Centro per l’impiego: code e disagi

SOLUZIONI POSSIBILI PER ELIMINARE LE INEFFICENZE ENTRO L’ESTATE. ANCHE IL COMUNE DOVREBBE FARE LA SUA PARTE, MA NON INTERVIENE.
Il Comune tiene in affitto la sede di via Giannotta ignorando la proposta di destinare due sedi comunali al Centro per l’impiego. Disagi dovuti anche a straordinari non pagati e carenza di strumenti di lavoro

Anche Palazzo degli Elefanti dovrebbe fare la sua parte per attutire alcune delle pesanti inefficienze che da troppo tempo causano code e disagi impensabili agli utenti che devono sbrigare le pratiche di collocamento o disoccupazione al Centro per l’impiego di via Giannotta. Ma, come ormai siamo purtroppo abituati, anche in questo caso l’amministrazione comunale è troppo lenta e sorda alle richieste che ci risulta siano pervenute dagli stessi dirigenti del Centro per l’impiego. Un appello che mi sento di rilanciare, affinché si approfitti dei mesi estivi per provare a risolvere alcuni dei grossi problemi dell’ex Ufficio di collocamento.

Disagi vissuti dagli utenti – ma lamentati anche dai dipendenti – che potrebbero essere risolti, proprio a partire dalla sede. Il Comune metta a disposizione i locali vuoti che possiede a Monte Po, all’interno della Municipalità, in modo da sdoppiare gli uffici del Centro per l’impiego suddividendo gli utenti in base alla residenza o, se si preferisce, a criteri alfabetici. E si abbandoni una volta per tutte la sede di via Giannotta, totalmente inadeguata, poco accessibile e scomoda per l’assenza di parcheggi: sarebbe un beneficio per gli utenti e per i dipendenti, oltre che per le casse del Comune che, non si capisce perché, continua a versare un canone mensile di locazione ad un privato, seppur costantemente in ritardo viste le difficoltà di bilancio.

Dividere gli utenti in due sedi porterebbe indubbi benefici, per questo è necessario che il sindaco Stancanelli intervenga tempestivamente per evitare che gli stessi problemi si ripropongano subito dopo la pausa estiva, ma allo stesso modo occorre che la Regione garantisca almeno le strumentazioni necessarie per lavorare dignitosamente: non è pensabile che i dipendenti debbano operare con la carta che scarseggia, un unico toner per la stampante condiviso da tutti, un sistema informatico lento, inefficiente e non collegato alla rete nazionale, per non parlare degli straordinari non pagati ai lavoratori.

Problemi di cui ho parlato di recente anche con il direttore del Centro per l’impiego, Domenico Amich, al quale ho anche proposto di sperimentare un sistema di prenotazione online: sarebbe una piccola grande innovazione in grado di ridurre parte del caos che si registra quotidianamente agli sportelli.

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