di Marco insieme a me (che come sapete ho più volte sollecitato il ministero con diversi atti parlamentari per tutelare la Riela) c’erano il segretario nazionale dei Giovani Democratici Fausto Raciti, il segretario provinciale dei giovani del Pd Damiano Pagliaresi assieme al coordinatore dell’esecutivo Rosario Di Benedetto, il segretario dei Gd di Paternò Giuseppe Di Benedetto, il vicesegretario provinciale Luca Tasinato, l’esponente dell’esecutivo cittadino del partito Otello Marilli, Daniele Sorelli (esponente Gd) e Matteo Flamigni (responsabile organizzativo provinciale Gd).
Dopo una visita nell’officina di carico dell’azienda di Piano Tavola, il direttore amministrativo Di Marco ha illustrato alcune possibili soluzioni per uscire dall’attuale crisi della Riela, sequestrata alla mafia nel 1999, attualmente di proprietà dello Stato ma a rischio liquidazione a causa di una decisione assunta dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia e dovuta principalmente alla mancanza di commesse. “Far chiudere questa azienda sarebbe una enorme sconfitta per lo Stato – ha detto Di Marco – E per questo dobbiamo trovare ogni possibile soluzione”. Tra queste, ci sarebbe la possibilità di “ricapitalizzare Riela associando più imprese confiscate in modo da creare una filiera della logistica, oppure dotare il gruppo Riela di commesse trasparenti entrando nel circuito della logistica di Stato tramite la Consip”. Ma una delle soluzioni forse più interessanti prospettate oggi è la locazione della Riela: Ci sarebbe l’interesse da parte di un soggetto economicamente molto forte a subentrare nella gestione della Riela e questo permetterebbe di risollevare le sorti della ditta e darebbe qualche certezza ai lavoratori, 12 dei quali a tempo determinato che dal 30 aprile saranno messi in mobilità.
Anche alla luce di questa novità ci impegniamo a mantenere ancora più alta l’attenzione sulla Riela rivolgendoci ancora al ministro dell’Interno Cancellieri, che anche da Prefetto di Catania si interessò a questa vertenza.
Non possiamo consentire che un’azienda confiscata alla mafia possa essere messa in liquidazione – ha sottolineato Fausto Raciti – Oggi abbiamo voluto dare un segnale incontrando i lavoratori, come avevamo già fatto durante il nostro congresso nazionale, approvando un ordine del giorno con cui chiediamo che le aziende confiscate alla mafia vengano favorite inserendole nel sistema della logistica di Stato.
dal comunicato stampa del 24 aprile 2012
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